Offerta Formativa di IGEA Centro Promozione Salute. Corsi su temi come Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), Bisogni Educativi Speciali, Tecniche di Gestione dell'Ansia, Disturbi di Personalità, Operatore di Training Autogeno e Criminologia.
La fattoria sociale: Il Cerchio della Vita diario_di_bordo_2017_
Catalogo Corsi IGEA Centro Promozione Salute
1. IGEAC E N T R O P R O M O Z I O N E S A L U T E
C A T A L O G O C O R S I
2. IGEACPS.IT
IGEA Centro Promozione Salute ha il piacere di offrirti una panoramica della
sua Offerta Formativa.
Il presente Catalogo nasce con la finalità di raccogliere temi ed argomenti che
sono il frutto del lavoro accurato di questi anni.
Fin dalla sua costituzione la nostra Realtà ha avuto l'attenzione di selezionare
contenuti di elevata qualità e spendibili nel mercato del lavoro, da sempre i
principi che ci hanno guidato fino ad oggi.
Cordialmente,
Sara Di Febo
Massimiliano Stocchi
Benvenuta/o
Tutordell'ApprendimentoperStudenticonD.S.A.
StrumentidiInteventoperalunniconBisogniEducativiSpeciali
AssistentediInfanzia
AssistenteEducativoCulturale-A.E.C.
IlDisegnodeiBambini-Unviaggionelmondointerioredelbambino
IDisturbid'Ansia.ModelliCognitivieTecnichediIntervento
IDisturbidiPersonalità.ModellidiInterventodelCognitivismoClinico
Psicologiadell'Emergenza
MasterinCounselingPsicologico
CriminologiaePsicologiaInvestigativa
TecnichediInterrogatorioeRilevazionedellaMenzogna
MasterinCriminologia,AnalisiInvestigativaeScienzeForensi
OperatorediTrainingAutogeno
StimolazioneCognitiva
TrainingAutogenoBase
ProgettazioneSociale
SelezionedelPersonale
INDICECORSI
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3. PROGRAMMA
Nell’ambito dei progetti di intervento in favore di bambini
e ragazzi con Disturbo Specifico dell’Apprendimento
(DSA), è sempre più frequentemente prevista la figura di
un tutor dell’apprendimento.
Il tutor dell’apprendimento è un operatore qualificato ad
operare con studenti con DSA, svolgendo il ruolo di
facilitatore e guida per i processi di apprendimento, di
promotore dell’autonomia e di mediatore nei rapporti
famiglia-scuola. Il tutor può operare nei contesti scolastici
ed extra-scolastici, svolgendo attività di “doposcuola
specialistici” con alunni di scuola primaria e secondaria di
primo e di secondo grado.
Il corso, organizzato con il patrocinio dell’AISN
(Associazione Italiana Specialisti in Neuropsicologia) ha
l’obiettivo di fornire competenze teoriche e strumenti
metodologici per svolgere l’attività di tutor
dell’apprendimento. E’ articolato in 3 moduli, ciascuno per
disturbo di apprendimento specifico. Ogni modulo
prevede una breve parte teorica, in cui verranno fornite
conoscenze teoriche basilari rispetto ai disturbi specifici
dell’apprendimento ed una più cospicua parte pratica,
che riguarderà nello specifico modalità, strumenti e
strategie di intervento di un tutor.
Modulo I: Il tutoring e il
Disturbo Specifico di
Scrittura
Modulo II: Il tutoring e il
Disturbo Specifico di Lettura
Modulo III: Il tutoring e il
Disturbo Specifico di Calcolo
ARGOMENTI
4. PROGRAMMABES è l’acronimo dell’espressione “Bisogni
Educativi Speciali” diventata di uso comune in
Italia dopo l’emanazione della Direttiva
ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di
intervento per alunni con Bisogni Educativi
Speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica“. Con questa espressione ci
si riferisce a quella vasta gamma di alunni che,
anche indipendentemente dalla presenza di un
deficit, richiedono un’attenzione speciale in
classe e per i quali è auspicabile l’adozione di
accorgimenti didattici peculiari, secondo i
principi della personalizzazione
dell’insegnamento e dell’inclusività scolastica.
