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Promuovere Milano come un Polo del Fintech Europeo
Buona parte delle startup del Fintech hanno fin qui considerato Londra come destinazione naturale; eppure Milano ha
molti asset rilevanti per attrarre almeno una parte di queste aziende: per esempio la qualità dei servizi, il pool di talenti,
l’incredibile etica del lavoro, combinate con l’unicità dello stile di vita italiano e la collocazione geografica felice.
Per vincere questa partita, aiuterebbe molto un pacchetto di provvedimenti speciali, che completi gli asset naturali di
Milano con alcune facilitazioni cruciali per le aziende del fintech, facilitazioni fatte in parte di semplificazioni della
burocrazia italiana, e in altra parte di benefici di valore elevato per questo specifico settore.
Una prima riflessione sul potenziale contenuto di questo pacchetto ha portato a identificare provvedimenti o azioni che
ricadono in quattro categorie
1. Facilitazioni per la costituzione e gestione amministrativo/giuridica di una start-up fintech
2. Un approccio regolatorio innovativo : certezza, rapidità, agilità e passaportabilità europea
3. Provvedimenti speciali per facilitare il rapporto tra società di Asset Management e fintech
4. Una Fintech Tower interamente dedicata alle start-up del settore, con una offerta di facility management e servizi
attraenti e agevolati
Il seguito di queste breve documento illustra i potenziali provvedimenti sin qui identificati – da considerare come
semplici ipotesi e suggerimenti – contributi a un lavoro che può e deve coinvolgere molti altri attori
Promuovere Milano come Hub del Fintech Europeo
1
Due osservazioni introduttive alle proposte esposte nelle pagine seguenti
• Abbiamo volutamente tenuto in larga parte fuori dai ragionamenti le agevolazioni di natura fiscale; sotto questo
profilo, ci siamo limitati a indicare come agevolazioni già esistenti potrebbero essere meglio fruite, e in alcuni limitati
casi specifici, a indicare eventuali ulteriori agevolazioni fin qui non considerate, ma che potrebbero avere nella
nostra esperienza un impatto elevato
• Il pacchetto che abbiamo ipotizzato richiederebbe anche una appropriata promozione presso i destinatari rilevanti,
utilizzando codici e canali di comunicazione appropriati : semplicità, concretezza, una certa dose di aggressività (gli
altri hub si propongono ”senza timidezze”), il tutto veicolato sia fisicamente che tramite marketing digitale; i talenti
che possono supportare uno sforzo di questo genere a Milano non difettano
Promuovere Milano come Hub del Fintech Europeo (II)
2
Facilitazioni per la costituzione e la gestione amministrativa (I)
Nonostante le semplificazioni introdotte di recente, in Italia costituire una nuova azienda (fintech o meno), e gestirne
gli adempimenti societari, amministrativi, lavoristici e fiscali, non è semplice, e ancora meno lo è per chi sia alle
prime esperienze di creazione d’impresa
• Per rispettare la legge italiana e/o evitare errori gravi, anche senza essere una azienda fintech, è indispensabile
coinvolgere almeno 4 figure professionali distinte (un avvocato, un commercialista, un notaio, un lavorista) le
quali in molti casi non dialogano tra loro spontaneamente, e in tutti i casi comportano un costo e uno sforzo
molto pesante per aziende nuove o giovani
• Per potere poi usufruire di tutte le agevolazioni esistenti (per es. le norme sulle start-up innovative, sulle PMI
innovative, sul rimpatrio dei cervelli, sulle esenzioni relative al welfare aziendale; e molto altro) è necessario
anche essere sicuri che i consulenti prescelti siano completamente competenti e aggiornati in materia; e/o
tuffarsi di persona nelle specifiche fonti legislative; la prima cosa essendo non facile, e la seconda molto difficile
• Nel caso di una azienda fintech, a tutto questo si aggiunge la necessità di comprendere bene quanto richiesto dai
regolatori (Banca d’Italia, BCE, Consob), e dalla relativa legislazione specifica, rispetto alla forma giuridica che
deve assumere l’azienda al momento della costituzione e ai relativi adempimenti gestionali necessari per potere
