2. Passaparola
Le aziende che non capiscono che i loro
mercati sono ormai una rete tra singoli
individui, sempre più intelligenti e coinvolti,
stanno perdendo la loro migliore occasione.
The Cluetrain Manifesto, tesi n° 18
dal libro “Turismo e Reput’azione”
3. RILEVANZA
REPUT’AZIONE
“Come sempre, il nostro obiettivo è farvi trovare le
risposte più pertinenti tra miliardi di pagine web
interconnesse.
Tuttavia oggi la RILEVANZA non è solo una
questione di pagine ma anche di RELAZIONI”
Google Blog Italia
4. Passaparola
L’evoluzione tecnologica è in grado di riprodurre il famoso
passaparola tra le persone anche online. Il principio è lo
stesso, le modalità sono diverse, i luoghi anche.
Le persone nel cosiddetto web 2.0 ci abitano. Ed è
irrilevante il fatto che non sappiano cosa sia.
Non altrettanto irrilevante è che non lo sappia chi nel turismo
ci lavora.
dal libro “Turismo e Reput’azione”
5. Tutti abbiamo una reputazione
La buona notizia: il travel ha un’ottima reputazione
6. Anche i diversi settori, le industrie, hanno una reputazione.
E il turismo ha un’ottima reputazione.
Molto meno “Airline”
dal libro “Turismo e Reput’azione”
7. La Finestra di Johari nel turismo
La Finestra di Johari è una matrice elaborata dai due psicologi americani Joseph Luft e
Harry Ingham utilizzata per capire le dinamiche della comunicazione interpersonale
allo scopo di migliorare la consapevolezza di sé e il rapporto di interazione.
Considerando che la relazione sociale è diventata il fulcro della
comunicazione sul web, anche per le marche, ecco che questo intuitivo schema diventa
perfettamente applicabile in un contesto diverso da quello per cui è stato pensato.
L’assunto di fondo parte da un’esperienza comune: noi conosciamo qualcosa di noi
stessi che gli altri ignorano e ignoriamo qualcosa di noi stessi che gli altri
invece conoscono.
Nella comunicazione questi diversi livelli di consapevolezza entrano in gioco, negativamente,
influenzandone qualità e valore.
La comunicazione e la promozione diventano efficaci se, invece, avvengono nel perimetro
della “zona conosciuta”. Questo vale anche per il turismo dove la Zona Cieca è
esattamente l’area della brand reputation, l’area che riguarda le recensioni e i commenti.
L’obiettivo è allargare il più possibile questo perimetro partendo dall’ascolto.
Conoscersi (e comunicare bene) significa estendere il quadrante in alto a sinistra e ridurre
contestualmente gli altri in un processo basato sull’ampliamento della fiducia e
conoscenza reciproca.
dal libro “Turismo e Reput’azione”
8. 1 MINUTO su INTERNET
-Email users send 284.166.667
messages
-Google receives over 2.000.000
search queries
-Facebook users share 684.478 pieces
of content
-Consumers spend $ 272.070 on web
shopping
-Twitter users send over 100.000
tweets
-Apple receives about 47.000 App
downloads
-Brands & organizations on Facebook
receive 34.722 likes
10. Condividere è uno slancio, un comportamento che non nasce con i
social network ma in rete, e sui social media, ha trovato luoghi in cui
svilupparsi con grande facilità
raccolta curata da Veronica Maiella - Easy Viaggio
11. Come cambia il racconto del viaggio?
Un continuum di contenuti rispetto al
cui fluire ci poniamo, alternativamente,
nella condizione di ascolto o di
produzione diretta
dal libro “Turismo e Reput’azione”
Social Networking map of Europe by Eric Fischer – (Twitter and Flickr)
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12. Nuovi bisogni?
