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Presentazione a cura di:
Ylenia Faillace
Master IFBM
2013/2014
Polimoda.
CHANEL HISTORY
. 1883, 19 Agosto, nasce a Saumur
. 1905 inizia la sua carriera di stilista come creatrice di cappelli
. 1910 apre la boutique di Rue Cambon a Parigi, tutt’oggi head quarter della
Maison.
. 1913 boutique a Deauville in Normandia, con insegna “Gabrielle Chanel” , che
divenne anche la sua prima etichetta.
. 1915 seconda boutique a Biarritz, dove come commessa pose sua
sorella Antoinette, che morì poi nel 1919.
. 1921 lancio di Chanel n.5, primo profumo della Maison, in collaborazione con
Ernest Beaux e su finanziamento dei Wertheimer per la creazione del profumo e
per far conoscere i proprio prodotti anche in America, dove i Wertheimer
avevano degli affari.
. 1921. 1924 La famiglia Wertheimer, con i fratelli Pierre e Paul, divenne socia
della Chanel Perfume acquistandone il 70%.
. 1926 tubino nero
. 1932 linea di gioielli Hâute Couture basata sui diamanti e nominata “ La
nuit de diamantes” in collaborazione col conte Etienne de Beaumont e del
duca Fulco di Verdura.
. 1939 scoppia la guerra e chiude la boutique di Rue Cambon a Parigi,
lasciando attiva solo la linea di profumi.
. 1945 fugge in Svizzera per l’accusa di essere una spia nazista, in quanto
frequentava un comandante delle SS ed è costretta a vendere tutti i diritti
del suo marchio alla famiglia Wertheimer.
. 1954 ritorno: TAILLEUR. Cambio etichetta: “Gabrielle Chanel” > “CHANEL”
. 1957 vince il fashion oscar Neiman Marcus
. 1965 Jacques Wertheimer prende il posto del padre Pierre alla guida
dell’azienda
. 1971, 10 Gennaio, Chanel morì
. I suoi assistenti Berthelot ed Esparza portarono avanti la sua moda, senza
però riuscire a tener testa alle tendenze correnti
. 1974 Alain Wertheimer prende il posto del padre Jacques alla guida della
Maison e fu lui a chiamare da Chloé a Chanel lo stilista tedesco Karl
Lagerfeld
. 1983 Karl Lagerfeld divenne direttore creativo della Maison.
CHANEL ( da KARL LAGERFELD)
Gabrielle
Chanel,
day suit
1960-61
Karl
Lgerfeld,
day suit
1986-87
Karl Lagerfeld nato in Germania, si è formato a Parigi, dove ha
vinto due concorsi, uno per Balmain e uno per YSL nel
1955.Dopo 3 anni approdò a Jean Patou. Collaborò poi con
Chloé, Fendi e divenne direttore creativo per la Maison Chanel
nel 1983, per la quale realizzò una collezione di alta moda ed
introdusse nel 1984 la nuova linea prêt-à-porter.
I principali obiettivi di Lagerfeld all’interno di Chanel:
• Modernizzare il marchio avvicinandolo anche a
generazioni più giovani, mescolando l’eleganza e lo
stile Chanel con lo stile dei tempi correnti.
• Rafforzare l’identità del marchio con i MUST associati
alla stilista fondatrice Gabrielle Chanel: introduzione
delle camelie (fiore associato alla stilista) nei gioielli e
nei vestiti; accentuazione della presenza delle catene
utilizzate anche come accessori, creazione
dell’identificazione del marchio nelle due CC
contrapposte.
• Sottolineare il bipolarismo tipico di Chanel: si riscontra
nell’opposizione delle CC, nelle camelie e nella seta
contenuta all’interno del tailleur che rappresentano un
carattere femminile che sono in contrapposizione alle
catene, al tweed e alla forma del tailleur che invece
hanno un carattere maschile
• Innestare nelle persone un’idea che tali caratteri
distintivi fossero sempre esistiti, rendendo chiunque
indossi un capo della maison parte di una leggenda
• Portare il colore nei capi basic nero-grigio-blu classici di
Chanel.