aspirare alle relative autorizzazioni (della cui complessità e di come indirizzarla parliamo in una sezione
successiva)
3
Facilitazioni per la costituzione e la gestione amministrativa (II)
Ecco alcuni dei provvedimenti tramite i quali si potrebbe fortemente semplificare e facilitare la gestione di quanto
descritto alla pagina precedente :
• Rivedere tutta la legislazione fin qui emessa sulle nuove aziende e aumentare tutti gli automatismi: per esempio
lo status di “start-up innovativa” o “pmi innovativa” potrebbero essere acquisiti via autocertificazione e invio
digitale dei documenti probatori, senza intervento della camera di commercio e rilascio di autorizzazioni
specifiche; nello stesso modo potrebbe essere gestite le agevolazioni per il rimpatrio dei cervelli, e in generale
tutte le norme speciali relative alle nuove aziende
• Realizzare un portale di supporto alla costituzione e gestione di start-up fintech a Milano, che permetta di
accedere simultaneamente a tutte le informazioni rilevanti, a tutta la legislazione e a tutte le agevolazioni
esistenti, e permetta anche di presentare direttamente e in maniera completamente digitale ogni richiesta di
agevolazione; questo portale dovrebbe essere supervisionato dal governo centrale/locale, ma realizzato e gestito
da squadre provenienti dal mondo delle start-up, per assicurare che linguaggio, approccio e tecnologie di in
terfaccia utente, siano aderenti ai bisogni e alle aspettative del mondo delle start-up
• Creare un Pool di Professionisti e Consulenti a supporto delle start-up fintech a Milano, e cioè un pool di
consulenti legali, amministrativi, fiscali, lavoristici e notarili, tratti dalle migliori professionalità dedicate al fintech,
e utilizzabili da tutte le start-up fintech localizzate a Milano, con un finanziamento ad hoc del Comune o della
Regione (o con una forte partecipazione ai costi sostenuti dalla start-up); questi professionisti non dovrebbero
essere impiegati delle amministrazioni, ma professionisti privati convenzionati con l’amministrazione e
identificabili e contattabili via portale
4
Facilitazioni per la costituzione e la gestione amministrativa (III)
I tre interventi alla pagina precedente sono complementari e non alternativi; tuttavia, il terzo (il Pool di
Professionisti), per quanto meno strutturale e forse meno innovativo degli altri due, potrebbe in qualche modo
ricomprenderli e sostituirli
• se si cerca qualcosa di molto semplice e molto rapido da realizzare, eppure potenzialmente di grande impatto, il
Pool avrebbe proprio quelle caratteristiche
• se ben realizzato, il Pool permetterebbe alle start-up che lo usano di indirizzare anche i problemi di complessità e
molteplicità di atti da espletare, e di informazioni da raccogliere, che sono oggetto degli altri due interventi
5
Un approccio regolatorio innovativo (I)
La complessità regolatoria alla quale va incontro la gran parte delle aziende fintech è enorme; la finanza è come noto
uno dei settori più regolati, oltre che in buona parte soggetto ad autorizzazioni e licenze specifiche
• la vulgata che le aziende fintech siano esenti da regolazioni o approfittino di arbitraggi è completamente campata
in aria (soprattutto per i paesi dell’europa continentale inclusa l’Italia)
• Le aziende di crowdfunding, di digital lending, di robo-advisory, e quelle attive in sistemi innovativi di pagamento,
sono tutte soggette ad autorizzazione e supervisione (della Banca d’Italia, e in certi casi anche della Consob)
• Ad aumentare la complessità vi è il fatto che non esistono canali rapidi ed efficaci per interpretare le norme ed
ottenere certezze su quale sia esattamente il regime al quale le start-up dei diversi segmenti debbano adeguarsi
• Il percorso da seguire è la richiesta di autorizzazioni basate sui regimi tradizionali (per esempio a seconda dei casi:
autorizzazione come Intermediario Finanziario ex. Art. 106; o come Istituto di Pagamento; o come SGR o SIM di
consulenza; o come Mediatore Creditizio)
• Il risultato è un aumento dei costi, dei tempi e dei rischi, per fondatori e investitori in start-up; aumento dei costi,
perché le autorizzazioni sono (comprensibilmente) complesse e onerose, e lo diventano ancora di più dovendo
