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STORIA DELL’ANTICO
EGITTO
ANTICO EGITTO
IL NILO
• Il Nilo, questo imponente
fiume di 6671 km, che nasce
nei luoghi centro-orientali
dell’Africa (Sudan.Il Nilo ha
anche due grandi affluenti:
Nilo Bianco e Nilo Azzurro, che
s'incontrano e si fondono
vicino alla capitale sudanese
Khartoum.
• Le sue piene sono abbastanza
regolari: iniziano a giugno e
arrivano alla portata massima
alla fine di settembre,
dopodiché regrediscono fino al
successivo giugno (gli egizi si
erano dati solo tre stagioni
divise in quattro mesi ciascuna:
estate, autunno e inverno
• Tutte le tombe dell’antico
Egitto sono state costruite a
ovest del Nilo, poiché gli
Egiziani credevano che, al fine
di entrare nell'oltretomba,
bisognasse essere sepolti sul
lato che simboleggiava la
morte.
PERIODO
PREDINASTICO
UNIFICAZIONE DI NARMER
• Pare che 14000 anni fa abbia avuto
inizio il processo di desertificazione
dell’Africa settentrionale (Sahara),La
desertificazione di quest’area
Ricchissima di foreste e fiumi ha
subìto un’improvvisa accelerazione
circa 5500 anni fa ed è andata avanti
sino a 2700 anni fa.
• E’ sicuramente stato questo
fenomeno che a indotto le
popolazioni a spostarsi
progressivamente verso il Nilo.
• L’ esigenza della gestione delle piene
del Nilo, fece sì che le tribù nilotiche
impararono a vivere prima sotto
l'autorità di capi locali, fino a
formare due regni, l'Alto Egitto a sud
e il Basso Egitto a nord
• I due regni vennero unificati con la
forza, verso il 3100 a.C., in un solo
impero da Narmer (o Menes in
greco), re dell'Alto Egitto, che
inaugurò le trenta dinastie
dell'antico Egitto, fissando
inizialmente la capitale a Thinis,
situata nel medio Egitto. Narmer unì
come simbolo i due copricapi.
Cominciò a chiamarsi “faraone”, che
in origine voleva dire “grande casa”
o “casa reale”.
Tavoletta di Narmer
PERIODO DINASTICO
L’Impero Faraonico
• 1. Regno antico (3100-2040).
Capitali:Thinis (Alto Egitto) eTebe
(Basso Egitto). Prime 10 dinastie.
Faraoni più celebri: Kheope,
Khefren e Micerino.
• 2. Regno medio (2040-1540).
CapitaleTebe. I faraoni della XII
dinastia assoggettano Nubia, e
Palestina; ma nel 1730 gli Hyksos,
provenienti da Siria e Palestina,
conquistarono l’Egitto. Dagli
Hyksos gli egizi apprendono l’uso
del cavallo, del carro da
combattimento e delle armi in
bronzo.
• 3. Regno nuovo (1540-663).
CapitaleTebe. I faraoni
riconquistano il Paese. Fermano
l'avanzata dell'impero ittita (la
battaglia di Kadesh, nel 1275, si
conclude con un trattato di pace, il
primo della storia); ma nel 663
Tebe viene conquistata dagli assiri
e inizia la loro decadenza.
Costruiscono i templi di Luxor e
Karnak.
PERIODO DINASTICO
La Fine dell’Impero
• 4. Bassa epoca (663-525). Capitale Sais.
Rinunciano alle conquiste, promuovono
un'intensa attività commerciale con
greci e fenici. I filistei sottraggono
all’Egitto la Palestina. Nel 525 i persiani
di Cambise uccidono in battaglia il
faraone Psammetico III, riducendo
Egitto a loro provincia. Dai tempi di
Narmer (o Menes) sino al 525 si erano
succedute 26 dinastie di faraoni. Le
dinastie dalla XXVIII alla XXX (404-332)
riuscirono ad avere una certa
indipendenza dall'impero persiano, ma
quando nel 331 Alessandro Magno (332-
323), conquistando l'impero persiano,
giunse in Egitto, fu accolto come
liberatore e fondò la nuova capitale
Alessandria. Alla sua morte l'immenso
impero da lui conquistato si divise tra i
suoi generali:Tolomeo ebbe l'Egitto,
che includeva la Palestina e la Siria.
• Il regno deiTolomei durò dal 323 sino
all’arrivo dei romani (30 a.C.).
• La dinastia tolemaica (13 re e tre regine,
tutti col nome di Tolomeo, e le regine
con quello di Cleopatra) favorì le scienze
e le arti: famosa la biblioteca
d'Alessandria, che possedeva 700.000
volumi e che subì ripetuti incendi, a
partire da quello sotto Cesare.
