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LA ZOPPIA NEL BAMBINO: DIFFERENZIARE LE CAUSE BENIGNE DA QUELLE PIU’
PREOCCUPANTI
Destin Hill,MD , John Whiteside, MD
The Journal of Family Practice
La zoppia nei bambini è frequente – l’incidenza è più o meno di 2/1000 – ma non è mai normale;
indica dolore, debolezza o anomalie strutturali. In molti casi è il risultato di un trauma. La zoppia in
genere si risolve e non lascia sequele. La diagnosi differenziale non è sempre semplice (tabella 1) e
in alcuni casi la zoppia è associata a morbidità significative.
SUGGERIMENTI UTILI PER LA VALUTAZIONE INIZIALE
Molti Autori hanno descritto alcuni casi di zoppia “asintomatica”: in effetti la zoppia senza dolore è
veramente rara, raramente acuta, e in genere è il risultato di disordini meccanici o neuro-muscolari.
La presentazione più frequente nella zoppia “asintomatica” è quella del bambino che non è in grado
di esprimere o di identificare accuratamente la sede del dolore, oppure può istintivamente evitare
posizioni o movimenti dolorosi e così presentarsi solo con riduzione di mobilità ad un arto inferiore
o con il rifiuto di mettere il peso sull’arto.
Occorre anche tenere presente che l’eziologia è diversa nei ragazzi di età differenti (tabella 2).
Per esempio, l’artrite settica, l’osteomielite e la sinovite transitoria si verificano più comunemente
nei bambini sotto i 3 anni. La malattia di Legg-Calvé-Perthes e la leucemia sono più comuni nei
bambini fra i 4 e i 10 anni. La SCFE (epifisiolisi della testa del femore) è più comune nei ragazzi
sopra gli 11 anni.
FRATTURE
La frattura è possibile a tutte le età, se sospettata necessita di radiografie. Oltre il rilevamento delle
fratture, la radiografia può identificare cambiamenti ossei associati a patologie (es. SCFE, malattia di
Legg-Calvé-Perthes) e può inoltre identificare una effusione articolare clinicamente significativa
all’anca.
Fratture tipo 1 di Salter-Harris
Sono fratture trasversali che attraversano la placca di accrescimento tra epifisi e metafisi e sono
tipiche da esiti di un trauma con obiettività clinica di un punto doloroso alla pressione sul piatto
epifisario. Le fratture di tipo 1 sono radiologicamente misconosciute facendo sì che la lesione
facilmente sia confusa con una distorsione. Le lesioni della cartilagine di accrescimento sono comuni
nei bambini e richiedono l’immobilizzazione.
Frattura nei bambini piccoli
E’stata descritta come una frattura spirale tibiale distale nei bambini dai 9 mesi ai 3 anni di età. È il
risultato di una forza rotazionale o in torsione della tibia mentre la gamba ruota internamente con il
piede fissato. Questa è la frattura tibiale più comune nei neonati e nei bambini piccoli. L’incidenza è
stata riportata fra 0,6 e 2,5 su 1000 visite pediatriche. La diagnosi accurata è importante perché il
trattamento raccomandato è un gesso lungo della gamba da 3 a 5 settimane seguito da uno corto per
un totale di 6 settimane. Nonostante sia il tipo di frattura tibiale più comune, nei bambini piccoli è
spesso misconosciuta. Le radiografie iniziali sono sensibili solo nel 53% dei casi. Ciò implica il fatto
che circa il 50% dei bambini con frattura tibiale avrà un iniziale risultato radiografico negativo: in
tutti i casi, circa il 94% dei bambini con frattura confermata presenta incapacità di caricare sull’arto.
L’evidenza suggerisce che nonostante gli RX negativi, i pazienti piccoli con dolore alla pressione
sulla tibia e impossibilità di caricare dovrebbero essere trattati come presunte fratture.
Un altro aspetto della frattura dei bambini piccoli è che il trauma che causa la lesione è spesso
considerato insignificante dai genitori, per esempio inciampare, cadere da un’altezza modesta, o un
movimento in torsione. Questi eventi possono verificarsi innumerevoli volte durante la giornata
media di un bambino e spesso i genitori non sono testimoni del trauma e non sono in grado di
descriverne il meccanismo.
Quando sospettare lesioni da maltrattamento.
Quando un bambino si presenta con una frattura dopo un trauma senza testimoni e la storia non
combacia con il pattern lesionale, occorre considerare l’eventualità di maltrattamento del bambino.
Con le fratture tibiali, la sede della frattura può aiutare a fare diagnosi differenziale tra un abuso e una
frattura traumatica nei bambini piccoli. Quest’ultima classicamente è descritta come una frattura
tibiale distale mentre al contrario, una frattura tibiale della diafisi nella sua porzione media spesso
suggerisce un maltrattamento del bambino.; in questo caso è necessario eseguire un esame accurato
per cercare altri segni di maltrattamento o di negligenza.
