Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
SYNERGY Induction to Pedagogy Programme - Training of Peers (ITALIAN)Sarah Land
The SYNERGY Induction to Pedagogy programme was created by project partners, with the aim of helping micro-enterprise owners using the SYNERGY Exchange platform, to engage in peer-to-peer learning opportunities. This training programme comprises six modules and is delivered over 5 hours through a series of video lectures and PowerPoints which have been written, developed and recorded by project partners.
These modules provide micro-enterprise owners with a sound understanding of the basics in relation to e-didactics, quality criteria of peer-learning, evaluation of online learning resources and online learning environments, producing quality learning resources for peers and other knowledge that has helped them to become competent and confident online peer-educators. This module is entitled ‘Training of Peers’ and provides content which provides an introduction to the characteristics of peer educators, instructional design theory and some common models used, and a brief overview of adult learning styles.
These slides are available in English, Finnish, German, Greek, Italian and Romanian.
Progettazione percorsi didattici: breve introduzionedavidebologna
Presentazione fatta all'incontro del Resonance group del Progetto Europeo Erasmus +: “LEAN Training by doing and training on the go as effective approaches to lean manufacturing” - Centoform, 20 luglio 2016
presentazione attività dal RAV al Miglioramento. Azioni finalizzate alla promozione del miglioramento della programmazione nell’istituzione scolastica,
Le slide dell'intervento di Giancarlo Cerini, Ispettore MIUR, per la prima giornata nazionale per referenti della Formazione Neoassunti 2015/2016 organizzato a Roma il 18 Febbraio 2016.
La presentazione di Giancarlo Cerini, Ispettore del MIUR, alla seconda giornata nazionale per i referenti della formazione Neoassunti 2015/2016 organizzata a Napoli il 10 marzo 2016.
Progetto ErasmusKA2 TRACES OF EUROPE - Mobilità Norvegia - Sviland School - Slide Prof. Studi sociali Lars Helle - Università di Stavanger - Scienze della formazione
SYNERGY Induction to Pedagogy Programme - Training of Peers (ITALIAN)Sarah Land
The SYNERGY Induction to Pedagogy programme was created by project partners, with the aim of helping micro-enterprise owners using the SYNERGY Exchange platform, to engage in peer-to-peer learning opportunities. This training programme comprises six modules and is delivered over 5 hours through a series of video lectures and PowerPoints which have been written, developed and recorded by project partners.
These modules provide micro-enterprise owners with a sound understanding of the basics in relation to e-didactics, quality criteria of peer-learning, evaluation of online learning resources and online learning environments, producing quality learning resources for peers and other knowledge that has helped them to become competent and confident online peer-educators. This module is entitled ‘Training of Peers’ and provides content which provides an introduction to the characteristics of peer educators, instructional design theory and some common models used, and a brief overview of adult learning styles.
These slides are available in English, Finnish, German, Greek, Italian and Romanian.
Progettazione percorsi didattici: breve introduzionedavidebologna
Presentazione fatta all'incontro del Resonance group del Progetto Europeo Erasmus +: “LEAN Training by doing and training on the go as effective approaches to lean manufacturing” - Centoform, 20 luglio 2016
presentazione attività dal RAV al Miglioramento. Azioni finalizzate alla promozione del miglioramento della programmazione nell’istituzione scolastica,
Le slide dell'intervento di Giancarlo Cerini, Ispettore MIUR, per la prima giornata nazionale per referenti della Formazione Neoassunti 2015/2016 organizzato a Roma il 18 Febbraio 2016.
La presentazione di Giancarlo Cerini, Ispettore del MIUR, alla seconda giornata nazionale per i referenti della formazione Neoassunti 2015/2016 organizzata a Napoli il 10 marzo 2016.
Progetto ErasmusKA2 TRACES OF EUROPE - Mobilità Norvegia - Sviland School - Slide Prof. Studi sociali Lars Helle - Università di Stavanger - Scienze della formazione
1. Peer Review
Nella Sperimentazione EAS
dei Docenti in Formazione
Non è un ente proibito.
