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PREMESSA
Oggi il mercato è in forte sofferenza per problemi
sia congiunturali, sia strutturali, quotidianamente si
assiste ad una fortissima concorrenza che ha prodotto
una verticale riduzione dei prezzi di vendita.
Un imprenditore serio non può più permettersi di fare i preventivi
ignorando i propri costi, tale atteggiamento lo renderebbe “colpevole” di cattiva gestione
aziendale e la punizione peggiore verrebbe immediatamente
decretata dal mercato con esiti difficili da prevedere.
Sono ormai diversi anni che Edigit è impegnata in una costante e difficile opera di divulgazione che è parte
integrante della mission aziendale: diffondere tra le aziende grafiche la cultura dei costi di produzione. Eppure
ancora oggi assistiamo ad uno scenario preoccupante che caratterizza il settore grafico: oltre il 70% delle
aziende del settore non conoscono e non hanno mai calcolato i propri costi di produzione. Ormai è chiaro a
tutti che la situazione difficile in cui oggi versano molte aziende del settore è da imputare anche a questo fatto.
A dimostrazione dell’importanza che, nella difficile situazione economica e congiunturale di oggi, riveste
l’analisi dei propri costi per la corretta gestione aziendale, abbiamo deciso di fare un salto di qualità mettendo
direttamente a disposizione delle aziende know-how e strumenti che possano introdurle all’analisi dei propri
costi. Si tratta appunto di know-how e strumenti di base utili per effettuare un primo approccio alla materia
trattata, una specie di ABC introduttivo alla materia per stimolare la conoscenza e l’approfondimento di
argomenti fondamentali per la gestione aziendale.
Tale iniziativa mette a disposizione degli addetti ai lavori, a titolo gratuito, un PRONTUARIO DEI COSTI DI
PRODUZIONE, specifico del settore grafico, ed il software ABC DEI COSTI, per effettuare un primo, elementare
calcolo dei costi orari.
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Entrambi gli strumenti sono frutto di esperienze analoghe maturate sul campo e proposte nel recente passato
in accordo con varie associazioni di categoria, CNA, Confartigianato, Associazione delle Arti Grafiche di
Bologna, ed altri, anch’esse molto sensibili all’argomento trattato.
Abbiamo più volte sottolineato che un “PRONTUARIO DEI COSTI DI PRODUZIONE” rappresenta un metodo di
lavoro, una media del settore, e non standard da assumere in modo acritico, i costi orari sono propri di ogni
azienda ed ogni imprenditore deve conoscere i propri nel dettaglio di ogni singolo componente. Ma riteniamo
anche che un prontuario come quello che distribuiamo gratuitamente possa fungere da stimolo a tutto il
settore.
Per quanto riguarda invece il software, ABC DEI COSTI, si tratta di uno strumento nato per rispondere a
sollecitazioni giunte da più parti, soprattutto per andare incontro alle esigenze delle piccole aziende. Si tratta
di uno strumento che, partendo dalle indicazioni metodologiche presentate nel prontuario, permette un
approccio all’analisi dei propri costi orari in modo semplice e diretto. È uno strumento elementare, un ABC
appunto, che permette però di compiere quel primo passo in avanti nella giusta direzione.
Partire dai propri costi aziendali è il modo migliore per confrontarsi con il mercato, da subito si può
comprendere quali sono i prodotti che portano guadagno e quelli che producono perdite, ci si rende conto di
quali sono i centri di costo che creano marginalità e quelli in perdita. Siamo così convinti della necessità di
conoscere i propri costi da arrivare ad affermare che da sola tale conoscenza, pur in assenza di un calcolo
sistematico dei consuntivi e di un oculato controllo di gestione, ci possa fornire quelle indicazioni di base che
permettono di identificare cosa fa guadagnare l’azienda e cosa invece produce perdite.
Insomma per determinare i vostri costi di produzione, vi possono essere varie strade, ad esempio:
 potete calcolarli in modo autonomo, utilizzando il know-how
e gli strumenti che vi mettiamo gratuitamente a disposizione;
 potete rivolgervi al vostro commercialista o ad altro consulente di vostra fiducia;
 potete proporre uno stage ad un neolaureato in economia aziendale o ingegneria gestionale;
 noi stessi possiamo indicarvi qualificati professionisti specializzati del settore.
Qualunque sia la vostra scelta, calcolare i vostri costi è in assoluto la scelta migliore che potete compiere per
salvaguardare la salute presente e futura della vostra azienda.
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PRONTUARIO DEI COSTI DI PRODUZIONE
Sommario
Introduzione………………………………………………………………………………………………………………..5
Premessa per gli utilizzatori…………………………………………………………………………………………7
1. Mano d’opera diretta……………………………………………………………………………………………..7
2. Manutenzione ordinaria…………………………………………………………………………………………8
3. Forza motrice………………………………………………………………………………………………………….8
4. Quota annua di ammortamento………………………………………………………………….....……..9
5. Costi legati alla superficie occupata……………………………………………………………………….9
6. Mano d’opera indiretta………………………………………………………………………………………….9
7. Oneri finanziari……………………………………………………………………………………………….…….10
8. Spese generali……………………………………………………………………………………………………….11
9. Produttività di reparto………………………………………………………………………………………….12
Schemi indicativi……….………………………………………………………………………………………………15
Costi light…………………………………………………………………………………………………………………..34
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Introduzione
Nella redazione di questo prontuario ci siamo post
preliminarmente alcune domande. La prima e, forse, la più importante
è stata quella di chiederci se gli scopi e le finalità di questo documento
erano chiare e ben definite e, nel caso come comunicare tale chiarezza di intenti
a tutti i destinatari del documento.
Partendo dall’origine abbiamo cercato la corretta definizione di "prontuario" e sul dizionario abbiamo trovato
"Manuale contenente i dati o le nozioni più importanti relativamente ad una disciplina, ordinati in modo da
renderne agevole la ricerca e la consultazione".
Proprio in quest’ottica è assolutamente indispensabile riaffermare che quello che viene presentato è un
metodo, una rappresentazione della media del settore.
Sarebbe errato da parte degli utilizzatori prescindere da queste premesse e dalle note generali sull'utilizzo del
documento per limitarsi alla consultazione dei costi orari per le singole macchine.
Non bisogna mai dimenticare che i costi orari sono propri di ogni azienda e che ogni imprenditore deve
conoscere i propri, nel dettaglio di ogni singolo componente; non solo, ma deve anche conoscere i presupposti
sui quali tali costi sono stati determinati, in modo da poter individuare tempestivamente ogni evento che ne
possa determinare una variazione.
Altro principio che occorre precisare e che verranno fornite indicazioni e riferimenti per il calcolo dei costi
standard, ovvero costi teorici che si basano su valutazioni ed ipotesi che debbono essere verificate nel tempo,
specifici di ogni realtà aziendale.
Operare nelle condizioni attuali di mercato impone un attento esame della propria struttura di costo non solo
per poter (come in passato) gestire in modo efficace l'evoluzione tecnologica, ma soprattutto per poter
fronteggiare con la piena consapevolezza dei propri mezzi le tensioni che l’attuale momento di recessione sta
provocando e, nei limiti del possibile, limitarne gli effetti negativi.
Proprio in quest’ottica riteniamo indispensabile fare una precisazione: gli schemi di determinazione del costo
che verranno presentati operano secondo la logica del Costo Pieno (Full Cost) che si fonda sul principio
dell’assorbimento integrale dei costi e secondo il quale il costo di tutti i fattori impiegati deve concorrere alla
determinazione del costo totale.
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Con questa metodologia viene individuata una sola base di ripartizione dei costi generali (generalmente
percentuale) e di conseguenza questa struttura di costo, pur rimanendo la più semplice da utilizzare, presenta
alcuni limiti oggettivi, in particolare:
 Lascia spazio alla discrezionalità circa l’individuazione del criterio di imputazione dei costi, quindi le
informazioni sulla redditività di prodotto sono convenzionali e poco oggettive, con il rischio di errori
nelle decisioni.
 Rischia di falsare la lettura del risultato di redditività di prodotto proprio a causa della ripartizione
dei costi indiretti sui prodotti, perché si attribuiscono al prodotto dei costi che non ha generato
direttamente.
 Non permette di strutturare e orientare agevolmente la strategia commerciale di prodotto.
 Non permette di determinare, in condizioni di mercato critiche, quale sia la quota parte del costo
destinata alla copertura dei costi di struttura e quale invece sia quella relativa ai costi di produzione.
In alternativa a questa metodologia, molte aziende, anche nel settore grafico hanno iniziato ad operare
determinando i propri costi di produzione secondo la metodologia del “margine di contribuzione” (Direct Cost)
e più precisamente il cosiddetto Direct Cost Integrato.
Questo sistema nasce da un’evoluzione dello schema tradizionale del Direct Costing (che prevede che solo i
costi variabili siano attribuiti al prodotto e che la copertura di tutti i costi fissi, di qualsiasi natura, avvenga
attraverso il margine di contribuzione) e risulta più utile e completo. Lo si ottiene mettendo in relazione in un
unico modello costi variabili, fissi, diretti e indiretti. In questo modo, determinando diversi livelli di costo e di
conseguenza del Margine di Contribuzione è possibile disporre di una metodologia di calcolo più flessibile ed
evoluta di quella a Full Costing che presenta notevoli vantaggi in relazione alle esigenze di valutazione e
controllo da parte della Direzione aziendale. È tuttavia indispensabile chiarire che l’adozione di tale
metodologia senza aver predisposto gli opportuni metodi di controllo e monitoraggio di tutte le dimensioni
aziendali può rivelarsi estremamente rischiosa e indurre a prendere decisioni che possono sortire effetti
contrari a quelli auspicati.
Non sarebbe corretto affermare che un metodo è meglio dell’altro, come sempre la scelta deve essere
effettuata in funzione della propria struttura, delle proprie capacità e delle proprie esigenze, così come
sarebbe errato ricercare nei costi presentati in questo documento un confronto per valutare la competitività
della propria azienda: non ci stancheremo mai di ripetere che i costi sono propri di ogni realtà economica, non
è possibile in alcun modo determinare il "numero che vale per tutti".
Auspichiamo che il nostro lavoro possa esservi di aiuto, ringraziamo fin d‘ora quanti vorranno apportare il loro
contributo per migliorarne i contenuti e l'utilizzo.
BUON LAVORO
Si ringrazia Macchingraf s.r.l. per aver fornito i valori indicativi dei macchinari precaricati in archivio ed
utilizzati come esempio in questo prontuario.
