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Communicate and collaborate
in real time
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 Google Wave viene annunciato il 27 maggio 2009 e
porta con se tutte le novità del Web 2.0, creando un
nuovo concetto di comunicazione.
 Il sistema complessivo può esser descritto come un
ibrido tra email, istant messenger real time e social
network.
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 Google Wave è uno strumento online per la
comunicazione in tempo reale e la collaborazione.
 Un wave è un insieme di messaggi scambiati fra diversi
utenti per:
 Effettuare una conversazione
 Creare un documento condiviso con l’ausilio di
immagini, video, mappe e altro (tramite estensioni).
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 Google Wave nasce principalmente per gestire la
comunicazione tra più utenti che vogliono fare
interventi in contemporanea, esempio:
 Organizzazione di eventi
 Progetti di gruppo
 Condivisione di foto
 Condivisione di note
 Brainstorming
 Giochi interattivi
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 Sincrono & asincrono
 One-to-one, multicast, broadcast
 Pubblico, privato, sottogruppo privato
 Testuale o multimediale
 Possibilità di controllo
 La moderazione tramite revisioni
 Discorsi lineari o strutturati
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 Gli utenti possono comunicare in maniera sincrona o
asincrona in base alle proprie esigenze.
 I messaggi vengono inviati al wave durante la
digitazione.
 Modalità sincrona: se i destinatari sono presenti
potranno cominciare a rispondere anche prima che gli
altri utenti abbiano finito di digitare il messaggio, e
contemporaneamente ad altri utenti.
 Modalità asincrona: da la possibilità di leggere i
messaggi ricevuti mentre non si era connessi al sistema
in un secondo momento.
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 La wave può esser utilizzata in diverse modalità:
 One-to-one e multicast: un utente crea una lista
d’accesso al wave in modo tale che la comunicazione
possa avvenire tra due o più utenti.
 Broadcast: l’utente crea la wave accessibile da qualsiasi
utente che conosca l’indirizzo, in base alle impostazioni
è possibile far accedere anche utenti che non sono
iscritti al sistema tramite l’utilizzo di widget da integrare
nel proprio sito web.
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 L’accesso ad un wave può essere pubblico o privato, in
base alle scelte di chi crea il wave.
 Pubblico: a libero accesso, quindi tutti i contatti
dell’utente potranno accedervi; inoltre se si integra il
widget di Gooogle Wave nel proprio sito web potranno
partecipare anche gli utenti.
 Privato: si creano liste di accesso, e solo gli utenti che
sono in elenco possono intervenire nel wave.
 Sottogruppo privato: in un wave è possibile inserire dei
messaggi che sono visualizzabili solo da un
sottogruppo di utenti del messaggio precedente.
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 I messaggi scambiati all’interno del sistema possono
essere:
 semplici messaggi testuali: per una comunicazione
rapida
 messaggi multimediali: che integrano formattazione del
testo, immagini, slideshow, video, mappe, giochi di
gruppo, sondaggi, e altro che può esser aggiunto tramite
le apposite estensioni.
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 La moderazione tramite revisioni
 I messaggi inviati dall’utente vengono salvati permanentemente
nella storia del wave, ma esiste la possibilità di modificare i
messaggi altrui per moderare o fini collaborativi.
 I messaggi modificati vengono segnalati come “messaggi creati
da più persone” ed è possibile individuare come nel tempo il
messaggio iniziale è stato modificato tramite una fuzione
chiamata “Playback”
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 Questa funzione permette agli utenti di vedere con
calma l’evoluzione del wave a partire dalla sua
creazione, lo scopo è quello di dare un’idea all’utente
osservatore di come si è arrivati ad un deteminato
punto.
 La funzione risulta molto comoda per osservare
l’evoluzione dei messaggi collaborativi (o sottoposti a
censura).
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 Partiamo da un esempio
 A: “Cosa ti ha detto il dottore? Tutto bene al lavoro?
Cos’ha mangiato il cane?”
 Una conversazione lineare per rispondere a queste
domande dovrà sceglierne una e cominciare a
rispondere, poi eventualmente rispondendo anche alle
altre. Molto probabilmente il discorso si focalizzerà su
uno dei 3 argomenti.