Il corso, organizzato con il patrocinio
dell’Associazione Italiana Specialisti in
Neuropsicologia (AISN), si propone di fornire
conoscenze di base, teoriche ed applicative,
relative sia alla classificazione degli alunni con
BES che ai principali strumenti di intervento
applicabili nei contesti scolastico ed extra-
scolastico. Il corso, rivolto a tutte le figure che
affiancano gli alunni con BES a scuola ed a casa
(insegnanti, AEC, tutor, psicologi, genitori…), ha un
taglio prevalentemente esperienziale e prevede
la combinazione di lezioni frontali con
esercitazioni pratiche, visione di filmati e
discussione di casi clinici.
ARGOMENTI
Chi sono gli alunni con BES?
La classificazione secondo
ICF-CY
PROGRAMMA
Piano Didattico
Personalizzato e Piano
Educativo Individualizzato
per i BES
Didattica per i BES: alcuni
suggerimenti metodologici
e di supporto allo studio
Affrontare il
comportamento problema
5. PROGRAMMA
L’Assistente di Infanzia è un operatore socio-educativo
impegnato nell’attività di animazione, alimentazione,
assistenza e vigilanza dei bambini nella prima e seconda
infanzia.
L'assistente che presta il suo servizio deve avere
competenze e capacità in continuo aggiornamento,
specializzandosi nell'accudimento e nelle attività ludico-
ricreative, in modo da ottenere una professionalità per
l'assistenza al neonato e all'infante.
Dopo la frequenza e l'ottenimento dell'attestato di
formazione, sarà possibile svolgere la propria attività presso
i nidi e le scuole d’infanzia, le ludoteche, i centri gioco e le
strutture educative integrative agli asili nido, gli asili
condominiali ed aziendali, le comunità educative
residenziali e semi-residenziali, i centri diurni per minori, i
soggiorni estivi per bambini, nido e micro-nido, baby
parking e tutte quelle strutture private che richiedono il
titolo.
ARGOMENTI
Elementi di Pedagogia e
Psicologia
Intelligenza Emotiva e
Paternità
Cura, Igiene e Sicurezza del
Bambino
Il Progetto Educativo e la
Programmazione Didattica
Tematiche di
approfondimento di
Elementi Amministrativi,
Diritto e Web Marketing
6. PROGRAMMA
L’Assistente Educativo Culturale (AEC) è una figura
professionale complementare all’insegnante di sostegno,
che lavora nelle scuole di ogni ordine e grado, necessaria
ad affrontare i problemi di autonomia e di comunicazione
(L.104/92), lavora sia in campo pubblico che privato,
scolastico ed extrascolastico.
L’AEC programma i suoi interventi insieme all’insegnante
di sostegno e affianca l’alunno con disabilità in tutte le
attività espressive e manuali, accompagnandolo nel
percorso di studi. La progettazione e la realizzazione del
suo intervento sono realizzate a partire dalla
considerazione delle risorse e degli interessi dell’alunno,
del contesto di vita familiare e scolastico.
Il corso è rivolto a chi già lavora come Assistente Educativo
Specialistico e desidera approfondire le proprie
conoscenze e competenze per valorizzare la propria figura
e a chi vuole proporsi in questo ruolo con la giusta
formazione e le necessarie competenze. Può accedere al
corso chi ha almeno un diploma socio-psico-pedagogico
o una laurea triennale in ambito umanistico.
MODULI DEL CORSO
La Legislazione sulla Disabilità
Principi Nosografici di
Neuropsichiatria Infantile
Deontologia Professionale
Elementi di Psicologia
Generale
Psicopedagogia Speciale
ARGOMENTI
7. Il disegno è uno strumento espressivo che il bambino utilizza
spontaneamente e attraverso il quale offre
inconsapevolmente all'adulto la porta d'ingresso per il suo
mondo interiore: il bambino mette sul foglio le sue emozioni, i
suoi stati d'animo, desideri, paure, traumi. E' proprio con i suoi
disegni che il bambino ci dice se sta bene o, al contrario, ci
offre un campanello d'allarme.