Copyright by Edigit International - 2011
A cura di Cosimo Baldari e Claudio Rossi
Tutti i diritti sono riservati. È vietato riprodurre, adattare, tradurre e memorizzare in formato elettronico il
presente documento, in nessun modo e con nessuno strumento, senza previa autorizzazione scritta del
proprietario del copyright.
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Premessa per gli utilizzatori
Nei limiti del possibile abbiamo cercato di individuare regole e
metodi che possano essere comuni a tutte le aziende grafiche
per la determinazione del costo orario di produzione,
ben sapendo che è estremamente improbabile che le aziende destinatarie
di questo documento abbiano tutte la stessa incidenza di costi, costi che dipendono da:
 Dimensioni dell’azienda
 Tipologia di macchine utilizzate e livello di utilizzazione delle stesse
 Percentuale di incidenza della manodopera indiretta su quella diretta
 Costi di struttura dell’azienda
Abbiamo quindi optato per fornire una metodologia che possa essere applicata da tutti i destinatari, semplice,
ma che allo stesso tempo permetta, anche a chi non è esperto di amministrazione o di contabilità industriale,
di individuare e determinare con ragionevole precisione i propri costi orari di produzione.
Lo schema di calcolo proposto prevede la determinazione del costo attraverso l’individuazione delle diverse
componenti che portano al costo pieno orario, di seguito elencate:
1. Mano d’opera diretta
La mano d'opera diretta è quella che partecipa direttamente al processo produttivo: si tratta degli operatori di
prestampa e degli addetti alle macchine da stampa e di confezione.
Ai fini del calcolo del costo orario è indispensabile tener conto del costo che l’azienda sostiene per il
collaboratore che risulta da tutte le componenti della retribuzione, ovvero:
a. Retribuzione mensile base da ccnl
b. Superminimo
c. Scatti anzianità
d. Festività
e. Ferie
f. Assenteismo
g. Previdenza complementare
h. Altri compensi (es. premi)
i. Trattamento di fine rapporto
l. 13a
mensilità
m. Contributi previdenziali ed assistenziali
n. Altri oneri
Dal prospetto normalmente consegnato da chi elabora le paghe risultano quasi sempre questi valori:
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 Giorni lavorati
 Ore ordinarie
 Ore straordinarie
 Costo orario
 Costo totale azienda
 Costo totale azienda
Al fine di determinare il costo orario dell’azienda il dato da tenere in considerazione è il costo totale sostenuto
per il collaboratore.
Negli esempi proposti nel prontuario sono stati adottati i seguenti parametri ricavati da valori medi rilevati sul
mercato:
 Prestampa:
un operatore del costo annuo di € 27.520,00
 Macchine da stampa:
un operatore del costo annuo di € 28.100,00
 Macchine legatoria:
un operatore del costo annuo di € 23.400,00
2. Manutenzione ordinaria e materiali
La manutenzione ordinaria e quella relativa a tutti gli interventi che debbono essere normalmente effettuati
per mantenere costante nel tempo l’efficienza della macchina senza determinarne sostanziali variazioni
strutturali.
Negli esempi formulati le macchine sono state gravate di un costo di manutenzione ordinaria pari al 2% del
costo iniziale di acquisto, per le macchine a basso contenuto tecnologico, mentre tale valore sale al 4% per le
macchine di ultima generazione in cui l’elettronica ha una parte preponderante.
Un discorso a parte va fatto per le macchine usate. In questo caso il costo di acquisto è notevolmente ridotto,
ma lo stato di usura della macchina impone un maggior livello di manutenzione, riteniamo pertanto adeguato
considerare un’incidenza delle manutenzioni pari al 10% del costo di acquisto dell'usato.
3. Forza motrice
Il costo dell’energia impiegata per la forza motrice ha un valore variabile (il fornitore non è più unico come un
tempo) che si posiziona tra 0.09 e 0.14 per ogni Kw/h.
Ai fini dei calcoli presentati si è considerato un valore medio pari a 0.10.
Per calcolare l’incidenza della forza motrice occorre determinare l’assorbimento medio della macchina (che
corrisponde circa al 60% dell’assorbimento massimo dichiarato) per le ore in cui la macchina è in funzione (ore
produttive + ore improduttive).
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4. Quota annua di ammortamento
L’ammortamento è un procedimento economico-contabile avente per oggetto i beni a fecondità ripetuta,
ossia quei beni strumentali che cedono la loro utilità economica in più esercizi. Attraverso l’ammortamento,
quindi, il costo pluriennale di tali beni viene ripartito in più esercizi in funzione della loro durata economica.
Infatti, quando un’azienda acquista un bene destinato a essere utilizzato per più anni, ad esempio un
macchinario, il relativo costo sostenuto viene ripartito in funzione del numero di anni per l’acquisto in tante
quote quanti sono gli esercizi nei quali il macchinario sarà presumibilmente impiegato.
5. Costi legati alla superficie occupata
Per superficie occupata intendiamo quella necessaria a consentire il funzionamento della macchina, ovvero
quella che deriva dalla somma della superficie occupata e delle relative aree di pertinenza. Il costo della
superficie occupata varia molto in funzione dell'area geografica e della zona in cui si trova lo stabilimento.
Indipendentemente da ciò, le componenti di costo che occorre considerare a questo scopo sono:
a. Quota annua di ammortamento del fabbricato (di proprietà) o canone annuo di affitto.
b. Costo annuo dell’energia necessaria ad illuminare e climatizzare lo stabile. Un metodo empirico
per determinare questo valore consiste nel sottrarre al costo annuale registrato a bilancio per
l’energia elettrica il valore calcolato (come visto in precedenza) per la forza motrice.
c. Costo annuo del riscaldamento.
d. Costo annuo relativo ai servizi accessori: pulizia, vigilanza, ecc.
e. Costo annuo delle polizze assicurative relative allo stabile.
I costi legati alla superficie sono stati da noi stimati in circa 105,00 al mq. in altri termini abbiamo ipotizzato
che per uno stabilimento di 500 mq. si sostengano annualmente costi per € 52.500,00. L’imprenditore che
sostenesse costi sensibilmente diversi dovrà adeguare la sua scheda di costo.
6. Mano d’opera indiretta
La mano d’opera indiretta è costituita da tutti gli addetti che eseguono operazioni necessarie ma non legate
direttamente al processo produttivo. Si tratta ad esempio dei magazzinieri, dei capi turno e dei capi reparto,
degli autisti e dei controllori della qualità.
Il loro costo può essere empiricamente calcolato aumentando di una percentuale il costo della mano d’opera
diretta in funzione della maggiore o minore incidenza dei collaboratori diretti su quelli indiretti. In pratica se in
azienda abbiamo 4 indiretti ogni 10 diretti e se la retribuzione è mediamente allineata, possiamo valutare un
maggior costo del 40% legato alla mano d’opera indiretta. Negli esempi presentati si è tenuto conto di un 20%
di incidenza della mano d’opera indiretta, valore che trova riscontro su un campione medio di aziende,
tuttavia, come sempre, ogni azienda dovrà valutare questa percentuale tenendo conto della propria struttura
e dei propri livelli retributivi.
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7. Oneri finanziari
In questa sede non vanno considerati gli oneri finanziari legali al maggior o minore indebitamento dell’azienda
(che fanno parte delle spese generali), ma solamente gli oneri che sono legati all’acquisto di beni produttivi e
che, in generale possono essere ricondotti a due casi:
a. Acquisto mediante finanziamento
Al momento di effettuare un investimento per l’acquisto di un bene, in funzione delle proprie
disponibilità, della deducibilità ai fini fiscali e soprattutto del valore del bene, l’azienda può decidere di
accendere un finanziamento.
Tale finanziamento dovrà essere estinto in un certo numero di anni, mediante il pagamento di rate che
comprenderanno una quota relativa al capitale ed una quota relativa agli interessi.
Ciò che è rilevante ai fini della determinazione del costo orario è che anche la quota interessi deve
essere considerata, infatti il maggior costo che deriva dall’aver acceso un finanziamento rappresenta
una spesa aggiuntiva che è stata sostenuta per l’acquisto del bene, sottraendo risorse ad altri reparti
aziendali o ad altre opportunità di investimento.
Va poi precisato che considerando anche gli oneri finanziari nel costo della macchina potremo al
momento della sostituzione, disporre di maggiori risorse economiche accantonate per l’acquisto del
nuovo bene.
Pertanto se, ad esempio, è stato acceso un finanziamento di € 100.000,00 per l'acquisto di una
macchina, che comporti una quota interessi annui per tutta la durata del finanziamento stesso pari a €
2.700,00, tale valore dovrà essere considerato in aumento in fase di determinazione del costo orario
della macchina.
II calcolo si basa su un finanziamento di € 100.000,00 in 8 anni al tasso del 5% che comporta in media
una quota interessi annua pari al 2,7% del capitale.
b. Acquisto in leasing
Con il contratto di leasing, un soggetto concede ad un altro il diritto di utilizzare un determinato bene a
fronte del pagamento di un canone periodico. Alla scadenza del contratto è prevista per l’utilizzatore la
facoltà di acquistare il bene stesso, previo l’esercizio dell’opzione di acquisto (comunemente chiamato
riscatto) con il pagamento di un prezzo. Il primo canone corrisposto dall’utilizzatore è sempre più
frequentemente di entità maggiore rispetto ai successivi e per questo viene chiamato maxicanone
iniziale. II suo scopo è quello di ridurre i rischi di perdita del concedente in caso di insolvenza
dell’utilizzatore.
In sostanza attraverso il leasing è possibile dotarsi di una macchina senza doverla comperare ne
accendere un mutuo. Ai fini del calcolo dei costi, per i beni in leasing:
i. Non va inserita la quota annua di ammortamento
ii. Non vanno inseriti gli interessi passavi sul mutuo
iii. Vanno ripartiti per l’intera durata del leasing la somma dei canoni periodici, del maxicanone e
dell’opzione di acquisto.