EGITTO PROVINCIA
ROMANA
Cleopatra Ultimo
Faraone
• (30 a.C.). Il I secolo a.C. segnò l'inizio
della rapida decadenza egizia: nel 96 la
Cirenaica divenne dominio romano. Nel
51 regnò CleopatraVII, in società con
suo fratello,Tolomeo XIII.Quest’ultimo
si oppose all'intervento romano di
GiulioCesare, mentre Cleopatra lo
favorì, con l'aiuto d'un altro fratello suo,
Tolomeo XIV. L’Egitto viene occupato
dai romani nel 30 a.C.Cleopatra ebbe
un figlio da Giulio Cesare, chiamato
Cesarione.Alla morte di Cesare
Cleopatra ebbe relazioni con Marco
Antonio, il quale la dichiarò Regina dei
Re, e come viceré volle il figlio di Cesare
e i figli nati da entrambi. Ma Ottaviano
giunse con un esercito romano,
sconfisse la flotta egiziana e occupò
Alessandria dopo la battaglia di Azio (31
d.C.). MarcoAntonio e Cleopatra si
suicidarono. Si concluse così la
monarchia deiTolomei e l'ultima fase
storica di un Egitto indipendente.
• L’Egitto divenne una provincia romana
a statuto speciale comandata da
prefetti alle dirette dipendenze
dell’imperatore. Essi combattevano con
durezza le popolazioni nubiane e
meroitiche, anche se ad un certo punto
furono costretti a stipulare dei trattati
di pace.
Arte, scienza e cultura
La Cultura non era
per Tutti
• la cultura è privilegio esclusivo delle
classi elevate (specie i sacerdoti).Tra
le scienze esatte spiccano:
matematica, geometria, astronomia
e meteorologia (conoscevano l'anno
solare diviso in 12 mesi di 30 giorni
cui se ne aggiungevano cinque di
festività e sapevano prevedere con
relativa esattezza il momento delle
piene);
• tra le scienze applicate spiccano
ingegneria, idraulica e agrimensura
(dovevano calcolare i livelli di piena,
regolare l’intensità del flusso idrico,
progettarecanalizzazioni dei campi,
misurarli esattamente, perché il
fango trasportato dalle esondazioni
cancellava i confini tra i vari
appezzamenti). Usavano la squadra,
il livello, il filo a piombo, le aste di
misurazione…; Nell’architettura
sono importanti le piramidi, la
Sfinge, i templi, gli obelischi
(quest’ultimi sono monumenti
quadrangolari molto alti, realizzati
in un unico pezzo di pietra
simboleggiante i raggi pietrificati del
sole); nella scultura le statue di
faraoni e di divinità. La
mummificazione dei faraoni portò
allo studio dell’anatomia e della
medicina.
Letteratura
Il Libro dei Morti
• Prevalentemente di carattere
religioso (ad es. Libro dei morti).
Ma vi sono altri testi: Storia
dell’Oasiano, Racconto dei due
fratelli, Cattura di Joppe, Principe
predestinato, Racconto del
naufrago, Racconto di Sinuhe,
Canti dell’Arpista (ove si plaude al
fatto che la morte rende tutti
uguali), Inno al Nilo (quest’ultimo
spiega molto bene che cosa
avveniva in assenza delle piene del
Nilo).
LA SCRITTURA
• La scrittura egiziana nacque
presumibilmente nella regione del
Delta del Nilo, in un’epoca
probabilmente precedente a quella
in cui si affermò la scrittura
cuneiforme in Mesopotamia.
• I primi esempi di scrittura
geroglifica, grazie al ritrovamento
di alcune tavolette ad Abido che
testimoniano il pagamento di
tasse, risalgono al periodo
anteriore all’unificazione del Paese
sotto il faraone Narmer, mentre gli
ultimi appartengono al terzo
secolo quando progressivamente
la scrittura geroglifica fu sostituita
da quella copta.
LA SCRITTURA
• La scrittura egizia era di tre tipi:
geroglifica (dal greco hieroglýphos,
“scrittura sacra”) usata per i
monumenti .
• Ieratica (dal greco hieros, “sacra”),
usata dai sacerdoti.
• Demotica, usata da tutti. La
scrittura egizia può essere
considerata fonetica, figurativa e
simbolica.
• L'alfabeto possiede solo
consonanti e nessuna vocale. Le
vocali erano sottointese.
LA STELE DI ROSETTA
La scrittura egizia è stata decifrata nel 1821 da J. F. Champollion, che trovò una stele nei
pressi di Rashid (da cui prese il nome di Rosetta), sul delta del Nilo, recante un’iscrizione
trilingue in geroglifico, demotico e greco.
La lettura dei geroglifici presuppone la conoscenza di almeno 600 segni: una parola può
essere scritta come ideogramma (un solo segno per indicare una sola parola), oppure può
essere scritta da un segno che va letto come suono.
LA RELIGIONE EGIZIA
• Alcune divinità erano venerate in
tutto l’Egitto, altre erano
esclusivamente locali. La triade
principale eraOsiride, Iside e Horus
(di quest'ultimo il faraone
rappresenta l'incarnazione). Molti
animali erano considerati sacri
(zoomorfismo): il gatto perché
eliminava i topi, l’ibis perché
uccideva i serpenti, il coccodrillo
perché, scendendo a valle, indicava
l’arrivo delle inondazioni del Nilo.