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 Partiamo da un esempio
 A: “Cosa ti ha detto il dottore? Tutto bene al lavoro?
Cos’ha mangiato il cane?”
 Una delle caratteristiche più interessanti è la
possibilità di affrontare discorsi strutturati, ovvero
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conversazioni contemporaneamente. L’eventuale
utente B potrà rispondere in 3 punti (subito dopo le
domande) aprendo così nuovi rami di conversazione
mantenendo tutto più ordinato e facile da seguire.
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 Il messaggio inviato ha le seguenti garanzie:
 Affidabilità
 I messaggi sono gestiti da un server (cloud) centrale, che
gestisce lo smistamento segnalando eventuali errori
 Efficienza (velocità)
 Il sistema è stato creato per permettere la comunicazione in
tempo reale, i messaggi vengo raggiunti dal destinatario
mentre la sorgente stà ancora digitando
 Sicurezza
 Per accedere a wave private è necessiario essere nella lista
d’invito ed effettura l’accesso al proprio account personale
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 Google Wave si integra perfettamente con il servizio di
blog Blogger, uno dei siti più utilizzati al mondo per
crearsi blog personali.
 Al momento l’integrazione prevede la possibilità di
aggiungere un wave dopo la stesura dell’articolo,
utilizzandolo come spazio per i commenti che può
usufruire di tutti i benefici del caso.
 L’integrazione con altri siti web può esser utilizzata
come alternativa ai sistemi di: contatto tramite email,
chat e forum, semplificandoli in un unico punto.
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
 Lo strumento è stato presentato per rivoluzionare
l’attuale sistema di comunicazione sul web, ma come
tutti i sistemi neonati ha bisogno di una fase di
valutazione e sperimentazione.
 Il passaggio ad un nuovo modello di comunicazione
presenta difficoltà, abituarsi a nuovi sistemi, valutare
se vale la pena cambiare, incertezza sui nuovi prodotti,
sono fattori che rallentano questo passaggio.
 Nella mia analisi ho cercato di esser obiettivo, il
successo di questo progetto o meno si vedrà in futuro.
di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
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di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010

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Google Wave (2010)

  • 1. Communicate and collaborate in real time di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 2.  Google Wave viene annunciato il 27 maggio 2009 e porta con se tutte le novità del Web 2.0, creando un nuovo concetto di comunicazione.  Il sistema complessivo può esser descritto come un ibrido tra email, istant messenger real time e social network. di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 3.  Google Wave è uno strumento online per la comunicazione in tempo reale e la collaborazione.  Un wave è un insieme di messaggi scambiati fra diversi utenti per:  Effettuare una conversazione  Creare un documento condiviso con l’ausilio di immagini, video, mappe e altro (tramite estensioni). di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 4.  Google Wave nasce principalmente per gestire la comunicazione tra più utenti che vogliono fare interventi in contemporanea, esempio:  Organizzazione di eventi  Progetti di gruppo  Condivisione di foto  Condivisione di note  Brainstorming  Giochi interattivi di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 5.  Sincrono & asincrono  One-to-one, multicast, broadcast  Pubblico, privato, sottogruppo privato  Testuale o multimediale  Possibilità di controllo  La moderazione tramite revisioni  Discorsi lineari o strutturati di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 6.  Gli utenti possono comunicare in maniera sincrona o asincrona in base alle proprie esigenze.  I messaggi vengono inviati al wave durante la digitazione.  Modalità sincrona: se i destinatari sono presenti potranno cominciare a rispondere anche prima che gli altri utenti abbiano finito di digitare il messaggio, e contemporaneamente ad altri utenti.  Modalità asincrona: da la possibilità di leggere i messaggi ricevuti mentre non si era connessi al sistema in un secondo momento. di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 7.  La wave può esser utilizzata in diverse modalità:  One-to-one e multicast: un utente crea una lista d’accesso al wave in modo tale che la comunicazione possa avvenire tra due o più utenti.  