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Esempio: Acquisto di un bene con contratto di leasing di durata 5 anni:
Maxicanone € 15.000,00
Canoni periodici € 82.000,00
Opzione di acquisto € 3.000,00
Totale canoni € 100.000,00
Dividendo per la durata del leasing il totale canoni € 100.000,00/5 otteniamo il valore annuo di costo da
imputare al nostro bene, ovvero € 20.000,00
8. Spese generali
Sono tutte le altre spese, eccetto le materie prime e la mano d’opera diretta, ed in particolare:
a. Spese per impiegati e dirigenti addetti alla contabilità, alla gestione del personale, alla gestione
finanziaria, marketing, ecc.
b. Ammortamento dei beni non direttamente produttivi (macchine ufficio, arredi, automezzi, ecc.)
c. Tasse circolazione e spese assicurazione automezzi
d. Carburanti e lubrificanti
e. Viaggi e trasferte
f. Spese consulenze legali ed amministrative
g. Consulenze
h. Spese postali e telefoniche
i. Trasporti
j. Interessi passivi e oneri bancari
k. Contributi Enasarco
l. Spese promozionali
m. Spese sicurezza e ambiente
n. Smaltimento rifiuti
o. Spese di cancelleria e stampati, cioè quelle per l’acquisto della carta, penne, gomme, ecc.
p. Spese residue relative al fabbricato: in questo caso dovrà essere determinata la superficie dello
stabile non occupata da centri direttamente produttivi e valorizzata al costo definito in precedenza.
Esempio:
Stabilimento 500 mq. di cui occupati da attrezzature produttive 300 mq. i restanti 200 mq. valorizzati a
€ 105,00 al mq. (totale € 21.000,00) vanno imputati a spese generali.
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Per semplicità di calcolo è stata stabilita una incidenza di tali spese nella misura del 25%, valore che sulla base
delle analisi compiute deve considerarsi un limite massimo da non superare per mantenere la propria azienda
concorrenziale. Come detto in precedenza l’incidenza e l’ammontare di tali costi varia da azienda ad azienda, si
invitano pertanto tutti i fruitori del prontuario ad esaminare con attenzione le voci di costo sopra elencate ed a
valutare la percentuale da considerare in funzione della reale incidenza dei costi generali.
9. Produttività di reparto
Abbiamo visto in precedenza che le ore di funzionamento della macchina sono determinate dalla sommatoria
delle ore produttive e delle ore improduttive.
Premesso che le ore produttive corrispondono a quelle effettivamente lavorate dalla macchina, ed addebitate
in commessa, possiamo indicare, a titolo di esempio, le più frequenti tipologie di ore improduttive ovvero:
pulizia e manutenzione della macchina, guasti, attese lastre, attese carta, mancanza lavoro, attese cliente, ecc.
Pertanto, determinate le ore lavorabili in azienda e sottratte quelle improduttive otteniamo le ore produttive:
dividendo il costo totale annuo per le ore produttive lavorate da ciascuna macchina otteniamo il costo orario
pieno della macchina relativamente alle otto voci di costo considerate.
Da indagini e verifiche effettuate presso significative aziende del settore, sono stati riscontrati livelli di
improduttività variabili dal 30% al 10%. Negli esempi presentati abbiamo preferito utilizzare il valore
mediamente più frequente, cioè il 15%.
E‘ indispensabile tuttavia che ogni azienda cerchi di valutare al meglio la propria produttività, in quanto un
errore anche piccolo in questa stima può determinare rilevanti variazioni nella determinazione del costo orario
e in caso di dati troppo ottimistici si può tradurre in una pesante perdita.
A titolo di esempio:
Consideriamo una macchina che ha costi annui complessivi pari a € 100.000,00 con un potenziale di 1600 ore
all’anno
a. Ad una improduttività del 15% corrisponde un costo orario così determinato
€ 100.000,00/(1600-15%)= € 73.53/h
b. Ad una improduttività del 20% corrisponde un costo orario così determinato
€ 100.000,00/(1600-20%)= € 78.13/h
Ci si rende immediatamente conto che un errore di valutazione del 5% si traduce in maggiori costi (di cui non si
è tenuto conto nel formulare il prezzo di vendita) per € 2,60 per ogni ora che effettivamente lavora la
macchina e quindi in totale pari a € 3.328,00.
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Ulteriore raccomandazione che è necessario fare e che in fase di formulazione del prezzo occorre sempre
ricaricare di una percentuale, variabile in funzione del tipo e dell'ammontare, anche il costo delle lavorazioni
che vengono effettuate all'esterno presso terzi. Indicativamente la percentuale di maggiorazione dei costi deve
andare dal 10-15% al 30-40%. Anche le materie prime debbono essere maggiorate di una percentuale variabile
dall’8-10% della carta al 15-20% degli inchiostri, inoltre per la carta è buona norma addebitare alla commessa
tutto il materiale che fosse necessario acquistare come lotto minimo di acquisto.
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MAC 1 operatore
tipo macchina MAC 1 opertatore
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Mac completo di monitor 1 3.000,00€ 3.000,00€
Software e applicativi vari 1 5.000,00€ 5.000,00€
Scanner 1 500,00€ 500,00€
COSTO 1 posto di lavoro 8.500,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 27.520,00€ 27.520,00€
Manutenzione ordinaria (%) 4% 340,00€
Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€
COSTO ANNUO DIRETTO 28.413,50€
COSTO ORARIO DIRETTO 18,12€
Ammortamento* (%) 33,3 2.830,50€
Interessi passivi (%) 2,70% 76,42€
Superficie occupata in mq. 5 525,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 5.504,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 37.349,42€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 23,82€
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CTP 50×70
tipo macchina CTP 50x70
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
lastre prodotte 10000
Costo acquisto macchina 80.000,00€
Plotter 1 5.200,00€ 5.200,00€
COSTO macchinari 85.200,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 25.500,00€ 25.500,00€
Manutenzione ordinaria (%) 4 3.408,00€
Forza motrice (kW) 5 0,1 922,50€
Materiali di consumo (%) 2 1.704,00€
Materia prima (lastre) 10000 4,60€ 46.000,00€
COSTO ANNUO DIRETTO 77.534,50€
COSTO LASTRA DIRETTO 7,75€
Ammortamento* (%) 33,33 28.397,16€
Interessi passivi (%) 2,70% 766,72€
Superficie occupata in mq. 35 3.675,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 184,50€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 110.557,88€
COSTO LASTRA INDUSTRIALE 11,06€
Spese generali (%) 25% 27.639,47€
COSTO ANNUO PIENO 138.197,35€
COSTO LASTRA PIENO 13,82€
17
CTP 70×100
tipo macchina CTP 70x100
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
lastre prodotte 16500
Costo acquisto macchina 110.000,00€
Plotter 1 8.000,00€ 8.000,00€
COSTO macchinari 118.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 25.500,00€ 25.500,00€
Manutenzione ordinaria (%) 4% 4.720,00€
Forza motrice (kW) 5 0,1 922,50€
Materiali di consumo (%) 2 2.360,00€
Materia prima (lastre) 16500 7,00€ 115.500,00€
COSTO ANNUO DIRETTO 149.002,50€
COSTO LASTRA DIRETTO 9,03€
Ammortamento* (%) 33,33 39.329,40€
Interessi passivi (%) 2,70% 1.061,89€
Superficie occupata in mq. 50 5.250,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 184,50€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 194.828,29€
COSTO LASTRA INDUSTRIALE 11,81€
Spese generali (%) 25% 48.707,07€
COSTO ANNUO PIENO 243.535,37€
COSTO LASTRA PIENO 14,76€
18
DIGITALE SRA3
tipo macchina DIGITALE SRA3
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
copie prodotte 100000
Costo acquisto macchina 30.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 0,5 25.500,00€ 12.750,00€
Canone assistenza (%) 15% 4.500,00€
Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€
COSTO ANNUO DIRETTO 17.803,50€
COSTO CLICK DIRETTO 0,18€
Ammortamento* (%) 33,33 9.999,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 269,97€
Superficie occupata in mq. 2 210,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 2.550,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 30.832,47€
COSTO CLICK INDUSTRIALE 0,31€
Spese generali (%) 25% 7.708,12€
COSTO ANNUO PIENO 38.540,59€
COSTO CLICK PIENO 0,39€
19
35×50 1 COLORE
tipo macchina 35x50 1 COLORE
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 60.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 1.200,00€
Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€
COSTO ANNUO DIRETTO 29.853,50€
COSTO ORARIO DIRETTO 19,04€
Ammortamento* (%) 12,50% 7.500,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 202,50€
Superficie occupata in mq. 12 1.260,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 44.436,00€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 28,33€
Spese generali (%) 25% 11.109,00€
COSTO ANNUO PIENO 55.545,00€
COSTO ORARIO PIENO 35,42€
20
35×50 2 COLORI
tipo macchina 35x50 2 COLORi
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 110.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 2.200,00€
Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€
COSTO ANNUO DIRETTO 30.853,50€
COSTO ORARIO DIRETTO 19,67€
Ammortamento* (%) 12,50% 13.750,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 371,25€
Superficie occupata in mq. 15 1.575,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 52.169,75€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 33,27€
Spese generali (%) 25% 13.042,44€
COSTO ANNUO PIENO 65.212,19€
COSTO ORARIO PIENO 41,58€
21
35×50 4 COLORI
tipo macchina 35x50 4 COLORi
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 210.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 4.200,00€
Forza motrice (kW) 5 0,1 922,50€
COSTO ANNUO DIRETTO 33.222,50€
COSTO ORARIO DIRETTO 21,18€
Ammortamento* (%) 12,50% 26.250,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 708,75€
Superficie occupata in mq. 20 2.100,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 67.901,25€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 43,30€
Spese generali (%) 25% 16.975,31€
COSTO ANNUO PIENO 84.876,56€
COSTO ORARIO PIENO 54,12€
22
50×70 4 COLORI
tipo macchina 50x70 4 COLORI
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 450.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 9.000,00€
Forza motrice (kW) 12 0,1 2.214,00€
COSTO ANNUO DIRETTO 39.314,00€
COSTO ORARIO DIRETTO 25,07€
Ammortamento* (%) 12,50% 56.250,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 1.518,75€
Superficie occupata in mq. 40 4.200,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 106.902,75€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 68,17€
Spese generali (%) 25% 26.725,69€
COSTO ANNUO PIENO 133.628,44€
COSTO ORARIO PIENO 85,21€
23
50×70 5 COLORI
tipo macchina 50x70 5 COLORI
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 580.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 11.600,00€
Forza motrice (kW) 20 0,1 3.690,00€
COSTO ANNUO DIRETTO 43.390,00€
COSTO ORARIO DIRETTO 27,67€
Ammortamento* (%) 12,50% 72.500,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 1.957,50€