• I principali dèi egizi: RA, dio sole con
la testa di falco; ISIDE, dea della
maternità; SOBEK, dio coccodrillo
dal cui sudore, secondo la leggenda,
ebbe origine il Nilo; OSIRIDE, il dio
dei morti; ANUBI, con la testa di
sciacallo; HORUS, dio con la testa di
falco.
• Alcune divinità erano venerate in
tutto l’Egitto, altre erano
esclusivamente locali. La triade
principale eraOsiride, Iside e Horus
(di quest'ultimo il faraone
rappresenta l'incarnazione). Molti
animali erano considerati sacri
(zoomorfismo): il gatto perché
eliminava i topi, l’ibis perché
uccideva i serpenti, il coccodrillo
perché, scendendo a valle, indicava
l’arrivo delle inondazioni del Nilo.
LA RELIGIONE EGIZIA
• Gli Egizi credevano nell'aldilà
(immaginato simile all’esistenza
terrena), nel giudizio dell'anima, nella
reincarnazione. Praticavano
l'imbalsamazione.
• Il libro dei morti è una raccolta di
formule magiche e preghiere che
secondo gli Egizi guidavano e
proteggevano l’anima del defunto nel
suo viaggio nell’oltretomba. Pensavano
che la conoscenza di questi testi
permettesse all’anima di scacciare i
demoni che ostacolavano il cammino e
di superare le prove poste da
quarantadue giudici del tribunale di
Osiride.
• Con il termine psicostasia si vuole
indicare la cerimonia cui, secondo il
Libro dei morti nel capitolo 125,[1]
dell'antica religione egiziana, veniva
sottoposto il defunto prima di poter
accedere all'aldilà. Più usualmente, la
psicostasia è nota come "pesatura del
cuore", o "dell'anima".
• Il dio della saggezza, Thot, prende nota
dell'esito della pesatura: se, infatti, il
cuore, come depositario di tutte le
azioni, buone o malvagie, compiute
durante la vita, bilancerà la piuma,
allora il defunto sarà dichiarato
"giusto", o "giustificato, ed ammesso al
regno dei morti.
• In caso contrario, il cuore verrà dato in
pasto a Ammit, "colei che ingoia il
defunto", rappresentata da un mostro
composito ai piedi della bilancia, che
somma in sé gli animali più pericolosi
dell'Egitto: il coccodrillo, il leone e
l'ippopotamo.
AKHENATON IL
FARAONE ERETICO
Dal 1375 al 1350 il faraone Amenofi IV
(1375-1358) impose il culto di Aton
(disco solare), cambiandosi persino il
proprio nome in Akenaton (“colui che è
caro ad Aton”), finché questi divenne il
solo culto ammesso (monoteismo), Resta
originale l'idea secondo cui la sorte
dell'uomo dopo la morte è determinata
dalla sua condotta in vita. E' probabile
che da questa riforma fallita sia nato il
tentativo di proseguirla, da parte di
Mosè (sacerdote egizio) col popolo
d'Israele. Principi etici della riforma
furono la giustizia e la
benevolenza di un dio unico e
universale, il perdono dei peccati, premi
e castighi dopo la morte, uguaglianza
tra gli uomini, e la proibizione di non
uccidere, non rubare, non commettere
adulterio, che riappariranno solo dopo
600 anni, coi profeti ebrei.
Il suo successore, che era anche suo
genero, Tutankhamon ristabilì il
politeismo, obbligato dalle pressioni dei
sacerdoti e del popolo. Morì a 18 anni
d'età e la sua tomba fu scoperta intatta
nel 1929.
LA VALLE DEI RE
LA VALLE DEI RE
• La valle dei Re è una necropoli
situata sulla riva occidentale del
Nilo di fronte a Luxor, in Egitto,
luogo di sepoltura dei faraoni del
Nuovo Regno (1570-1070 a.C).
Sebbene sia vicina al fiume, la
valle è celata da alte rocce e la via
d'accesso è lunga, stretta e
tortuosa.
• Gli scavi hanno portato alla luce
34 tombe, a partire da quella di
Sethi I,trovata dall'italiano
Belzoni nel 1817. Quasi tutte le
tombe contengono numerosi vani
le cui pareti recano testi geroglifici
incisi e dipinti, nonché scene
magiche e simboliche.
• L'ultima tomba scoperta (1922) fu
quella di Tutankhamon, faraone
della XVIII dinastia, l'unica
scampata a saccheggi in tempi
antichi. Sebbene avesse subito due
furti, la tomba conteneva ancora
oltre 5000 oggetti sepolti insieme
con il giovane re.
• Tranne Hatshepsut, sposa di
Tutmosi II, che regnò a pieno
titolo, le mogli dei faraoni
venivano sepolte alcuni chilometri
più a sud, nella Valle delle Regine.
ORDINAMENTO
POLITICO SOCIALE
• il faraone è dio in terra (teocrazia) e
sovrano assoluto: lo Stato gli
appartiene come una proprietà
personale ed ereditaria. La
seconda persona del regno era il
visir, preposto all’amministrazione
e alla giustizia.Centro della vita
politico-amministrativa è il palazzo
reale.