Broadcast: l’utente crea la wave accessibile da qualsiasi utente che conosca l’indirizzo, in base alle impostazioni è possibile far accedere anche utenti che non sono iscritti al sistema tramite l’utilizzo di widget da integrare nel proprio sito web. di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 8.  L’accesso ad un wave può essere pubblico o privato, in base alle scelte di chi crea il wave.  Pubblico: a libero accesso, quindi tutti i contatti dell’utente potranno accedervi; inoltre se si integra il widget di Gooogle Wave nel proprio sito web potranno partecipare anche gli utenti.  Privato: si creano liste di accesso, e solo gli utenti che sono in elenco possono intervenire nel wave.  Sottogruppo privato: in un wave è possibile inserire dei messaggi che sono visualizzabili solo da un sottogruppo di utenti del messaggio precedente. di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 9.  I messaggi scambiati all’interno del sistema possono essere:  semplici messaggi testuali: per una comunicazione rapida  messaggi multimediali: che integrano formattazione del testo, immagini, slideshow, video, mappe, giochi di gruppo, sondaggi, e altro che può esser aggiunto tramite le apposite estensioni. di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 10.  La moderazione tramite revisioni  I messaggi inviati dall’utente vengono salvati permanentemente nella storia del wave, ma esiste la possibilità di modificare i messaggi altrui per moderare o fini collaborativi.  I messaggi modificati vengono segnalati come “messaggi creati da più persone” ed è possibile individuare come nel tempo il messaggio iniziale è stato modificato tramite una fuzione chiamata “Playback” di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 11.  Questa funzione permette agli utenti di vedere con calma l’evoluzione del wave a partire dalla sua creazione, lo scopo è quello di dare un’idea all’utente osservatore di come si è arrivati ad un deteminato punto.  La funzione risulta molto comoda per osservare l’evoluzione dei messaggi collaborativi (o sottoposti a censura). di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 12.  Partiamo da un esempio  A: “Cosa ti ha detto il dottore? Tutto bene al lavoro? Cos’ha mangiato il cane?”  Una conversazione lineare per rispondere a queste domande dovrà sceglierne una e cominciare a rispondere, poi eventualmente rispondendo anche alle altre. Molto probabilmente il discorso si focalizzerà su uno dei 3 argomenti. di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 13.  Partiamo da un esempio  A: “Cosa ti ha detto il dottore? Tutto bene al lavoro? Cos’ha mangiato il cane?”  Una delle caratteristiche più interessanti è la possibilità di affrontare discorsi strutturati, ovvero conversazioni che danno origine a più sotto- conversazioni contemporaneamente. L’eventuale utente B potrà rispondere in 3 punti (subito dopo le domande) aprendo così nuovi rami di conversazione mantenendo tutto più ordinato e facile da seguire. di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 14.  Il messaggio inviato ha le seguenti garanzie:  Affidabilità  I messaggi sono gestiti da un server (cloud) centrale, che gestisce lo smistamento segnalando eventuali errori  Efficienza (velocità)  Il sistema è stato creato per permettere la comunicazione in tempo reale, i messaggi vengo raggiunti dal destinatario mentre la sorgente stà ancora digitando  Sicurezza  Per accedere a wave private è necessiario essere nella lista d’invito ed effettura l’accesso al proprio account personale di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 15.  Google Wave si integra perfettamente con il servizio di blog Blogger, uno dei siti più utilizzati al mondo per crearsi blog personali.  Al momento l’integrazione prevede la possibilità di aggiungere un wave dopo la stesura dell’articolo, utilizzandolo come spazio per i commenti che può usufruire di tutti i benefici del caso.  L’integrazione con altri siti web può esser utilizzata come alternativa ai sistemi di: contatto tramite email, chat e forum, semplificandoli in un unico punto. di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 16.  Lo strumento è stato presentato per rivoluzionare l’attuale sistema di comunicazione sul web, ma come tutti i sistemi neonati ha bisogno di una fase di valutazione e sperimentazione.  Il passaggio ad un nuovo modello di comunicazione presenta difficoltà, abituarsi a nuovi sistemi, valutare se vale la pena cambiare, incertezza sui nuovi prodotti, sono fattori che rallentano questo passaggio.  Nella mia analisi ho cercato di esser obiettivo, il successo di questo progetto o meno si vedrà in futuro. di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010
  • 17. Grazie per l’attenzione di Omar Miatello per Comunità Virtuali 20 gennaio 2010