Superficie occupata in mq. 50 5.250,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 128.717,50€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 82,08€
Spese generali (%) 25% 32.179,38€
COSTO ANNUO PIENO 160.896,88€
COSTO ORARIO PIENO 102,60€
24
50×70 5 COLORI
+ SPALMATORE
tipo macchina 50x70 5 COLORI + spalmatore
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 840.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 16.800,00€
Forza motrice (kW) 35 0,1 6.457,50€
COSTO ANNUO DIRETTO 51.357,50€
COSTO ORARIO DIRETTO 32,75€
Ammortamento* (%) 12,50% 105.000,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 2.835,00€
Superficie occupata in mq. 60 6.300,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 171.112,50€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 109,11€
Spese generali (%) 25% 42.778,13€
COSTO ANNUO PIENO 213.890,63€
COSTO ORARIO PIENO 136,39€
25
70×100 4 COLORI
tipo macchina 70x100 4 COLORi
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 900.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 2 28.100,00€ 56.200,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 18.000,00€
Forza motrice (kW) 40 0,1 7.380,00€
COSTO ANNUO DIRETTO 81.580,00€
COSTO ORARIO DIRETTO 52,02€
Ammortamento* (%) 12,50% 112.500,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 3.037,50€
Superficie occupata in mq. 40 4.200,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 11.240,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 212.557,50€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 135,54€
Spese generali (%) 25% 53.139,38€
COSTO ANNUO PIENO 265.696,88€
COSTO ORARIO PIENO 169,42€
26
70×100 5 COLORI
tipo macchina 70x100 5 COLORi
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 1.150.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 2 28.100,00€ 56.200,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 23.000,00€
Forza motrice (kW) 45 0,1 8.302,50€
COSTO ANNUO DIRETTO 87.502,50€
COSTO ORARIO DIRETTO 55,80€
Ammortamento* (%) 12,50% 143.750,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 3.881,25€
Superficie occupata in mq. 60 6.300,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 11.240,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 252.673,75€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 161,12€
Spese generali (%) 25% 63.168,44€
COSTO ANNUO PIENO 315.842,19€
COSTO ORARIO PIENO 201,40€
27
70×100 5 COLORI
+ SPALMATORE
tipo macchina 70x100 5 COLORI + spalmatore
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 1.400.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 2 28.100,00€ 56.200,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 28.000,00€
Forza motrice (kW) 50 0,1 9.225,00€
COSTO ANNUO DIRETTO 93.425,00€
COSTO ORARIO DIRETTO 59,57€
Ammortamento* (%) 12,50% 175.000,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 4.725,00€
Superficie occupata in mq. 60 6.300,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 11.240,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 290.690,00€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 185,36€
Spese generali (%) 25% 72.672,50€
COSTO ANNUO PIENO 363.362,50€
COSTO ORARIO PIENO 231,70€
28
TAGLIACARTE
LINEARE LUCE 115
tipo macchina Tagliacarte lineare luce 115
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 60.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 23.400,00€ 23.400,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 1.200,00€
Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€
COSTO ANNUO DIRETTO 25.153,50€
COSTO ORARIO DIRETTO 16,04€
Ammortamento* (%) 12,50% 7.500,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 202,50€
Superficie occupata in mq. 20 2.100,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 4.680,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 39.636,00€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 25,27€
Spese generali (%) 25% 9.909,00€
COSTO ANNUO PIENO 49.545,00€
COSTO ORARIO PIENO 31,59€
29
PIEGATRICE
LUCE 50
tipo macchina Piegatrice luce 50
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 60.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 23.400,00€ 23.400,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 1.200,00€
Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€
COSTO ANNUO DIRETTO 25.153,50€
COSTO ORARIO DIRETTO 16,04€
Ammortamento* (%) 12,50% 7.500,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 202,50€
Superficie occupata in mq. 25 2.625,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 4.680,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 40.161,00€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 25,61€
Spese generali (%) 25% 10.040,25€
COSTO ANNUO PIENO 50.201,25€
COSTO ORARIO PIENO 32,01€
30
PIEGATRICE
LUCE 100
tipo macchina Piegatrice luce 100
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 100.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 23.400,00€ 23.400,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 2.000,00€
Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€
COSTO ANNUO DIRETTO 25.953,50€
COSTO ORARIO DIRETTO 16,55€
Ammortamento* (%) 12,50% 12.500,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 337,50€
Superficie occupata in mq. 35 3.675,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 4.680,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 47.146,00€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 30,06€
Spese generali (%) 25% 11.786,50€
COSTO ANNUO PIENO 58.932,50€
COSTO ORARIO PIENO 37,58€
31
ACCAVALLATRICE
4 STAZIONI
tipo macchina Accavallatrice 4 stazioni
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 170.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 2 23.400,00€ 46.800,00€
Manutenzione ordinaria (%) 2% 3.400,00€
Forza motrice (kW) 25 0,1 4.612,50€
COSTO ANNUO DIRETTO 54.812,50€
COSTO ORARIO DIRETTO 34,95€
Ammortamento* (%) 12,50% 21.250,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 573,75€
Superficie occupata in mq. 60 6.300,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 9.360,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 92.296,25€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 58,85€
Spese generali (%) 25% 23.074,06€
COSTO ANNUO PIENO 115.370,31€
COSTO ORARIO PIENO 73,57€
32
50×70 4 COLORI
(USATA)
tipo macchina 50x70 4 COLORI (USATA)
ore anno 1845
ore improduttive -15% -276,75
ore produttive 1568,25
Costo acquisto macchina 250.000,00€
Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€
Manutenzione ordinaria (%) 4% 10.000,00€
Forza motrice (kW) 12 0,1 2.214,00€
COSTO ANNUO DIRETTO 40.314,00€
COSTO ORARIO DIRETTO 25,71€
Ammortamento* (%) 12,50% 31.250,00€
Interessi passivi (%) 2,70% 843,75€
Superficie occupata in mq. 40 4.200,00€
Costo superficie al mq 105,00€
Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€
COSTO ANNUO INDUSTRIALE 82.227,75€
COSTO ORARIO INDUSTRIALE 52,43€
Spese generali (%) 25% 20.556,94€
COSTO ANNUO PIENO 102.784,69€
COSTO ORARIO PIENO 65,54€
33
34
COSTI LIGHT
ISTRUZIONI PER L’USO
Il software Costi di Produzione consente all’utente un rapido calcolo del costo dei
fattori produttivi utilizzati nei processi aziendali tipici di un’azienda industriale, grafica
in particolare. Il modulo consente di strutturare l’azienda in reparti e centri di costo,
favorendo la corretta allocazione dei costi a seconda delle rispettive nature.
Successivamente consente il calcolo del costo per unità determinabile dall’utente con
un’archiviazione storica degli stessi, al fine di consentire la rintracciabilità delle
determinazioni in tema, elaborate dall’azienda.
Il modulo consente anche il collegamento con alcune anagrafiche di UT-Win, in modo
da alimentarne i costi di produzione a consuntivo. In quest’ultimo caso il modulo
prevede l’utilizzo di centri di costo virtuali, utili per le ipotesi di investimento o per
valutare progetti di accorpamento di fasi di produzione già presenti. Il modulo prevede
un algoritmo di calcolo che tiene conto delle voci di costo già previste. Tuttavia l’utente
potrà personalizzare le voci di costo aggiungendone altri non previsti.
Il modulo prevede, inoltre, la stampa in Word della fase selezionata e l’esportazione
delle informazioni contenute nell’archivio del calcolo dei costi, opportunamente
formattate per accedere al pacchetto di applicazioni disponibili in Microsoft Office.
Avvertenza per procedere all’installazione del
programma COSTI-LIGHT:
È opportuno installare il programma Costi Light su una postazione
dove non vi siano già installati altri software Edigit, in caso
contrario, prima di procedere, contattare l’Help Desk di Edigit al
numero: 051 352 388 per verificare la compatibilità della versione
del software Edigit già installata e verificare se è possibile attivare
il programma Costi Light sullo stesso PC.
35
INSTALLAZIONE
Provvediamo a lanciare l’applicazione.
Se siete già utenti di UT-Win, premete il pulsante indicato nella
schermata:
Se non siete utenti di UT-Win, potete
comunque utilizzare
il software che, in fase
di installazione vi creerà questa icona:
36
Dopo l’inizializzazione del database, si presenterà la seguente
schermata:
Obiettivo principale è dividere ipoteticamente
la schermata, in due zone fondamentali,
come un “esplora risorse” di Windows.
Alla nostra sinistra avremo tutti i reparti
con uno schema ad albero.
37
Nel primo livello avremo il nome del reparto e ai livelli più bassi
le fasi di lavorazione:
Come dimostra l’esempio, abbiamo il reparto “STAMPA” ed
associato ad esso, delle fasi quali “35x50 1 Colore”, “35x50 2
Colori”, “35x50 4 Colori” etc.
38
Alla nostra destra avremo il dettaglio costi per ogni fase effettiva:
39
Un esempio di parametri tipo è illustrato nell'immagine
precedente.
In base alle nostre esigenze, andremo ad imputare prima le
voci descrittive, che non influenzeranno i calcoli (indicati in
legenda in grigio):
- descrizione della fase;
- addetti impiegati nella fase;
- data scadenza locazione (gg/mm/aaaa);
Le voci indicate nella schermata precedente:
- % spese generali sul costo annuo della fase;
- % manodopera indiretta sul costo annuo della
fase;
rappresentano la risultante dell'incidenza della
rispettiva voce rispetto al costo totale della fase.
E in seconda analisi, le voci di costo, divise in due
macro-categorie:
- voci di costo per consumi;
- voci di costo;
Le voci di costo sono:
- monte orario annuale effettivo al lordo della ore
improduttive;
- % di ore improduttive su ore annue effettive;
- costo totale del personale impiegato nella fase
(massa salariale lorda);
- media oraria della fase;
- ore annuali assegnate al turno, divise in I, II, III e
IV turno di lavoro;
- superficie occupata per la fase in mq;
- costo unitario annuo della locazione superficie;
- costo annuo locazione macchinario;
- costo acquisto macchinario al netto di
contributi;
- anni ammortamento acquisto macchinario;
- % oneri finanziari pagati per acquisto
macchinario;
- costo annuo locazione accessori;
- costo acquisto accessori della fase;
- anni ammortamento acquisto accessori della
fase.
