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DIVERSA DA QUELLA NOTA
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 RICERCHE BIOMOLECOLARI E RECETTORIALI PER
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 MOLTI CENTRI ONCOLOGICI NON RITENGONO
GIUSTIFICATO UN TRATTAMENTO SENZA UNA
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• Uno o due operatori?
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CHE GLI È PIÚ FAMILIARE
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 EFFICACIA SUI NODULI NEOPLASTICI
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 BASSO TASSO DI COMPLICAZIONI
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RFTA - 1RFTA - 1
RFTA - 2RFTA - 2
TC pre-trattamento
TC post-trattamento
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PAZIENTI CON HCC ELEGGIBILI ALLE TERAPIE
ABLATIVE
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CONTROINDICAZIONI ALLA RFTA DELL’HCCCONTROINDICAZIONI ALLA RFTA DELL’HCC
Limiti della RFTALimiti della RFTA
Rischio di complicazioni: lesioni sottocapsulari, o
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Rischio di insuccesso: lesioni > 3 cm; lesioni
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Circa il 10-25% dei noduli di HCC non possono essereCirca il 10-25% dei noduli di HCC non possono essere
trattati mediante la RFtrattati mediante la RF
2012
Perché le terapie ablative percutanee per
l’HCC possono trovare maggiore spazio?
• La chirurgia (OLT/resezione) può essere
offerta a una minoranza di pazienti cirrotici
con HCC (5-25%)
• Esiste un altissimo tasso di recidiva dell’HCC
dopo resezione (70-100% a 5 anni)
…e lo stesso vale per le metastasi epatiche
• La scelta tra resezione e RFTA deve essere ritagliata sul singolo paziente
• La RFTA è preferibile nei pazienti con ipertensione portale severa e nei
tumori centroepatici
• La resezione è preferibile nei pazienti senza ipertensione portale, nei
tumori periferici e nei casi in cui la RFTA sia rischiosa o
presumibilmente poco efficace
• Nei pazienti cirrotici in classe A
di Child e nodulo di HCC singolo
< 3 cm, resezione e RFTA sono i
trattamenti di prima scelta
• Entrambe le terapie consentono
sopravvivenze a lungo termine e
tassi di recidiva neoplastica simili
ed eccellenti
• Alcool etilico sterile
• Aghi sottili (21 G) spinali o dedicati
• Più sedute o un’unica seduta, a seconda
della tolleranza del paziente
• Quantità di alcool da iniettare
corrispondente al volume del nodulo
• Anestesia locale
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ALCOLIZZAZIONE PERCUTANEA ECOGUIDATA
(Percutaneous Ethanol Injection – PEI)
CARATTERISTICHE
ei
d
d
PEIPEI
Lesioni non trattabili con RF a causa del rischio di
complicazioni o di insuccesso
Pazienti con severa coagulopatia (gli aghi usati per
la PEI sono più sottili e meno traumatici)
Rifinitura della necrosi di lesioni trattate
parzialmente con altre metodiche
Trattamento-ponte in attesa di trapianto epatico
Rischio di insuccesso: lesioni > 2 cm; lesioni non capsulate
o infiltranti; imprevedibilità della perfusione della lesione
ALCOLIZZAZIONE PERCUTANEA ECOGUIDATA
INDICAZIONI
Fattori che riducono l’efficacia della PEI su HCC
Persistenza periferica Setti intra-lesionali
Noduli satellitiInvasione extracapsulare
TERAPIA “PERSONALIZZATA” DELL’HCC
 L’ESTREMA ETEROGENEITÀ NELLA
PRESENTAZIONE DELL’HCC IN CIRROSI
PONE IL MEDICO DI FRONTE A NUMEROSE