capire come adattare i regimi tradizionali ai nuovi business; aumento dei tempi, per gli stessi motivi; e aumento
dei rischi perché non esiste nessun canale rapido ed efficace di interazione preventiva con il regolatore che
permetta di avere feedback o addirittura supporto e consulenza, su quale sia la strada corretta da seguire,
esistendo soltanto il feedback rappresentato dalla mancata autorizzazione o da una autorizzazione fortemente
ritardata
6
Un approccio regolatorio innovativo (II)
Ecco alcuni dei provvedimenti che potrebbero dotare il nuovo polo Fintech di Milano di un approccio regolatorio agile,
rapido, certo, e capace di facilitare l’espansione delle aziende del polo verso altri mercati dell’Unione :
• Banca d’Italia e Consob potrebbero creare a Milano un distaccamento speciale dedicato a supporto,
autorizzazione e supervisione delle aziende del polo Fintech
• Idealmente questa unità (giuridicamente fatta di due diverse squadre che continuerebbero ad essere parte dei
rispettivi enti) sarebbe co-locata, ospitando insieme persone delle due organizzazioni interamente dedicate al
Fintech
• L’unità dovrebbe aiutare le start-up del fintech sin dalla loro costituzione, fornendo supporto e consiglio sulle
scelte di assetto regolatorio più appropriate per gli obiettivi che la start-up vuole perseguire, sui requisiti più
importanti da rispettare e sugli elementi che dovranno necessariamente far parte del business plan; questa
interlocuzione iniziale dovrebbe includere anche una indicazione certa dei tempi massimi che ci si può
aspettare per l’autorizzazione
• In seguito, nella fase di autorizzazione e in quella di supervisione, si dovrebbe mantenere aperto un canale
costante e costruttivo di feedback (per esempio indicando subito eventuali carenze da indirizzare;
rispondendo in modo esplicito e rapido a dubbi e richieste di chiarimento)
• Andrebbe anche considerato, per quei casi di iniziative o soluzioni operative non immediatamente classificabili
in base ai regimi tradizionali, l’introduzione della autorizzazione provvisoria, attribuita in tempi più rapidi ma
soggetta appunto a condizioni e scadenza temporale; questo tipo di autorizzazione è stata usata parecchio
dalla FCA in UK, il cui approccio moderno ha contribuito molto al successo del Fintech a Londra
7
Un approccio regolatorio innovativo (III)
• Oltre al distaccamento speciale a Milano, una serie di cambiamenti più specificamente normativi avrebbero un
grande impatto nell’attrarre start-up Fintech da tutta Europa
• I tempi di risposta potrebbero essere portati a un massimo di 3 mesi (senza possibilità di sospensione dei
termini) per qualsiasi tipo di autorizzazione
• Norme e regolamenti per il cd “onboarding” (registrazione) digitale dei clienti, sia privati che imprese,
potrebbero essere chiarificate, unificate, rese certe, e favorire il più possibile l’utilizzo di firme elettroniche e
biometriche
• Il recepimento della direttiva PSD2 e in particolare delle norme sull’open banking (l’obbligo delle banche di
rendere disponibili ai propri clienti i propri dati in tracciato standard) potrebbe essere accelerato, così da porre
l’Italia e Milano all’avanguardia nell’Unione
• L’investimento di Fondi Alternativi in prestiti a privati e imprese (maggiori dettagli alla pagina successiva)
potrebbe essere ulteriormente esteso e operativamente semplificato (rendendo per esempio accessibili tutte
le durate e tutti i tipi di prestiti) e agevolato da una ritenuta secca al 12.5%
• Una simile possibilità dovrebbe essere facilitata per la quota di investimenti illiquidi consentiti ai Fondi UCITS
• In aggiunta a quanto sopra, il distaccamento di Milano dovrebbe aiutare attivamente le start-up a potere
“passaportare” la propria autorizzazione verso gli altri Stati dell’Unione Europea
• Questo potrebbe essere fatto sia tramite attività normativa e intergovernativa ad hoc, sia tramite un supporto
di consulenza alle start-up interessate
8
Facilitare il rapporto tra Asset Management e Fintech
• L’investimento degli Asset Manager in credito a privati e imprese si sta sviluppando in tutti i mercati, sia tramite