• Collezioni Lagerfeld/Chanel : LE DIFFERENZE
19 Agosto 1883 – 10 Gennaio 1971“1933”- in vita
• Collezioni anni ’80
Per la sua collezione prêt-à-porter del 1984 Karl
Lagerfeld si ispirò allo stile “Coromandel” tanto amato
da Gabrielle Chanel, molto presente anche nell’arredo
della sua casa. Uno stile orientale con una particolare
attenzione ai dettagli.
Il taglio degli abiti era invece ispirato alle collezioni degli
anni ’20 della stilista, con un girovita più basso in stile
maschile.
Per i gowns della collezione Hâute Couture 1983, che è
quella che lo consacrò come art director della Maison,
si ispirò al periodo romantico di Chanel (del quale
parleremo in seguito).
Gabrielle
Chanel
nella sua
casa di
Parigi al
numero
31 di Rue
Cambon.
Chanel venne avvicinata al mondo orientale grazie
alla frequentazione di Misia Sert, una ricca pianista
russa che la introdusse in questi anni nei migliori
circoli degli artisti e degli intellettuali del mondo.
L’orientale a quel tempo era trasgressione, lusso,
moda, caratteri che rispecchiavano perfettamente
le volontà di Gabrielle e di Misia, la quale diventò
sua principale confidente e che decise di
omaggiare attraverso queste collezioni.
Gabrielle Chanel
Anno: 1927
Cappotto da sera in seta nera
e bianca decorato con dorati
motivi floreali orientali.
CHANEL by Karl Lagerfeld.
Cappotto in seta nera con motivi di decorazione
orientali in oro bronzo e rosso.
Confrontando questi due ultimi cappotti possiamo
vedere la forte influenza che Gabrielle ha su Karl
nella realizzazione dei suoi primi pezzi come
testimone della Maison.
Lagerfeld decise inizialmente di non stravolgere
troppo l’occhio del pubblico, ponendo nei suoi capi
dei chiari riferimenti alla stilista, senza troppi
riadattamenti alla modernità.
Pian piano però decise di ricollocare le
rivoluzionarie idee di Chanel, tanto stimate dal
nuovo art director, nei tempi più moderni, in un
periodo come quello degli anni ‘80 dove c’era
necessità di rivoluzione, trasgressione ed
innovazione.
Dettagli della collezione
autunno inverno 1986-87
di Chanel by Karl
Lagerfeld, dove vediamo
ancora l’influenza del
“Coromandel” style che ha
influenzato tutta la
collezione anni ‘80 dello
stilista, ma dove vediamo
farsi largo anche le
innovazioni proposte da
Lagerfeld che
caratterizzeranno poi tutta
la sua ascesa nella
Maison. Quali
l’introduzione del colore,
pezzo di sopra più lungo e
gonne più corte.
Karl Lagerfeld per i gowns della sua
prima collezione Chanel Hâute
Couture si ispirò come abbiamo
detto al periodo romantico di
Chanel, con abiti caratterizzati da
pizzi, tulle, fiocchi, che ricadevano
sui veli utilizzati per coprire testa e
braccia.
Qui abbiamo un vestito realizzato
da Gabrielle per l’amica Misia, al
quale Lagerfeld si è ispirato molto.
Karl Lagerfeld durante il suo show
di debutto come art director per la
Maison Chanel nel 1983.
CURIOSITà SUGLI ANNI ‘20 DI CHANEL
• Lanciò la moda del capello corto, rivoluzione per l’epoca in
quanto la femminilità della donna era caratterizzata dai
lunghi capelli che le aristocratiche facevano attentamente
curare dalle dame di compagnia. La leggenda narra che
Gabrielle si bruciò accidentalmente una ciocca di capelli e
decise di tagliarseli tutti corti. Lanciò una moda che ebbe un
successo globale
• Iniziò la sua relazione con il duca di Westminster, grazie al
quale venne a conoscenza del TWEED, che diventò in futuro
il suo materiale prediletto per gli abiti
• Nell’anno 1926 debuttò il suo primo tubino nero.
Riedizione del tubino
nero Chanel by Karl
Lagerfeld.
Collezione prêt à porter
Autunno/Inverno 2003.