Il disegno diventa così uno strumento importante di cui
l'adulto dispone per mettersi in sintonia con il bambino, nella
clinica come anche a scuola e a casa.
L'attività grafica evolve parallelamente all'età anagrafica del
bambino, al suo sviluppo cognitivo, affettivo e motorio e
diversi teorici dell'età evolutiva hanno suddiviso la produzione
grafica dei bambini in fasi di sviluppo.
Il corso approfondirà in particolar modo lo sviluppo del
disegno del bambino, il ruolo del colore nella comunicazione
grafico-pittorica, l'espressione delle emozioni e delle paure
attraverso l'attività grafica spontanea e non del bambino.
MODULI DEL CORSO
Il disegno dei bambini
Dallo scarabocchio al
disegno strutturato
Le dimensioni
La disposizione nello spazio
Esercitazione pratica e
supervisione
Le forme: omino, albero,
casa, animali
I Colori
I laboratori
Esercitazione pratica e
supervisione
ARGOMENTI PROGRAMMA
8. Il corso ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza
dei Disturbi d’Ansia e del Disturbo Ossessivo-
Compulsivo nei loro vari aspetti sintomatologici,
psicobiologici, cognitivi, emozionali e
comportamentali. Intende inoltre fornire strumenti
ed indicazioni tecniche di intervento a carattere
cognitivo comportamentale.
Il corso è articolato in 2 parti, Nella prima parte, che
comprende verranno descritti gli stati emozionali
dell’ansia e del panico e verranno presentati i modelli
attuali del cognitivismo clinico, la relazione tra ansia
e alessitimia, e gli stili di personalità di tipo fobico ed
ossessivo. Verranno inoltre delineate le specificità in
termini sintomatologici, cognitivi e comportamentali
del disturbo da Attacchi di Panico, dell’Ansia
Generalizzata, dell’Ansia Sociale, delle Fobie,
dell’Ipocondria e del disturbo Ossessivo-Compulsivo.
Saranno in seguito illustrati i principi base e le
principali tecniche utilizzate nell’intervento cognitivo
comportamentale.
La seconda parte, approfondisce più nello specifico il
profilo interno del disturbo da Attacchi di Panico,
dell’Ipocondria, dell’Ansia sociale e del disturbo
Ossessivo-Compulsivo. Verranno inoltre illustrate le
tecniche di intervento indicate per ciascun disturbo.
Modelli e Teorie cognitive
del Disturbo di Panico e
dei Disturbi d’Ansia
Principi base e Tecniche di
Intervento Cognitivo
Comportamentali
I Disturbi d’Ansia
Il Disturbo Ossessivo
Compulsivo
ARGOMENTI
9. Il corso ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza
dei Disturbi della Personalità nella prospettiva dei
modelli attuali del cognitivismo clinico. Intende
inoltre fornire diversi strumenti e tecniche di
intervento a carattere cognitivo comportamentale.
Nel primo modulo, dopo un’introduzione al costrutto
complesso di personalità, e alle sue varie prospettive
di indagine, verranno approfonditi gli aspetti
relazionali, emozionali, cognitivi, metacognitivi e
comportamentali dei Disturbi della Personalità nella
prospettiva del cognitivismo clinico.
Nel secondo modulo verranno trattate le diverse
strategie e tecniche di intervento, a carattere
cognitivo-comportamentale, sui contenuti e sui
processi cognitivi, metacognitivi, emozionali e
relazionali. Saranno inoltre trattati gli aspetti rilevanti
della Schema Therapy e delle terapie Dialettico-
Comportamentale e Cognitivo-Analitica.
Nel terzo modulo verranno approfonditi nello
specifico i modelli cognitivi, gli aspetti clinici
caratterizzanti e le tecniche di intervento nei Disturbi
di Personalità: Borderline, Narcisistico, Evitante e
Dipendente.