OPZIONI TERAPEUTICHE
 SOLO LA COLLABORAZIONE TRA I VARI
SPECIALISTI (INTERNISTA, CHIRURGO,
RADIOLOGO INTERVENTISTA) PUÒ
INDIRIZZARE VERSO L’APPROCCIO
TERAPEUTICO (EVENTUALMENTE
MULTIMODALE) PIÚ ADEGUATO PER IL
SINGOLO PAZIENTE
È considerato attualmente il trattamento di prima
scelta
Consente non solo di eliminare la raccolta purulenta,
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colturale
Deve essere sempre accompagnato da una congrua
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DRENAGGIO PERCUTANEO ECOGUIDATO
DEGLI ASCESSI EPATICI
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DRENAGGIO ASCESSO EPATICO - 3DRENAGGIO ASCESSO EPATICO - 3
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È considerato attualmente una valida alternativa
all’intervento chirurgico (e secondo molti
costituisce il trattamento di prima scelta)
Le cisti idatidee devono essere sempre trattate
quando sono vitali, in quanto possono diffondersi
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TRATTAMENTO PERCUTANEO ECOGUIDATO
DELLE CISTI IDATIDEE
La parte vitale di una cisti idatidea è quella a contenuto liquido
attive
inattive
CE1 CE2 CE3
CE4 CE5
• Puntura con ago sottile
• Aspirazione del liquido
idatideo
• Iniezione di alcool etilico
95% sterile (volume
equivalente a quello del
liquido idatideo aspirato)
• Ri-aspirazione dell’alcool
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ALCOLIZZAZIONE ECOGUIDATA DELLE CISTI
IDATIDEE
(Puncture, Aspiration, Injection, Re-aspiration – PAIR)
PAIR - 1PAIR - 1
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PAIR - 3PAIR - 3
PAIR - 4PAIR - 4
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• Puntura con ago sottile
• Aspirazione del liquido idatideo
• Iniezione di alcool etilico 95% sterile (volume
equivalente a quello del liquido idatideo aspirato)
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  • 2. ECOGRAFIA OPERATIVA • DIAGNOSTICA - biopsie e prelievi di materiali biologici • TERAPEUTICA - terapie ablative percutanee - drenaggi di ascessi e raccolte - trattamento delle cisti idatidee
  • 3. BIOPSIA ECOGUIDATA Lesioni benigne • La diagnosi delle lesioni verosimilmente benigne è quasi sempre posta mediante le metodiche di immagine • La biopsia viene eseguita nei casi dubbi • La diagnosi differenziale tra adenoma epatico e FNH non è basata sul prelievo istologico
  • 4. • La diagnosi di epatocarcinoma (HCC) si ottiene nella gran parte dei casi con le metodiche di immagine (TC, RM, CEUS) • La biopsia viene eseguita nei casi dubbi • La diagnosi di altre neoplasie (epatiche secondarie, pancreatiche, spleniche, linfonodali, ecc.) si avvale invece ancora fondamentalmente della biopsia ecoguidata BIOPSIA ECOGUIDATA Lesioni maligne
  • 5. METASTASI EPATICHE INDICAZIONI DELLA BIOPSIA ECOGUIDATA  NEOPLASIA PRIMITIVA SCONOSCIUTA  DUBBIO CHE LA NEOPLASIA PRIMITIVA SIA DIVERSA DA QUELLA NOTA  PAZIENTI CON DOPPIA NEOPLASIA  RICERCHE BIOMOLECOLARI E RECETTORIALI PER INDIRIZZARE LA CHEMIOTERAPIA  MOLTI CENTRI ONCOLOGICI NON RITENGONO GIUSTIFICATO UN TRATTAMENTO SENZA UNA CONFERMA BIOPTICA DELLE METASTASI  LA FNB HA ELEVATA ACCURATEZZA DIAGNOSTICA ED È GRAVATA DA SCARSE COMPLICANZE
  • 6. BIOPSIA ECOGUIDATA - TECNICA • Uno o due operatori? • Dispositivo di guida o tecnica “a mano libera”? • Prelievo citologico o istologico? OGNUNO USA LA TECNICA CHE GLI È PIÚ FAMILIARE ISTOLOGICO!
  • 7.
