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Ing. Marco Signorini – Dott. Maurizio Ferrari




INGEGNI Tech S.r.l. – registered office: via Resegone, 24 – 20025 Legnano (MI) headquarters: via Monza, 6 - 20025 Legnano (MI) – Italy
Introduzione ai sistemi di domotica


Indice

•   Introduzione ai sistemi di domotica
•   Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
•   Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio
•   Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica
•   Costi, benefici e problematiche della domotica
•   Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e
    sistema VoIP
Cosa è la domotica oggi


• La domotica è la scienza che si occupa dello studio delle
  tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e
  più in generale in tutti gli ambienti dove l’uomo si è
  insediato.
• Il termine domotica deriva dal latino domus che significa
  "casa".
• Altri nomi della domotica, all’estero: home automation,
  domotics.
• E’ una scienza interdisciplinare perché richiede l'apporto di
  molte tecnologie e professionalità, tra le quali ingegneria
  edile, elettrotecnica, elettronica, telecomunicazioni ed
  informatica.
Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno                1/9


• La domotica si applica in tutti gli ambienti antropizzati, ovvero gli
  ambienti in cui le caratteristiche naturali originarie
  (flora, vegetazione, fauna, ecc.) sono state alterate dall’uomo.

• La domotica ha come obiettivo:
    – la salvaguardia e il miglioramento delle attività umane,
    – la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni fisiche e prestazionali del
      manufatto edilizio dotato di queste apparecchiature.
• La domotica determina:
    –   ottimizzazione delle funzionalità abitative
    –   sicurezza
    –   risparmi energetici e di gestione
    –   prolungamento della “vita utile” dell’edificio
Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno   2/9


Ottimizzazione delle funzionalità applicative

• Un sistema di domotica offre innanzi tutto una serie di servizi che
  rendono più semplice la vita dell’uomo, in tutti i contesti.
• Tramite un impianto domotico è possibile ottenere un
  miglioramento delle attività che noi tutti svolgiamo all’interno
  della abitazioni, del luogo di lavoro, degli ambienti pubblici.
• Esempio: la gestione del termostato di casa da remoto.
Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno     3/9


Sicurezza

• E’ determinata dal controllo costante dell’ambiente abitativo.
• Un impianto di domotica garantisce la sicurezza attiva a diversi
  livelli: controllo allagamenti, controllo fughe di gas, controllo
  accessi e antieffrazione, antincendio.
Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno   4/9


Risparmi energetici e di gestione.

• Maggiori informazioni e consapevolezza dello stato abitativo
  determina anche la possibilità di intervenire tempestivamente
  qualora si verifichi uno spreco di energia.
• Esempio: l’apertura di una finestra in inverno ferma l’impianto di
  riscaldamento un quella zona
Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno   5/9


Prolungamento della “vita utile” dell’edificio.

• L’ottimizzazione dell’utilizzo degli elettrodomestici e degli
  automatismi presenti nell’edificio, tra cui anche l’impianto di
  riscaldamento, consente il prolungamento della vita degli stessi.
• La consapevolezza tempestiva di eventuali anomalie, permette un
  intervento repentino.
Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno    6/9


Le aree domotiche

Area dell’energia e dell’illuminazione.
Misuratori digitali, punti luce e prese comandati e temporizzati, reti
ad onde convogliate, controllo carichi elettrici, sistemi fotovoltaici,
controllo parametri illuminotecnici (con l’illuminazione LED, il
controllo del colore), scenari illuminotecnici.
Area inerente il sistema di telecomunicazione interno/esterno e
di trasmissione
Tipologia e topologia della rete informatica (LAN, Wireless, ADSL),
sistema telefonico (ISDN, VoIP, apparati satellitari mono e
bidirezionali, decoder, hi-fi, home theatre.
Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno   7/9


Area di sistemi di controllo degli impianti microclimatici, comfort
ambientale:
• regolazione di processo, attraverso l’interfacciamento degli
  impianti idrotermsanitari/condizionamento/climatizzazione con
  strumentazione a microprocessore dei sistemi analogici.
• programmi e procedure di risparmio energetico e telecontrollo a
  distanza (energy saving); produzione di energia elettrica e calore:
  pannelli fotovoltaici, generatori eolici e solari ad acqua.
Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno   8/9


Area della sicurezza attiva:
• sistemi di protezione: allarme, antieffrazione e controllo accessi e
  transiti: security.
• Sistemi di protezione ambientale: antincendio, antiallagamento,
  anticatastrofe: safety.


Area inerente gli elettrodomestici bianchi:
• Elettrodomestici che incorporano funzioni intelligenti e di
  telecontrollo, compreso: telefoni cellulari, computer palmari,
  telecomandi radio/infrarossi, consolle videogiochi, sistemi di
  intrattenimento.
Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno                9/9




    comfort              sicurezza          risparmi energetici e   prolungamento vita
                                                 di gestione              edificio
In cosa consiste un sistema di domotica                          1/7


• L’architettura generale di un sistema domotico è sostanzialmente
  suddivisa, con le debite eccezioni, in:
    –   Consolle domotica
    –   Quadro tecnico di distribuzione domotica (QTDD)
    –   Reti fisiche/logiche e sistemi di comunicazione
    –   Sistema periferico generale dei dispositivi in campo
    –   Sistema periferico degli elettrodomestici intelligenti
    –   Sistema informatico di supervisione e controllo
In cosa consiste un sistema di domotica                        2/7


Consolle domotica

• rappresenta l’interfaccia utente per il colloquio con il sistema
• è posizionata in un posto facilmente accessibile e centrale
  rispetto alla topologia dell’appartamento, oppure è mobile
• composta generalmente da un apparecchio dotato di uno
  schermo dove si possono leggere gli stati delle entità (luci,
  automatismi ecc.) e dove si possono imputare dei comandi.

• alternativa :
    – Telefono VoIP opportunamente programmato
In cosa consiste un sistema di domotica                                   3/7


Quadro tecnico di distribuzione domotica (QTDD)

• E’ il punto in cui si dipartono le linee di cablaggio
• Generalmente posizionato in un punto baricentrico all’interno
  dell’abitazione
• E’ il punto in cui il sistema interno all’abitazione si collega con i
  canali esterni (ADSL, telefono)
In cosa consiste un sistema di domotica                            4/7


Reti fisiche/logiche e sistemi di comunicazione

• Costituisce l’insieme dei collegamenti
• Fisiche: possono essere di diversi tipi: punto a punto, multipunto,
  a bus, wireless, LAN, su onde convogliate
• Logiche: software operativo e di comunicazione
In cosa consiste un sistema di domotica                       5/7


Sistema periferico generale dei dispositivi in campo

• Tutto ciò che è periferico e che consente di monitorare o
  comandare una entità
• Attuatori (esempi per luci e tapparelle)
• Sensori (esempio sensore di temperatura)
In cosa consiste un sistema di domotica                            6/7


Sistema periferico degli elettrodomestici intelligenti

• Composto da tutti gli elettrodomestici cosiddetti “intelligenti” che
  possono dialogare tra loro e con il sistema centrale
• Elettrodomestici dotati di microprocessore che creano delle sotto
  reti sitemiche rispetto all’impianto centrale
In cosa consiste un sistema di domotica                           7/7


Sistema informatico di supervisione e controllo

• E’ il cuore del sistema, dotato di un software di supervisione e di
  controllo
• Accetta input dalla sensoristica
• Permette l’instradamento dei comandi inputati tramite la Consolle
  domotica
La domotica in campo residenziale                                1/2


I principali servizi domotici dedicati ad una utenza residenziale:



•   termoregolazione
•   antifurto
•   gestione scenari
•   gestione luci
•   controllo irrigazione
•   telecamere
•   accesso e controllo dei servizi dall'esterno
La domotica in campo residenziale                                 2/2


I principali servizi domotici dedicati ad una utenza aziendale:
• Termoregolazione finalizzata alla diminuzione dei costi
• Gestione luci nell’ottica del risparmio energetico e TCO (meno luci
   accese = meno luci da sostituire e meno costi elettrici)
• Monitoraggio impianti tecnici: presenza di
   fumo/incendio, ascensori, termoregolazione/climatizzazione, luci
   spazi condivisi, allarmi, antiintrusione, controllo accessi aree
   pubbliche/private tramite badge/rfid
• telecamere di videosorveglianza
• accesso e controllo dei servizi dall'esterno
• antifurto
Introduzione ai sistemi di domotica


Indice

•   Introduzione ai sistemi di domotica
•   Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
•   Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio
•   Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica
•   Costi, benefici e problematiche della domotica
•   Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e
    sistema VoIP
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70                        1/5


Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
L’impianto elettrico all’interno degli stabili ha avuto un’evoluzione
trainata, principalmente, dalla ricerca di comfort e dalla sempre
maggiore disponibilità di dispositivi elettronici.

Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70
• Nato per risolvere esigenze piu’ limitate rispetto a quelle odierne
• Associato ad una logica “punto-punto”
• Scarsamente ampliabile o riconfigurabile se non a fronte d’ingenti
  costi
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70       2/5


Esigenze limitate



•   Ridotto numero di punti luce
•   Ridotto numero di apparecchi elettrici ausiliari
•   Riscaldamento tipicamente centralizzato
•   Ridotto numero di automatismi
•   Mancanza d’integrazione tra impianti disomogenei
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70             3/5


Tipiche soluzioni circuitali: Accensione luce da due punti
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70                    4/5


Tipiche soluzioni circuitali: Accensione luce da tre o piu’ punti
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70   5/5


Caos all’aumentare della complessità
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80         1/8


Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80


• Nato per risolvere il crescente aumentare delle richieste
  da parte degli utenti
• Si introduce il concetto di “stella”
• Mediamente riconfigurabile a fronte di costi inferiori
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80             2/8


Esigenze in forte crescita

• Si comincia a pensare all’impianto elettrico come un mezzo
  per migliorare il comfort abitativo e non solo come un
  aspetto funzionale
• Gli sviluppi dell’economia e dell’elettronica portano a una
  rapida espansione degli apparecchi presenti nelle abitazioni e
  negli uffici
• Le esigenze di sicurezza elettrica aumentano a causa del
  crescente numero di apparecchi installati
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80                  3/8


Esigenze in forte crescita

• L’illuminazione d’interni acquista un ruolo importante
• Gli stabili sono dotati sempre più spesso di antifurti e
  automatismi quali, ad esempio, apricancello, videocitono,
  telecamere di sorveglianza, più punti di accesso alla rete
  telefonica pubblica.
• E’ l’era dell’HiFi, delle console da videogiochi in TV, della
  filodiffusione
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80               4/8


L’introduzione della “stella”

• Il proliferare di apparecchi elettrici, punti luce, automatismi
  fa presto collassare il concetto “punto-punto” tipico dei
  piccoli impianti
• Si comincia a pensare all’impianto elettrico come sistema da
  “progettare assieme ai muri”
• Si tende a separare il sistema di “controllo” da quello di
  “attuazione”
• Si concentrano i cablaggi e gli apparecchi di attuazione in
  cassette di piano o di stabile; stanze tecniche
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80          5/8


Vantaggi del sistema a stella

• Maggiore integrazione di sottosistemi non prima
  interconnessi
• Limitazione della complessità circuitale
• Introduzione di automatismi a costo ridotto
• Più in generale: limitazione dei costi necessari
  all’ampliamento del sistema elettrico
• Maggiore sicurezza elettrica unita a un aumento della
  disponibilità dell’impianto
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80   6/8


Esempio di sistema a stella



 Tutte le connessioni
 vengono accentrate
 verso cassette o
 zone tecniche
 attraverso canali
 orizzontali o
 montanti
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80   7/8


Esempio di riduzione complessità circuitale
Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80               8/8


Svantaggi del sistema a stella


•   Maggiori costi d’installazione iniziale
•   Non risolve tutti i problemi
•   Deve essere progettato con lo stabile
•   Usato tipicamente nel terziario e in abitazioni di lusso
Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi         1/12


Introduzione dei sistemi a BUS

• Nato per risolvere le problematiche introdotte dai sistemi a
  connessione “punto-punto” e da quelli “a stella”
• Basato sullo scambio d’informazioni da parte di agenti
  elettronici
• Ha l’obiettivo di realizzare un sistema facilmente
  riconfigurabile a costi ridotti
Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi          2/12


Che cosa è un sistema a BUS

• Nei sistemi elettronici e nei computer in particolare, il BUS è
  un canale che permette a periferiche e parti del sistema di
  "dialogare" tra loro.
• Diversamente dalle connessioni punto-punto un solo bus può
  collegare tra loro più dispositivi.
Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi        3/12


Che cosa è un sistema a BUS

• I sistemi a BUS si suddividono in due grandi categorie:
    – BUS Parallelo
    – BUS Seriale
Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi   4/12


Che cosa è un sistema a BUS
Esempi di BUS parallelo:
• BUS su circuito stampato

• BUS SCSI o PATA per il
  controllo Hard Disk

• BUS Centronics per il
  controllo delle stampanti (ad
  aghi)
Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi   5/12


Che cosa è un sistema a BUS
Esempi di BUS seriale:
• USB
• Ethernet
• RS485, usato in ambito industriale
Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi                6/12

La Domotica viaggia sul BUS

• Per integrare differenti sottosistemi occorre un mezzo di
  trasmissione condiviso da tutti
• La separazione di controlli e attuatori introdotta nei sistemi a
  stella richiede un mezzo di comunicazione tra i dispositivi
• La necessità di ridurre il numero dei cablaggi, propria dei sistemi a
  stella, necessita di un mezzo condiviso tra dispositivi
• La necessità di espandere un impianto elettrico in configurazioni
  differenti da quella a stella rende necessario un sistema di
  comunicazione semplice da derivare
• La sicurezza elettrica, soprattutto per quanto riguarda la parte di
  controllo, è intrinseca dei sistemi a BUS che lavorano a tensioni di
  sicurezza - SELV [Safety Extra-low Voltage]
Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi   7/12


Esempio di impianto basato su BUS
Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi   8/12


Esempio di impianto basato su BUS
Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi            9/12


Vantaggi di un sistema a BUS

• Tutti i dispositivi sono connessi a un unico cavo, tipicamente
  un doppino, nel quale vengono fatte transitare le
  informazioni necessarie alla sopravvivenza del sistema stesso

• Tutti i dispositivi di controllo e attuazione sono alimentati dal
  doppino
Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi           10/12


Vantaggi di un sistema a BUS

• Poiché tutti i dispositivi sono collegati al bus, non è più
  importante la loro ubicazione ma prende forma il concetto di
  “servizio”

• Poiché tutti i dispositivi sono collegati al bus, tutti possono
  parlare tra di loro (integrazione di sistemi non omogenei)

• L’integrazione di sottosistemi disomogenei favorisce un
  utilizzo consapevole delle risorse energetiche e semplifica la
  realizzazione di stabili compatibili con le recenti normative
  sul risparmio energetico
Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi            11/12


Svantaggi di un sistema a BUS

• Costi iniziali superiori ai sistemi tradizionali
• Consumi di standby
• Maggiore probabilità di guasto, rispetto ai sistemi
  tradizionali, dovuta a una maggiore complessità
• Maggiore costo di riparazione in caso di guasto
• Richiedono progettisti e installatori più qualificati rispetto al
  passato
Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi       12/12


Il BUS non è soltanto un mezzo di comunicazione…

• Entità disomogenee dialogano con linguaggi differenti tra di
  loro
• L’integrazione scaturisce dalla definizione di un linguaggio
  comune, non solo dal mezzo di comunicazione utilizzato



• Necessità di definire dei protocolli di comunicazione
• Necessità di standardizzare dei protocolli di comunicazione
Protocolli di domotica residenziale                                 1/5


Protocolli di domotica residenziale

Si dividono in differenti tipologie:
• Protocolli “aperti”, o gestiti da consorzi di Aziende *KNX, ZigBee+
• Protocolli proprietari più, o meno, “aperti” *SCS+

A loro volta si identificano due differenti tipologie:
• Protocolli con mezzo fisico interscambiabile [LonWorks, KNX]
• Protocolli con mezzo fisico non interscambiabile [X10, SCS, ZigBee]
Protocolli di domotica residenziale                         2/5


Che cosa accomuna i protocolli di Domotica

• Mezzo di comunicazione condiviso

• Presenza di entità autonome e in grado di “parlare” anche se
  non “interrogate”

• Necessità di arbitraggio del BUS

• Limitazione dei danni e disservizi causati da guasto
Protocolli di domotica residenziale                                  3/5


Come funziona un sistema a BUS
• Ogni entità affacciata sul BUS possiede uno o più identificativi
  univoci all’interno del sistema




• Ogni entità è in grado di operare e/o inviare informazioni relative
  al suo ristretto campo di azione. Ignora tutto ciò che non lo
  riguarda o che ritiene “errato”.
• Ogni unità può essere interrogata sul suo stato attuale
Protocolli di domotica residenziale                                      4/5


Come funziona un sistema a BUS
• Ogni unità fornisce uno o più servizi univocamente
  identificabili tramite un indirizzo [o canale] definito da un
  codice numerico
• Il BUS può trasportare informazioni di segnalazione e di
  contenuti.
    – Le segnalazioni avvengono tramite scambio di dati che, tipicamente,
      vengono “pacchettizzati” seguendo le regole del protocollo
    – I contenuti possono essere trasmessi con codifiche differenti a quelle
      della segnalazione [banda base, modulazione di frequenza] oppure
      essere gestiti nello stesso modo delle informazioni di segnalazione
Protocolli di domotica residenziale   5/5


Come funziona un sistema a BUS
Protocolli di domotica alternativi                                 1/4


Protocolli di domotica alternativi
• Sono quei protocolli informatici che non sono nati al fine di essere
  integrati in un impianto di Domotica ma che, per la loro
  ubiquità, presentano interessanti opportunità di integrazione tra
  sistemi disomogenei.
• Spesso hanno costi irrisori, nonostante celino una complessità
  tecnica molto più elevata dei sistemi tipicamente presenti in
  impianti di Domotica, poiché traggono vantaggio dalle economie
  di scala
• Derivando da tecnologie informatiche, non sempre, da soli, sono
  in grado di fornire un’integrazione ottimale. Sarebbe più corretto
  parlare di “insiemi di protocolli”
• Spesso sono basati su concetto “client-server” che poco si presta
  in ambito residenziale
Protocolli di domotica alternativi                                 2/4