È ormai impossibile capire con esattezza la fonte di un nostro
pensiero, di una nostra aspettativa, di un nostro
comportamento. Le dinamiche di internet sono entrate nella
nostra vita molto più di quanto si possa immaginare. Le
dinamiche di internet sono parte della nostra vita a tutti gli
effetti. Spesso si dimentica che quelli che comunemente
vengono definiti “i nuovi bisogni” non nascono con
internet, erano solo latenti, ma è grazie ad internet che hanno
potuto trovare risposte e maturazione. Vecchio e nuovo si
mescolano per ricomporsi in forma diversa
attraverso processi di disordine creativo.
dal libro “Turismo e Reput’azione”
13. Nel passaggio dai pc fissi agli smartphone l’attenzione si è spostata
dall’informazione all’emozione,
dall’oggettivo al soggettivo,
dalla razionalità all’esperienza.
dal libro “Turismo e Reput’azione”
foto di Mario Romanelli
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14. Le persone, attraverso social
network e geo-tagging, mappano
i territori con foto e contenuti ed
è ora possibile esplorare quegli
stessi territori attraverso i
racconti di chi li abita o li visita.
dal libro “Turismo e reput’azione”
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15. Territori digitali
Le persone, attraverso social network e geo-tagging, mappano i territori con foto e contenuti
ed è ora possibile esplorare quegli stessi territori attraverso i racconti di chi li abita o li visita.
Le motivazioni possono essere molte: l’aspetto ludico, la voglia di protagonismo, il desiderio di
socializzare, il piacere di sentirsi utili, l’amore per la propria terra; ma è interessante notare
come tutto ciò porti a una rilettura dei luoghi di cui le persone, in qualche
maniera, si riappropriano.
Questo processo ha, però, inserito una componente nuova, la soggettività, l’emozione,
intesi come valori.
Che piaccia o meno “i social media, e i media digitali in genere, ci hanno reso
acutamente consapevoli di quanto possa rivelarsi poco interessante, dal
punto di vista del viaggiatore, la realtà oggettiva” (Mafe de Baggis, Filippo
Pretolani 2011).
dal libro “Turismo e Reput’azione”
19. Ognuno è un cantastorie
tante facce nella memoria
tanto di tutto tanto di niente
le parole di tanta gente.
Tanto buio tanto colore
tanta noia tanto amore
tante sciocchezze tante passioni
tanto silenzio tante canzoni.
Se aggiungiamo qualche foto di gattini, non sembra la descrizione di Facebook?
22. “turistico”
All’aggettivo “turistico” spesso è associato un significato negativo:
- biglietto in classe turistica,
- menù turistico,
- zona turistica di una città.
Chiedendo su twitter sono uscite queste definizioni: fregatura, basso costo, prodotto
indifferenziato, banale o stereotipato.
I viaggiatori attraverso la comunicazione c2c, da consumatore a consumatore, hanno trovato
luoghi digitali (i diversi siti di review ) che consentissero di ribellarsi a questo diffuso sentire,
non solo in Italia.
Le aziende che hanno inventato spazi i digitali in cui turisti e viaggiatori potessero parlare e
consigliarsi tra loro, hanno intercettato, ospitato e poi anche cavalcato un bisogno reale e
comprensibile.
Perché comunque i mercati intelligenti troveranno i fornitori che parlano il loro
stesso linguaggio (The Cluetrai Manifesto, tesi n° 32).
dal libro “Turismo e Reput’azione”
24. Reput’azione
Le recensioni non risiedono più solo nei siti di recensioni, i
commenti non generano più solo informazione ma diventano
condivisione di esperienza emotiva e il fenomeno delle review
sta assumendo forme diverse che, a breve, cambieranno i
classici scenari.
dal libro “Turismo e Reput’azione”
26. Il prodotto (o meglio il servizio) prima di tutto
Internet è lo specchio di una realtà, non una bacchetta magica
per modificarla.
Se la Finestra di Johari nel turismo indica le vie per migliorare,
attraverso internet, la nostra comunicazione, l’efficacia di
nessuna azione potrà mai prescindere da qualità e identità.
In altre parole:
imparare ad ascoltare,
imparare a raccontare,
senza mai dimenticarsi – prima - di “essere”.
dal libro “Turismo e Reput’azione”