La Personalità e i Modelli del
Cognitivismo Clinico sui
Disturbi della Personalità
Le Tecniche di Intervento
Cognitivo Comportamentali
I Disturbi di Personalità
ARGOMENTI
10. Gli ultimi eventi sismici hanno richiesto una
rivisitazione dei sistemi di intervento rispetto ad altre
emergenze come L’Aquila o l’Emilia Romagna. Se da
un lato la richiesta di supporto ai bisogni primari si è
leggermente ridotta, mai come in questo periodo si è
assistito ad una richiesta di supporto psicologico. Il
terremoto è qualcosa che smuove dentro le persone
una paura “arcaica” e un senso di incertezza, e solo
una risposta immediata e professionale può mitigarne
gli effetti.
La Psicologia dell’emergenza, rappresentando un
insieme di contributi dei diversi aspetti della
psicologia, è finalizzata a comprendere i processi
psicologici attivati da condizioni fuori dall’ordinario
contesto di vita, nonché gli esiti immediati e nel
lungo termine che incidono sulle capacità di
adattamento e sul benessere delle persone e delle
loro comunità di appartenenza.
Lo Psicologo dell’emergenza lavora su più livelli: si
occupa sia delle persone direttamente coinvolte negli
eventi critici (vittime primarie) sia dei loro familiari e
amici e delle persone che sono state testimoni dello
stesso evento (vittime secondarie) sia dei soccorritori
(vittime terziarie) e della comunità ove gli eventi
critici si sono verificati.
I Contesti Operativi
Caratteristiche e tipologie
di incidenti e disastri
Il Primo Soccorso
Psicologico
L’Intervento Psicosociale
ARGOMENTI
Tecniche di Primo
Intervento Psicologico
11. Il Counseling Psicologico è l'attività professionale
svolta dallo Psicologo volta al sostegno della persona
attraverso la ricerca e l’attivazione delle proprie risorse
e potenzialità ai fini di un cambiamento e crescita
personale.
Il Counseling Psicologico si configura come intervento
breve, strutturato e circoscritto nel tempo e si rivolge
all’individuo, alla famiglia, al gruppo,
all’organizzazione, impegnati ad affrontare eventi
critici del proprio ciclo di vita.
Lo Psicologo che utilizza il Counseling Psicologico,
infatti, insieme all'individuo, ricerca ed indica le
migliori potenzialità ed opzioni di cui egli dispone,
senza imporne alcuna, e si propone come aiuto e
supporto per la direzione che poi l'individuo sceglierà.
Il Counseling Psicologico può dunque essere utile per
singole persone o per gruppi di individui, in molteplici
contesti (coppia, famiglia, scuola, azienda, ospedale,
università, comunità, carcere, palestra, etc.).
Il presente Master si rivolge a Psicologi e Psicologi in
formazione che intendono trovare quell’identità e
quegli strumenti professionali che il percorso
universitario non fornisce.
Inquadramento Teorico al
Counseling Psicologico
ARGOMENTI
La Valutazione Psicologica
Il Counseling Individuale nei:
Disturbi d'Ansia
Disturbi dell'Umore
Disturbi di Personalità
Disturbi dell'Alimentazione
Disfunzioni Sessuali
Oncologia
Il Counseling di Gruppo:
Auto Mutuo Aiuto - A.M.A.
Dipendenze
Pazienti Psichiatrici
Tecniche di Rilassamento
Strumenti per l'avvio
professionale
12. ARGOMENTI
L’Analisi dell’azione criminale
volontaria
Tecniche di analisi della
scena del crimine
Ricostruzione dell'evento
criminale
Individuazione delle tracce
comportamentali presenti
sulla crime scene, staging,
undoing, wound pattern
analysis
Vittimologia
Il Criminal Profiling
Autopsia Psicologica
Serial killer, spree Killer,
mass murder, family murder,
serial rapist, bomber, angelo
della morte
Lo Stalking e le tipologie di
stalkers
I vari aspetti della Pedofilia
La Criminologia e/o le Scienze Forensi sono
definite come l'insieme delle discipline in
cui l'oggetto comune è la
materializzazione di prove legalmente
ammissibili, rilevate utilizzando
metodologie scientifiche.
Tutte le scienze possono rendersi forensi
una volta che vengono utilizzate in
procedure giudiziarie, ma vi è la necessità
di adeguare le tecniche specifiche
impiegate per la ricerca alla fornitura di
prove per scopi legali.