Le voci di costo per consumi sono:
- consumo energia elettrica della fase in Kw;
- costo unitario per Kw di energia elettrica;
- consumo Gas della fase;
- costo unitario per mc di Gas;
- costo annuo manutenzioni;
- costo annuo manutenzioni non
contrattualizzate;
- costo annuo Materiali di consumo;
- costo annuo dei materiali utilizzati per l’UM
alternativa;
E infine:
- quota annua spese generali;
- quota annua manodopera indiretta
40
Creare una nuova fase o un nuovo reparto, risulta davvero molto semplice. Nel menù a tendina FILE,
scegliamo la voce “Carica dati esterni” e nel sottomenù “Immissione/Modifica utente”, come è
illustrato nella seguente slide:
41
La schermata che apparirà è la seguente:
Se vogliamo proseguire, clicchiamo su “avanti”; per uscire dalla procedura, clicchiamo su “annulla”.
Il passo successivo ci mostra la lista dei reparti disponibili; cliccando su ognuno dei rispettivi reparti,
visualizzeremo la lista delle fasi associate (come si vede nella slide):
Clicchiamo su nuovo reparto se vogliamo inserire un nuovo reparto, oppure avanti per associare una
nuova fase ad un reparto esistente.
42
Se non abbiamo selezionato nessun reparto esistente dalla lista, il
programma mostrerà una finestra dove inserire i dati del nuovo
reparto:
Altrimenti verranno proposti i dati del reparto da noi selezionato in precedenza.
Detto questo, clicchiamo su “avanti” e procederemo alla caratterizzazione della nuova fase:
Inseriti i dati, clicchiamo su “salva” e, se abbiamo terminato l’inserimento dei dati, clicchiamo su “fine”.
43
Come potremo notare, tornando nella finestra di esportazione, la fase
appena inserita figurerà nella lista delle fasi:
44
Selezioniamo la nostra fase e inseriamo i dati relativi alla stessa:
45
Subito dopo, possiamo procedere al calcolo dei costi.
Al termine dell’inserimento, clicchiamo col tasto destro
sul nome della fase nell’”esplora reparti” col tasto destro e
selezioniamo la voce “calcola costo fase” dal menù a tendina che si
presenterà. Apparirà in alto a destra una finestra con i seguenti dati
non modificabili (è in pratica il risultato del complesso calcolo):
I dati riportati sono i seguenti:
- data di riferimento del calcolo;
- ore annue effettive della fase;
- % ore improduttive;
- costo totale;
- costo orario;
- media oraria;
- costo copia;
- quantità UM alternativa;
- costo;
- ore per il I turno e costo relativo;
- ore per il II turno e costo relativo;
- ore per il III turno e costo relativo;
- ore per il IV turno e costo relativo.
Sulla base di questi calcoli, potremmo effettuare delle variazioni, propriamente dette “perturbazioni”,
cambiando per esempio la percentuale di ore improduttive o la media oraria della fase.
Copyright by Edigit International. Riproduzione vietata.
46

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ABC dei costi - Edigit International s.r.l.

  • 1.
  • 2. 2 PREMESSA Oggi il mercato è in forte sofferenza per problemi sia congiunturali, sia strutturali, quotidianamente si assiste ad una fortissima concorrenza che ha prodotto una verticale riduzione dei prezzi di vendita. Un imprenditore serio non può più permettersi di fare i preventivi ignorando i propri costi, tale atteggiamento lo renderebbe “colpevole” di cattiva gestione aziendale e la punizione peggiore verrebbe immediatamente decretata dal mercato con esiti difficili da prevedere. Sono ormai diversi anni che Edigit è impegnata in una costante e difficile opera di divulgazione che è parte integrante della mission aziendale: diffondere tra le aziende grafiche la cultura dei costi di produzione. Eppure ancora oggi assistiamo ad uno scenario preoccupante che caratterizza il settore grafico: oltre il 70% delle aziende del settore non conoscono e non hanno mai calcolato i propri costi di produzione. Ormai è chiaro a tutti che la situazione difficile in cui oggi versano molte aziende del settore è da imputare anche a questo fatto. A dimostrazione dell’importanza che, nella difficile situazione economica e congiunturale di oggi, riveste l’analisi dei propri costi per la corretta gestione aziendale, abbiamo deciso di fare un salto di qualità mettendo direttamente a disposizione delle aziende know-how e strumenti che possano introdurle all’analisi dei propri costi. Si tratta appunto di know-how e strumenti di base utili per effettuare un primo approccio alla materia trattata, una specie di ABC introduttivo alla materia per stimolare la conoscenza e l’approfondimento di argomenti fondamentali per la gestione aziendale. Tale iniziativa mette a disposizione degli addetti ai lavori, a titolo gratuito, un PRONTUARIO DEI COSTI DI PRODUZIONE, specifico del settore grafico, ed il software ABC DEI COSTI, per effettuare un primo, elementare calcolo dei costi orari.
  • 3. 3 Entrambi gli strumenti sono frutto di esperienze analoghe maturate sul campo e proposte nel recente passato in accordo con varie associazioni di categoria, CNA, Confartigianato, Associazione delle Arti Grafiche di Bologna, ed altri, anch’esse molto sensibili all’argomento trattato. Abbiamo più volte sottolineato che un “PRONTUARIO DEI COSTI DI PRODUZIONE” rappresenta un metodo di lavoro, una media del settore, e non standard da assumere in modo acritico, i costi orari sono propri di ogni azienda ed ogni imprenditore deve conoscere i propri nel dettaglio di ogni singolo componente. Ma riteniamo anche che un prontuario come quello che distribuiamo gratuitamente possa fungere da stimolo a tutto il settore. Per quanto riguarda invece il software, ABC DEI COSTI, si tratta di uno strumento nato per rispondere a sollecitazioni giunte da più parti, soprattutto per andare incontro alle esigenze delle piccole aziende. Si tratta di uno strumento che, partendo dalle indicazioni metodologiche presentate nel prontuario, permette un approccio all’analisi dei propri costi orari in modo semplice e diretto. È uno strumento elementare, un ABC appunto, che permette però di compiere quel primo passo in avanti nella giusta direzione. Partire dai propri costi aziendali è il modo migliore per confrontarsi con il mercato, da subito si può comprendere quali sono i prodotti che portano guadagno e quelli che producono perdite, ci si rende conto di quali sono i centri di costo che creano marginalità e quelli in perdita. Siamo così convinti della necessità di conoscere i propri costi da arrivare ad affermare che da sola tale conoscenza, pur in assenza di un calcolo sistematico dei consuntivi e di un oculato controllo di gestione, ci possa fornire quelle indicazioni di base che permettono di identificare cosa fa guadagnare l’azienda e cosa invece produce perdite. Insomma per determinare i vostri costi di produzione, vi possono essere varie strade, ad esempio:  potete calcolarli in modo autonomo, utilizzando il know-how e gli strumenti che vi mettiamo gratuitamente a disposizione;  potete rivolgervi al vostro commercialista o ad altro consulente di vostra fiducia;  potete proporre uno stage ad un neolaureato in economia aziendale o ingegneria gestionale;  noi stessi possiamo indicarvi qualificati professionisti specializzati del settore. Qualunque sia la vostra scelta, calcolare i vostri costi è in assoluto la scelta migliore che potete compiere per salvaguardare la salute presente e futura della vostra azienda.
  • 4. 4 PRONTUARIO DEI COSTI DI PRODUZIONE Sommario Introduzione………………………………………………………………………………………………………………..5 Premessa per gli utilizzatori…………………………………………………………………………………………7 1. Mano d’opera diretta……………………………………………………………………………………………..7 2. Manutenzione ordinaria…………………………………………………………………………………………8 3. Forza motrice………………………………………………………………………………………………………….8 4. Quota annua di ammortamento………………………………………………………………….....……..9 5. Costi legati alla superficie occupata……………………………………………………………………….9 6. Mano d’opera indiretta………………………………………………………………………………………….9 7. Oneri finanziari……………………………………………………………………………………………….…….10 8. Spese generali……………………………………………………………………………………………………….11 9. Produttività di reparto………………………………………………………………………………………….12 Schemi indicativi……….………………………………………………………………………………………………15 Costi light…………………………………………………………………………………………………………………..34
  • 5. 5 Introduzione Nella redazione di questo prontuario ci siamo post preliminarmente alcune domande. La prima e, forse, la più importante è stata quella di chiederci se gli scopi e le finalità di questo documento erano chiare e ben definite e, nel caso come comunicare tale chiarezza di intenti a tutti i destinatari del documento. Partendo dall’origine abbiamo cercato la corretta definizione di "prontuario" e sul dizionario abbiamo trovato "Manuale contenente i dati o le nozioni più importanti relativamente ad una disciplina, ordinati in modo da renderne agevole la ricerca e la consultazione". Proprio in quest’ottica è assolutamente indispensabile riaffermare che quello che viene presentato è un metodo, una rappresentazione della media del settore. Sarebbe errato da parte degli utilizzatori prescindere da queste premesse e dalle note generali sull'utilizzo del documento per limitarsi alla consultazione dei costi orari per le singole macchine. Non bisogna mai dimenticare che i costi orari sono propri di ogni azienda e che ogni imprenditore deve conoscere i propri, nel dettaglio di ogni singolo componente; non solo, ma deve anche conoscere i presupposti sui quali tali costi sono stati determinati, in modo da poter individuare tempestivamente ogni evento che ne possa determinare una variazione. Altro principio che occorre precisare e che verranno fornite indicazioni e riferimenti per il calcolo dei costi standard, ovvero costi teorici che si basano su valutazioni ed ipotesi che debbono essere verificate nel tempo, specifici di ogni realtà aziendale. Operare nelle condizioni attuali di mercato impone un attento esame della propria struttura di costo non solo per poter (come in passato) gestire in modo efficace l'evoluzione tecnologica, ma soprattutto per poter fronteggiare con la piena consapevolezza dei propri mezzi le tensioni che l’attuale momento di recessione sta provocando e, nei limiti del possibile, limitarne gli effetti negativi. Proprio in quest’ottica riteniamo indispensabile fare una precisazione: gli schemi di determinazione del costo che verranno presentati operano secondo la logica del Costo Pieno (Full Cost) che si fonda sul principio dell’assorbimento integrale dei costi e secondo il quale il costo di tutti i fattori impiegati deve concorrere alla determinazione del costo totale.