• sacerdoti (privilegiati, spesso ostili
alla monarchia che vuole limitare il
loro grande potere).
• guerrieri o nobili (con alti comandi
nell'esercito: gli unici militari di
ruolo erano gli ufficiali; i soldati
semplici erano reclutati
temporaneamente tra i contadini,
che venivano ricompensati con
porzioni di terra coltivabile.
• artigiani specializzati (orafi, vasai,
falegnami, pittori
• schiavi (nemici sconfitti o debitori
insolventi, preposti alle attività più
faticose, non particolarmente
numerosi; in ogni caso non
esisteva un “mercato di schiavi”; in
genere provenivano dalla Nubia;
per potersi affrancare bastava la
dichiarazione del padrone davanti
a un testimone).
IL GIUBILEO DEL
FARAONE
• Allo scadere del trentesimo anno di
regno, i faraoni celebravano la festa
detta "sed" o del giubileo reale.
• La cerimonia doveva dimostrare il
vigore del sovrano, condizione
necessaria per il buon andamento del
regno. Uno dei momenti culminanti
della manifestazione era la corsa rituale
del sovrano che dimostrava così il
proprio vigore
• Il nome "sed" dato alla festa ,deriva dal
termine con cui gli egizi indicavano la
coda di animale (toro o leone) che
faceva parte dell'abbigliamento regale
(pendeva dalla vita del re) e
simboleggiava la sua potenza.
• La cerimonia si divideva in tre fasi: la
prima ripeteva i riti dell'incoronazione.
• Il re, vestito con il caratteristico abito
bianco che lo avvolgeva completamente
lasciandogli scoperte solo testa e mani,
riceveva le corone dell'Alto e Basso
Egitto mentre stava seduto
alternativamente su due troni, ognuno
posto sotto una cappella.
• Nella terza fase il re alzava il pilastro
"djied" (una colonna di pietra che
simboleggiava forse la spina dorsale del
dio Osiride) per sottolineare la forza e
la stabilità del suo potere.
• La festa "sed" si concludeva con una
processione in cui il faraone faceva
visita alle principali divinità del Paese.
ABBIGLIAMENTO
• La maggior parte degli abiti era di
lino, una stoffa ottenuta tessendo
le fibre di una pianta.
• un gonnellino per gli uomini e per
le donne lunghe tuniche in lino,
che arrivavano fino ai piedi, e un
largo mantello.
• Gli abiti raramente erano bianchi,
ma alcuni vestiti venivano tinti con
colori vegetali e minerali (rosso,
blu e giallo). Ai piedi si mettevano
sandali fatti con foglie di palma e
giunchi. I sandali di pelle erano
molto resistenti ma anche molto
costosi.
• Le regine e le donne più ricche
potevano permettersi collane con
grosse perle di pietra preziosa,
pesanti collane in oro ed elaborate
parrucche; infatti, erano quasi
tutte senza capelli per poterle
indossare più facilmente.
• I faraoni, poi, potevano
permettersi gioielli da indossare
sul petto e sui polsi, spesso
raffiguranti divinità. Durante le
feste gli uomini più ricchi
indossavano parrucche.
ALIMENTAZIONE
• Pane e birra erano il cibo e la
bevanda più usati. Pare che ci
fossero circa trenta o quaranta tipi
di pane con diverse forme e vari
ingredienti: orzo, farro, frumento.
• Coltivavano anche cipolle, aglio,
porri, fagioli, lenticchie e lattuga e
mangiavano molto pesce del Nilo.
Esistevano anche zucche, datteri,
fichi, cetrioli e meloni, ma non
agrumi.
• Ai banchetti sontuosi si offrivano
diversi tipi di cibi: anatre, oche,
manzo, gazzelle, maiali, pecore,
capre, cacciagione, che venivano
arrostiti o bolliti, e si beveva vino,
mentre i poveri si facevano la birra.
LE PIRAMIDI
LE PIRAMIDI
• sono più di 90 in tutto l‘Egitto,
oltre alle 180 presenti nella regione
nubiana (Sudan)
• I primi faraoni furono sepolti in
tombe basse di forma rettangolare
chiamate Mastabe (un tronco di
piramide formato da gradoni
sovrapposti).
• Per i templi e le piramidi si usavano
non mattoni crudi seccati al sole,
ma blocchi di pietra,
• Per costruire la piramide di Cheope
lavorarono, a turno, circa 100.000
uomini, che si alternavano ogni tre
mesi.Ci vollero circa 30 anni. Gli
operai lavoravano otto ore al
giorno e venivano pagati in natura.
Potevano protestare e scioperare
e, siccome era difficile rimpiazzarli,
le maestranze scendevano
facilmente a compromessi, anche
perché se si rifugiavano presso.
• Le piramidi rappresentavano
l’illusione della stabilità del regno,
della sua sicurezza, dell’ordine di
una società basata
sull’antagonismo sociale, in cui il
potere politico e religioso
dominava in maniera autocratica,
essendo proprietario di tutto.