  • 9.  EFFICACIA SUI NODULI NEOPLASTICI  ASSENZA DI DANNI SUL TESSUTO NON- NEOPLASTICO CIRCOSTANTE  BASSO TASSO DI COMPLICAZIONI  SEMPLICITÀ E RIPETIBILITÀ (i pazienti presentano spesso recidiva della malattia)  BASSI COSTI (se confrontati con le terapie angiografiche e chirurgiche)  POSSIBILE SINERGIA CON ALTRE TERAPIE RAZIONALE DELLE TERAPIE ABLATIVE
  • 11. La tecnica ablativa che attualmente si fa preferire è la RF: • Più dati clinici disponibili • Più facile da usare / più riproducibile • Migliore marketing
  • 12. Elettrodo con estremità espandibile ad uncini Calibro degli aghi ~ 2 mm
  • 13. I noduli satelliti sono di solito localizzati in prossimità della lesione principale (entro 5 mm dal margine) È così essenziale ottenere un volume di necrosi significativamente più esteso del nodulo originale Il punto cruciale: la necrosi completa e il margine di sicurezza libero da neoplasia
  • 16. TC pre-trattamento TC post-trattamento TC dopo un anno ABLAZIONE RIUSCITA PERSISTENZA DI MALATTIA
  • 17.  CLASSE CHILD A e B  NODULI SINGOLI o MULTIPLI (numero non superiore a 3) di DIAMETRO INFERIORE a 3,5 cm (non sottoponibili a OLT o resezione)  ASSENZA di TROMBOSI PORTALE NEOPLASTICA e DIFFUSIONE EXTRA- EPATICA della NEOPLASIA PAZIENTI CON HCC ELEGGIBILI ALLE TERAPIE ABLATIVE (con intento radicale) PAZIENTI CON HCC ELEGGIBILI ALLE TERAPIE ABLATIVE (con intento radicale)
  • 18.  CLASSE CHILD C  NODULI di DIAMETRO SUPERIORE o 3,5 cm o MULTIPLI (> 3)  PRESENZA di TROMBOSI PORTALE NEOPLASTICA  GRAVE ALTERAZIONE della COAGULAZIONE (esami permissivi: PT ≥ 80%; PLT ≥ 80.000/mm³) CONTROINDICAZIONI ALLA RFTA DELL’HCCCONTROINDICAZIONI ALLA RFTA DELL’HCC
  • 19. Limiti della RFTALimiti della RFTA Rischio di complicazioni: lesioni sottocapsulari, o adiacenti ai dotti biliari principali o alle anse intestinali, o difficili da raggiungere Rischio di insuccesso: lesioni > 3 cm; lesioni poste vicino ai grossi vasi (dispersione del calore); lesioni infiltranti Circa il 10-25% dei noduli di HCC non possono essereCirca il 10-25% dei noduli di HCC non possono essere trattati mediante la RFtrattati mediante la RF
  • 20. 2012
  • 21. Perché le terapie ablative percutanee per l’HCC possono trovare maggiore spazio? • La chirurgia (OLT/resezione) può essere offerta a una minoranza di pazienti cirrotici con HCC (5-25%) • Esiste un altissimo tasso di recidiva dell’HCC dopo resezione (70-100% a 5 anni) …e lo stesso vale per le metastasi epatiche
  • 22. • La scelta tra resezione e RFTA deve essere ritagliata sul singolo paziente • La RFTA è preferibile nei pazienti con ipertensione portale severa e nei tumori centroepatici • La resezione è preferibile nei pazienti senza ipertensione portale, nei tumori periferici e nei casi in cui la RFTA sia rischiosa o presumibilmente poco efficace • Nei pazienti cirrotici in classe A di Child e nodulo di HCC singolo < 3 cm, resezione e RFTA sono i trattamenti di prima scelta • Entrambe le terapie consentono sopravvivenze a lungo termine e tassi di recidiva neoplastica simili ed eccellenti
  • 23. • Alcool etilico sterile • Aghi sottili (21 G) spinali o dedicati • Più sedute o un’unica seduta, a seconda della tolleranza del paziente • Quantità di alcool da iniettare corrispondente al volume del nodulo • Anestesia locale • Fattibilità in pazienti ambulatoriali ALCOLIZZAZIONE PERCUTANEA ECOGUIDATA (Percutaneous Ethanol Injection – PEI) CARATTERISTICHE ei d d