È il frutto di Persefone
per rivedere i propri
passi.
Laura Antichi
Peer Review
Peer Review
EAS
Episodi di Apprendimento Situati
flip
2. # RITORNARE SUI PROPRI PASSI
COME
PERSEFONE
…
Persefone, nella stagione del frutto del
melograno, ritorna indietro a rivedere il
Mondo degli Inferi, dove governa.
Così nell’apprendimento è utile programmare momenti di revisione
dei processi, per ristabilire i propri poteri di aggiornamento sulle
azioni.
La Revisione è facilitata dal
Cooperative Learning e usando la
tecnica Peer Review.
5. # Quando applicare Peer Review
Usarla alla fine di un processo di progettazione,
che si conclude con la produzione di un artefatto
(evidenza).
Si valuta il processo, valutando il prodotto
(risultato del processo)
6. # Quando applicare Peer Review
Può avvenire
alla fine del
Momento
Preparatorio,
come
strumento tra
docenti, per
allenarsi nella
progettazione
autentica.
È attività, in un EAS,
che si sviluppa e si
conclude per riaprirsi
alla riflessione
NELLA
FORMAZIONE
DOCENTE
NELLA DIDATTICA
IN AULA
Può avvenire
alla fine del
Momento
Operatorio
come
strumento di
feedback tra
studenti.
7. # Quando applicare Peer Review per gli studenti
ACQUISIZIONE
COMPETENZE:
consapevolezza
critica, riflessione,
feedback, revisione.
Nello sviluppo di un
EAS come strumento
di apprendimento e
di valutazione tra
pari
È OTTIMO USARLA ALLA FINE
DEL MOMENTO OPERATORIO
PORTA A
8. PEER REVIEW NELLA FORMAZIONE
LABORATORIALE DEI DOCENTI, CHE PROGETTANO
UN EAS
PRATICA PEER REVIEW TRA GRUPPI DOCENTI
9. # Obiettivo: testare Peer Review tra i gruppi di lavoro dei
docenti nella Progettazione Preparatoria di un EAS
CONTESTO MOMENTO PREPARATORIO PER UN
EAS
COSA HANNO FATTO I
DOCENTI
In gruppo hanno progettato un EAS utilizzando un format. Il format
contiene tutte le operazioni intraprese.
Hanno definito: argomento, target, competenze da sviluppare.
Hanno organizzato: le azioni del docente, le azioni dello studente, i
momenti in classe e in rete, la fase di homework.
Hanno predisposto: la lezione, gli ambienti, gli strumenti, le
richieste di apprendimento.
RICHIESTA PER PEER
REVIEW ALLA FINE DELLA
PROGETTAZIONE FASE
PREPARATORIA
Testing tra i gruppi Docenti sul progetto compiuto.
Finalità: revisionare, completare la progettazione in base ai
suggerimenti; valutare l’impatto formativo positivo della Peer
Review prima di proporla agli studenti.
10. # Procedure per Peer Review
La Peer Review presuppone che si siano
seguite procedure di esecuzione nella
Progettazione di un EAS
COME EFFETTO DEL FRAMEWORK
CONCETTUALE D’ AVVIO
DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA E DELLA
PROGETTAZIONE
11. # Procedure per Peer Review docenti
TUTORIALPEER REVIEW
AVVERTENZE INIZIALI PER
PEER REVIEW
COME FARE PEER REVIEW CONSIGLIARE (VALUTARE).
SEGUI LE REGOLE:
1. valorizzare gli aspetti positivi,
2. essere specifici, non offendere,
3. incoraggiare
PARTE 1 – PREMESSA PER PEER REVIEW
COME PROCEDERE
COMPLIMENTARSI CON GLI
AUTORI. RIASSUMERE LE
PROCEDURE E I PRODOTTI
DEI COMPAGNI
Citare gli aspetti
positivi rilevanti ed
individuare gli aspetti
di debolezza.
Apprezzare e/o
aggiungere
suggerimenti specifici.