canali tradizionali che tramite piattaforme tecnologiche
• Facilitare questa tendenza significa diventare centro dell’innovazione per gli Asset Manager più dinamici, e
catalizzare posti di lavoro qualificati
• Gli Investimenti di Fondi Alternativi in credito a privati e imprese sono già possibili in base alla nuova normativa
ma possono essere resi più attuabili e semplici, per esempio attraverso:
• Finalizzazione dei decreti attuativi
• Estensione operativa:
• possibilità applicabile anche per la quota di investimenti illiquidi consentiti ai Fondi UCITS / altri rispetto
alla definizione della direttiva 61/2011
• possibilità per tutti i tipi di prestito e eliminazione dei vincoli di durata / di destinatari dell’investimento
• estensione dei limiti di concentrazione
• Semplificazione e riduzione dei tempi per autorizzazione (60 giorni)
• Supporto e facilitazione al passporting dei fondi
• Definizione / semplificazione degli obblighi verso Boi e Consob per la reportistica e per la CR
• Costituzione di possibili incentivi fiscali
• Ritenuta secca al 12.5%
• Riduzioni su altre imposte / ritenute (es sottoscrizione/IVA/oneri di registrazione)
9
Una Fintech Tower con spazi e servizi di avanguardia (I)
• E’ ben noto che distretti ed edifici che aggregano start-up tra loro simili hanno un potere di attrazione
considerevole, per l’accesso immediato che offrono a know-how, talenti, partner, fornitori, e socialità
• Alcuni di questi luoghi, come Level 39 a Londra sono diventati icone del Fintech
• Molti di questi luoghi sono estremamente costosi e perciò stesso scarsamente accessibili a molte start-up, per
le quali il costo della logistica e dei servizi sono voci di spesa non piccole
• A Milano, il successo di Copernico e Talent Garden, dimostra come il solo tessuto di aziende già residenti offra
una opportunità significativa
• Milano, con la sua abbondanza di nuovi spazi commerciali di qualità elevata, è in posizione ideale per creare un
building interamente dedicato a start-up del fintech
• Il building potrebbe iniziare a ospitare le start-up fintech già residenti a Milano
• Potrebbe ospitare anche parte delle strutture di supporto e consulenza ipotizzate nelle proposte precedenti (il
Pool di Professionisti, il distaccamento regolatorio) – configurandosi come un vero centro servizi del Fintech
• E proporsi poi come centro di attrazione per start-up fintech da tutta Europa
• Come tutte le strutture simili, il building potrebbe offrire una serie di servizi condivisi
• Tecnologici : es. connettività, stampa, stampa 3d, hardware complesso, ..
• Logistici : sale riunioni, ristorazione, logistica spedizioni, baby sitting, car sharing, trasporti pubblici, …
• Marketing : product testing, marketing surveys, naming, …
10
Una Fintech Tower con spazi e servizi di avanguardia (II)
• L’amministrazione locale potrebbe contribuire con agevolazioni economiche, riducendo in modo significativo il
costo degli uffici (e degli annessi servizi) presso il building
• L’agevolazione aumenterebbe ulteriormente la già significativa competitività di Milano sui prezzi degli spazi e
dei servizi (enorme rispetto a Londra, ma significativa anche rispetto ad altri poli), creando una proposizione
economica molto attraente per le aziende target
• Il costo di questa agevolazione sarebbe non proibitivo per l’amministrazione (potrebbero anche immaginarsi
sponsor privati) e di grande impatto in termini di attrazione di investimenti e creazione di posti di lavoro
• Il building del fintech, oltre a costare relativamente poco e portare risultati significativi, avrebbe anche un valore
segnaletico e promozionale molto forte, con ricadute importanti sulla immagine e sulla percezione di Milano e
dell’intero paese
11
Food for thought
I tanti modi di creare fertilizzazione e innovazione www.innovationgrowthlab.org
Uno stato che facilita lo scambio di know how e la contaminazione digitale www.digile.fi
Un building diventato simbolo del Fintech www.level39.co
http://www.tpi.it/mondo/regno-unito/furgone-start-up-trasferirsi-berlino
Un polo di successo a Milano, con 1500 postazioni occupate al 90%+ www.coperni.co
12