Ethernet e WiFi
• Ampiamente utilizzati in ambito informatico per lo scambio
  d’informazioni tra elaboratori
• Da una decina d’anni è sempre più facile trovarli su
  apparecchiature industriali
• Da qualche anno è sempre più facile trovarli su apparecchiature
  destinate al residenziale
• Permettono un trasferimento dati a una velocità interessante per
  tutti i campi della Domotica: dall’attuazione al controllo remoto;
  dalla telefonia e/o video-telefonia alla distribuzione di materiale
  audio/video sia privato che pubblico.
• Costi d’interconnessione relativamente bassi
• Tipologia tipicamente a stella (per Ethernet cablata)
• Descrive “solo” lo strato fisico e d’indirizzamento, non quello
  applicativo
Protocolli di domotica alternativi                                       3/4


ZigBee
• Standard emergente basato sull’IEEE 802.15.4 per la realizzazione di reti
  wireless personali (WPA)
• Obiettivo iniziale è il trasferimento di dati a basso bitrate, con un costo
  energetico minimo
• Identifica strutture MESH non mirate, economiche e autogestite, utili nel
  caso residenziale per coprire differenti ambienti
• Progettato per sistemi embedded: cerca di abbassare i costi legati alla
  complessità di WiFi che non è giustificabile in molti settori
• Costo ancora alto dei sistemi, dovuto alla non attuale pervasività sul
  mercato
• Per implementare un qualsiasi oggetto compatibile ZigBee occorre far
  parte della ZigBee Alliance
Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile


Ricapitolando
• L’impianto elettrico ha subito un’evoluzione trainata dalle
  crescenti esigenze di comfort, sicurezza e controllo degli stabili e
  delle unità abitative
• Le topologie impiantistiche hanno cercato di risolvere
  problematiche associate ai costi di manutenzione e ampliamento
• L’elettronica è venuta in aiuto sdoganando tecnologie utilizzate
  nell’informatica adattandole a contesti propri dell’edilizia
  attraverso l’introduzione del concetto di BUS
• La condivisione di un mezzo di trasmissione e la nascita di
  protocolli hanno favorito lo scambio d’informazioni tra mezzi
  disomogenei, realizzando a quella che viene chiamata
  “integrazione di sistemi”
Introduzione ai sistemi di domotica


Indice

•   Introduzione ai sistemi di domotica
•   Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
•   Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio
•   Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica
•   Costi, benefici e problematiche della domotica
•   Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e
    sistema VoIP
GEWISS                                                              1/5


Gewiss

• Chorus: il sistema domotico di Gewiss.
• E’ definito come “un sistema domotico internazionale, in grado di
  offrire soluzioni d'avanguardia per la gestione e il controllo della
  casa e dell'edificio”.
GEWISS                                                               2/5


• Home automation:
   – Illuminazione: accensione/spegnimento, dimmering
   – Automazione: movimentazione tapparelle, tende e
     veneziane, avvolgibili
   – Scenari
   – Termoregolazione: regolazione della temperatura a zone
   – Videocitofonia: citofono e telecamere
   – Meteo: sensori crepuscolari, di luminosità, sensori vento, pioggia
   – Antifurto
• Building automation:
   – Tutte queste funzionalità sono disponibili anche in versione
     Building automation, a questi si aggiunge il controllo accessi
GEWISS                                                             3/5


Tecnologia

• Gewiss ha scelto lo standard Konnex
• Il sistema videocitofonico si basa su linee IP (maggior facilità di
  installazione, cavi Ethernet, maggiore qualità)
• Sistema a radiofrequenza: tutte le aree applicative
  (illuminazione, automazione, termoregolazione…) sono
  controllabili anche tramite un sistema a radiofrequenza.
  Trasmissione dati di tipo impulsivo per rendere il sistema
  affidabile e sicuro.
• Il controllo accessi si basa su transponder
GEWISS                                                           4/5

Controllo e remotizzazione

Controllo
• Vision master: è un pannello touch da incasso che
  permette, tramite un’interfaccia grafica, di monitorare e di
  comandare gli oggetti domotici.




• Nessun prodotto specifico per i sitemi touch come palmari e
  telefoni di nuova generazione
GEWISS                                                                 5/5


Controllo e remotizzazione

Remotizzazione


• Gewiss offre 2 alternative:
   – modulo GSM che permette il controllo tramite SMS
   – Internet gateway: rende disponibile una pagina WEB,
     consultabile anche dall’esterno, che permette il controllo e il
     monitoraggio
BTicino Legrand                                                               1/5


BTicino Legrand

• My Home: il sitema domotico secondo BTicino/Legrand.
• Il sistema comprende:
    – Controllo illuminazione
    – Controllo automatismi: tapparelle, cancelli elettrici
    – Scenari
    – Diffusione sonora: offre un sistema di amplificatori e comandi per il
      controllo dell’audio nell’abitazione
    – Termoregolazione: controllo riscaldamento a zone
    – Sicurezza: gestione anti-intrusione
    – Videosorveglianza e citofonia
BTicino Legrand                                                    2/5


Tecnologia

• Utilizza un sistema BUS proprietario denominato SCS.
• Anche la gestione delle telecamere strutta il BUS: facilità di
  installazione ma bassa qualità e impossibilità di visualizzare più
  telecamere contemporaneamente.
• OpenWebNet: tramite opportuni gateway è possibile il controllo
  del BUS scs anche tramite dispositivi che sfruttano il protocollo
  TCP/IP (computer, palmari, smartphone).
BTicino Legrand                                                     3/5


Controllo e remotizzazione

Controllo
• disponibili pannelli touch minimali da cui è possibile controllare e
  impartire comandi
BTicino Legrand                                                 4/5

Controllo
• tramite il protocolo open OpenWebNet è possibile monitorare e
  comandare le entità senza interagire direttamente con il BUS SCS
BTicino Legrand                                                 5/5

Remotizzazione
• Lavorando su IP, qualsiasi software in grado di aprire una
  connessione TCP/IP e che implementa OpenWebNet può
  interagire con l’edificio.
• Tramite opportune configurazioni sistemistiche è possibile
  accedere alla casa da remoto, tramite un collegamento Internet.
• Esempio: “Domotica” di INGEGNI Tech.
ABB                                                                                  1/3


ABB

• DomusTech: il sistema domotico di ABB:
      – Illuminazione
      – Controllo automatismi: cancelli elettrici, tapparelle
      – Controllo carichi elettrici: disalimenta, tramite una priorità stabilita, una o
        più utenza, al superamento della potenza disponibile
      – Sicurezza: antifurto e sicurezza allagamenti, fumo, gas (sistema GSM)
      – Videocontrollo: tramite telecamere wireless
      – Scenari
      – Termoregolazione
ABB                                                                           2/3


Tecnologia

• 2 soluzioni
      – Bus basato sullo standard Konnex
      – Soluzione totalmente wireless, lavora in radiofrequenza anche per quanto
        riguarda la parte di videsorveglianza.
ABB                                                                 3/3


Controllo e remotizzazione:

Controllo
• Il controllo è permesso da pulsanti e automatismi associati a
  sensoristica (esempio: apro la finestra e in automatico si ferma il
  climatizzatore).


Remotizzazione
• Tramite l’interfaccia DomusLink è possibile controllare e
  comandare le entità tramite SMS/WAP
Introduzione ai sistemi di domotica


Indice

•   Introduzione ai sistemi di domotica
•   Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
•   Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio
•   Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica
•   Costi, benefici e problematiche della domotica
•   Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e
    sistema VoIP
Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica

Telecontrollo ed integrazione di più sottosistemi

I sottosistemi della domotica quali
• termoregolazione
• controllo luci
• controllo carichi
• controllo automatismi
• antifurto e videosorveglianza
• telefonia VoIP
• audio/video (anche tramite mediabox, come per esempio
    Dreambox e simili, con NAS per lo storage di musica e video)

stanno diventando sempre più affini al mondo dell’informatica
Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica

Un sistema domotico oggi e sempre più legato al mondo dei sistemi
informatici:

• prima: i primi pannelli di controllo centralizzati
   – costruiti ad hoc per un sistema domotico specifico
   – poche possibilità di migliorare l’interfaccia grafica
   – costi elevati


• oggi: l’interazione può avvenire tramite tablet e smartphone
   – interfaccia grafica notevolmente migliorata
   – infinite possibilità di interazione e personalizzazione
   – possibilità di scegliere il software migliore per la propria casa
   – costi molto bassi
Applicativo per iPad, iPhone e iPod Touch                         1/1


Caso di “Domotica” per BTicino:
• E’ stato sviluppato un software disponibile su App Store di
  controllo per sistemi iOS (iPhone, iPod Touch e iPad) che
  interagisce con il gateway BTicino e che adotta il protocollo
  OpenWebNet
Applicativo per iPad, iPhone e iPod Touch   1/1

Lo schema di funzionamento
Applicativo per iPad, iPhone e iPod Touch                     1/1


Funzionamento

• Connessione TCP/IP
• Protocolo OpenWebNet
• Apertura 2 canali di comunicazione: monitoring e comando.


                                  Canale di comando



                                  Canale di monitoring
Introduzione ai sistemi di domotica


Indice

•   Introduzione ai sistemi di domotica
•   Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile
•   Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio
•   Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica
•   Costi, benefici e problematiche della domotica
•   Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e
    sistema VoIP
I costi associati all’installazione di un impianto di Domotica      1/3

La complessità intrinseca di un impianto di domotica incrementa i
costi necessari per l’installazione iniziale.
Tali costi devono essere visti come un investimento per il futuro, alla
luce degli indubbi vantaggi che un impianto di Domotica può portare.