  • 6. 6 Con questa metodologia viene individuata una sola base di ripartizione dei costi generali (generalmente percentuale) e di conseguenza questa struttura di costo, pur rimanendo la più semplice da utilizzare, presenta alcuni limiti oggettivi, in particolare:  Lascia spazio alla discrezionalità circa l’individuazione del criterio di imputazione dei costi, quindi le informazioni sulla redditività di prodotto sono convenzionali e poco oggettive, con il rischio di errori nelle decisioni.  Rischia di falsare la lettura del risultato di redditività di prodotto proprio a causa della ripartizione dei costi indiretti sui prodotti, perché si attribuiscono al prodotto dei costi che non ha generato direttamente.  Non permette di strutturare e orientare agevolmente la strategia commerciale di prodotto.  Non permette di determinare, in condizioni di mercato critiche, quale sia la quota parte del costo destinata alla copertura dei costi di struttura e quale invece sia quella relativa ai costi di produzione. In alternativa a questa metodologia, molte aziende, anche nel settore grafico hanno iniziato ad operare determinando i propri costi di produzione secondo la metodologia del “margine di contribuzione” (Direct Cost) e più precisamente il cosiddetto Direct Cost Integrato. Questo sistema nasce da un’evoluzione dello schema tradizionale del Direct Costing (che prevede che solo i costi variabili siano attribuiti al prodotto e che la copertura di tutti i costi fissi, di qualsiasi natura, avvenga attraverso il margine di contribuzione) e risulta più utile e completo. Lo si ottiene mettendo in relazione in un unico modello costi variabili, fissi, diretti e indiretti. In questo modo, determinando diversi livelli di costo e di conseguenza del Margine di Contribuzione è possibile disporre di una metodologia di calcolo più flessibile ed evoluta di quella a Full Costing che presenta notevoli vantaggi in relazione alle esigenze di valutazione e controllo da parte della Direzione aziendale. È tuttavia indispensabile chiarire che l’adozione di tale metodologia senza aver predisposto gli opportuni metodi di controllo e monitoraggio di tutte le dimensioni aziendali può rivelarsi estremamente rischiosa e indurre a prendere decisioni che possono sortire effetti contrari a quelli auspicati. Non sarebbe corretto affermare che un metodo è meglio dell’altro, come sempre la scelta deve essere effettuata in funzione della propria struttura, delle proprie capacità e delle proprie esigenze, così come sarebbe errato ricercare nei costi presentati in questo documento un confronto per valutare la competitività della propria azienda: non ci stancheremo mai di ripetere che i costi sono propri di ogni realtà economica, non è possibile in alcun modo determinare il "numero che vale per tutti". Auspichiamo che il nostro lavoro possa esservi di aiuto, ringraziamo fin d‘ora quanti vorranno apportare il loro contributo per migliorarne i contenuti e l'utilizzo. BUON LAVORO Si ringrazia Macchingraf s.r.l. per aver fornito i valori indicativi dei macchinari precaricati in archivio ed utilizzati come esempio in questo prontuario. Copyright by Edigit International - 2011 A cura di Cosimo Baldari e Claudio Rossi Tutti i diritti sono riservati. È vietato riprodurre, adattare, tradurre e memorizzare in formato elettronico il presente documento, in nessun modo e con nessuno strumento, senza previa autorizzazione scritta del proprietario del copyright.
  • 7. 7 Premessa per gli utilizzatori Nei limiti del possibile abbiamo cercato di individuare regole e metodi che possano essere comuni a tutte le aziende grafiche per la determinazione del costo orario di produzione, ben sapendo che è estremamente improbabile che le aziende destinatarie di questo documento abbiano tutte la stessa incidenza di costi, costi che dipendono da:  Dimensioni dell’azienda  Tipologia di macchine utilizzate e livello di utilizzazione delle stesse  Percentuale di incidenza della manodopera indiretta su quella diretta  Costi di struttura dell’azienda Abbiamo quindi optato per fornire una metodologia che possa essere applicata da tutti i destinatari, semplice, ma che allo stesso tempo permetta, anche a chi non è esperto di amministrazione o di contabilità industriale, di individuare e determinare con ragionevole precisione i propri costi orari di produzione. Lo schema di calcolo proposto prevede la determinazione del costo attraverso l’individuazione delle diverse componenti che portano al costo pieno orario, di seguito elencate: 1. Mano d’opera diretta La mano d'opera diretta è quella che partecipa direttamente al processo produttivo: si tratta degli operatori di prestampa e degli addetti alle macchine da stampa e di confezione. Ai fini del calcolo del costo orario è indispensabile tener conto del costo che l’azienda sostiene per il collaboratore che risulta da tutte le componenti della retribuzione, ovvero: a. Retribuzione mensile base da ccnl b. Superminimo c. Scatti anzianità d. Festività e. Ferie f. Assenteismo g. Previdenza complementare h. Altri compensi (es. premi) i. Trattamento di fine rapporto l. 13a mensilità m. Contributi previdenziali ed assistenziali n. Altri oneri Dal prospetto normalmente consegnato da chi elabora le paghe risultano quasi sempre questi valori:
  • 8. 8  Giorni lavorati  Ore ordinarie  Ore straordinarie  Costo orario  Costo totale azienda  Costo totale azienda Al fine di determinare il costo orario dell’azienda il dato da tenere in considerazione è il costo totale sostenuto per il collaboratore. Negli esempi proposti nel prontuario sono stati adottati i seguenti parametri ricavati da valori medi rilevati sul mercato:  Prestampa: un operatore del costo annuo di € 27.520,00  Macchine da stampa: un operatore del costo annuo di € 28.100,00  Macchine legatoria: un operatore del costo annuo di € 23.400,00 2. Manutenzione ordinaria e materiali La manutenzione ordinaria e quella relativa a tutti gli interventi che debbono essere normalmente effettuati per mantenere costante nel tempo l’efficienza della macchina senza determinarne sostanziali variazioni strutturali. Negli esempi formulati le macchine sono state gravate di un costo di manutenzione ordinaria pari al 2% del costo iniziale di acquisto, per le macchine a basso contenuto tecnologico, mentre tale valore sale al 4% per le macchine di ultima generazione in cui l’elettronica ha una parte preponderante. Un discorso a parte va fatto per le macchine usate. In questo caso il costo di acquisto è notevolmente ridotto, ma lo stato di usura della macchina impone un maggior livello di manutenzione, riteniamo pertanto adeguato considerare un’incidenza delle manutenzioni pari al 10% del costo di acquisto dell'usato. 3. Forza motrice Il costo dell’energia impiegata per la forza motrice ha un valore variabile (il fornitore non è più unico come un tempo) che si posiziona tra 0.09 e 0.14 per ogni Kw/h. Ai fini dei calcoli presentati si è considerato un valore medio pari a 0.10. Per calcolare l’incidenza della forza motrice occorre determinare l’assorbimento medio della macchina (che corrisponde circa al 60% dell’assorbimento massimo dichiarato) per le ore in cui la macchina è in funzione (ore produttive + ore improduttive).
  • 9. 9 4. Quota annua di ammortamento L’ammortamento è un procedimento economico-contabile avente per oggetto i beni a fecondità ripetuta, ossia quei beni strumentali che cedono la loro utilità economica in più esercizi. Attraverso l’ammortamento, quindi, il costo pluriennale di tali beni viene ripartito in più esercizi in funzione della loro durata economica. Infatti, quando un’azienda acquista un bene destinato a essere utilizzato per più anni, ad esempio un macchinario, il relativo costo sostenuto viene ripartito in funzione del numero di anni per l’acquisto in tante quote quanti sono gli esercizi nei quali il macchinario sarà presumibilmente impiegato. 5. Costi legati alla superficie occupata Per superficie occupata intendiamo quella necessaria a consentire il funzionamento della macchina, ovvero quella che deriva dalla somma della superficie occupata e delle relative aree di pertinenza. Il costo della superficie occupata varia molto in funzione dell'area geografica e della zona in cui si trova lo stabilimento. Indipendentemente da ciò, le componenti di costo che occorre considerare a questo scopo sono: a. Quota annua di ammortamento del fabbricato (di proprietà) o canone annuo di affitto. b. Costo annuo dell’energia necessaria ad illuminare e climatizzare lo stabile. Un metodo empirico per determinare questo valore consiste nel sottrarre al costo annuale registrato a bilancio per l’energia elettrica il valore calcolato (come visto in precedenza) per la forza motrice. c. Costo annuo del riscaldamento. d. Costo annuo relativo ai servizi accessori: pulizia, vigilanza, ecc. e. Costo annuo delle polizze assicurative relative allo stabile. I costi legati alla superficie sono stati da noi stimati in circa 105,00 al mq. in altri termini abbiamo ipotizzato che per uno stabilimento di 500 mq. si sostengano annualmente costi per € 52.500,00. L’imprenditore che sostenesse costi sensibilmente diversi dovrà adeguare la sua scheda di costo. 6. Mano d’opera indiretta La mano d’opera indiretta è costituita da tutti gli addetti che eseguono operazioni necessarie ma non legate direttamente al processo produttivo. Si tratta ad esempio dei magazzinieri, dei capi turno e dei capi reparto, degli autisti e dei controllori della qualità. Il loro costo può essere empiricamente calcolato aumentando di una percentuale il costo della mano d’opera diretta in funzione della maggiore o minore incidenza dei collaboratori diretti su quelli indiretti. In pratica se in azienda abbiamo 4 indiretti ogni 10 diretti e se la retribuzione è mediamente allineata, possiamo valutare un maggior costo del 40% legato alla mano d’opera indiretta. Negli esempi presentati si è tenuto conto di un 20% di incidenza della mano d’opera indiretta, valore che trova riscontro su un campione medio di aziende, tuttavia, come sempre, ogni azienda dovrà valutare questa percentuale tenendo conto della propria struttura e dei propri livelli retributivi.