TAILLEUR CHANEL
Il classico tailleur di Chanel è costituito da:
• una giacca monopetto di lunghezza 50-60cm, dalle linee
dritte.
• Come chiusura si hanno bottoni metallici.
• Si differenzia dal classico capospalla per l’assenza del
colletto.
• La scollatura è girocollo. Può avere una o due tasche
davanti. Le maniche terminano sul polso con un piccolo
spacchetto laterale.
• La giacca è solitamente accompagnata da una gonna a
tubo di lunghezza appena sotto il ginocchio.
TAILLEUR LAGERFELD
Lagerfeld definisce il tailleur Chanel come una rinuncia
ai fronzoli, per dare spazio ad una femminilità decisa e
ad un consapevole atteggiamento di sicurezza in sé
stessi. Riadatta la sua storia dando ai capi
un’interpretazione postmoderna che sia li lega che li
distingue dalla modernità di Chanel.
• Introduzione delle CC negli accessori abbinabili al
capo
• Utilizzo delle catene come collane o cinture
• Camelie negli accessori e nelle decorazioni dei
tailleur
• Gonne più corte e giacca più lunga.
• Composizione più moderna degli indumenti.
Uno dei primi modelli di tailleur Chanel.
Anni ‘50.
Chanel by Karl Lagerfeld.
Anni ‘80/ ‘90.
Copertina del magazine Elle France,
Novembre 2002. Nuovo matching point
per la giacca Chanel indirizzato al nuovo
target giovanile da lui denominato
“Chanel Girls”.
Ulteriore innovativo matching point per la
giacca in tweed Chanel. Underwear as
outwear, collezione lanciata da Karl
Lagerfeld in occasione della
Primavera/Estate 2003.
Chanel by Karl Lagerfeld, 1985.
Collana/cintura, ispirata alla
cintura composta da una
doppia catena disegnata da
Chanel nel 1956 ed indossata
sopra un tailleur durante una
sua visita in America nel 1957.
Dettaglio di una cintura
disegnata da Karl Lagerfeld
per la collezione Autunno-
Inverno 1986/87.
A sottolineare la continua
presenza dell’ influenza
della fondatrice della
maison, nella creazione dei
suoi nuovi abiti.
• Collezioni anni ’90
È stato il periodo che ha consolidato Lagerfeld come il
vero e proprio padre dell’era post moderna e degno
erede dello stile avant garde di Chanel.
Mentre Chanel per i suoi capi si ispirava alla classe
popolare, Lagerfeld si ispira allo street style delle
periferie di Londra e di NY. Da queste osservazioni
nacquero dei veri e propri capi che incarnano il
bipolarismo moderno di Chanel.
Gabrielle mescolava tweed con seta, lana con chiffon,
Karl mescola Jeans con seta, pelle con chiffon.
Campagna pubblicitaria CHANEL by
Karl Lagerfeld.
Collezione Autunno/ Inverno 1991.
Lagerfeld ha mantenuto il dualismo di Chanel
mascolinità/femminilità, dandogli dei tratti moderni. Come
Gabrielle mescolava fodere in seta con giacche di lana tweed,
Karl rende mascoline le femminili lunghe gonne in chiffon rosa
o bordeaux accompagnate ad eleganti decoltè, con bomber in
pelle e cappellini da motociclista.
Il periodo in cui Chanel applicò queste stesse rivoluzioni che si
percepiscono oggi nell’ingegno di Lagerfeld, era un periodo di
cultura e società stabile, piatto, dove tali rivoluzioni vennero
intese come un disprezzo della propria cultura ed una critica
alla società. Ad oggi il suo successore si trova invece in un
mondo dinamico ed in un contesto sociopolitico in continua
evoluzione, dove le definizioni di genere ed identità sono
diventate ambigue, di conseguenza uno stile androgeno come
vediamo in tale collezione non desta molto scandalo, bensì
rimane in linea con le tendenze seguite dal pubblico.
• Collezioni anni 2000
Lagerfeld decise di rinnovare gli abiti con
la tecnica dello “sfilacciamento”.
Consisteva nel creare delle frange di
tweed o chiffon in fondo agli abiti, dando
così un effetto trasandato, in linea con la
moda del tempo.