I costi visibili…
• Acquisto apparati quali controllo, attuatori, sensori,
   alimentazione, centrali di supervisione, gateway per integrazione
   con reti informatiche etc.
• Acquisto e posa del/dei doppini in rame
• Progettazione del sistema
• Configurazione del sistema
I costi associati all’installazione di un impianto di Domotica           2/3

I costi nascosti…
• Aumento dei costi destinati all’alloggiamento delle
• L’onnipresenza del BUS necessita una progettazione dell’impianto come
    sistema facente parte dello stabile. E’ più complesso adattare uno
    stabile esistente rispetto a prevedere un impianto di Domotica durante
    la costruzione di uno stabile.
• La sostituzione di sistemi elettromeccanici con entità intelligenti e
    autonome introduce dei costi di esercizio derivanti dalla necessità di
    alimentare 24/7 le parti dell’impianto di Domotica
• Il costo associato a un guasto è più elevato rispetto a quello necessario
    alla riparazione su un sistema tradizionale, a parità di danno percepito
    dall’utente
• Spesso la mancanza di competenza dell’installatore amplifica le
    problematiche e i conseguenti tempi e costi di posa, configurazione,
    integrazione
I costi associati all’installazione di un impianto di Domotica      3/3


E’ però SBAGLIATO!

• L’opinione comune che un impianto di Domotica costi molto di più
  rispetto a un impianto tradizionale è frutto di una superficiale
  valutazione dei costi.

• Essa non tiene conto dei reali vantaggi derivanti dall’installazione
  di un impianto Domotico, spesso visibili nel giro di qualche anno

• E’ quindi sbagliato confrontare i costi di un sistema elettrico
  tradizionale con quelli di un sistema di Domotica in grado di offrire
  gli stessi servizi
Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica   1/11


• Le possibilità offerte da un sistema di Domotica sono molteplici e
  uniche. Un buon impianto di Domotica, oltre ad offrire un miglior
  comfort abitativo, rende virtuoso lo stabile alla luce dei recenti
  Decreti Legislativi che regolano l’edilizia in merito alle
  performance energetiche degli edifici.
  L’integrazione di sistemi di rilevazione presenze con i sottosistemi
  di climatizzazione e illuminazione, ad esempio, può ridurre
  considerevolmente l’utilizzo di energia e favorire l’abbattimento di
  GAS a effetto serra.

• La struttura a intelligenza distribuita, propria di un impianto a
  BUS, rende più facile e meno onerosa la modifica e la
  manutenzione di un impianto elettrico.
Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica   2/11

Un primo esempio: Lighting Management

• Il contributo dell’impianto d’illuminazione artificiale alla
  prestazione energetica dell’edificio è importante
  principalmente nel terziario.
• Secondo studi derivanti dall’applicazione della UNI
  EN15193, il fabbisogno energetico di questo sottosistema
  ammonta a circa il 24% del totale. Nel caso residenziale tale
  valore si aggira intorno al 12%.
• La gestione “intelligente” operata da un buon sistema di
  lighting management, può potenzialmente arrivare a far
  risparmiare fino al 75% di energia rispetto a un impianto
  tradizionale
Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica    3/11

Un primo esempio: Lighting Management

• Le operazioni svolte da un sistema di lighting management
  sono, principalmente:
    – Misurazione del grado d’illuminazione di una o più aree, attraverso
      sensori di luminosità opportunamente posti all’interno delle aree da
      illuminare
    – Controllo costante della presenza di persone all’interno dell’area da
      illuminare
    – Controllo automatico dei corpi illuminanti, sulla base delle
      informazioni precedenti, e di ulteriori informazioni provenienti da
      schedulazioni orarie giornaliere, settimanali o mensili
    – L’accensione dei corpi illuminanti può avvenire in modalità
      on/off, nei casi più semplici, o graduale nei casi più complessi
Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica               4/11

Un primo esempio: Lighting Management

• Installazione in building uffici, 3 piani, 20 uffici per piano, circa
  3000mq totali. Attivita’ primaria: lavoro al PC e lettura documenti

• Payback: 4 anni e 6 mesi

• Riduzione consumi energetici: 67500kWh/anno

• Riduzione GHG: 38 ton CO2 eq/anno

                                                                      Fonte: BTicino
Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica   5/11

Un primo esempio: Lighting Management
Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica   6/11


Un secondo esempio: Termoregolazione

• L’incremento del numero d’impianti termici autonomi ha
  limitato in maniera importante i potenziali miglioramenti
  prestazionali associati al riscaldamento delle unità abitative.
• Il senso di “libertà”, caratteristico dell’impianto
  termoautonomo, viene pagato ogni anno in termini di
  riduzione delle prestazioni e, quindi, in termini di costi
  sostenuti.
• Il controllo ottimale dell’impianto di riscaldamento e
  raffrescamento di ogni unità abitativa può trarre grandi
  vantaggi dall’installazione di un impianto di Domotica
Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica        7/11


Un secondo esempio: Termoregolazione

• Le caratteristiche di un tipico sistema di termoregolazione
  intelligente sono:
    – Suddivisione di zone termiche
    – Misurazione costante delle temperature delle zone interne ed esterne
      all’edificio
    – Controllo presenza di persone all’interno delle aree soggette a
      termoregolazione
    – Controllo apertura di porte e finestre nelle zone soggette a
      termoregolazione
    – Modulazione del sottosistema di generazione sulla base delle informazioni
      precedenti e delle pianificazioni programmate dall’utente
    – Modulazione del sottosistema di distribuzione al fine di soddisfare i
      requisiti delle zone termiche
Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica   8/11


Un secondo esempio: Termoregolazione
Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica   9/11


Un secondo esempio: Termoregolazione
Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica   10/11


Un secondo esempio: Termoregolazione
Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica     11/11

Riduzione dei costi di manutenzione e di ampliamento

• La presenza di un BUS di comunicazione semplice da derivare e comune
  a tutti i dispositivi alleggerisce le esigenze di opere murarie nel caso di
  modifiche comportamentali dell’impianto di Domotica
• L’accentramento di molte unità di attuazione e supervisione all’interno
  di nicchie tecniche favorisce l’ampliamento dei servizi e delle
  funzionalità
• La presenza d’intelligenza distribuita permette la modifica
  comportamentale al costo di una sola riprogrammazione delle unità
  coinvolte
• L’interfacciamento dell’impianto con sistemi informatici rende possibile
  l’introduzione di funzionalità avanzate a costo in sostanza nullo, sempre
  più spesso fornite in remoto da società di servizi
Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale          1/7


Il problema della sicurezza informatica

• L’interfacciamento dell’impianto di Domotica con sistemi
  informatici è alla base del telecontrollo. Quest’occasione
  interessante e innovativa può mettere a repentaglio la sicurezza
  dei servizi e dell’impianto stesso.



• Mentre nessuno sarebbe disposto a “dare le chiavi” della propria
  abitazione o del proprio ufficio a degli sconosciuti, è molto facile
  trovare persone che “aprono” la porta informatica del proprio
  sistema, indiscriminatamente.
Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale          2/7


Non ci si rende conto che…

L’accesso estraneo all’impianto:
• Potrebbe violare la propria privacy
• Potrebbe permettere la modifica di parametri ambientali (o creare
   indisponibilità temporanea dell’esercizio)
• Potrebbe causare danno economico
• Potrebbe essere un preludio di effrazione
• Potrebbe creare problemi di gestione di responsabilità (si pensi ad
   esempio al controllo accessi negli uffici ed alla distruzione dolosa
   dei record di accesso)
Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale          3/7


Non ci si rende conto che…

L’accesso estraneo all’impianto:
 • E’ agevolato dall’apertura delle porte del router
 • E’ agevolato dalla scelta di password semplici
 • E’ agevolato dalla ristretta conoscenza delle tecnologie di rete e
    informatiche
 • E’ agevolato dalla leggerezza con cui spesso si affrontano questi
    problemi
 • E’ agevolato dalla limitazione intrinseca dell’hardware e dei
    protocolli in commercio
Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale   4/7


Quindi BASTA DOMOTICA?!?



• Assolutamente NO.