ADVENTURES IN
ARCHAEOLOGY
BY ZAHI HAWASS
LA REGINA DELLAVALLE DEL
DESERTO
La Regina dellaValle del Deserto
Autori: Mila Alvarez Sosa e Irene Morfini
Disegni di Judith Gòmez Martin
Editore: Ediciones ad Aegyptum
Introduce l’autrice, Leonardo Lovari,
Presidente S.E.A. Servizi Editoriali Avanzati
Dott.ssa Irene Morfini
Mercoledì 27 Maggio 2015 ore 21,15
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE

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Storia dell'Antico Egitto

  • 3. IL NILO • Il Nilo, questo imponente fiume di 6671 km, che nasce nei luoghi centro-orientali dell’Africa (Sudan.Il Nilo ha anche due grandi affluenti: Nilo Bianco e Nilo Azzurro, che s'incontrano e si fondono vicino alla capitale sudanese Khartoum. • Le sue piene sono abbastanza regolari: iniziano a giugno e arrivano alla portata massima alla fine di settembre, dopodiché regrediscono fino al successivo giugno (gli egizi si erano dati solo tre stagioni divise in quattro mesi ciascuna: estate, autunno e inverno • Tutte le tombe dell’antico Egitto sono state costruite a ovest del Nilo, poiché gli Egiziani credevano che, al fine di entrare nell'oltretomba, bisognasse essere sepolti sul lato che simboleggiava la morte.
  • 4. PERIODO PREDINASTICO UNIFICAZIONE DI NARMER • Pare che 14000 anni fa abbia avuto inizio il processo di desertificazione dell’Africa settentrionale (Sahara),La desertificazione di quest’area Ricchissima di foreste e fiumi ha subìto un’improvvisa accelerazione circa 5500 anni fa ed è andata avanti sino a 2700 anni fa. • E’ sicuramente stato questo fenomeno che a indotto le popolazioni a spostarsi progressivamente verso il Nilo. • L’ esigenza della gestione delle piene del Nilo, fece sì che le tribù nilotiche impararono a vivere prima sotto l'autorità di capi locali, fino a formare due regni, l'Alto Egitto a sud e il Basso Egitto a nord • I due regni vennero unificati con la forza, verso il 3100 a.C., in un solo impero da Narmer (o Menes in greco), re dell'Alto Egitto, che inaugurò le trenta dinastie dell'antico Egitto, fissando inizialmente la capitale a Thinis, situata nel medio Egitto. Narmer unì come simbolo i due copricapi. Cominciò a chiamarsi “faraone”, che in origine voleva dire “grande casa” o “casa reale”. Tavoletta di Narmer
  • 5. PERIODO DINASTICO L’Impero Faraonico • 1. Regno antico (3100-2040). Capitali:Thinis (Alto Egitto) eTebe (Basso Egitto). Prime 10 dinastie. Faraoni più celebri: Kheope, Khefren e Micerino. • 2. Regno medio (2040-1540). CapitaleTebe. I faraoni della XII dinastia assoggettano Nubia, e Palestina; ma nel 1730 gli Hyksos, provenienti da Siria e Palestina, conquistarono l’Egitto. Dagli Hyksos gli egizi apprendono l’uso del cavallo, del carro da combattimento e delle armi in bronzo. • 3. Regno nuovo (1540-663). CapitaleTebe. I faraoni riconquistano il Paese. Fermano l'avanzata dell'impero ittita (la battaglia di Kadesh, nel 1275, si conclude con un trattato di pace, il primo della storia); ma nel 663 Tebe viene conquistata dagli assiri e inizia la loro decadenza. Costruiscono i templi di Luxor e Karnak.
  • 6. PERIODO DINASTICO La Fine dell’Impero • 4. Bassa epoca (663-525). Capitale Sais. Rinunciano alle conquiste, promuovono un'intensa attività commerciale con greci e fenici. I filistei sottraggono all’Egitto la Palestina. Nel 525 i persiani di Cambise uccidono in battaglia il faraone Psammetico III, riducendo Egitto a loro provincia. Dai tempi di Narmer (o Menes) sino al 525 si erano succedute 26 dinastie di faraoni. Le dinastie dalla XXVIII alla XXX (404-332) riuscirono ad avere una certa indipendenza dall'impero persiano, ma quando nel 331 Alessandro Magno (332- 323), conquistando l'impero persiano, giunse in Egitto, fu accolto come liberatore e fondò la nuova capitale Alessandria. Alla sua morte l'immenso impero da lui conquistato si divise tra i suoi generali:Tolomeo ebbe l'Egitto, che includeva la Palestina e la Siria. • Il regno deiTolomei durò dal 323 sino all’arrivo dei romani (30 a.C.). • La dinastia tolemaica (13 re e tre regine, tutti col nome di Tolomeo, e le regine con quello di Cleopatra) favorì le scienze e le arti: famosa la biblioteca d'Alessandria, che possedeva 700.000 volumi e che subì ripetuti incendi, a partire da quello sotto Cesare.