• COLLEZIONE AUTUNNO INVERNO
2003-2004
• COLLEZIONE GIOIELLI PRIMAVERA
ESTATE 2005
Lagerfeld si ispirò agli anni ’30 di Chanel.
Periodo in cui la stilista decise di creare la
sua prima collezione di gioielli,
sostituendo la finora utilizzata bigiotteria,
insieme alla collaborazione di Etienne de
Beaumont e a Fulco di Verdura.
Questo è un bracciale realizzato dall’aristocratico Fulco di Verdura per la collezione
Chanel degli anni ‘30. Si tratta di una fascia rigida con disegno a croce bizantina ispirata
al viaggio in Europa compiuto dai due precedentemente. È rifinito con pietre preziose
quali: smeraldi, zaffiri, topazi, ametiste, acquamarina e rubini.
CURIOSITà
Il bracciale è stato riedito in edizione limitata di 70 pezzi dal valore di 65mila dollari
ciascuno per la collezione del 2010 della ditta di gioielli Fulco, ancora esistente anche se
meno conosciuta.
Chanel e Fulco di Verdura durante la realizzazione del bracciale
La storia vuole che Coco Chanel nei
primi anni trenta portò al designer di
origine aristocratica, tutti i gioielli
ricevuti in regalo dai suoi passati
amanti, per farli rimontare. Uno dei
pezzi ottenuti fu proprio il bracciale
mostrato in precedenza, che sembra
piacque talmente tanto alla stilista che
ne indossava uno per braccio.
• RIEDIZIONI KARL LAGERFELD DEL FAMOSO
BRACCIALE DI CHANEL IN COLLABORAZIONE CON
FLUCO DI VERDURA
Dalla loro collaborazione nacquero
tanti altri gioielli che Karl Lagerfeld ha
deciso di riproporre nelle sue
collezioni.
Ad esempio:
Il pezzo portante
della collezione
“ Nuit de
Diamants” del
1932 realizzata
da Chanel e
Fulco di Verdura.
Collana cometa riedita da Karl Lagerfeld in occasione degli 80 anni dalla nascita di Chanel
Joaillerie.
• ALTRI ESEMPI
CHANEL LAGERFELD
Ispirazione per
le collezioni
Chanel by Karl
Lagerfeld
anche dagli
arredi della
casa della
stilista.
• CONCLUSIONI
Come Chanel, anche Lagerfeld ha un talento che si
fonda sulla capacità di identificare, articolare e
anticipare i trend; risultando moderni ma al tempo
stesso non volgari o esagerati. Ecco perché possono
definirsi entrambi veri artisti: anticipatori di una post-
modernità in un’era che si evolve appena verso la
modernità. Il loro obiettivo era quello di far sentire a
proprio agio nell’epoca, quelle persone che avevano, e
che hanno, un’anima rivoluzionaria, adattando
classicità ed eleganza ai loro stili. Dal momento che la
madre di questa filosofia di cui Lagerfeld si fa
portavoce è proprio Chanel, allo stilista non resta altro
che prenderla come continua ispirazione per molti dei
suoi lavori:
Osservando questi esempi notiamo una differenza
particolare tra i due stilisti: di Chanel abbiamo molti
meno disegni rispetto a Lagerfeld. Questo perché
Gabrielle prediligeva realizzare i suoi abiti direttamente
sulla modella o sulla persona che richiedeva un capo
made-to-measure, affidando a lei stessa il controllo delle
cuciture e della qualità dei materiali. Lagerfeld invece,
disegna i modelli su carta, dove ogni linea o colore
corrispondono a delle indicazioni ben precise per la
realizzazione del capo, che sono affidate ai suoi sarti di
fiducia e da lui revisionati prima della realizzazione dei
campioni.
Lagerfeld è definito il prestigiatore della creatività,
riuscendo a combinare storia e modernità, mascolinità e
femminilità, gli stili della classe popolare e quelli dell’elité
e lo stile di Gabrielle con il suo, senza mai risultare
banale, ripetitivo o scontato.
Il segreto di Lagerfeld è non imitare mai il passato, ma
farvi riferimento per protrarsi verso la modernità:
“ Beauty is also submitted to the taste of time, so a
beautiful woman from the belle Epoch, is not exactly the
perfect beauty of today. So beauty, is something that
changes with time”
( cit. Karl Lagerfeld)
THE END.

