1. Ridurre al massimo l’uso delle categorie pre-politiche dell’odio e dell’amore (soprattutto se usate dai leader, parlando di loro stessi).
2. Ridurre al massimo l’uso dei numeri falsi, usati pur di vincere a tutti i costi.
3. Evitare di comunicare la politica limitandosi a elogiare la propria parte e a contestare la parte avversaria: il riconoscimento del buono che arriva dall’altra parte è più credibile e distende gli animi.
4. Riconoscere la sconfitta, quando arriva. Senza alibi
(slide presentate a Parole Ostili, Trieste, 18 febbraio 2017)
Avversari, non nemici: come affrontare una campagna elettorale senza trasformarla in una guerra
1. Avversari, non nemici.
Come affrontare una campagna elettorale senza
trasformarla in una guerra
Dino Amenduni
2. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
2
Mi chiamo Dino Amenduni
Sono socio di Proforma, un’agenzia
di comunicazione di Bari.
Dal 2004 Proforma ha lavorato a più
di 100 campagne elettorali…
…ma in questo momento, e chissà se
per
un giorno, un mese, un anno o per
sempre, siamo un passo indietro
rispetto alla consulenza politica sul
campo.
3. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
3
Titoli di testa
Per fare bene una
campagna elettorale
bisogna essere
arrabbiati.
(Bill Clinton)
4. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
4
La domanda di partenza
Abbiamo bisogno di
individuare un avversario in
campagna elettorale?
La risposta, che
piaccia o meno, è SÌ.
5. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
5
Perché?
Perché il nostro cervello,
il cervello di ciascun
essere umano, ha bisogno di
schemi di semplificazione
della complessità.
Esempio: quando andate in bicicletta avete
bisogno di riflettere o di ripetere a voce
alta le azioni che avete bisogno di fare?
Probabilmente no.
6. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
6
In bicicletta “senza pensare”
Nella nostra vita quotidiana
effettuiamo un’enorme
quantità di gesti
automatici, che non
richiedono un’attivazione
cosciente da parte del
cervello.
7. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
7
E questo cosa c’entra con la comunicazione
politica?
Sapete quanti comportamenti
degli esseri umani sono
effettuati da meccanismi
cognitivi di tipo
automatico?
Il 98%.
(fonte: Daniel Kanheman, uno psicologo che
ha vinto il Nobel per l’economia)
8. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
8
Per sottrazione…
Solo il 2% dei comportamenti
umani è determinato da ciò
che si definisce “pensiero
razionale”.
Dunque…
Le campagne elettorali si
giocano quasi esclusivamente
sotto il livello di
9. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
9
Una foto, una campagna elettorale, migliaia
di motivi diversi per votarli. Ma
soprattutto per non votarli.
Quanti americani hanno votato per Clinton o
Trump?
E quanti hanno votato contro Trump e
Clinton?
10. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
10
A che serve un avversario?
L’avversario serve a
delimitare un limite: quello
che separa un elettore da
lui, dal suo mondo, dalle
sue parole. E serve a
riconoscere chi sta dalla
propria stessa parte.
L’avversario aiuta il
11. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
11
Il difficile viene adesso
La sfida etica della
comunicazione politica
contemporanea è provare a
vincere le elezioni senza
trasformare un avversario in
nemico.
Quando la sfida diventa
guerra, parole e comportamenti
diventano ostili, e il
12. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
12
E come si fa? Alcune idee
1. Riducendo al massimo l’uso
delle categorie pre-politiche
dell’odio e dell’amore
(soprattutto se usate dai
leader, parlando di loro
stessi).
2. Riducendo al massimo l’uso
dei numeri falsi, usati pur di
13. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
13
E come si fa? Alcune idee
3. Evitando di comunicare la
politica limitandosi a
elogiare la propria parte e a
contestare la parte
avversaria: il riconoscimento
del buono che arriva
dall’altra parte è più
credibile e distende gli
animi.
14. Avversari, non nemici. Dino Amenduni
14
Titoli di coda
È degno di potere solo
colui che lo giustifica
giorno
dopo giorno.
(Dag Hammarskjold)