• Si tratta solo di prendere coscienza del problema e
  operare al fine di ridurre le probabilità di accesso
  indesiderate.
Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale           5/7


Domotica equivale a Informatica

• E’ necessario prendere coscienza che un sistema di domotica
  interfacciato con la rete informatica e con Internet è, di
  conseguenza, un sistema informatico
• Non si può ipotizzare che tutti gli apparecchi di un impianto di
  domotica siano in grado di sostenere l’attacco informatico da
  parte di hacker o utenti smaliziati
• Anche se fossero in grado di sostenere l’attacco oggi, questo
  potrebbe non essere vero domani
Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale        6/7


Le regole d’oro

Come per l’informatica, le regole d’oro da tenere in considerazione
per arginare problemi di sicurezza sono:
• Evitare di “affacciare” servizi direttamente su Internet
  permettendo accesso indiscriminato, ma utilizzare il più possibile
  VPN
• Utilizzare password complesse e cambiarle periodicamente
• Aggiornare il più frequentemente possibile l’unità a diretto
  contatto con il mondo esterno (Internet)
Costi, benefici e problematiche della domotica               7/7


Ricapitolando
• La maggiore complessità intrinseca di un sistema di
  Domotica introduce inevitabili costi aggiuntivi se paragonata
  ad un sistema tradizionale con stesse funzionalità
• Le caratteristiche avanzate di un sistema di Domotica
  possono essere messe al servizio del risparmio energetico, a
  tutto vantaggio per l’ambiente e per il portafogli
• L’intelligenza distribuita, propria di un sistema a
  BUS, favorisce il controllo remoto dei servizi presenti negli
  stabili
• Le opportunità di controllo remoto non possono e non
  potranno più non tener conto delle problematiche
  concernenti la sicurezza informatica
Buon risveglio ! 
Grazie per l’attenzione




                     INGEGNI Tech S.r.l.
               http://www.ingegnitech.com
registered office: via Resegone, 24 – 20025 Legnano (MI)
 headquarters: via Monza, 6 – 20025 Legnano (MI) Italy

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Breve corso informativo sulla domotica