Per questo motivo, il corso, strutturato sul
modello Statunitense, si propone di
formare professionisti nell’ambito della
Criminologia, della Sicurezza e delle
Scienze Forensi che sappiano utilizzare le
tecniche più avanzate di queste discipline
e di fornire un attestato di livello superiore
da poter utilizzare sia nello svolgimento
delle singole professioni che in Tribunale.
13. ARGOMENTI
Le modalità della
Comunicazione Umana
Il linguaggio del corpo
Paul Ekman e le
microespressioni facciali
Effetto Brokaw ed Effetto Otello
L’interrogatorio e l’intervista
L’interrogatorio: gli steps, le
nuove tecniche e le strategie
contro la resistenza
Il ruolo dei meccanismi di difesa
nella rilevazione della menzogna
La capacità di porre le domande
Privacy e stanza d’interrogatorio
Le false confessioni
L’importanza dell’empatia nella
ricerca della verità
La Criminologia e/o le Scienze Forensi sono
definite come l'insieme delle discipline in
cui l'oggetto comune è la
materializzazione di prove legalmente
ammissibili, rilevate utilizzando
metodologie scientifiche.
Tutte le scienze possono rendersi forensi
una volta che vengono utilizzate in
procedure giudiziarie, ma vi è la necessità
di adeguare le tecniche specifiche
impiegate per la ricerca alla fornitura di
prove per scopi legali.
Per questo motivo, il corso, strutturato sul
modello Statunitense, si propone di
formare professionisti nell’ambito della
Criminologia, della Sicurezza e delle
Scienze Forensi che sappiano utilizzare le
tecniche più avanzate di queste discipline
e di fornire un attestato di livello superiore
da poter utilizzare sia nello svolgimento
delle singole professioni che in Tribunale.
14. ARGOMENTI
Crime Scene Investigation:
tecniche e strategie
Il ruolo della medicina legale
nella soluzione dei casi
Le diverse interpretazioni delle
prove scientifiche
Elementi di psicologia e
psichiatria forense
Criminologia
Le Organizzazioni Criminali
Tecniche dell'interrogatorio e
rilevazione della Menzogna
Il Carcere
Il programma è progettato per andare oltre i
classici studi di criminologia e/o criminalistica e
rappresenta una risposta all’attuale esigenza di
una formazione di livello superiore in tecniche
avanzate, utilizzate nelle investigazioni criminali
e nelle scienze forensi, nonché nelle loro
relative applicazioni informatiche. Un
importante obiettivo è quello di sviluppare la
comprensione degli aspetti applicativi e teorici
della criminalità e della giustizia penale.
Si tratta di un programma di formazione teorica-
pratica che comprende al suo interno lo studio
di casi pratici e attuali, così come altri scelti
appositamente per gli studenti al fine di
acquisire e assimilare le adeguate conoscenze.
Fin dall'inizio del programma, verranno
introdotti veri e propri casi giudiziari di vita
reale, per offrire agli allievi la possibilità di
imparare a redigere relazioni nell’ambito di
indagini penali, così come altre più
specificamente incentrate sulla loro linea di
studio. Inoltre il corso permetterà di sviluppare
approcci olistici per le indagini investigative,
fornendo i più moderni strumenti teorici e
tecnici per migliorare la capacità di valutazione
e la gestione di indagini in modo critico.
L’attestazione finale del corso offre la possibilità
di iscriversi all’Albo degli Esperti Tecnici
d’ufficio presso i Tribunali di qualunque Regione
Italiana.
15. GLI ESERCIZI
Durante il corso
l'operatore acquisirà
profondamente l'utilizzo
dei sei esercizi base
previsti dalla tecnica, in
particolare:
- il pre-esercizio della
Calma
- Pesantezza
- Calore
- Respiro
- Cuore
- Plesso Solare
- Fronte Fresca
Il Training Autogeno è una tecnica di rilassamento basata
sulla correlazione tra stati psichici (in particolare le
emozioni) e aspetti somatici dell'individuo. Ogni
esperienza viene mediata, infatti, dal soma: attraverso
questo si può accedere, usando una sorta di "corsia
preferenziale", all'origine dell'esperienza stessa.