  • 10. 10 7. Oneri finanziari In questa sede non vanno considerati gli oneri finanziari legali al maggior o minore indebitamento dell’azienda (che fanno parte delle spese generali), ma solamente gli oneri che sono legati all’acquisto di beni produttivi e che, in generale possono essere ricondotti a due casi: a. Acquisto mediante finanziamento Al momento di effettuare un investimento per l’acquisto di un bene, in funzione delle proprie disponibilità, della deducibilità ai fini fiscali e soprattutto del valore del bene, l’azienda può decidere di accendere un finanziamento. Tale finanziamento dovrà essere estinto in un certo numero di anni, mediante il pagamento di rate che comprenderanno una quota relativa al capitale ed una quota relativa agli interessi. Ciò che è rilevante ai fini della determinazione del costo orario è che anche la quota interessi deve essere considerata, infatti il maggior costo che deriva dall’aver acceso un finanziamento rappresenta una spesa aggiuntiva che è stata sostenuta per l’acquisto del bene, sottraendo risorse ad altri reparti aziendali o ad altre opportunità di investimento. Va poi precisato che considerando anche gli oneri finanziari nel costo della macchina potremo al momento della sostituzione, disporre di maggiori risorse economiche accantonate per l’acquisto del nuovo bene. Pertanto se, ad esempio, è stato acceso un finanziamento di € 100.000,00 per l'acquisto di una macchina, che comporti una quota interessi annui per tutta la durata del finanziamento stesso pari a € 2.700,00, tale valore dovrà essere considerato in aumento in fase di determinazione del costo orario della macchina. II calcolo si basa su un finanziamento di € 100.000,00 in 8 anni al tasso del 5% che comporta in media una quota interessi annua pari al 2,7% del capitale. b. Acquisto in leasing Con il contratto di leasing, un soggetto concede ad un altro il diritto di utilizzare un determinato bene a fronte del pagamento di un canone periodico. Alla scadenza del contratto è prevista per l’utilizzatore la facoltà di acquistare il bene stesso, previo l’esercizio dell’opzione di acquisto (comunemente chiamato riscatto) con il pagamento di un prezzo. Il primo canone corrisposto dall’utilizzatore è sempre più frequentemente di entità maggiore rispetto ai successivi e per questo viene chiamato maxicanone iniziale. II suo scopo è quello di ridurre i rischi di perdita del concedente in caso di insolvenza dell’utilizzatore. In sostanza attraverso il leasing è possibile dotarsi di una macchina senza doverla comperare ne accendere un mutuo. Ai fini del calcolo dei costi, per i beni in leasing: i. Non va inserita la quota annua di ammortamento ii. Non vanno inseriti gli interessi passavi sul mutuo iii. Vanno ripartiti per l’intera durata del leasing la somma dei canoni periodici, del maxicanone e dell’opzione di acquisto.
  • 11. 11 Esempio: Acquisto di un bene con contratto di leasing di durata 5 anni: Maxicanone € 15.000,00 Canoni periodici € 82.000,00 Opzione di acquisto € 3.000,00 Totale canoni € 100.000,00 Dividendo per la durata del leasing il totale canoni € 100.000,00/5 otteniamo il valore annuo di costo da imputare al nostro bene, ovvero € 20.000,00 8. Spese generali Sono tutte le altre spese, eccetto le materie prime e la mano d’opera diretta, ed in particolare: a. Spese per impiegati e dirigenti addetti alla contabilità, alla gestione del personale, alla gestione finanziaria, marketing, ecc. b. Ammortamento dei beni non direttamente produttivi (macchine ufficio, arredi, automezzi, ecc.) c. Tasse circolazione e spese assicurazione automezzi d. Carburanti e lubrificanti e. Viaggi e trasferte f. Spese consulenze legali ed amministrative g. Consulenze h. Spese postali e telefoniche i. Trasporti j. Interessi passivi e oneri bancari k. Contributi Enasarco l. Spese promozionali m. Spese sicurezza e ambiente n. Smaltimento rifiuti o. Spese di cancelleria e stampati, cioè quelle per l’acquisto della carta, penne, gomme, ecc. p. Spese residue relative al fabbricato: in questo caso dovrà essere determinata la superficie dello stabile non occupata da centri direttamente produttivi e valorizzata al costo definito in precedenza. Esempio: Stabilimento 500 mq. di cui occupati da attrezzature produttive 300 mq. i restanti 200 mq. valorizzati a € 105,00 al mq. (totale € 21.000,00) vanno imputati a spese generali.
  • 12. 12 Per semplicità di calcolo è stata stabilita una incidenza di tali spese nella misura del 25%, valore che sulla base delle analisi compiute deve considerarsi un limite massimo da non superare per mantenere la propria azienda concorrenziale. Come detto in precedenza l’incidenza e l’ammontare di tali costi varia da azienda ad azienda, si invitano pertanto tutti i fruitori del prontuario ad esaminare con attenzione le voci di costo sopra elencate ed a valutare la percentuale da considerare in funzione della reale incidenza dei costi generali. 9. Produttività di reparto Abbiamo visto in precedenza che le ore di funzionamento della macchina sono determinate dalla sommatoria delle ore produttive e delle ore improduttive. Premesso che le ore produttive corrispondono a quelle effettivamente lavorate dalla macchina, ed addebitate in commessa, possiamo indicare, a titolo di esempio, le più frequenti tipologie di ore improduttive ovvero: pulizia e manutenzione della macchina, guasti, attese lastre, attese carta, mancanza lavoro, attese cliente, ecc. Pertanto, determinate le ore lavorabili in azienda e sottratte quelle improduttive otteniamo le ore produttive: dividendo il costo totale annuo per le ore produttive lavorate da ciascuna macchina otteniamo il costo orario pieno della macchina relativamente alle otto voci di costo considerate. Da indagini e verifiche effettuate presso significative aziende del settore, sono stati riscontrati livelli di improduttività variabili dal 30% al 10%. Negli esempi presentati abbiamo preferito utilizzare il valore mediamente più frequente, cioè il 15%. E‘ indispensabile tuttavia che ogni azienda cerchi di valutare al meglio la propria produttività, in quanto un errore anche piccolo in questa stima può determinare rilevanti variazioni nella determinazione del costo orario e in caso di dati troppo ottimistici si può tradurre in una pesante perdita. A titolo di esempio: Consideriamo una macchina che ha costi annui complessivi pari a € 100.000,00 con un potenziale di 1600 ore all’anno a. Ad una improduttività del 15% corrisponde un costo orario così determinato € 100.000,00/(1600-15%)= € 73.53/h b. Ad una improduttività del 20% corrisponde un costo orario così determinato € 100.000,00/(1600-20%)= € 78.13/h Ci si rende immediatamente conto che un errore di valutazione del 5% si traduce in maggiori costi (di cui non si è tenuto conto nel formulare il prezzo di vendita) per € 2,60 per ogni ora che effettivamente lavora la macchina e quindi in totale pari a € 3.328,00.
  • 13. 13 Ulteriore raccomandazione che è necessario fare e che in fase di formulazione del prezzo occorre sempre ricaricare di una percentuale, variabile in funzione del tipo e dell'ammontare, anche il costo delle lavorazioni che vengono effettuate all'esterno presso terzi. Indicativamente la percentuale di maggiorazione dei costi deve andare dal 10-15% al 30-40%. Anche le materie prime debbono essere maggiorate di una percentuale variabile dall’8-10% della carta al 15-20% degli inchiostri, inoltre per la carta è buona norma addebitare alla commessa tutto il materiale che fosse necessario acquistare come lotto minimo di acquisto.
  • 14. 14
  • 15. 15 MAC 1 operatore tipo macchina MAC 1 opertatore ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Mac completo di monitor 1 3.000,00€ 3.000,00€ Software e applicativi vari 1 5.000,00€ 5.000,00€ Scanner 1 500,00€ 500,00€ COSTO 1 posto di lavoro 8.500,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 27.520,00€ 27.520,00€ Manutenzione ordinaria (%) 4% 340,00€ Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€ COSTO ANNUO DIRETTO 28.413,50€ COSTO ORARIO DIRETTO 18,12€ Ammortamento* (%) 33,3 2.830,50€ Interessi passivi (%) 2,70% 76,42€ Superficie occupata in mq. 5 525,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 5.504,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 37.349,42€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 23,82€
  • 16. 16 CTP 50×70 tipo macchina CTP 50x70 ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 lastre prodotte 10000 Costo acquisto macchina 80.000,00€ Plotter 1 5.200,00€ 5.200,00€ COSTO macchinari 85.200,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 25.500,00€ 25.500,00€ Manutenzione ordinaria (%) 4 3.408,00€ Forza motrice (kW) 5 0,1 922,50€ Materiali di consumo (%) 2 1.704,00€ Materia prima (lastre) 10000 4,60€ 46.000,00€ COSTO ANNUO DIRETTO 77.534,50€ COSTO LASTRA DIRETTO 7,75€ Ammortamento* (%) 33,33 28.397,16€ Interessi passivi (%) 2,70% 766,72€ Superficie occupata in mq. 35 3.675,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 184,50€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 110.557,88€ COSTO LASTRA INDUSTRIALE 11,06€ Spese generali (%) 25% 27.639,47€ COSTO ANNUO PIENO 138.197,35€ COSTO LASTRA PIENO 13,82€
  • 17. 17 CTP 70×100 tipo macchina CTP 70x100 ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 lastre prodotte 16500 Costo acquisto macchina 110.000,00€ Plotter 1 8.000,00€ 8.000,00€ COSTO macchinari 118.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 25.500,00€ 25.500,00€ Manutenzione ordinaria (%) 4% 4.720,00€ Forza motrice (kW) 5 0,1 922,50€ Materiali di consumo (%) 2 2.360,00€ Materia prima (lastre) 16500 7,00€ 115.500,00€ COSTO ANNUO DIRETTO 149.002,50€ COSTO LASTRA DIRETTO 9,03€ Ammortamento* (%) 33,33 39.329,40€ Interessi passivi (%) 2,70% 1.061,89€ Superficie occupata in mq. 50 5.250,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 184,50€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 194.828,29€ COSTO LASTRA INDUSTRIALE 11,81€ Spese generali (%) 25% 48.707,07€ COSTO ANNUO PIENO 243.535,37€ COSTO LASTRA PIENO 14,76€
  • 18. 18 DIGITALE SRA3 tipo macchina DIGITALE SRA3 ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 copie prodotte 100000 Costo acquisto macchina 30.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 0,5 25.500,00€ 12.750,00€ Canone assistenza (%) 15% 4.500,00€ Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€ COSTO ANNUO DIRETTO 17.803,50€ COSTO CLICK DIRETTO 0,18€ Ammortamento* (%) 33,33 9.999,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 269,97€ Superficie occupata in mq. 2 210,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 2.550,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 30.832,47€ COSTO CLICK INDUSTRIALE 0,31€ Spese generali (%) 25% 7.708,12€ COSTO ANNUO PIENO 38.540,59€ COSTO CLICK PIENO 0,39€
  • 19. 19 35×50 1 COLORE tipo macchina 35x50 1 COLORE ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 60.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 1.200,00€ Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€ COSTO ANNUO DIRETTO 29.853,50€ COSTO ORARIO DIRETTO 19,04€ Ammortamento* (%) 12,50% 7.500,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 202,50€ Superficie occupata in mq. 12 1.260,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 44.436,00€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 28,33€ Spese generali (%) 25% 11.109,00€ COSTO ANNUO PIENO 55.545,00€ COSTO ORARIO PIENO 35,42€