SINOVITE TRANSITORIA VERSUS ARTRITI SETTICHE
Un bambino che zoppica o rifiuta di caricare il peso su un arto spesso ha sintomi associati di malattia
acuta. In questi casi, e quando le radiografie hanno escluso problemi tipo malattia di Legg Calvé-
Perthes, SCFE e fratture, si devono prendere in considerazione le Artriti settiche o le Sinoviti
transitorie (vedi figura sotto). Entrambe possono presentarsi con zoppia, febbre, dolore, ridotto range
di movimento, sensibilità sull’osso, rigonfiamento e calore.
Sinoviti transitorie
Le sinoviti transitorie sono la causa più comune di dolore all'anca nei bambini fino a 10 anni di età,
con il 3% di rischio in tutto il periodo dell'infanzia. La causa non è sempre chiara ma in molti casi
l’origine è virale. Le sinoviti transitorie si risolvono senza sequele in una o due settimane, perciò la
terapia prevede riposo e terapia sintomatica con antinfiammatori non steroidei e la rassicurazione dei
genitori.
Artriti settiche
Anche se sono simili nella presentazione alle sinoviti transitorie, richiedono l'ospedalizzazione, un
drenaggio chirurgico e antibiotici per via endovenosa. Un ritardo nella diagnosi è associato con la
permanente perdita della funzione articolare e sepsi.
Molti studi hanno mostrato che i bambini con artriti settiche solitamente hanno un aspetto molto più
sofferente rispetto a quelli con sinovite transitoria. Vi è leucocitosi, un’alta velocità di
eritrosedimentazione (VES) e febbre alta. Utile anche eseguire un'ecografia sull’articolazione affetta
e dolente e, se l’effusione dei tessuti è presente, occorre aspirare l'articolazione. Alcuni Autori
suggeriscono che tutti i pazienti con dolore all'anca dovrebbero essere sottoposti ad ecografia e che
quelli con effusione articolare dovrebbero essere aspirati. Gli ultrasuoni si sono dimostrati accurati
nel 100% dei casi nell’individuare la presenza di effusione.
RACCOMANDAZIONI PRATICHE
1) usare le radiografie per identificare lesioni ossee quando si valuta un caso di zoppia
2) tenere in considerazione le lesioni della cartilagine di accrescimento e le fratture dei bambini
piccoli, poichè entrambe potrebbero essere radiologicamente occulte ma richiedere
l’immobilizzazione
3) considerare il maltrattamento dei bambini se il paziente ha una frattura mediana della diafisi
tibiale isolata
4) valutare la possibilità di artriti settiche in caso di febbre, VES e PCR elevate e leucocitosi
quando le radiografie non sono significative o quando il paziente ha sintomi sistemici associati
con la zoppia

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LA ZOPPIA NEL BAMBINO: DIFFERENZIARE LE CAUSE BENIGNE DA QUELLE PIU’ PREOCCUPANTI

  • 1. LA ZOPPIA NEL BAMBINO: DIFFERENZIARE LE CAUSE BENIGNE DA QUELLE PIU’ PREOCCUPANTI Destin Hill,MD , John Whiteside, MD The Journal of Family Practice La zoppia nei bambini è frequente – l’incidenza è più o meno di 2/1000 – ma non è mai normale; indica dolore, debolezza o anomalie strutturali. In molti casi è il risultato di un trauma. La zoppia in genere si risolve e non lascia sequele. La diagnosi differenziale non è sempre semplice (tabella 1) e in alcuni casi la zoppia è associata a morbidità significative.
  • 2. SUGGERIMENTI UTILI PER LA VALUTAZIONE INIZIALE Molti Autori hanno descritto alcuni casi di zoppia “asintomatica”: in effetti la zoppia senza dolore è veramente rara, raramente acuta, e in genere è il risultato di disordini meccanici o neuro-muscolari. La presentazione più frequente nella zoppia “asintomatica” è quella del bambino che non è in grado di esprimere o di identificare accuratamente la sede del dolore, oppure può istintivamente evitare posizioni o movimenti dolorosi e così presentarsi solo con riduzione di mobilità ad un arto inferiore o con il rifiuto di mettere il peso sull’arto. Occorre anche tenere presente che l’eziologia è diversa nei ragazzi di età differenti (tabella 2). Per esempio, l’artrite settica, l’osteomielite e la sinovite transitoria si verificano più comunemente nei bambini sotto i 3 anni. La malattia di Legg-Calvé-Perthes e la leucemia sono più comuni nei bambini fra i 4 e i 10 anni. La SCFE (epifisiolisi della testa del femore) è più comune nei ragazzi sopra gli 11 anni. FRATTURE La frattura è possibile a tutte le età, se sospettata necessita di radiografie. Oltre il rilevamento delle fratture, la radiografia può identificare cambiamenti ossei associati a patologie (es. SCFE, malattia di Legg-Calvé-Perthes) e può inoltre identificare una effusione articolare clinicamente significativa all’anca. Fratture tipo 1 di Salter-Harris Sono fratture trasversali che attraversano la placca di accrescimento tra epifisi e metafisi e sono tipiche da esiti di un trauma con obiettività clinica di un punto doloroso alla pressione sul piatto epifisario. Le fratture di tipo 1 sono radiologicamente misconosciute facendo sì che la lesione facilmente sia confusa con una distorsione. Le lesioni della cartilagine di accrescimento sono comuni nei bambini e richiedono l’immobilizzazione. Frattura nei bambini piccoli E’stata descritta come una frattura spirale tibiale distale nei bambini dai 9 mesi ai 3 anni di età. È il risultato di una forza rotazionale o in torsione della tibia mentre la gamba ruota internamente con il piede fissato. Questa è la frattura tibiale più comune nei neonati e nei bambini piccoli. L’incidenza è stata riportata fra 0,6 e 2,5 su 1000 visite pediatriche. La diagnosi accurata è importante perché il trattamento raccomandato è un gesso lungo della gamba da 3 a 5 settimane seguito da uno corto per