Indurre volontariamente, a livello corporeo, delle risposte
tipiche degli stati di quiete di un soggetto ha, da una
parte, riflessi sull'autopercezione, a livello cognitivo, della
propria condizione emozionale e dall'altra produce una
risposta somatica coerente con l'induzione stessa. In
pratica la modifica dell'assetto psicofisiologico del
soggetto si inserisce in un processo che si auto determina
(autogeno, appunto) partendo dal soma per arrivare alla
psiche per tornare al soma e così via.
Il Training Autogeno, come dimostra la letteratura
scientifica, non è una tecnica basata sulla suggestione. Le
modifiche che si producono con un adeguato allenamento
hanno carattere di stabilità e costanza nel tempo, fattori
questi assenti sia nella suggestione in senso generale che
nella suggestione ipnotica che proprio per questo incontra
talvolta notevoli limitazioni nella sua applicazione.
L’obiettivo primario del corso è quello di fornire una
formazione esperienziale attraverso un metodo di lavoro
basato su:
- esperienze guidate
- discussione dei vissuti soggettivi
- stili personali di conduzione
DURATA
Il corso ha uno sviluppo
di 48 ore articolate in 3
week-end di lavoro
esperenziale intensivo.
16. REACHING OUT
Il corso formativo ha un
taglio estremamente pratico
con lo scopo di formare i
partecipanti sulla
complessità della demenza e
su come gestire e trattare i
sintomi cognitivi acquisendo
competenze spendibili nella
pratica professionale.
Negli ultimi anni si è assistito ad una maggiore diffusione
delle terapie non farmacologiche nella cura della persona
con demenza. Queste comprendono diversi approcci di
stimolazione cognitiva, comportamentale ed ambientale
accomunate dall’obiettivo principale di ri-attivare e
potenziare il funzionamento cognitivo e sociale per
rallentare i processi di declino cognitivo.
In particolare la terapia di stimolazione cognitiva ha
mostrato risultati di efficacia terapeutica nella cura delle
persone con demenza soprattutto nelle fasi lievi e
moderate della malattia. Il programma di stimolazione
cognitiva è estremamente flessibile e può essere rivolto al
singolo o al gruppo, può essere proposto con esercizi
carta e matita o davanti al computer, può essere condotto
a domicilio o all’interno di istituzioni.
Da diversi decenni viene applicata la terapia di
ri-orientamento alla realtà, meglio conosciuta con
l’acronimo ROT, finalizzata a migliorare l’orientamento
della persona rispetto al tempo, allo spazio e a sé stessi.
Per arrivare ad oggi con la Cognitive Stimulation Therapy
(CST) l’unico trattamento con basi scientifiche ed
evidenze di efficacia che promuove la qualità di vita della
persona con demenza e di chi se ne prende cura.
Questo corso intende fornire le informazioni e gli
strumenti utili a:
• effettuare una preliminare e valida diagnosi differenziale
attraverso l’utilizzo delle principali batterie di screening
del funzionamento cognitivo per la demenza;
• conoscere e saper mettere in pratica le principali
tecniche di stimolazione cognitiva a seconda del caso
clinico.
ARGOMENTI
La demenza: i criteri
diagnostici delle principali
forme cliniche e le fasi di
malattia
Introduzione alla valutazione
cognitiva delle demenze
Il programma Reality
Orientation Therapy (ROT):
- ROT formale
- ROT informale
Il programma Cognitive
Stimulation Therapy (CST):
- CST individuale
- CST di gruppo
OBIETTIVO
17. GLI ESERCIZI
Durante il corso il
partecipante acquisirà
l'utilizzo dei sei esercizi
base previsti dalla
tecnica, in particolare:
- il pre-esercizio della
Calma
- Pesantezza
- Calore
- Respiro
- Cuore
- Plesso Solare
- Fronte Fresca
La pratica del training autogeno ha tra le sue finalità un
maggior controllo dello stress, dell'ansia, una riduzione
generale della tensione emotiva e il recupero delle
energie, anche grazie a un ridimensionamento spontaneo
delle emozioni negative "allegate" a determinati vissuti.