COME FARE? FORNIRE ESEMPI, USANDO LA
FORMA NTERROGATIVA:
1. ESEMPIO: “Non ti pare che se si Modificasse …
Il Risultato sarebbe …?”
2. ALTRO ESEMPIO: “Ti pare di aver stimolato
abbastanza la curiosità e l’interesse degli
studenti? E se provassimo a … ?”
12. # Procedure per Peer Review docenti
PARTE 2 – ELABORARE IL FEEDBACK TRA GRUPPI DI DOCENTI
DIMENSIONI NELLA
PROGETTAZIONE
CRITERI COMMENTO GIUDIZIO
1
RIFERIMENTO
ALLE
COMPETENZE
1. Sono indicate le
competenze che l’EAS
mira a sviluppare ed esse
sono in riferimento alle
Competenze Europee e/o
Assi disciplinari e/o
Indicazioni Nazionali.
2. Gli obiettivi e le
competenze sono stati
formulati con chiarezza.
3. Le competenze indicate
forniscono agli studenti
l’opportunità di
sviluppare pensiero
critico e creatività.
Se sì: apprezzare e citare i punti che
confermano.
Se no: fornire consigli specifici con
esempi.
1. Esempio: “hai fatto bene ad aver
indicato come competenze … ,
però non ti pare che si potrebbe
…?”
2. Esempio: “Ti pare che gli
obiettivi … migliorino le
competenze degli studenti o
forse sarebbe meglio … ?”
3. Esempio: “potrebbero gli
studenti utilizzare ed estendere
creatività, il pensiero critico,
problem-solving, migliore
impiego delle TIC se ad esempio
si introducesse …?”
insufficiente
buono
ottimo
13. # Procedure per Peer Review docenti
PARTE 2 – ELABORARE IL FEEDBACK TRA GRUPPI DI DOCENTI
DIMENSIONI NELLA
PROGETTAZIONE
CRITERI COMMENTO GIUDIZIO
2
COINVOLGIMENTO
1. Nella progettazione sono
forniti stimoli adeguati per
motivare l’interesse gli
studenti, l’apprendimento,
la ricerca.
2. Nelle fasi viene predisposto
quello che farà il docente e
quello che farà lo studente
(in classe, online,
homework).
3. Nelle fasi di progettazione
sono indicati i tempi e
questi sono adeguati a
coinvolgere gli studenti in
compiti reali.
Se sì: apprezzare e citare i punti che
confermano.
Se no: fornire consigli specifici con
esempi.
insufficiente
buono
ottimo
14. # Procedure per Peer Review docenti
PARTE 2 – ELABORARE IL FEEDBACK TRA GRUPPI DI DOCENTI
DIMENSIONI NELLA
PROGETTAZIONE
CRITERI COMMENTO GIUDIZIO
3
USO DEGLI
STRUMENTI
1. Gli strumenti indicati
favoriscono il
coinvolgimento.
2. Gli strumenti sviluppano
collaborazione e
cooperazione.
3. Gli strumenti valorizzano
l’apprendimento
individualizzato.
Se sì: apprezzare e citare i punti che
confermano.
Se no: fornire consigli specifici con
esempi.
insufficiente
buono
ottimo
15. PEER REVIEW NELLA FORMAZIONE
LABORATORIALE DEGLI STUDENTI IN CLASSE, ALLA
FINE DELLA FASE OPERATORIA EAS.
PRATICA PEER REVIEW
TRA GRUPPI STUDENTI
16. PROCEDIMENTO FINALITÀ
1 Assegnare Peer Review nel lavoro di gruppo. Favorire: discussione, ascolto, mediazione di
giudizio, condivisione, sviluppo del pensiero
critico.
2 Definire e condividere con gli studenti il procedimento di Peer
Review e gli scopi.
Fornire un Format di Peer Review.
Valorizzare il momento formativo e di
arricchimento della Peer Review.
3 Definire i tempi. Esprimere concetti concisi e chiari, evitando
pensieri stagnanti , fangosi e ridondanti .