  • 3. un totale di 6 settimane. Nonostante sia il tipo di frattura tibiale più comune, nei bambini piccoli è spesso misconosciuta. Le radiografie iniziali sono sensibili solo nel 53% dei casi. Ciò implica il fatto che circa il 50% dei bambini con frattura tibiale avrà un iniziale risultato radiografico negativo: in tutti i casi, circa il 94% dei bambini con frattura confermata presenta incapacità di caricare sull’arto. L’evidenza suggerisce che nonostante gli RX negativi, i pazienti piccoli con dolore alla pressione sulla tibia e impossibilità di caricare dovrebbero essere trattati come presunte fratture. Un altro aspetto della frattura dei bambini piccoli è che il trauma che causa la lesione è spesso considerato insignificante dai genitori, per esempio inciampare, cadere da un’altezza modesta, o un movimento in torsione. Questi eventi possono verificarsi innumerevoli volte durante la giornata media di un bambino e spesso i genitori non sono testimoni del trauma e non sono in grado di descriverne il meccanismo. Quando sospettare lesioni da maltrattamento. Quando un bambino si presenta con una frattura dopo un trauma senza testimoni e la storia non combacia con il pattern lesionale, occorre considerare l’eventualità di maltrattamento del bambino. Con le fratture tibiali, la sede della frattura può aiutare a fare diagnosi differenziale tra un abuso e una frattura traumatica nei bambini piccoli. Quest’ultima classicamente è descritta come una frattura tibiale distale mentre al contrario, una frattura tibiale della diafisi nella sua porzione media spesso suggerisce un maltrattamento del bambino.; in questo caso è necessario eseguire un esame accurato per cercare altri segni di maltrattamento o di negligenza. SINOVITE TRANSITORIA VERSUS ARTRITI SETTICHE Un bambino che zoppica o rifiuta di caricare il peso su un arto spesso ha sintomi associati di malattia acuta. In questi casi, e quando le radiografie hanno escluso problemi tipo malattia di Legg Calvé- Perthes, SCFE e fratture, si devono prendere in considerazione le Artriti settiche o le Sinoviti transitorie (vedi figura sotto). Entrambe possono presentarsi con zoppia, febbre, dolore, ridotto range di movimento, sensibilità sull’osso, rigonfiamento e calore. Sinoviti transitorie Le sinoviti transitorie sono la causa più comune di dolore all'anca nei bambini fino a 10 anni di età, con il 3% di rischio in tutto il periodo dell'infanzia. La causa non è sempre chiara ma in molti casi l’origine è virale. Le sinoviti transitorie si risolvono senza sequele in una o due settimane, perciò la terapia prevede riposo e terapia sintomatica con antinfiammatori non steroidei e la rassicurazione dei genitori. Artriti settiche Anche se sono simili nella presentazione alle sinoviti transitorie, richiedono l'ospedalizzazione, un drenaggio chirurgico e antibiotici per via endovenosa. Un ritardo nella diagnosi è associato con la permanente perdita della funzione articolare e sepsi. Molti studi hanno mostrato che i bambini con artriti settiche solitamente hanno un aspetto molto più sofferente rispetto a quelli con sinovite transitoria. Vi è leucocitosi, un’alta velocità di eritrosedimentazione (VES) e febbre alta. Utile anche eseguire un'ecografia sull’articolazione affetta e dolente e, se l’effusione dei tessuti è presente, occorre aspirare l'articolazione. Alcuni Autori suggeriscono che tutti i pazienti con dolore all'anca dovrebbero essere sottoposti ad ecografia e che quelli con effusione articolare dovrebbero essere aspirati. Gli ultrasuoni si sono dimostrati accurati nel 100% dei casi nell’individuare la presenza di effusione.
  • 4. RACCOMANDAZIONI PRATICHE 1) usare le radiografie per identificare lesioni ossee quando si valuta un caso di zoppia 2) tenere in considerazione le lesioni della cartilagine di accrescimento e le fratture dei bambini piccoli, poichè entrambe potrebbero essere radiologicamente occulte ma richiedere l’immobilizzazione 3) considerare il maltrattamento dei bambini se il paziente ha una frattura mediana della diafisi tibiale isolata 4) valutare la possibilità di artriti settiche in caso di febbre, VES e PCR elevate e leucocitosi quando le radiografie non sono significative o quando il paziente ha sintomi sistemici associati con la zoppia