  • 7. EGITTO PROVINCIA ROMANA Cleopatra Ultimo Faraone • (30 a.C.). Il I secolo a.C. segnò l'inizio della rapida decadenza egizia: nel 96 la Cirenaica divenne dominio romano. Nel 51 regnò CleopatraVII, in società con suo fratello,Tolomeo XIII.Quest’ultimo si oppose all'intervento romano di GiulioCesare, mentre Cleopatra lo favorì, con l'aiuto d'un altro fratello suo, Tolomeo XIV. L’Egitto viene occupato dai romani nel 30 a.C.Cleopatra ebbe un figlio da Giulio Cesare, chiamato Cesarione.Alla morte di Cesare Cleopatra ebbe relazioni con Marco Antonio, il quale la dichiarò Regina dei Re, e come viceré volle il figlio di Cesare e i figli nati da entrambi. Ma Ottaviano giunse con un esercito romano, sconfisse la flotta egiziana e occupò Alessandria dopo la battaglia di Azio (31 d.C.). MarcoAntonio e Cleopatra si suicidarono. Si concluse così la monarchia deiTolomei e l'ultima fase storica di un Egitto indipendente. • L’Egitto divenne una provincia romana a statuto speciale comandata da prefetti alle dirette dipendenze dell’imperatore. Essi combattevano con durezza le popolazioni nubiane e meroitiche, anche se ad un certo punto furono costretti a stipulare dei trattati di pace.
  • 8. Arte, scienza e cultura La Cultura non era per Tutti • la cultura è privilegio esclusivo delle classi elevate (specie i sacerdoti).Tra le scienze esatte spiccano: matematica, geometria, astronomia e meteorologia (conoscevano l'anno solare diviso in 12 mesi di 30 giorni cui se ne aggiungevano cinque di festività e sapevano prevedere con relativa esattezza il momento delle piene); • tra le scienze applicate spiccano ingegneria, idraulica e agrimensura (dovevano calcolare i livelli di piena, regolare l’intensità del flusso idrico, progettarecanalizzazioni dei campi, misurarli esattamente, perché il fango trasportato dalle esondazioni cancellava i confini tra i vari appezzamenti). Usavano la squadra, il livello, il filo a piombo, le aste di misurazione…; Nell’architettura sono importanti le piramidi, la Sfinge, i templi, gli obelischi (quest’ultimi sono monumenti quadrangolari molto alti, realizzati in un unico pezzo di pietra simboleggiante i raggi pietrificati del sole); nella scultura le statue di faraoni e di divinità. La mummificazione dei faraoni portò allo studio dell’anatomia e della medicina.
  • 9. Letteratura Il Libro dei Morti • Prevalentemente di carattere religioso (ad es. Libro dei morti). Ma vi sono altri testi: Storia dell’Oasiano, Racconto dei due fratelli, Cattura di Joppe, Principe predestinato, Racconto del naufrago, Racconto di Sinuhe, Canti dell’Arpista (ove si plaude al fatto che la morte rende tutti uguali), Inno al Nilo (quest’ultimo spiega molto bene che cosa avveniva in assenza delle piene del Nilo).
  • 10. LA SCRITTURA • La scrittura egiziana nacque presumibilmente nella regione del Delta del Nilo, in un’epoca probabilmente precedente a quella in cui si affermò la scrittura cuneiforme in Mesopotamia. • I primi esempi di scrittura geroglifica, grazie al ritrovamento di alcune tavolette ad Abido che testimoniano il pagamento di tasse, risalgono al periodo anteriore all’unificazione del Paese sotto il faraone Narmer, mentre gli ultimi appartengono al terzo secolo quando progressivamente la scrittura geroglifica fu sostituita da quella copta.
  • 11. LA SCRITTURA • La scrittura egizia era di tre tipi: geroglifica (dal greco hieroglýphos, “scrittura sacra”) usata per i monumenti . • Ieratica (dal greco hieros, “sacra”), usata dai sacerdoti. • Demotica, usata da tutti. La scrittura egizia può essere considerata fonetica, figurativa e simbolica. • L'alfabeto possiede solo consonanti e nessuna vocale. Le vocali erano sottointese.
  • 12. LA STELE DI ROSETTA La scrittura egizia è stata decifrata nel 1821 da J. F. Champollion, che trovò una stele nei pressi di Rashid (da cui prese il nome di Rosetta), sul delta del Nilo, recante un’iscrizione trilingue in geroglifico, demotico e greco. La lettura dei geroglifici presuppone la conoscenza di almeno 600 segni: una parola può essere scritta come ideogramma (un solo segno per indicare una sola parola), oppure può essere scritta da un segno che va letto come suono.