  • 1. Ing. Marco Signorini – Dott. Maurizio Ferrari INGEGNI Tech S.r.l. – registered office: via Resegone, 24 – 20025 Legnano (MI) headquarters: via Monza, 6 - 20025 Legnano (MI) – Italy
  • 2. Introduzione ai sistemi di domotica Indice • Introduzione ai sistemi di domotica • Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile • Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio • Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica • Costi, benefici e problematiche della domotica • Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e sistema VoIP
  • 3. Cosa è la domotica oggi • La domotica è la scienza che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale in tutti gli ambienti dove l’uomo si è insediato. • Il termine domotica deriva dal latino domus che significa "casa". • Altri nomi della domotica, all’estero: home automation, domotics. • E’ una scienza interdisciplinare perché richiede l'apporto di molte tecnologie e professionalità, tra le quali ingegneria edile, elettrotecnica, elettronica, telecomunicazioni ed informatica.
  • 4. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 1/9 • La domotica si applica in tutti gli ambienti antropizzati, ovvero gli ambienti in cui le caratteristiche naturali originarie (flora, vegetazione, fauna, ecc.) sono state alterate dall’uomo. • La domotica ha come obiettivo: – la salvaguardia e il miglioramento delle attività umane, – la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni fisiche e prestazionali del manufatto edilizio dotato di queste apparecchiature. • La domotica determina: – ottimizzazione delle funzionalità abitative – sicurezza – risparmi energetici e di gestione – prolungamento della “vita utile” dell’edificio
  • 5. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 2/9 Ottimizzazione delle funzionalità applicative • Un sistema di domotica offre innanzi tutto una serie di servizi che rendono più semplice la vita dell’uomo, in tutti i contesti. • Tramite un impianto domotico è possibile ottenere un miglioramento delle attività che noi tutti svolgiamo all’interno della abitazioni, del luogo di lavoro, degli ambienti pubblici. • Esempio: la gestione del termostato di casa da remoto.
  • 6. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 3/9 Sicurezza • E’ determinata dal controllo costante dell’ambiente abitativo. • Un impianto di domotica garantisce la sicurezza attiva a diversi livelli: controllo allagamenti, controllo fughe di gas, controllo accessi e antieffrazione, antincendio.
  • 7. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 4/9 Risparmi energetici e di gestione. • Maggiori informazioni e consapevolezza dello stato abitativo determina anche la possibilità di intervenire tempestivamente qualora si verifichi uno spreco di energia. • Esempio: l’apertura di una finestra in inverno ferma l’impianto di riscaldamento un quella zona
  • 8. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 5/9 Prolungamento della “vita utile” dell’edificio. • L’ottimizzazione dell’utilizzo degli elettrodomestici e degli automatismi presenti nell’edificio, tra cui anche l’impianto di riscaldamento, consente il prolungamento della vita degli stessi. • La consapevolezza tempestiva di eventuali anomalie, permette un intervento repentino.
  • 9. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 6/9 Le aree domotiche Area dell’energia e dell’illuminazione. Misuratori digitali, punti luce e prese comandati e temporizzati, reti ad onde convogliate, controllo carichi elettrici, sistemi fotovoltaici, controllo parametri illuminotecnici (con l’illuminazione LED, il controllo del colore), scenari illuminotecnici. Area inerente il sistema di telecomunicazione interno/esterno e di trasmissione Tipologia e topologia della rete informatica (LAN, Wireless, ADSL), sistema telefonico (ISDN, VoIP, apparati satellitari mono e bidirezionali, decoder, hi-fi, home theatre.
  • 10. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 7/9 Area di sistemi di controllo degli impianti microclimatici, comfort ambientale: • regolazione di processo, attraverso l’interfacciamento degli impianti idrotermsanitari/condizionamento/climatizzazione con strumentazione a microprocessore dei sistemi analogici. • programmi e procedure di risparmio energetico e telecontrollo a distanza (energy saving); produzione di energia elettrica e calore: pannelli fotovoltaici, generatori eolici e solari ad acqua.
  • 11. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 8/9 Area della sicurezza attiva: • sistemi di protezione: allarme, antieffrazione e controllo accessi e transiti: security. • Sistemi di protezione ambientale: antincendio, antiallagamento, anticatastrofe: safety. Area inerente gli elettrodomestici bianchi: • Elettrodomestici che incorporano funzioni intelligenti e di telecontrollo, compreso: telefoni cellulari, computer palmari, telecomandi radio/infrarossi, consolle videogiochi, sistemi di intrattenimento.
  • 12. Dove si applica e come può essere utile nella vita di ogni giorno 9/9 comfort sicurezza risparmi energetici e prolungamento vita di gestione edificio
  • 13. In cosa consiste un sistema di domotica 1/7 • L’architettura generale di un sistema domotico è sostanzialmente suddivisa, con le debite eccezioni, in: – Consolle domotica – Quadro tecnico di distribuzione domotica (QTDD) – Reti fisiche/logiche e sistemi di comunicazione – Sistema periferico generale dei dispositivi in campo – Sistema periferico degli elettrodomestici intelligenti – Sistema informatico di supervisione e controllo
  • 14. In cosa consiste un sistema di domotica 2/7 Consolle domotica • rappresenta l’interfaccia utente per il colloquio con il sistema • è posizionata in un posto facilmente accessibile e centrale rispetto alla topologia dell’appartamento, oppure è mobile • composta generalmente da un apparecchio dotato di uno schermo dove si possono leggere gli stati delle entità (luci, automatismi ecc.) e dove si possono imputare dei comandi. • alternativa : – Telefono VoIP opportunamente programmato
  • 15. In cosa consiste un sistema di domotica 3/7 Quadro tecnico di distribuzione domotica (QTDD) • E’ il punto in cui si dipartono le linee di cablaggio • Generalmente posizionato in un punto baricentrico all’interno dell’abitazione • E’ il punto in cui il sistema interno all’abitazione si collega con i canali esterni (ADSL, telefono)
  • 16. In cosa consiste un sistema di domotica 4/7 Reti fisiche/logiche e sistemi di comunicazione • Costituisce l’insieme dei collegamenti • Fisiche: possono essere di diversi tipi: punto a punto, multipunto, a bus, wireless, LAN, su onde convogliate • Logiche: software operativo e di comunicazione
  • 17. In cosa consiste un sistema di domotica 5/7 Sistema periferico generale dei dispositivi in campo • Tutto ciò che è periferico e che consente di monitorare o comandare una entità • Attuatori (esempi per luci e tapparelle) • Sensori (esempio sensore di temperatura)
  • 18. In cosa consiste un sistema di domotica 6/7 Sistema periferico degli elettrodomestici intelligenti • Composto da tutti gli elettrodomestici cosiddetti “intelligenti” che possono dialogare tra loro e con il sistema centrale • Elettrodomestici dotati di microprocessore che creano delle sotto reti sitemiche rispetto all’impianto centrale
  • 19. In cosa consiste un sistema di domotica 7/7 Sistema informatico di supervisione e controllo • E’ il cuore del sistema, dotato di un software di supervisione e di controllo • Accetta input dalla sensoristica • Permette l’instradamento dei comandi inputati tramite la Consolle domotica
  • 20. La domotica in campo residenziale 1/2 I principali servizi domotici dedicati ad una utenza residenziale: • termoregolazione • antifurto • gestione scenari • gestione luci • controllo irrigazione • telecamere • accesso e controllo dei servizi dall'esterno
  • 21. La domotica in campo residenziale 2/2 I principali servizi domotici dedicati ad una utenza aziendale: • Termoregolazione finalizzata alla diminuzione dei costi • Gestione luci nell’ottica del risparmio energetico e TCO (meno luci accese = meno luci da sostituire e meno costi elettrici) • Monitoraggio impianti tecnici: presenza di fumo/incendio, ascensori, termoregolazione/climatizzazione, luci spazi condivisi, allarmi, antiintrusione, controllo accessi aree pubbliche/private tramite badge/rfid • telecamere di videosorveglianza • accesso e controllo dei servizi dall'esterno • antifurto
  • 22. Introduzione ai sistemi di domotica Indice • Introduzione ai sistemi di domotica • Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile • Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio • Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica • Costi, benefici e problematiche della domotica • Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e sistema VoIP
  • 23. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70 1/5 Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile L’impianto elettrico all’interno degli stabili ha avuto un’evoluzione trainata, principalmente, dalla ricerca di comfort e dalla sempre maggiore disponibilità di dispositivi elettronici. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70 • Nato per risolvere esigenze piu’ limitate rispetto a quelle odierne • Associato ad una logica “punto-punto” • Scarsamente ampliabile o riconfigurabile se non a fronte d’ingenti costi
  • 24. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70 2/5 Esigenze limitate • Ridotto numero di punti luce • Ridotto numero di apparecchi elettrici ausiliari • Riscaldamento tipicamente centralizzato • Ridotto numero di automatismi • Mancanza d’integrazione tra impianti disomogenei
  • 25. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70 3/5 Tipiche soluzioni circuitali: Accensione luce da due punti
  • 26. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70 4/5 Tipiche soluzioni circuitali: Accensione luce da tre o piu’ punti
  • 27. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 70 5/5 Caos all’aumentare della complessità
  • 28. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 1/8 Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 • Nato per risolvere il crescente aumentare delle richieste da parte degli utenti • Si introduce il concetto di “stella” • Mediamente riconfigurabile a fronte di costi inferiori
  • 29. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 2/8 Esigenze in forte crescita • Si comincia a pensare all’impianto elettrico come un mezzo per migliorare il comfort abitativo e non solo come un aspetto funzionale • Gli sviluppi dell’economia e dell’elettronica portano a una rapida espansione degli apparecchi presenti nelle abitazioni e negli uffici • Le esigenze di sicurezza elettrica aumentano a causa del crescente numero di apparecchi installati
  • 30. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 3/8 Esigenze in forte crescita • L’illuminazione d’interni acquista un ruolo importante • Gli stabili sono dotati sempre più spesso di antifurti e automatismi quali, ad esempio, apricancello, videocitono, telecamere di sorveglianza, più punti di accesso alla rete telefonica pubblica. • E’ l’era dell’HiFi, delle console da videogiochi in TV, della filodiffusione
  • 31. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 4/8 L’introduzione della “stella” • Il proliferare di apparecchi elettrici, punti luce, automatismi fa presto collassare il concetto “punto-punto” tipico dei piccoli impianti • Si comincia a pensare all’impianto elettrico come sistema da “progettare assieme ai muri” • Si tende a separare il sistema di “controllo” da quello di “attuazione” • Si concentrano i cablaggi e gli apparecchi di attuazione in cassette di piano o di stabile; stanze tecniche
  • 32. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 5/8 Vantaggi del sistema a stella • Maggiore integrazione di sottosistemi non prima interconnessi • Limitazione della complessità circuitale • Introduzione di automatismi a costo ridotto • Più in generale: limitazione dei costi necessari all’ampliamento del sistema elettrico • Maggiore sicurezza elettrica unita a un aumento della disponibilità dell’impianto
  • 33. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 6/8 Esempio di sistema a stella Tutte le connessioni vengono accentrate verso cassette o zone tecniche attraverso canali orizzontali o montanti
  • 34. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 7/8 Esempio di riduzione complessità circuitale
  • 35. Il cablaggio di impianti elettrici negli anni 80 8/8 Svantaggi del sistema a stella • Maggiori costi d’installazione iniziale • Non risolve tutti i problemi • Deve essere progettato con lo stabile • Usato tipicamente nel terziario e in abitazioni di lusso
  • 36. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 1/12 Introduzione dei sistemi a BUS • Nato per risolvere le problematiche introdotte dai sistemi a connessione “punto-punto” e da quelli “a stella” • Basato sullo scambio d’informazioni da parte di agenti elettronici • Ha l’obiettivo di realizzare un sistema facilmente riconfigurabile a costi ridotti