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  • 1. Promuovere Milano come un Polo del Fintech Europeo
  • 2. Buona parte delle startup del Fintech hanno fin qui considerato Londra come destinazione naturale; eppure Milano ha molti asset rilevanti per attrarre almeno una parte di queste aziende: per esempio la qualità dei servizi, il pool di talenti, l’incredibile etica del lavoro, combinate con l’unicità dello stile di vita italiano e la collocazione geografica felice. Per vincere questa partita, aiuterebbe molto un pacchetto di provvedimenti speciali, che completi gli asset naturali di Milano con alcune facilitazioni cruciali per le aziende del fintech, facilitazioni fatte in parte di semplificazioni della burocrazia italiana, e in altra parte di benefici di valore elevato per questo specifico settore. Una prima riflessione sul potenziale contenuto di questo pacchetto ha portato a identificare provvedimenti o azioni che ricadono in quattro categorie 1. Facilitazioni per la costituzione e gestione amministrativo/giuridica di una start-up fintech 2. Un approccio regolatorio innovativo : certezza, rapidità, agilità e passaportabilità europea 3. Provvedimenti speciali per facilitare il rapporto tra società di Asset Management e fintech 4. Una Fintech Tower interamente dedicata alle start-up del settore, con una offerta di facility management e servizi attraenti e agevolati Il seguito di queste breve documento illustra i potenziali provvedimenti sin qui identificati – da considerare come semplici ipotesi e suggerimenti – contributi a un lavoro che può e deve coinvolgere molti altri attori Promuovere Milano come Hub del Fintech Europeo 1
  • 3. Due osservazioni introduttive alle proposte esposte nelle pagine seguenti • Abbiamo volutamente tenuto in larga parte fuori dai ragionamenti le agevolazioni di natura fiscale; sotto questo profilo, ci siamo limitati a indicare come agevolazioni già esistenti potrebbero essere meglio fruite, e in alcuni limitati casi specifici, a indicare eventuali ulteriori agevolazioni fin qui non considerate, ma che potrebbero avere nella nostra esperienza un impatto elevato • Il pacchetto che abbiamo ipotizzato richiederebbe anche una appropriata promozione presso i destinatari rilevanti, utilizzando codici e canali di comunicazione appropriati : semplicità, concretezza, una certa dose di aggressività (gli altri hub si propongono ”senza timidezze”), il tutto veicolato sia fisicamente che tramite marketing digitale; i talenti che possono supportare uno sforzo di questo genere a Milano non difettano Promuovere Milano come Hub del Fintech Europeo (II) 2
  • 4. Facilitazioni per la costituzione e la gestione amministrativa (I) Nonostante le semplificazioni introdotte di recente, in Italia costituire una nuova azienda (fintech o meno), e gestirne gli adempimenti societari, amministrativi, lavoristici e fiscali, non è semplice, e ancora meno lo è per chi sia alle prime esperienze di creazione d’impresa • Per rispettare la legge italiana e/o evitare errori gravi, anche senza essere una azienda fintech, è indispensabile coinvolgere almeno 4 figure professionali distinte (un avvocato, un commercialista, un notaio, un lavorista) le quali in molti casi non dialogano tra loro spontaneamente, e in tutti i casi comportano un costo e uno sforzo molto pesante per aziende nuove o giovani • Per potere poi usufruire di tutte le agevolazioni esistenti (per es. le norme sulle start-up innovative, sulle PMI innovative, sul rimpatrio dei cervelli, sulle esenzioni relative al welfare aziendale; e molto altro) è necessario anche essere sicuri che i consulenti prescelti siano completamente competenti e aggiornati in materia; e/o tuffarsi di persona nelle specifiche fonti legislative; la prima cosa essendo non facile, e la seconda molto difficile • Nel caso di una azienda fintech, a tutto questo si aggiunge la necessità di comprendere bene quanto richiesto dai regolatori (Banca d’Italia, BCE, Consob), e dalla relativa legislazione specifica, rispetto alla forma giuridica che deve assumere l’azienda al momento della costituzione e ai relativi adempimenti gestionali necessari per potere aspirare alle relative autorizzazioni (della cui complessità e di come indirizzarla parliamo in una sezione successiva) 3