4 In plenaria i gruppi presentato il risultato della loro Peer Review. Parlare in pubblico e argomentare ,valorizzando i
punti di forza e proponendo consigli per i punti
di debolezza evidenziati. Allenarsi a più ipotesi di
risoluzione dei problemi.
5 Aprire discussione con domande e risposte. Motivare le proprie scelte. Produrre domande
pertinenti, di sviluppo e costruttive.
6 Momento finale di chiusura. Il docente riassume i risultati,
individuando i punti di forza e di debolezza, le competenze
raggiunte. Valida i pensieri positivi e le possibilità di ulteriore
rilancio nell’approfondimento degli argomenti proposti e nella
correzione di eventuali errori e/o false idee.
Valutazione formativa del docente sulle
performances nell’attività.
# Organizzare Peer Review tra gruppi di studenti
17. # Procedure per Peer Review studenti
TUTORIALPEER REVIEW STUDENTI
AVVERTENZE INIZIALI PER
PEER REVIEW
COME FARE PEER REVIEW CONSIGLIARE (VALUTARE).
SEGUI LE REGOLE:
1. valorizzare gli aspetti positivi,
2. essere specifici, non offendere,
3. incoraggiare
PARTE 1 – PREMESSA PER PEER REVIEW STUDENTI
COME PROCEDERE
COMPLIMENTARSI CON GLI
AUTORI. RIASSUMERE LE
PROCEDURE E I PRODOTTI
DEI COMPAGNI
Citare gli aspetti
positivi rilevanti ed
individuare gli aspetti
di debolezza.
Apprezzare e/o
aggiungere
suggerimenti specifici.
COME FARE? FORNIRE ESEMPI, USANDO LA
FORMA NTERROGATIVA:
1. ESEMPIO: “Non ti pare che se si Modificasse …
Il Risultato sarebbe …?”
2. ALTRO ESEMPIO: “Ti pare di aver stimolato
abbastanza la curiosità e l’interesse degli
studenti? E se provassimo a … ?”
18. # Procedure per Peer Review
PARTE 2 – ELABORARE IL FEEDBACK TRA GRUPPI STUDENTI NEL MOMENTO OPERATORIO
DIMENSIONI NELLA
PROGETTAZIONE
CRITERI COMMENTO GIUDIZIO
1
IL PRODOTTO
1. Il prodotto risponde a chiare
finalità. (esempio: mette in luce
i concetti chiave).
2. Il prodotto ha punti di forza
nella multimedialità e nei
riferimenti di documentazione.
3. Il prodotto valorizza pensiero
critico e creatività.
Se sì: apprezzare e citare i punti
che confermano.
Se no: fornire consigli specifici
con esempi.
insufficiente
buono
ottimo
2
COINVOLGIMENTO
1. I membri del gruppo hanno
condiviso l’attività, collaborato e
si sono suddivisi i compiti di
ricerca.
2. Ciascun componente del gruppo
partecipa alla presentazione
secondo una regia.
3. I partecipanti al gruppo si danno
mutuo sostegno nella
produzione e presentazione.
Se sì: apprezzare e citare i punti
che confermano.
Se no: fornire consigli specifici
con esempi.
insufficiente
buono
ottimo
19. # Procedure per Peer Review
PARTE 2 – ELABORARE IL FEEDBACK TRA GRUPPI STUDENTI NEL MOMENTO OPERATORIO
DIMENSIONI NELLA
PROGETTAZIONE
CRITERI COMMENTO GIUDIZIO
3
USO DEGLI STRUMENTI
1. Il gruppo ha proposto e condiviso
strumenti multimediali efficaci
per l’espressione dei contenuti.
2. Gli strumenti utilizzati sono Byod
e d’uso quotidiano degli studenti.
3. Gli strumenti valorizzano
interessi, capacità e preferenze
individualizzate.
Se sì: apprezzare e citare i punti
che confermano.
Se no: fornire consigli specifici
con esempi.
insufficiente
buono
ottimo
20. SITOGRAFIA
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