Questa tecnica, tuttavia, non è indicata per chiunque: non
è adatta in coloro che dovessero trovarsi in una condizione
depressiva importante (non riuscirebbero a raggiungere il
livello minimo di concentrazione necessaria) ed è
fortemente controindicata in caso di psicosi.
Nel disturbo bipolare dell'umore può provocare una
condizione di disagio in alcuni casi grave, nei casi di
dissocizione può essere del tutto inutile o dannosa, dove vi
siano segni di scissione della personalità può accentuarne
i sintomi.
Il Training autogeno è utile inoltre nella cura di ansia,
insonnia, emicrania, asma, ipertensione, attacchi di panico
e in tutte quelle patologie dove l'aspetto psicosomatico
sia rilevante. Ma anche in molti altri contesti il TA ha un
ruolo positivo: in particolare per atleti e sportivi in genere
in quanto favorisce il recupero di energie permettendo
una migliore gestione delle proprie risorse, migliora la
concentrazione e contribuisce al conseguimento di alte
prestazioni.
È importante sapere che nel training autogeno il
rilassamento non è la cosa principale, ma è un "effetto
collaterale" del mutato equilibrio psicofisico.
18. Il saper progettare è una di quelle competenze di estrema importanza
oggi per chiunque voglia immettersi nel mondo del lavoro ed in
particolare nel lavoro sociale. La capacità di rispondere a bandi, attraverso
la progettazione, infatti rimane il principale canale per poter avviare
progetti e servizi.
Nel progettare è importante considerare alcune tappe logiche del
processo, ovvero alcuni punti da considerare che devono
obbligatoriamente essere presi in considerazione; anche nei formulari
più diversi, alcuni punti vengono sempre presi in considerazione, e il
progettista deve sempre averli chiari in testa. Semmai, la difficoltà può
risiedere nel capire dove, all’interno di un determinato formulario, si
chiede quel determinato elemento.
Il corso si pone l'obiettivo di dare strumenti
metodologici ed interpretativi utili alla
stesura di progetti di intervento relativi al
contesto sociale, per cui parleremo di
interventi nell'ambito scolastico, dei
servizi socio-assistenziali e della
comunità più allargata.
Il corso è rivolto a tutte quelle figure professionali impegnate nella
progettazione di interventi a carattere sociale. Nello specifico ci riferiamo
a Psicologi, Assistenti Sociali, Educatori professionali, Pedagogisti,
Sociologi, Responsabili dei Servizi Sociali di Istituzioni pubbliche e private.
IDEAZIONE
PROCESSI
VALUTAZIONE
SVILUPPO
19. CORSO DI ALTA FORMAZIONE
Il presente percorso formativo si propone all’attenzione di tutti coloro i
quali intendono sviluppare conoscenze e competenze necessarie alla
progettazione, realizzazione, verifica e gestione degli interventi di
selezione del personale.
Saranno presi in esame i momenti salienti di un processo di selezione,
sia dal punto di vista del selezionatore, che, del selezionato.
Inoltre, si porrà l’accento, sulla ricerca del lavoro online, su come curare
la self reputation e come entrare in contatto con le aziende mediante
gli strumenti del web 2.0.
I° MODULO: JOB PROFILE
E PREVISIONE ESIGENZE
PERSONALE
II° MODULO: COLLOQUIO
DI SELEZIONE
III° MODULO: LA
RICERCA DEL
LAVORO ON-LINE
LA SELEZIONE AZIENDALE COME
PROCESSO DI SVILUPPO
Job Profile: analisi e definizione
del jricercato
Ruolo, posizione, mansione,
compiti, attività
Requisiti di base
Metodologie e strumentazione:
tests, questionari, prove di
gruppo e simulazioni
Linee guida di analisi e ricerca:
obiettivi razionali ed emozionali,
interessi personali/professionali
/extraprofessionali
ARGOMENTI
20. IGEAC E N T R O P R O M O Z I O N E S A L U T E
T E L . 0 8 5 . 2 4 0 5 3 3 2 - 3 4 8 . 6 6 1 6 4 2 1
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