  • 5. Facilitazioni per la costituzione e la gestione amministrativa (II) Ecco alcuni dei provvedimenti tramite i quali si potrebbe fortemente semplificare e facilitare la gestione di quanto descritto alla pagina precedente : • Rivedere tutta la legislazione fin qui emessa sulle nuove aziende e aumentare tutti gli automatismi: per esempio lo status di “start-up innovativa” o “pmi innovativa” potrebbero essere acquisiti via autocertificazione e invio digitale dei documenti probatori, senza intervento della camera di commercio e rilascio di autorizzazioni specifiche; nello stesso modo potrebbe essere gestite le agevolazioni per il rimpatrio dei cervelli, e in generale tutte le norme speciali relative alle nuove aziende • Realizzare un portale di supporto alla costituzione e gestione di start-up fintech a Milano, che permetta di accedere simultaneamente a tutte le informazioni rilevanti, a tutta la legislazione e a tutte le agevolazioni esistenti, e permetta anche di presentare direttamente e in maniera completamente digitale ogni richiesta di agevolazione; questo portale dovrebbe essere supervisionato dal governo centrale/locale, ma realizzato e gestito da squadre provenienti dal mondo delle start-up, per assicurare che linguaggio, approccio e tecnologie di in terfaccia utente, siano aderenti ai bisogni e alle aspettative del mondo delle start-up • Creare un Pool di Professionisti e Consulenti a supporto delle start-up fintech a Milano, e cioè un pool di consulenti legali, amministrativi, fiscali, lavoristici e notarili, tratti dalle migliori professionalità dedicate al fintech, e utilizzabili da tutte le start-up fintech localizzate a Milano, con un finanziamento ad hoc del Comune o della Regione (o con una forte partecipazione ai costi sostenuti dalla start-up); questi professionisti non dovrebbero essere impiegati delle amministrazioni, ma professionisti privati convenzionati con l’amministrazione e identificabili e contattabili via portale 4
  • 6. Facilitazioni per la costituzione e la gestione amministrativa (III) I tre interventi alla pagina precedente sono complementari e non alternativi; tuttavia, il terzo (il Pool di Professionisti), per quanto meno strutturale e forse meno innovativo degli altri due, potrebbe in qualche modo ricomprenderli e sostituirli • se si cerca qualcosa di molto semplice e molto rapido da realizzare, eppure potenzialmente di grande impatto, il Pool avrebbe proprio quelle caratteristiche • se ben realizzato, il Pool permetterebbe alle start-up che lo usano di indirizzare anche i problemi di complessità e molteplicità di atti da espletare, e di informazioni da raccogliere, che sono oggetto degli altri due interventi 5
  • 7. Un approccio regolatorio innovativo (I) La complessità regolatoria alla quale va incontro la gran parte delle aziende fintech è enorme; la finanza è come noto uno dei settori più regolati, oltre che in buona parte soggetto ad autorizzazioni e licenze specifiche • la vulgata che le aziende fintech siano esenti da regolazioni o approfittino di arbitraggi è completamente campata in aria (soprattutto per i paesi dell’europa continentale inclusa l’Italia) • Le aziende di crowdfunding, di digital lending, di robo-advisory, e quelle attive in sistemi innovativi di pagamento, sono tutte soggette ad autorizzazione e supervisione (della Banca d’Italia, e in certi casi anche della Consob) • Ad aumentare la complessità vi è il fatto che non esistono canali rapidi ed efficaci per interpretare le norme ed ottenere certezze su quale sia esattamente il regime al quale le start-up dei diversi segmenti debbano adeguarsi • Il percorso da seguire è la richiesta di autorizzazioni basate sui regimi tradizionali (per esempio a seconda dei casi: autorizzazione come Intermediario Finanziario ex. Art. 106; o come Istituto di Pagamento; o come SGR o SIM di consulenza; o come Mediatore Creditizio) • Il risultato è un aumento dei costi, dei tempi e dei rischi, per fondatori e investitori in start-up; aumento dei costi, perché le autorizzazioni sono (comprensibilmente) complesse e onerose, e lo diventano ancora di più dovendo capire come adattare i regimi tradizionali ai nuovi business; aumento dei tempi, per gli stessi motivi; e aumento dei rischi perché non esiste nessun canale rapido ed efficace di interazione preventiva con il regolatore che permetta di avere feedback o addirittura supporto e consulenza, su quale sia la strada corretta da seguire, esistendo soltanto il feedback rappresentato dalla mancata autorizzazione o da una autorizzazione fortemente ritardata 6