  • 13. LA RELIGIONE EGIZIA • Alcune divinità erano venerate in tutto l’Egitto, altre erano esclusivamente locali. La triade principale eraOsiride, Iside e Horus (di quest'ultimo il faraone rappresenta l'incarnazione). Molti animali erano considerati sacri (zoomorfismo): il gatto perché eliminava i topi, l’ibis perché uccideva i serpenti, il coccodrillo perché, scendendo a valle, indicava l’arrivo delle inondazioni del Nilo. • I principali dèi egizi: RA, dio sole con la testa di falco; ISIDE, dea della maternità; SOBEK, dio coccodrillo dal cui sudore, secondo la leggenda, ebbe origine il Nilo; OSIRIDE, il dio dei morti; ANUBI, con la testa di sciacallo; HORUS, dio con la testa di falco. • Alcune divinità erano venerate in tutto l’Egitto, altre erano esclusivamente locali. La triade principale eraOsiride, Iside e Horus (di quest'ultimo il faraone rappresenta l'incarnazione). Molti animali erano considerati sacri (zoomorfismo): il gatto perché eliminava i topi, l’ibis perché uccideva i serpenti, il coccodrillo perché, scendendo a valle, indicava l’arrivo delle inondazioni del Nilo.
  • 14. LA RELIGIONE EGIZIA • Gli Egizi credevano nell'aldilà (immaginato simile all’esistenza terrena), nel giudizio dell'anima, nella reincarnazione. Praticavano l'imbalsamazione. • Il libro dei morti è una raccolta di formule magiche e preghiere che secondo gli Egizi guidavano e proteggevano l’anima del defunto nel suo viaggio nell’oltretomba. Pensavano che la conoscenza di questi testi permettesse all’anima di scacciare i demoni che ostacolavano il cammino e di superare le prove poste da quarantadue giudici del tribunale di Osiride. • Con il termine psicostasia si vuole indicare la cerimonia cui, secondo il Libro dei morti nel capitolo 125,[1] dell'antica religione egiziana, veniva sottoposto il defunto prima di poter accedere all'aldilà. Più usualmente, la psicostasia è nota come "pesatura del cuore", o "dell'anima". • Il dio della saggezza, Thot, prende nota dell'esito della pesatura: se, infatti, il cuore, come depositario di tutte le azioni, buone o malvagie, compiute durante la vita, bilancerà la piuma, allora il defunto sarà dichiarato "giusto", o "giustificato, ed ammesso al regno dei morti. • In caso contrario, il cuore verrà dato in pasto a Ammit, "colei che ingoia il defunto", rappresentata da un mostro composito ai piedi della bilancia, che somma in sé gli animali più pericolosi dell'Egitto: il coccodrillo, il leone e l'ippopotamo.
  • 15. AKHENATON IL FARAONE ERETICO Dal 1375 al 1350 il faraone Amenofi IV (1375-1358) impose il culto di Aton (disco solare), cambiandosi persino il proprio nome in Akenaton (“colui che è caro ad Aton”), finché questi divenne il solo culto ammesso (monoteismo), Resta originale l'idea secondo cui la sorte dell'uomo dopo la morte è determinata dalla sua condotta in vita. E' probabile che da questa riforma fallita sia nato il tentativo di proseguirla, da parte di Mosè (sacerdote egizio) col popolo d'Israele. Principi etici della riforma furono la giustizia e la benevolenza di un dio unico e universale, il perdono dei peccati, premi e castighi dopo la morte, uguaglianza tra gli uomini, e la proibizione di non uccidere, non rubare, non commettere adulterio, che riappariranno solo dopo 600 anni, coi profeti ebrei. Il suo successore, che era anche suo genero, Tutankhamon ristabilì il politeismo, obbligato dalle pressioni dei sacerdoti e del popolo. Morì a 18 anni d'età e la sua tomba fu scoperta intatta nel 1929.
  • 17. LA VALLE DEI RE • La valle dei Re è una necropoli situata sulla riva occidentale del Nilo di fronte a Luxor, in Egitto, luogo di sepoltura dei faraoni del Nuovo Regno (1570-1070 a.C). Sebbene sia vicina al fiume, la valle è celata da alte rocce e la via d'accesso è lunga, stretta e tortuosa. • Gli scavi hanno portato alla luce 34 tombe, a partire da quella di Sethi I,trovata dall'italiano Belzoni nel 1817. Quasi tutte le tombe contengono numerosi vani le cui pareti recano testi geroglifici incisi e dipinti, nonché scene magiche e simboliche. • L'ultima tomba scoperta (1922) fu quella di Tutankhamon, faraone della XVIII dinastia, l'unica scampata a saccheggi in tempi antichi. Sebbene avesse subito due furti, la tomba conteneva ancora oltre 5000 oggetti sepolti insieme con il giovane re. • Tranne Hatshepsut, sposa di Tutmosi II, che regnò a pieno titolo, le mogli dei faraoni venivano sepolte alcuni chilometri più a sud, nella Valle delle Regine.