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Power Point Chanel

  • 1. Presentazione a cura di: Ylenia Faillace Master IFBM 2013/2014 Polimoda.
  • 2. CHANEL HISTORY . 1883, 19 Agosto, nasce a Saumur . 1905 inizia la sua carriera di stilista come creatrice di cappelli . 1910 apre la boutique di Rue Cambon a Parigi, tutt’oggi head quarter della Maison. . 1913 boutique a Deauville in Normandia, con insegna “Gabrielle Chanel” , che divenne anche la sua prima etichetta. . 1915 seconda boutique a Biarritz, dove come commessa pose sua sorella Antoinette, che morì poi nel 1919. . 1921 lancio di Chanel n.5, primo profumo della Maison, in collaborazione con Ernest Beaux e su finanziamento dei Wertheimer per la creazione del profumo e per far conoscere i proprio prodotti anche in America, dove i Wertheimer avevano degli affari. . 1921. 1924 La famiglia Wertheimer, con i fratelli Pierre e Paul, divenne socia della Chanel Perfume acquistandone il 70%.
  • 3. . 1926 tubino nero . 1932 linea di gioielli Hâute Couture basata sui diamanti e nominata “ La nuit de diamantes” in collaborazione col conte Etienne de Beaumont e del duca Fulco di Verdura. . 1939 scoppia la guerra e chiude la boutique di Rue Cambon a Parigi, lasciando attiva solo la linea di profumi. . 1945 fugge in Svizzera per l’accusa di essere una spia nazista, in quanto frequentava un comandante delle SS ed è costretta a vendere tutti i diritti del suo marchio alla famiglia Wertheimer. . 1954 ritorno: TAILLEUR. Cambio etichetta: “Gabrielle Chanel” > “CHANEL” . 1957 vince il fashion oscar Neiman Marcus . 1965 Jacques Wertheimer prende il posto del padre Pierre alla guida dell’azienda . 1971, 10 Gennaio, Chanel morì . I suoi assistenti Berthelot ed Esparza portarono avanti la sua moda, senza però riuscire a tener testa alle tendenze correnti . 1974 Alain Wertheimer prende il posto del padre Jacques alla guida della Maison e fu lui a chiamare da Chloé a Chanel lo stilista tedesco Karl Lagerfeld . 1983 Karl Lagerfeld divenne direttore creativo della Maison.
  • 4. CHANEL ( da KARL LAGERFELD) Gabrielle Chanel, day suit 1960-61 Karl Lgerfeld, day suit 1986-87
  • 5. Karl Lagerfeld nato in Germania, si è formato a Parigi, dove ha vinto due concorsi, uno per Balmain e uno per YSL nel 1955.Dopo 3 anni approdò a Jean Patou. Collaborò poi con Chloé, Fendi e divenne direttore creativo per la Maison Chanel nel 1983, per la quale realizzò una collezione di alta moda ed introdusse nel 1984 la nuova linea prêt-à-porter.
  • 6. I principali obiettivi di Lagerfeld all’interno di Chanel: • Modernizzare il marchio avvicinandolo anche a generazioni più giovani, mescolando l’eleganza e lo stile Chanel con lo stile dei tempi correnti. • Rafforzare l’identità del marchio con i MUST associati alla stilista fondatrice Gabrielle Chanel: introduzione delle camelie (fiore associato alla stilista) nei gioielli e nei vestiti; accentuazione della presenza delle catene utilizzate anche come accessori, creazione dell’identificazione del marchio nelle due CC contrapposte.
  • 7. • Sottolineare il bipolarismo tipico di Chanel: si riscontra nell’opposizione delle CC, nelle camelie e nella seta contenuta all’interno del tailleur che rappresentano un carattere femminile che sono in contrapposizione alle catene, al tweed e alla forma del tailleur che invece hanno un carattere maschile • Innestare nelle persone un’idea che tali caratteri distintivi fossero sempre esistiti, rendendo chiunque indossi un capo della maison parte di una leggenda • Portare il colore nei capi basic nero-grigio-blu classici di Chanel.