  • 8. Un approccio regolatorio innovativo (II) Ecco alcuni dei provvedimenti che potrebbero dotare il nuovo polo Fintech di Milano di un approccio regolatorio agile, rapido, certo, e capace di facilitare l’espansione delle aziende del polo verso altri mercati dell’Unione : • Banca d’Italia e Consob potrebbero creare a Milano un distaccamento speciale dedicato a supporto, autorizzazione e supervisione delle aziende del polo Fintech • Idealmente questa unità (giuridicamente fatta di due diverse squadre che continuerebbero ad essere parte dei rispettivi enti) sarebbe co-locata, ospitando insieme persone delle due organizzazioni interamente dedicate al Fintech • L’unità dovrebbe aiutare le start-up del fintech sin dalla loro costituzione, fornendo supporto e consiglio sulle scelte di assetto regolatorio più appropriate per gli obiettivi che la start-up vuole perseguire, sui requisiti più importanti da rispettare e sugli elementi che dovranno necessariamente far parte del business plan; questa interlocuzione iniziale dovrebbe includere anche una indicazione certa dei tempi massimi che ci si può aspettare per l’autorizzazione • In seguito, nella fase di autorizzazione e in quella di supervisione, si dovrebbe mantenere aperto un canale costante e costruttivo di feedback (per esempio indicando subito eventuali carenze da indirizzare; rispondendo in modo esplicito e rapido a dubbi e richieste di chiarimento) • Andrebbe anche considerato, per quei casi di iniziative o soluzioni operative non immediatamente classificabili in base ai regimi tradizionali, l’introduzione della autorizzazione provvisoria, attribuita in tempi più rapidi ma soggetta appunto a condizioni e scadenza temporale; questo tipo di autorizzazione è stata usata parecchio dalla FCA in UK, il cui approccio moderno ha contribuito molto al successo del Fintech a Londra 7
  • 9. Un approccio regolatorio innovativo (III) • Oltre al distaccamento speciale a Milano, una serie di cambiamenti più specificamente normativi avrebbero un grande impatto nell’attrarre start-up Fintech da tutta Europa • I tempi di risposta potrebbero essere portati a un massimo di 3 mesi (senza possibilità di sospensione dei termini) per qualsiasi tipo di autorizzazione • Norme e regolamenti per il cd “onboarding” (registrazione) digitale dei clienti, sia privati che imprese, potrebbero essere chiarificate, unificate, rese certe, e favorire il più possibile l’utilizzo di firme elettroniche e biometriche • Il recepimento della direttiva PSD2 e in particolare delle norme sull’open banking (l’obbligo delle banche di rendere disponibili ai propri clienti i propri dati in tracciato standard) potrebbe essere accelerato, così da porre l’Italia e Milano all’avanguardia nell’Unione • L’investimento di Fondi Alternativi in prestiti a privati e imprese (maggiori dettagli alla pagina successiva) potrebbe essere ulteriormente esteso e operativamente semplificato (rendendo per esempio accessibili tutte le durate e tutti i tipi di prestiti) e agevolato da una ritenuta secca al 12.5% • Una simile possibilità dovrebbe essere facilitata per la quota di investimenti illiquidi consentiti ai Fondi UCITS • In aggiunta a quanto sopra, il distaccamento di Milano dovrebbe aiutare attivamente le start-up a potere “passaportare” la propria autorizzazione verso gli altri Stati dell’Unione Europea • Questo potrebbe essere fatto sia tramite attività normativa e intergovernativa ad hoc, sia tramite un supporto di consulenza alle start-up interessate 8