  • 37. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 2/12 Che cosa è un sistema a BUS • Nei sistemi elettronici e nei computer in particolare, il BUS è un canale che permette a periferiche e parti del sistema di "dialogare" tra loro. • Diversamente dalle connessioni punto-punto un solo bus può collegare tra loro più dispositivi.
  • 38. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 3/12 Che cosa è un sistema a BUS • I sistemi a BUS si suddividono in due grandi categorie: – BUS Parallelo – BUS Seriale
  • 39. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 4/12 Che cosa è un sistema a BUS Esempi di BUS parallelo: • BUS su circuito stampato • BUS SCSI o PATA per il controllo Hard Disk • BUS Centronics per il controllo delle stampanti (ad aghi)
  • 40. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 5/12 Che cosa è un sistema a BUS Esempi di BUS seriale: • USB • Ethernet • RS485, usato in ambito industriale
  • 41. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 6/12 La Domotica viaggia sul BUS • Per integrare differenti sottosistemi occorre un mezzo di trasmissione condiviso da tutti • La separazione di controlli e attuatori introdotta nei sistemi a stella richiede un mezzo di comunicazione tra i dispositivi • La necessità di ridurre il numero dei cablaggi, propria dei sistemi a stella, necessita di un mezzo condiviso tra dispositivi • La necessità di espandere un impianto elettrico in configurazioni differenti da quella a stella rende necessario un sistema di comunicazione semplice da derivare • La sicurezza elettrica, soprattutto per quanto riguarda la parte di controllo, è intrinseca dei sistemi a BUS che lavorano a tensioni di sicurezza - SELV [Safety Extra-low Voltage]
  • 42. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 7/12 Esempio di impianto basato su BUS
  • 43. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 8/12 Esempio di impianto basato su BUS
  • 44. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 9/12 Vantaggi di un sistema a BUS • Tutti i dispositivi sono connessi a un unico cavo, tipicamente un doppino, nel quale vengono fatte transitare le informazioni necessarie alla sopravvivenza del sistema stesso • Tutti i dispositivi di controllo e attuazione sono alimentati dal doppino
  • 45. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 10/12 Vantaggi di un sistema a BUS • Poiché tutti i dispositivi sono collegati al bus, non è più importante la loro ubicazione ma prende forma il concetto di “servizio” • Poiché tutti i dispositivi sono collegati al bus, tutti possono parlare tra di loro (integrazione di sistemi non omogenei) • L’integrazione di sottosistemi disomogenei favorisce un utilizzo consapevole delle risorse energetiche e semplifica la realizzazione di stabili compatibili con le recenti normative sul risparmio energetico
  • 46. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 11/12 Svantaggi di un sistema a BUS • Costi iniziali superiori ai sistemi tradizionali • Consumi di standby • Maggiore probabilità di guasto, rispetto ai sistemi tradizionali, dovuta a una maggiore complessità • Maggiore costo di riparazione in caso di guasto • Richiedono progettisti e installatori più qualificati rispetto al passato
  • 47. Introduzione dei sistemi a BUS. Vantaggi e svantaggi 12/12 Il BUS non è soltanto un mezzo di comunicazione… • Entità disomogenee dialogano con linguaggi differenti tra di loro • L’integrazione scaturisce dalla definizione di un linguaggio comune, non solo dal mezzo di comunicazione utilizzato • Necessità di definire dei protocolli di comunicazione • Necessità di standardizzare dei protocolli di comunicazione
  • 48. Protocolli di domotica residenziale 1/5 Protocolli di domotica residenziale Si dividono in differenti tipologie: • Protocolli “aperti”, o gestiti da consorzi di Aziende *KNX, ZigBee+ • Protocolli proprietari più, o meno, “aperti” *SCS+ A loro volta si identificano due differenti tipologie: • Protocolli con mezzo fisico interscambiabile [LonWorks, KNX] • Protocolli con mezzo fisico non interscambiabile [X10, SCS, ZigBee]
  • 49. Protocolli di domotica residenziale 2/5 Che cosa accomuna i protocolli di Domotica • Mezzo di comunicazione condiviso • Presenza di entità autonome e in grado di “parlare” anche se non “interrogate” • Necessità di arbitraggio del BUS • Limitazione dei danni e disservizi causati da guasto
  • 50. Protocolli di domotica residenziale 3/5 Come funziona un sistema a BUS • Ogni entità affacciata sul BUS possiede uno o più identificativi univoci all’interno del sistema • Ogni entità è in grado di operare e/o inviare informazioni relative al suo ristretto campo di azione. Ignora tutto ciò che non lo riguarda o che ritiene “errato”. • Ogni unità può essere interrogata sul suo stato attuale
  • 51. Protocolli di domotica residenziale 4/5 Come funziona un sistema a BUS • Ogni unità fornisce uno o più servizi univocamente identificabili tramite un indirizzo [o canale] definito da un codice numerico • Il BUS può trasportare informazioni di segnalazione e di contenuti. – Le segnalazioni avvengono tramite scambio di dati che, tipicamente, vengono “pacchettizzati” seguendo le regole del protocollo – I contenuti possono essere trasmessi con codifiche differenti a quelle della segnalazione [banda base, modulazione di frequenza] oppure essere gestiti nello stesso modo delle informazioni di segnalazione
  • 52. Protocolli di domotica residenziale 5/5 Come funziona un sistema a BUS
  • 53. Protocolli di domotica alternativi 1/4 Protocolli di domotica alternativi • Sono quei protocolli informatici che non sono nati al fine di essere integrati in un impianto di Domotica ma che, per la loro ubiquità, presentano interessanti opportunità di integrazione tra sistemi disomogenei. • Spesso hanno costi irrisori, nonostante celino una complessità tecnica molto più elevata dei sistemi tipicamente presenti in impianti di Domotica, poiché traggono vantaggio dalle economie di scala • Derivando da tecnologie informatiche, non sempre, da soli, sono in grado di fornire un’integrazione ottimale. Sarebbe più corretto parlare di “insiemi di protocolli” • Spesso sono basati su concetto “client-server” che poco si presta in ambito residenziale
  • 54. Protocolli di domotica alternativi 2/4 Ethernet e WiFi • Ampiamente utilizzati in ambito informatico per lo scambio d’informazioni tra elaboratori • Da una decina d’anni è sempre più facile trovarli su apparecchiature industriali • Da qualche anno è sempre più facile trovarli su apparecchiature destinate al residenziale • Permettono un trasferimento dati a una velocità interessante per tutti i campi della Domotica: dall’attuazione al controllo remoto; dalla telefonia e/o video-telefonia alla distribuzione di materiale audio/video sia privato che pubblico. • Costi d’interconnessione relativamente bassi • Tipologia tipicamente a stella (per Ethernet cablata) • Descrive “solo” lo strato fisico e d’indirizzamento, non quello applicativo
  • 55. Protocolli di domotica alternativi 3/4 ZigBee • Standard emergente basato sull’IEEE 802.15.4 per la realizzazione di reti wireless personali (WPA) • Obiettivo iniziale è il trasferimento di dati a basso bitrate, con un costo energetico minimo • Identifica strutture MESH non mirate, economiche e autogestite, utili nel caso residenziale per coprire differenti ambienti • Progettato per sistemi embedded: cerca di abbassare i costi legati alla complessità di WiFi che non è giustificabile in molti settori • Costo ancora alto dei sistemi, dovuto alla non attuale pervasività sul mercato • Per implementare un qualsiasi oggetto compatibile ZigBee occorre far parte della ZigBee Alliance
  • 56. Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile Ricapitolando • L’impianto elettrico ha subito un’evoluzione trainata dalle crescenti esigenze di comfort, sicurezza e controllo degli stabili e delle unità abitative • Le topologie impiantistiche hanno cercato di risolvere problematiche associate ai costi di manutenzione e ampliamento • L’elettronica è venuta in aiuto sdoganando tecnologie utilizzate nell’informatica adattandole a contesti propri dell’edilizia attraverso l’introduzione del concetto di BUS • La condivisione di un mezzo di trasmissione e la nascita di protocolli hanno favorito lo scambio d’informazioni tra mezzi disomogenei, realizzando a quella che viene chiamata “integrazione di sistemi”
  • 57. Introduzione ai sistemi di domotica Indice • Introduzione ai sistemi di domotica • Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile • Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio • Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica • Costi, benefici e problematiche della domotica • Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e sistema VoIP
  • 58. GEWISS 1/5 Gewiss • Chorus: il sistema domotico di Gewiss. • E’ definito come “un sistema domotico internazionale, in grado di offrire soluzioni d'avanguardia per la gestione e il controllo della casa e dell'edificio”.
  • 59. GEWISS 2/5 • Home automation: – Illuminazione: accensione/spegnimento, dimmering – Automazione: movimentazione tapparelle, tende e veneziane, avvolgibili – Scenari – Termoregolazione: regolazione della temperatura a zone – Videocitofonia: citofono e telecamere – Meteo: sensori crepuscolari, di luminosità, sensori vento, pioggia – Antifurto • Building automation: – Tutte queste funzionalità sono disponibili anche in versione Building automation, a questi si aggiunge il controllo accessi
  • 60. GEWISS 3/5 Tecnologia • Gewiss ha scelto lo standard Konnex • Il sistema videocitofonico si basa su linee IP (maggior facilità di installazione, cavi Ethernet, maggiore qualità) • Sistema a radiofrequenza: tutte le aree applicative (illuminazione, automazione, termoregolazione…) sono controllabili anche tramite un sistema a radiofrequenza. Trasmissione dati di tipo impulsivo per rendere il sistema affidabile e sicuro. • Il controllo accessi si basa su transponder
  • 61. GEWISS 4/5 Controllo e remotizzazione Controllo • Vision master: è un pannello touch da incasso che permette, tramite un’interfaccia grafica, di monitorare e di comandare gli oggetti domotici. • Nessun prodotto specifico per i sitemi touch come palmari e telefoni di nuova generazione
  • 62. GEWISS 5/5 Controllo e remotizzazione Remotizzazione • Gewiss offre 2 alternative: – modulo GSM che permette il controllo tramite SMS – Internet gateway: rende disponibile una pagina WEB, consultabile anche dall’esterno, che permette il controllo e il monitoraggio
  • 63. BTicino Legrand 1/5 BTicino Legrand • My Home: il sitema domotico secondo BTicino/Legrand. • Il sistema comprende: – Controllo illuminazione – Controllo automatismi: tapparelle, cancelli elettrici – Scenari – Diffusione sonora: offre un sistema di amplificatori e comandi per il controllo dell’audio nell’abitazione – Termoregolazione: controllo riscaldamento a zone – Sicurezza: gestione anti-intrusione – Videosorveglianza e citofonia
  • 64. BTicino Legrand 2/5 Tecnologia • Utilizza un sistema BUS proprietario denominato SCS. • Anche la gestione delle telecamere strutta il BUS: facilità di installazione ma bassa qualità e impossibilità di visualizzare più telecamere contemporaneamente. • OpenWebNet: tramite opportuni gateway è possibile il controllo del BUS scs anche tramite dispositivi che sfruttano il protocollo TCP/IP (computer, palmari, smartphone).
  • 65. BTicino Legrand 3/5 Controllo e remotizzazione Controllo • disponibili pannelli touch minimali da cui è possibile controllare e impartire comandi
  • 66. BTicino Legrand 4/5 Controllo • tramite il protocolo open OpenWebNet è possibile monitorare e comandare le entità senza interagire direttamente con il BUS SCS
  • 67. BTicino Legrand 5/5 Remotizzazione • Lavorando su IP, qualsiasi software in grado di aprire una connessione TCP/IP e che implementa OpenWebNet può interagire con l’edificio. • Tramite opportune configurazioni sistemistiche è possibile accedere alla casa da remoto, tramite un collegamento Internet. • Esempio: “Domotica” di INGEGNI Tech.
  • 68. ABB 1/3 ABB • DomusTech: il sistema domotico di ABB: – Illuminazione – Controllo automatismi: cancelli elettrici, tapparelle – Controllo carichi elettrici: disalimenta, tramite una priorità stabilita, una o più utenza, al superamento della potenza disponibile – Sicurezza: antifurto e sicurezza allagamenti, fumo, gas (sistema GSM) – Videocontrollo: tramite telecamere wireless – Scenari – Termoregolazione
  • 69. ABB 2/3 Tecnologia • 2 soluzioni – Bus basato sullo standard Konnex – Soluzione totalmente wireless, lavora in radiofrequenza anche per quanto riguarda la parte di videsorveglianza.
  • 70. ABB 3/3 Controllo e remotizzazione: Controllo • Il controllo è permesso da pulsanti e automatismi associati a sensoristica (esempio: apro la finestra e in automatico si ferma il climatizzatore). Remotizzazione • Tramite l’interfaccia DomusLink è possibile controllare e comandare le entità tramite SMS/WAP