  • 8. • Collezioni Lagerfeld/Chanel : LE DIFFERENZE 19 Agosto 1883 – 10 Gennaio 1971“1933”- in vita
  • 9. • Collezioni anni ’80 Per la sua collezione prêt-à-porter del 1984 Karl Lagerfeld si ispirò allo stile “Coromandel” tanto amato da Gabrielle Chanel, molto presente anche nell’arredo della sua casa. Uno stile orientale con una particolare attenzione ai dettagli. Il taglio degli abiti era invece ispirato alle collezioni degli anni ’20 della stilista, con un girovita più basso in stile maschile. Per i gowns della collezione Hâute Couture 1983, che è quella che lo consacrò come art director della Maison, si ispirò al periodo romantico di Chanel (del quale parleremo in seguito).
  • 10. Gabrielle Chanel nella sua casa di Parigi al numero 31 di Rue Cambon.
  • 11. Chanel venne avvicinata al mondo orientale grazie alla frequentazione di Misia Sert, una ricca pianista russa che la introdusse in questi anni nei migliori circoli degli artisti e degli intellettuali del mondo. L’orientale a quel tempo era trasgressione, lusso, moda, caratteri che rispecchiavano perfettamente le volontà di Gabrielle e di Misia, la quale diventò sua principale confidente e che decise di omaggiare attraverso queste collezioni.
  • 12. Gabrielle Chanel Anno: 1927 Cappotto da sera in seta nera e bianca decorato con dorati motivi floreali orientali.
  • 13. CHANEL by Karl Lagerfeld. Cappotto in seta nera con motivi di decorazione orientali in oro bronzo e rosso.
  • 14. Confrontando questi due ultimi cappotti possiamo vedere la forte influenza che Gabrielle ha su Karl nella realizzazione dei suoi primi pezzi come testimone della Maison. Lagerfeld decise inizialmente di non stravolgere troppo l’occhio del pubblico, ponendo nei suoi capi dei chiari riferimenti alla stilista, senza troppi riadattamenti alla modernità. Pian piano però decise di ricollocare le rivoluzionarie idee di Chanel, tanto stimate dal nuovo art director, nei tempi più moderni, in un periodo come quello degli anni ‘80 dove c’era necessità di rivoluzione, trasgressione ed innovazione.
  • 15. Dettagli della collezione autunno inverno 1986-87 di Chanel by Karl Lagerfeld, dove vediamo ancora l’influenza del “Coromandel” style che ha influenzato tutta la collezione anni ‘80 dello stilista, ma dove vediamo farsi largo anche le innovazioni proposte da Lagerfeld che caratterizzeranno poi tutta la sua ascesa nella Maison. Quali l’introduzione del colore, pezzo di sopra più lungo e gonne più corte.
  • 16. Karl Lagerfeld per i gowns della sua prima collezione Chanel Hâute Couture si ispirò come abbiamo detto al periodo romantico di Chanel, con abiti caratterizzati da pizzi, tulle, fiocchi, che ricadevano sui veli utilizzati per coprire testa e braccia. Qui abbiamo un vestito realizzato da Gabrielle per l’amica Misia, al quale Lagerfeld si è ispirato molto.
  • 17. Karl Lagerfeld durante il suo show di debutto come art director per la Maison Chanel nel 1983.
  • 18. CURIOSITà SUGLI ANNI ‘20 DI CHANEL • Lanciò la moda del capello corto, rivoluzione per l’epoca in quanto la femminilità della donna era caratterizzata dai lunghi capelli che le aristocratiche facevano attentamente curare dalle dame di compagnia. La leggenda narra che Gabrielle si bruciò accidentalmente una ciocca di capelli e decise di tagliarseli tutti corti. Lanciò una moda che ebbe un successo globale • Iniziò la sua relazione con il duca di Westminster, grazie al quale venne a conoscenza del TWEED, che diventò in futuro il suo materiale prediletto per gli abiti • Nell’anno 1926 debuttò il suo primo tubino nero.
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  • 20. Riedizione del tubino nero Chanel by Karl Lagerfeld. Collezione prêt à porter Autunno/Inverno 2003.