  • 18. ORDINAMENTO POLITICO SOCIALE • il faraone è dio in terra (teocrazia) e sovrano assoluto: lo Stato gli appartiene come una proprietà personale ed ereditaria. La seconda persona del regno era il visir, preposto all’amministrazione e alla giustizia.Centro della vita politico-amministrativa è il palazzo reale. • sacerdoti (privilegiati, spesso ostili alla monarchia che vuole limitare il loro grande potere). • guerrieri o nobili (con alti comandi nell'esercito: gli unici militari di ruolo erano gli ufficiali; i soldati semplici erano reclutati temporaneamente tra i contadini, che venivano ricompensati con porzioni di terra coltivabile. • artigiani specializzati (orafi, vasai, falegnami, pittori • schiavi (nemici sconfitti o debitori insolventi, preposti alle attività più faticose, non particolarmente numerosi; in ogni caso non esisteva un “mercato di schiavi”; in genere provenivano dalla Nubia; per potersi affrancare bastava la dichiarazione del padrone davanti a un testimone).
  • 19. IL GIUBILEO DEL FARAONE • Allo scadere del trentesimo anno di regno, i faraoni celebravano la festa detta "sed" o del giubileo reale. • La cerimonia doveva dimostrare il vigore del sovrano, condizione necessaria per il buon andamento del regno. Uno dei momenti culminanti della manifestazione era la corsa rituale del sovrano che dimostrava così il proprio vigore • Il nome "sed" dato alla festa ,deriva dal termine con cui gli egizi indicavano la coda di animale (toro o leone) che faceva parte dell'abbigliamento regale (pendeva dalla vita del re) e simboleggiava la sua potenza. • La cerimonia si divideva in tre fasi: la prima ripeteva i riti dell'incoronazione. • Il re, vestito con il caratteristico abito bianco che lo avvolgeva completamente lasciandogli scoperte solo testa e mani, riceveva le corone dell'Alto e Basso Egitto mentre stava seduto alternativamente su due troni, ognuno posto sotto una cappella. • Nella terza fase il re alzava il pilastro "djied" (una colonna di pietra che simboleggiava forse la spina dorsale del dio Osiride) per sottolineare la forza e la stabilità del suo potere. • La festa "sed" si concludeva con una processione in cui il faraone faceva visita alle principali divinità del Paese.
  • 20. ABBIGLIAMENTO • La maggior parte degli abiti era di lino, una stoffa ottenuta tessendo le fibre di una pianta. • un gonnellino per gli uomini e per le donne lunghe tuniche in lino, che arrivavano fino ai piedi, e un largo mantello. • Gli abiti raramente erano bianchi, ma alcuni vestiti venivano tinti con colori vegetali e minerali (rosso, blu e giallo). Ai piedi si mettevano sandali fatti con foglie di palma e giunchi. I sandali di pelle erano molto resistenti ma anche molto costosi. • Le regine e le donne più ricche potevano permettersi collane con grosse perle di pietra preziosa, pesanti collane in oro ed elaborate parrucche; infatti, erano quasi tutte senza capelli per poterle indossare più facilmente. • I faraoni, poi, potevano permettersi gioielli da indossare sul petto e sui polsi, spesso raffiguranti divinità. Durante le feste gli uomini più ricchi indossavano parrucche.
  • 21. ALIMENTAZIONE • Pane e birra erano il cibo e la bevanda più usati. Pare che ci fossero circa trenta o quaranta tipi di pane con diverse forme e vari ingredienti: orzo, farro, frumento. • Coltivavano anche cipolle, aglio, porri, fagioli, lenticchie e lattuga e mangiavano molto pesce del Nilo. Esistevano anche zucche, datteri, fichi, cetrioli e meloni, ma non agrumi. • Ai banchetti sontuosi si offrivano diversi tipi di cibi: anatre, oche, manzo, gazzelle, maiali, pecore, capre, cacciagione, che venivano arrostiti o bolliti, e si beveva vino, mentre i poveri si facevano la birra.
  • 23. LE PIRAMIDI • sono più di 90 in tutto l‘Egitto, oltre alle 180 presenti nella regione nubiana (Sudan) • I primi faraoni furono sepolti in tombe basse di forma rettangolare chiamate Mastabe (un tronco di piramide formato da gradoni sovrapposti). • Per i templi e le piramidi si usavano non mattoni crudi seccati al sole, ma blocchi di pietra, • Per costruire la piramide di Cheope lavorarono, a turno, circa 100.000 uomini, che si alternavano ogni tre mesi.Ci vollero circa 30 anni. Gli operai lavoravano otto ore al giorno e venivano pagati in natura. Potevano protestare e scioperare e, siccome era difficile rimpiazzarli, le maestranze scendevano facilmente a compromessi, anche perché se si rifugiavano presso. • Le piramidi rappresentavano l’illusione della stabilità del regno, della sua sicurezza, dell’ordine di una società basata sull’antagonismo sociale, in cui il potere politico e religioso dominava in maniera autocratica, essendo proprietario di tutto.
  • 25. LA REGINA DELLAVALLE DEL DESERTO La Regina dellaValle del Deserto Autori: Mila Alvarez Sosa e Irene Morfini Disegni di Judith Gòmez Martin Editore: Ediciones ad Aegyptum Introduce l’autrice, Leonardo Lovari, Presidente S.E.A. Servizi Editoriali Avanzati Dott.ssa Irene Morfini Mercoledì 27 Maggio 2015 ore 21,15