  • 71. Introduzione ai sistemi di domotica Indice • Introduzione ai sistemi di domotica • Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile • Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio • Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica • Costi, benefici e problematiche della domotica • Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e sistema VoIP
  • 72. Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica Telecontrollo ed integrazione di più sottosistemi I sottosistemi della domotica quali • termoregolazione • controllo luci • controllo carichi • controllo automatismi • antifurto e videosorveglianza • telefonia VoIP • audio/video (anche tramite mediabox, come per esempio Dreambox e simili, con NAS per lo storage di musica e video) stanno diventando sempre più affini al mondo dell’informatica
  • 73. Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica Un sistema domotico oggi e sempre più legato al mondo dei sistemi informatici: • prima: i primi pannelli di controllo centralizzati – costruiti ad hoc per un sistema domotico specifico – poche possibilità di migliorare l’interfaccia grafica – costi elevati • oggi: l’interazione può avvenire tramite tablet e smartphone – interfaccia grafica notevolmente migliorata – infinite possibilità di interazione e personalizzazione – possibilità di scegliere il software migliore per la propria casa – costi molto bassi
  • 74. Applicativo per iPad, iPhone e iPod Touch 1/1 Caso di “Domotica” per BTicino: • E’ stato sviluppato un software disponibile su App Store di controllo per sistemi iOS (iPhone, iPod Touch e iPad) che interagisce con il gateway BTicino e che adotta il protocollo OpenWebNet
  • 75. Applicativo per iPad, iPhone e iPod Touch 1/1 Lo schema di funzionamento
  • 76. Applicativo per iPad, iPhone e iPod Touch 1/1 Funzionamento • Connessione TCP/IP • Protocolo OpenWebNet • Apertura 2 canali di comunicazione: monitoring e comando. Canale di comando Canale di monitoring
  • 77. Introduzione ai sistemi di domotica Indice • Introduzione ai sistemi di domotica • Differenze rispetto ad un impianto vecchio stile • Panoramica dei sistemi domotici attualmente in commercio • Integrazione dei sistemi di domotica con la rete informatica • Costi, benefici e problematiche della domotica • Dimostrazione di impiantistica basata su sistema BTicino e sistema VoIP
  • 78. I costi associati all’installazione di un impianto di Domotica 1/3 La complessità intrinseca di un impianto di domotica incrementa i costi necessari per l’installazione iniziale. Tali costi devono essere visti come un investimento per il futuro, alla luce degli indubbi vantaggi che un impianto di Domotica può portare. I costi visibili… • Acquisto apparati quali controllo, attuatori, sensori, alimentazione, centrali di supervisione, gateway per integrazione con reti informatiche etc. • Acquisto e posa del/dei doppini in rame • Progettazione del sistema • Configurazione del sistema
  • 79. I costi associati all’installazione di un impianto di Domotica 2/3 I costi nascosti… • Aumento dei costi destinati all’alloggiamento delle • L’onnipresenza del BUS necessita una progettazione dell’impianto come sistema facente parte dello stabile. E’ più complesso adattare uno stabile esistente rispetto a prevedere un impianto di Domotica durante la costruzione di uno stabile. • La sostituzione di sistemi elettromeccanici con entità intelligenti e autonome introduce dei costi di esercizio derivanti dalla necessità di alimentare 24/7 le parti dell’impianto di Domotica • Il costo associato a un guasto è più elevato rispetto a quello necessario alla riparazione su un sistema tradizionale, a parità di danno percepito dall’utente • Spesso la mancanza di competenza dell’installatore amplifica le problematiche e i conseguenti tempi e costi di posa, configurazione, integrazione
  • 80. I costi associati all’installazione di un impianto di Domotica 3/3 E’ però SBAGLIATO! • L’opinione comune che un impianto di Domotica costi molto di più rispetto a un impianto tradizionale è frutto di una superficiale valutazione dei costi. • Essa non tiene conto dei reali vantaggi derivanti dall’installazione di un impianto Domotico, spesso visibili nel giro di qualche anno • E’ quindi sbagliato confrontare i costi di un sistema elettrico tradizionale con quelli di un sistema di Domotica in grado di offrire gli stessi servizi
  • 81. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 1/11 • Le possibilità offerte da un sistema di Domotica sono molteplici e uniche. Un buon impianto di Domotica, oltre ad offrire un miglior comfort abitativo, rende virtuoso lo stabile alla luce dei recenti Decreti Legislativi che regolano l’edilizia in merito alle performance energetiche degli edifici. L’integrazione di sistemi di rilevazione presenze con i sottosistemi di climatizzazione e illuminazione, ad esempio, può ridurre considerevolmente l’utilizzo di energia e favorire l’abbattimento di GAS a effetto serra. • La struttura a intelligenza distribuita, propria di un impianto a BUS, rende più facile e meno onerosa la modifica e la manutenzione di un impianto elettrico.
  • 82. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 2/11 Un primo esempio: Lighting Management • Il contributo dell’impianto d’illuminazione artificiale alla prestazione energetica dell’edificio è importante principalmente nel terziario. • Secondo studi derivanti dall’applicazione della UNI EN15193, il fabbisogno energetico di questo sottosistema ammonta a circa il 24% del totale. Nel caso residenziale tale valore si aggira intorno al 12%. • La gestione “intelligente” operata da un buon sistema di lighting management, può potenzialmente arrivare a far risparmiare fino al 75% di energia rispetto a un impianto tradizionale
  • 83. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 3/11 Un primo esempio: Lighting Management • Le operazioni svolte da un sistema di lighting management sono, principalmente: – Misurazione del grado d’illuminazione di una o più aree, attraverso sensori di luminosità opportunamente posti all’interno delle aree da illuminare – Controllo costante della presenza di persone all’interno dell’area da illuminare – Controllo automatico dei corpi illuminanti, sulla base delle informazioni precedenti, e di ulteriori informazioni provenienti da schedulazioni orarie giornaliere, settimanali o mensili – L’accensione dei corpi illuminanti può avvenire in modalità on/off, nei casi più semplici, o graduale nei casi più complessi
  • 84. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 4/11 Un primo esempio: Lighting Management • Installazione in building uffici, 3 piani, 20 uffici per piano, circa 3000mq totali. Attivita’ primaria: lavoro al PC e lettura documenti • Payback: 4 anni e 6 mesi • Riduzione consumi energetici: 67500kWh/anno • Riduzione GHG: 38 ton CO2 eq/anno Fonte: BTicino
  • 85. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 5/11 Un primo esempio: Lighting Management
  • 86. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 6/11 Un secondo esempio: Termoregolazione • L’incremento del numero d’impianti termici autonomi ha limitato in maniera importante i potenziali miglioramenti prestazionali associati al riscaldamento delle unità abitative. • Il senso di “libertà”, caratteristico dell’impianto termoautonomo, viene pagato ogni anno in termini di riduzione delle prestazioni e, quindi, in termini di costi sostenuti. • Il controllo ottimale dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento di ogni unità abitativa può trarre grandi vantaggi dall’installazione di un impianto di Domotica
  • 87. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 7/11 Un secondo esempio: Termoregolazione • Le caratteristiche di un tipico sistema di termoregolazione intelligente sono: – Suddivisione di zone termiche – Misurazione costante delle temperature delle zone interne ed esterne all’edificio – Controllo presenza di persone all’interno delle aree soggette a termoregolazione – Controllo apertura di porte e finestre nelle zone soggette a termoregolazione – Modulazione del sottosistema di generazione sulla base delle informazioni precedenti e delle pianificazioni programmate dall’utente – Modulazione del sottosistema di distribuzione al fine di soddisfare i requisiti delle zone termiche
  • 88. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 8/11 Un secondo esempio: Termoregolazione
  • 89. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 9/11 Un secondo esempio: Termoregolazione
  • 90. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 10/11 Un secondo esempio: Termoregolazione
  • 91. Il risparmio associato all’installazione di un impianto di Domotica 11/11 Riduzione dei costi di manutenzione e di ampliamento • La presenza di un BUS di comunicazione semplice da derivare e comune a tutti i dispositivi alleggerisce le esigenze di opere murarie nel caso di modifiche comportamentali dell’impianto di Domotica • L’accentramento di molte unità di attuazione e supervisione all’interno di nicchie tecniche favorisce l’ampliamento dei servizi e delle funzionalità • La presenza d’intelligenza distribuita permette la modifica comportamentale al costo di una sola riprogrammazione delle unità coinvolte • L’interfacciamento dell’impianto con sistemi informatici rende possibile l’introduzione di funzionalità avanzate a costo in sostanza nullo, sempre più spesso fornite in remoto da società di servizi
  • 92. Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale 1/7 Il problema della sicurezza informatica • L’interfacciamento dell’impianto di Domotica con sistemi informatici è alla base del telecontrollo. Quest’occasione interessante e innovativa può mettere a repentaglio la sicurezza dei servizi e dell’impianto stesso. • Mentre nessuno sarebbe disposto a “dare le chiavi” della propria abitazione o del proprio ufficio a degli sconosciuti, è molto facile trovare persone che “aprono” la porta informatica del proprio sistema, indiscriminatamente.
  • 93. Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale 2/7 Non ci si rende conto che… L’accesso estraneo all’impianto: • Potrebbe violare la propria privacy • Potrebbe permettere la modifica di parametri ambientali (o creare indisponibilità temporanea dell’esercizio) • Potrebbe causare danno economico • Potrebbe essere un preludio di effrazione • Potrebbe creare problemi di gestione di responsabilità (si pensi ad esempio al controllo accessi negli uffici ed alla distruzione dolosa dei record di accesso)
  • 94. Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale 3/7 Non ci si rende conto che… L’accesso estraneo all’impianto: • E’ agevolato dall’apertura delle porte del router • E’ agevolato dalla scelta di password semplici • E’ agevolato dalla ristretta conoscenza delle tecnologie di rete e informatiche • E’ agevolato dalla leggerezza con cui spesso si affrontano questi problemi • E’ agevolato dalla limitazione intrinseca dell’hardware e dei protocolli in commercio
  • 95. Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale 4/7 Quindi BASTA DOMOTICA?!? • Assolutamente NO. • Si tratta solo di prendere coscienza del problema e operare al fine di ridurre le probabilità di accesso indesiderate.
  • 96. Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale 5/7 Domotica equivale a Informatica • E’ necessario prendere coscienza che un sistema di domotica interfacciato con la rete informatica e con Internet è, di conseguenza, un sistema informatico • Non si può ipotizzare che tutti gli apparecchi di un impianto di domotica siano in grado di sostenere l’attacco informatico da parte di hacker o utenti smaliziati • Anche se fossero in grado di sostenere l’attacco oggi, questo potrebbe non essere vero domani
  • 97. Il problema della sicurezza informatica diventa essenziale 6/7 Le regole d’oro Come per l’informatica, le regole d’oro da tenere in considerazione per arginare problemi di sicurezza sono: • Evitare di “affacciare” servizi direttamente su Internet permettendo accesso indiscriminato, ma utilizzare il più possibile VPN • Utilizzare password complesse e cambiarle periodicamente • Aggiornare il più frequentemente possibile l’unità a diretto contatto con il mondo esterno (Internet)
  • 98. Costi, benefici e problematiche della domotica 7/7 Ricapitolando • La maggiore complessità intrinseca di un sistema di Domotica introduce inevitabili costi aggiuntivi se paragonata ad un sistema tradizionale con stesse funzionalità • Le caratteristiche avanzate di un sistema di Domotica possono essere messe al servizio del risparmio energetico, a tutto vantaggio per l’ambiente e per il portafogli • L’intelligenza distribuita, propria di un sistema a BUS, favorisce il controllo remoto dei servizi presenti negli stabili • Le opportunità di controllo remoto non possono e non potranno più non tener conto delle problematiche concernenti la sicurezza informatica
  • 100. Grazie per l’attenzione INGEGNI Tech S.r.l. http://www.ingegnitech.com registered office: via Resegone, 24 – 20025 Legnano (MI) headquarters: via Monza, 6 – 20025 Legnano (MI) Italy