  • 10. Facilitare il rapporto tra Asset Management e Fintech • L’investimento degli Asset Manager in credito a privati e imprese si sta sviluppando in tutti i mercati, sia tramite canali tradizionali che tramite piattaforme tecnologiche • Facilitare questa tendenza significa diventare centro dell’innovazione per gli Asset Manager più dinamici, e catalizzare posti di lavoro qualificati • Gli Investimenti di Fondi Alternativi in credito a privati e imprese sono già possibili in base alla nuova normativa ma possono essere resi più attuabili e semplici, per esempio attraverso: • Finalizzazione dei decreti attuativi • Estensione operativa: • possibilità applicabile anche per la quota di investimenti illiquidi consentiti ai Fondi UCITS / altri rispetto alla definizione della direttiva 61/2011 • possibilità per tutti i tipi di prestito e eliminazione dei vincoli di durata / di destinatari dell’investimento • estensione dei limiti di concentrazione • Semplificazione e riduzione dei tempi per autorizzazione (60 giorni) • Supporto e facilitazione al passporting dei fondi • Definizione / semplificazione degli obblighi verso Boi e Consob per la reportistica e per la CR • Costituzione di possibili incentivi fiscali • Ritenuta secca al 12.5% • Riduzioni su altre imposte / ritenute (es sottoscrizione/IVA/oneri di registrazione) 9
  • 11. Una Fintech Tower con spazi e servizi di avanguardia (I) • E’ ben noto che distretti ed edifici che aggregano start-up tra loro simili hanno un potere di attrazione considerevole, per l’accesso immediato che offrono a know-how, talenti, partner, fornitori, e socialità • Alcuni di questi luoghi, come Level 39 a Londra sono diventati icone del Fintech • Molti di questi luoghi sono estremamente costosi e perciò stesso scarsamente accessibili a molte start-up, per le quali il costo della logistica e dei servizi sono voci di spesa non piccole • A Milano, il successo di Copernico e Talent Garden, dimostra come il solo tessuto di aziende già residenti offra una opportunità significativa • Milano, con la sua abbondanza di nuovi spazi commerciali di qualità elevata, è in posizione ideale per creare un building interamente dedicato a start-up del fintech • Il building potrebbe iniziare a ospitare le start-up fintech già residenti a Milano • Potrebbe ospitare anche parte delle strutture di supporto e consulenza ipotizzate nelle proposte precedenti (il Pool di Professionisti, il distaccamento regolatorio) – configurandosi come un vero centro servizi del Fintech • E proporsi poi come centro di attrazione per start-up fintech da tutta Europa • Come tutte le strutture simili, il building potrebbe offrire una serie di servizi condivisi • Tecnologici : es. connettività, stampa, stampa 3d, hardware complesso, .. • Logistici : sale riunioni, ristorazione, logistica spedizioni, baby sitting, car sharing, trasporti pubblici, … • Marketing : product testing, marketing surveys, naming, … 10
  • 12. Una Fintech Tower con spazi e servizi di avanguardia (II) • L’amministrazione locale potrebbe contribuire con agevolazioni economiche, riducendo in modo significativo il costo degli uffici (e degli annessi servizi) presso il building • L’agevolazione aumenterebbe ulteriormente la già significativa competitività di Milano sui prezzi degli spazi e dei servizi (enorme rispetto a Londra, ma significativa anche rispetto ad altri poli), creando una proposizione economica molto attraente per le aziende target • Il costo di questa agevolazione sarebbe non proibitivo per l’amministrazione (potrebbero anche immaginarsi sponsor privati) e di grande impatto in termini di attrazione di investimenti e creazione di posti di lavoro • Il building del fintech, oltre a costare relativamente poco e portare risultati significativi, avrebbe anche un valore segnaletico e promozionale molto forte, con ricadute importanti sulla immagine e sulla percezione di Milano e dell’intero paese 11
  • 13. Food for thought I tanti modi di creare fertilizzazione e innovazione www.innovationgrowthlab.org Uno stato che facilita lo scambio di know how e la contaminazione digitale www.digile.fi Un building diventato simbolo del Fintech www.level39.co http://www.tpi.it/mondo/regno-unito/furgone-start-up-trasferirsi-berlino Un polo di successo a Milano, con 1500 postazioni occupate al 90%+ www.coperni.co 12