  • 21. TAILLEUR CHANEL Il classico tailleur di Chanel è costituito da: • una giacca monopetto di lunghezza 50-60cm, dalle linee dritte. • Come chiusura si hanno bottoni metallici. • Si differenzia dal classico capospalla per l’assenza del colletto. • La scollatura è girocollo. Può avere una o due tasche davanti. Le maniche terminano sul polso con un piccolo spacchetto laterale. • La giacca è solitamente accompagnata da una gonna a tubo di lunghezza appena sotto il ginocchio.
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  • 24. TAILLEUR LAGERFELD Lagerfeld definisce il tailleur Chanel come una rinuncia ai fronzoli, per dare spazio ad una femminilità decisa e ad un consapevole atteggiamento di sicurezza in sé stessi. Riadatta la sua storia dando ai capi un’interpretazione postmoderna che sia li lega che li distingue dalla modernità di Chanel. • Introduzione delle CC negli accessori abbinabili al capo • Utilizzo delle catene come collane o cinture • Camelie negli accessori e nelle decorazioni dei tailleur • Gonne più corte e giacca più lunga. • Composizione più moderna degli indumenti.
  • 25. Uno dei primi modelli di tailleur Chanel. Anni ‘50. Chanel by Karl Lagerfeld. Anni ‘80/ ‘90.
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  • 27. Copertina del magazine Elle France, Novembre 2002. Nuovo matching point per la giacca Chanel indirizzato al nuovo target giovanile da lui denominato “Chanel Girls”. Ulteriore innovativo matching point per la giacca in tweed Chanel. Underwear as outwear, collezione lanciata da Karl Lagerfeld in occasione della Primavera/Estate 2003.
  • 28. Chanel by Karl Lagerfeld, 1985. Collana/cintura, ispirata alla cintura composta da una doppia catena disegnata da Chanel nel 1956 ed indossata sopra un tailleur durante una sua visita in America nel 1957. Dettaglio di una cintura disegnata da Karl Lagerfeld per la collezione Autunno- Inverno 1986/87. A sottolineare la continua presenza dell’ influenza della fondatrice della maison, nella creazione dei suoi nuovi abiti.
  • 29. • Collezioni anni ’90 È stato il periodo che ha consolidato Lagerfeld come il vero e proprio padre dell’era post moderna e degno erede dello stile avant garde di Chanel. Mentre Chanel per i suoi capi si ispirava alla classe popolare, Lagerfeld si ispira allo street style delle periferie di Londra e di NY. Da queste osservazioni nacquero dei veri e propri capi che incarnano il bipolarismo moderno di Chanel. Gabrielle mescolava tweed con seta, lana con chiffon, Karl mescola Jeans con seta, pelle con chiffon.
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  • 31. Campagna pubblicitaria CHANEL by Karl Lagerfeld. Collezione Autunno/ Inverno 1991.
  • 32. Lagerfeld ha mantenuto il dualismo di Chanel mascolinità/femminilità, dandogli dei tratti moderni. Come Gabrielle mescolava fodere in seta con giacche di lana tweed, Karl rende mascoline le femminili lunghe gonne in chiffon rosa o bordeaux accompagnate ad eleganti decoltè, con bomber in pelle e cappellini da motociclista. Il periodo in cui Chanel applicò queste stesse rivoluzioni che si percepiscono oggi nell’ingegno di Lagerfeld, era un periodo di cultura e società stabile, piatto, dove tali rivoluzioni vennero intese come un disprezzo della propria cultura ed una critica alla società. Ad oggi il suo successore si trova invece in un mondo dinamico ed in un contesto sociopolitico in continua evoluzione, dove le definizioni di genere ed identità sono diventate ambigue, di conseguenza uno stile androgeno come vediamo in tale collezione non desta molto scandalo, bensì rimane in linea con le tendenze seguite dal pubblico.
  • 33. • Collezioni anni 2000 Lagerfeld decise di rinnovare gli abiti con la tecnica dello “sfilacciamento”. Consisteva nel creare delle frange di tweed o chiffon in fondo agli abiti, dando così un effetto trasandato, in linea con la moda del tempo. • COLLEZIONE AUTUNNO INVERNO 2003-2004
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  • 35. • COLLEZIONE GIOIELLI PRIMAVERA ESTATE 2005 Lagerfeld si ispirò agli anni ’30 di Chanel. Periodo in cui la stilista decise di creare la sua prima collezione di gioielli, sostituendo la finora utilizzata bigiotteria, insieme alla collaborazione di Etienne de Beaumont e a Fulco di Verdura.