  • 25. Lesioni non trattabili con RF a causa del rischio di complicazioni o di insuccesso Pazienti con severa coagulopatia (gli aghi usati per la PEI sono più sottili e meno traumatici) Rifinitura della necrosi di lesioni trattate parzialmente con altre metodiche Trattamento-ponte in attesa di trapianto epatico Rischio di insuccesso: lesioni > 2 cm; lesioni non capsulate o infiltranti; imprevedibilità della perfusione della lesione ALCOLIZZAZIONE PERCUTANEA ECOGUIDATA INDICAZIONI
  • 26. Fattori che riducono l’efficacia della PEI su HCC Persistenza periferica Setti intra-lesionali Noduli satellitiInvasione extracapsulare
  • 27. TERAPIA “PERSONALIZZATA” DELL’HCC  L’ESTREMA ETEROGENEITÀ NELLA PRESENTAZIONE DELL’HCC IN CIRROSI PONE IL MEDICO DI FRONTE A NUMEROSE OPZIONI TERAPEUTICHE  SOLO LA COLLABORAZIONE TRA I VARI SPECIALISTI (INTERNISTA, CHIRURGO, RADIOLOGO INTERVENTISTA) PUÒ INDIRIZZARE VERSO L’APPROCCIO TERAPEUTICO (EVENTUALMENTE MULTIMODALE) PIÚ ADEGUATO PER IL SINGOLO PAZIENTE
  • 28. È considerato attualmente il trattamento di prima scelta Consente non solo di eliminare la raccolta purulenta, ma anche di ottenere materiale per l’esame colturale Deve essere sempre accompagnato da una congrua terapia antibiotica Può essere rimosso circa 48 ore dopo che la portata si è esaurita DRENAGGIO PERCUTANEO ECOGUIDATO DEGLI ASCESSI EPATICI
  • 30. DRENAGGIO ASCESSO EPATICO - 1DRENAGGIO ASCESSO EPATICO - 1
  • 31. DRENAGGIO ASCESSO EPATICO - 2DRENAGGIO ASCESSO EPATICO - 2
  • 32. DRENAGGIO ASCESSO EPATICO - 3DRENAGGIO ASCESSO EPATICO - 3
  • 33. DRENAGGIO ASCESSO EPATICO - 4DRENAGGIO ASCESSO EPATICO - 4
  • 34. È considerato attualmente una valida alternativa all’intervento chirurgico (e secondo molti costituisce il trattamento di prima scelta) Le cisti idatidee devono essere sempre trattate quando sono vitali, in quanto possono diffondersi o andare incontro a complicazioni (infezione, rottura con shock anafilattico) TRATTAMENTO PERCUTANEO ECOGUIDATO DELLE CISTI IDATIDEE La parte vitale di una cisti idatidea è quella a contenuto liquido
  • 36. • Puntura con ago sottile • Aspirazione del liquido idatideo • Iniezione di alcool etilico 95% sterile (volume equivalente a quello del liquido idatideo aspirato) • Ri-aspirazione dell’alcool dopo circa 20 minuti ALCOLIZZAZIONE ECOGUIDATA DELLE CISTI IDATIDEE (Puncture, Aspiration, Injection, Re-aspiration – PAIR)
  • 42. • Puntura con ago sottile • Aspirazione del liquido idatideo • Iniezione di alcool etilico 95% sterile (volume equivalente a quello del liquido idatideo aspirato) • L’alcool non viene ri-aspirato, ma lasciato in situ • La procedura viene ripetuta dopo 3-7 giorni (D-PAI - Double PAI) ALCOLIZZAZIONE ECOGUIDATA DELLE CISTI IDATIDEE (Puncture, Aspiration, Injection – PAI)

Notes de l'éditeur

  1. PEI was born as a multisession technique by the injection of small volumes of ethanol for each session. For a 3cm lesion 4 to 6 sessions were the rule. Successively, a technical variant for the treatment of large lesions was proposed. In this “one shot” variant the amount of ethanol used is higher (even 200ml of ethanol were used in some anedoctical reports) The complicance rate and mortality were significantly higher. Moderately higher amounts of ethanol, modifications of the insertion or the use of more than one needle during a single session represent strategies for achieving the complete response in a reduced number of session (ideally 1 session) in comparison with the classical technique.