  • 36. Questo è un bracciale realizzato dall’aristocratico Fulco di Verdura per la collezione Chanel degli anni ‘30. Si tratta di una fascia rigida con disegno a croce bizantina ispirata al viaggio in Europa compiuto dai due precedentemente. È rifinito con pietre preziose quali: smeraldi, zaffiri, topazi, ametiste, acquamarina e rubini. CURIOSITà Il bracciale è stato riedito in edizione limitata di 70 pezzi dal valore di 65mila dollari ciascuno per la collezione del 2010 della ditta di gioielli Fulco, ancora esistente anche se meno conosciuta.
  • 37. Chanel e Fulco di Verdura durante la realizzazione del bracciale
  • 38. La storia vuole che Coco Chanel nei primi anni trenta portò al designer di origine aristocratica, tutti i gioielli ricevuti in regalo dai suoi passati amanti, per farli rimontare. Uno dei pezzi ottenuti fu proprio il bracciale mostrato in precedenza, che sembra piacque talmente tanto alla stilista che ne indossava uno per braccio.
  • 39. • RIEDIZIONI KARL LAGERFELD DEL FAMOSO BRACCIALE DI CHANEL IN COLLABORAZIONE CON FLUCO DI VERDURA
  • 40. Dalla loro collaborazione nacquero tanti altri gioielli che Karl Lagerfeld ha deciso di riproporre nelle sue collezioni. Ad esempio:
  • 41. Il pezzo portante della collezione “ Nuit de Diamants” del 1932 realizzata da Chanel e Fulco di Verdura.
  • 42. Collana cometa riedita da Karl Lagerfeld in occasione degli 80 anni dalla nascita di Chanel Joaillerie.
  • 43. • ALTRI ESEMPI CHANEL LAGERFELD Ispirazione per le collezioni Chanel by Karl Lagerfeld anche dagli arredi della casa della stilista.
  • 44. • CONCLUSIONI Come Chanel, anche Lagerfeld ha un talento che si fonda sulla capacità di identificare, articolare e anticipare i trend; risultando moderni ma al tempo stesso non volgari o esagerati. Ecco perché possono definirsi entrambi veri artisti: anticipatori di una post- modernità in un’era che si evolve appena verso la modernità. Il loro obiettivo era quello di far sentire a proprio agio nell’epoca, quelle persone che avevano, e che hanno, un’anima rivoluzionaria, adattando classicità ed eleganza ai loro stili. Dal momento che la madre di questa filosofia di cui Lagerfeld si fa portavoce è proprio Chanel, allo stilista non resta altro che prenderla come continua ispirazione per molti dei suoi lavori:
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  • 52. Osservando questi esempi notiamo una differenza particolare tra i due stilisti: di Chanel abbiamo molti meno disegni rispetto a Lagerfeld. Questo perché Gabrielle prediligeva realizzare i suoi abiti direttamente sulla modella o sulla persona che richiedeva un capo made-to-measure, affidando a lei stessa il controllo delle cuciture e della qualità dei materiali. Lagerfeld invece, disegna i modelli su carta, dove ogni linea o colore corrispondono a delle indicazioni ben precise per la realizzazione del capo, che sono affidate ai suoi sarti di fiducia e da lui revisionati prima della realizzazione dei campioni.
  • 53. Lagerfeld è definito il prestigiatore della creatività, riuscendo a combinare storia e modernità, mascolinità e femminilità, gli stili della classe popolare e quelli dell’elité e lo stile di Gabrielle con il suo, senza mai risultare banale, ripetitivo o scontato. Il segreto di Lagerfeld è non imitare mai il passato, ma farvi riferimento per protrarsi verso la modernità: “ Beauty is also submitted to the taste of time, so a beautiful woman from the belle Epoch, is not exactly the perfect beauty of today. So beauty, is something that changes with time” ( cit. Karl Lagerfeld)
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