  • 20. 20 35×50 2 COLORI tipo macchina 35x50 2 COLORi ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 110.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 2.200,00€ Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€ COSTO ANNUO DIRETTO 30.853,50€ COSTO ORARIO DIRETTO 19,67€ Ammortamento* (%) 12,50% 13.750,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 371,25€ Superficie occupata in mq. 15 1.575,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 52.169,75€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 33,27€ Spese generali (%) 25% 13.042,44€ COSTO ANNUO PIENO 65.212,19€ COSTO ORARIO PIENO 41,58€
  • 21. 21 35×50 4 COLORI tipo macchina 35x50 4 COLORi ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 210.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 4.200,00€ Forza motrice (kW) 5 0,1 922,50€ COSTO ANNUO DIRETTO 33.222,50€ COSTO ORARIO DIRETTO 21,18€ Ammortamento* (%) 12,50% 26.250,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 708,75€ Superficie occupata in mq. 20 2.100,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 67.901,25€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 43,30€ Spese generali (%) 25% 16.975,31€ COSTO ANNUO PIENO 84.876,56€ COSTO ORARIO PIENO 54,12€
  • 22. 22 50×70 4 COLORI tipo macchina 50x70 4 COLORI ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 450.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 9.000,00€ Forza motrice (kW) 12 0,1 2.214,00€ COSTO ANNUO DIRETTO 39.314,00€ COSTO ORARIO DIRETTO 25,07€ Ammortamento* (%) 12,50% 56.250,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 1.518,75€ Superficie occupata in mq. 40 4.200,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 106.902,75€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 68,17€ Spese generali (%) 25% 26.725,69€ COSTO ANNUO PIENO 133.628,44€ COSTO ORARIO PIENO 85,21€
  • 23. 23 50×70 5 COLORI tipo macchina 50x70 5 COLORI ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 580.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 11.600,00€ Forza motrice (kW) 20 0,1 3.690,00€ COSTO ANNUO DIRETTO 43.390,00€ COSTO ORARIO DIRETTO 27,67€ Ammortamento* (%) 12,50% 72.500,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 1.957,50€ Superficie occupata in mq. 50 5.250,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 128.717,50€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 82,08€ Spese generali (%) 25% 32.179,38€ COSTO ANNUO PIENO 160.896,88€ COSTO ORARIO PIENO 102,60€
  • 24. 24 50×70 5 COLORI + SPALMATORE tipo macchina 50x70 5 COLORI + spalmatore ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 840.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 16.800,00€ Forza motrice (kW) 35 0,1 6.457,50€ COSTO ANNUO DIRETTO 51.357,50€ COSTO ORARIO DIRETTO 32,75€ Ammortamento* (%) 12,50% 105.000,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 2.835,00€ Superficie occupata in mq. 60 6.300,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 171.112,50€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 109,11€ Spese generali (%) 25% 42.778,13€ COSTO ANNUO PIENO 213.890,63€ COSTO ORARIO PIENO 136,39€
  • 25. 25 70×100 4 COLORI tipo macchina 70x100 4 COLORi ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 900.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 2 28.100,00€ 56.200,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 18.000,00€ Forza motrice (kW) 40 0,1 7.380,00€ COSTO ANNUO DIRETTO 81.580,00€ COSTO ORARIO DIRETTO 52,02€ Ammortamento* (%) 12,50% 112.500,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 3.037,50€ Superficie occupata in mq. 40 4.200,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 11.240,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 212.557,50€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 135,54€ Spese generali (%) 25% 53.139,38€ COSTO ANNUO PIENO 265.696,88€ COSTO ORARIO PIENO 169,42€
  • 26. 26 70×100 5 COLORI tipo macchina 70x100 5 COLORi ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 1.150.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 2 28.100,00€ 56.200,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 23.000,00€ Forza motrice (kW) 45 0,1 8.302,50€ COSTO ANNUO DIRETTO 87.502,50€ COSTO ORARIO DIRETTO 55,80€ Ammortamento* (%) 12,50% 143.750,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 3.881,25€ Superficie occupata in mq. 60 6.300,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 11.240,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 252.673,75€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 161,12€ Spese generali (%) 25% 63.168,44€ COSTO ANNUO PIENO 315.842,19€ COSTO ORARIO PIENO 201,40€
  • 27. 27 70×100 5 COLORI + SPALMATORE tipo macchina 70x100 5 COLORI + spalmatore ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 1.400.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 2 28.100,00€ 56.200,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 28.000,00€ Forza motrice (kW) 50 0,1 9.225,00€ COSTO ANNUO DIRETTO 93.425,00€ COSTO ORARIO DIRETTO 59,57€ Ammortamento* (%) 12,50% 175.000,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 4.725,00€ Superficie occupata in mq. 60 6.300,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 11.240,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 290.690,00€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 185,36€ Spese generali (%) 25% 72.672,50€ COSTO ANNUO PIENO 363.362,50€ COSTO ORARIO PIENO 231,70€
  • 28. 28 TAGLIACARTE LINEARE LUCE 115 tipo macchina Tagliacarte lineare luce 115 ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 60.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 23.400,00€ 23.400,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 1.200,00€ Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€ COSTO ANNUO DIRETTO 25.153,50€ COSTO ORARIO DIRETTO 16,04€ Ammortamento* (%) 12,50% 7.500,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 202,50€ Superficie occupata in mq. 20 2.100,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 4.680,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 39.636,00€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 25,27€ Spese generali (%) 25% 9.909,00€ COSTO ANNUO PIENO 49.545,00€ COSTO ORARIO PIENO 31,59€
  • 29. 29 PIEGATRICE LUCE 50 tipo macchina Piegatrice luce 50 ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 60.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 23.400,00€ 23.400,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 1.200,00€ Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€ COSTO ANNUO DIRETTO 25.153,50€ COSTO ORARIO DIRETTO 16,04€ Ammortamento* (%) 12,50% 7.500,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 202,50€ Superficie occupata in mq. 25 2.625,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 4.680,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 40.161,00€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 25,61€ Spese generali (%) 25% 10.040,25€ COSTO ANNUO PIENO 50.201,25€ COSTO ORARIO PIENO 32,01€
  • 30. 30 PIEGATRICE LUCE 100 tipo macchina Piegatrice luce 100 ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 100.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 23.400,00€ 23.400,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 2.000,00€ Forza motrice (kW) 3 0,1 553,50€ COSTO ANNUO DIRETTO 25.953,50€ COSTO ORARIO DIRETTO 16,55€ Ammortamento* (%) 12,50% 12.500,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 337,50€ Superficie occupata in mq. 35 3.675,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 4.680,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 47.146,00€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 30,06€ Spese generali (%) 25% 11.786,50€ COSTO ANNUO PIENO 58.932,50€ COSTO ORARIO PIENO 37,58€
  • 31. 31 ACCAVALLATRICE 4 STAZIONI tipo macchina Accavallatrice 4 stazioni ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 170.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 2 23.400,00€ 46.800,00€ Manutenzione ordinaria (%) 2% 3.400,00€ Forza motrice (kW) 25 0,1 4.612,50€ COSTO ANNUO DIRETTO 54.812,50€ COSTO ORARIO DIRETTO 34,95€ Ammortamento* (%) 12,50% 21.250,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 573,75€ Superficie occupata in mq. 60 6.300,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 9.360,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 92.296,25€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 58,85€ Spese generali (%) 25% 23.074,06€ COSTO ANNUO PIENO 115.370,31€ COSTO ORARIO PIENO 73,57€
  • 32. 32 50×70 4 COLORI (USATA) tipo macchina 50x70 4 COLORI (USATA) ore anno 1845 ore improduttive -15% -276,75 ore produttive 1568,25 Costo acquisto macchina 250.000,00€ Manodopera diretta (n. addetti/retrib.) 1 28.100,00€ 28.100,00€ Manutenzione ordinaria (%) 4% 10.000,00€ Forza motrice (kW) 12 0,1 2.214,00€ COSTO ANNUO DIRETTO 40.314,00€ COSTO ORARIO DIRETTO 25,71€ Ammortamento* (%) 12,50% 31.250,00€ Interessi passivi (%) 2,70% 843,75€ Superficie occupata in mq. 40 4.200,00€ Costo superficie al mq 105,00€ Manodopera indiretta (%) 20% 5.620,00€ COSTO ANNUO INDUSTRIALE 82.227,75€ COSTO ORARIO INDUSTRIALE 52,43€ Spese generali (%) 25% 20.556,94€ COSTO ANNUO PIENO 102.784,69€ COSTO ORARIO PIENO 65,54€
  • 33. 33
  • 34. 34 COSTI LIGHT ISTRUZIONI PER L’USO Il software Costi di Produzione consente all’utente un rapido calcolo del costo dei fattori produttivi utilizzati nei processi aziendali tipici di un’azienda industriale, grafica in particolare. Il modulo consente di strutturare l’azienda in reparti e centri di costo, favorendo la corretta allocazione dei costi a seconda delle rispettive nature. Successivamente consente il calcolo del costo per unità determinabile dall’utente con un’archiviazione storica degli stessi, al fine di consentire la rintracciabilità delle determinazioni in tema, elaborate dall’azienda. Il modulo consente anche il collegamento con alcune anagrafiche di UT-Win, in modo da alimentarne i costi di produzione a consuntivo. In quest’ultimo caso il modulo prevede l’utilizzo di centri di costo virtuali, utili per le ipotesi di investimento o per valutare progetti di accorpamento di fasi di produzione già presenti. Il modulo prevede un algoritmo di calcolo che tiene conto delle voci di costo già previste. Tuttavia l’utente potrà personalizzare le voci di costo aggiungendone altri non previsti. Il modulo prevede, inoltre, la stampa in Word della fase selezionata e l’esportazione delle informazioni contenute nell’archivio del calcolo dei costi, opportunamente formattate per accedere al pacchetto di applicazioni disponibili in Microsoft Office. Avvertenza per procedere all’installazione del programma COSTI-LIGHT: È opportuno installare il programma Costi Light su una postazione dove non vi siano già installati altri software Edigit, in caso contrario, prima di procedere, contattare l’Help Desk di Edigit al numero: 051 352 388 per verificare la compatibilità della versione del software Edigit già installata e verificare se è possibile attivare il programma Costi Light sullo stesso PC.
  • 35. 35 INSTALLAZIONE Provvediamo a lanciare l’applicazione. Se siete già utenti di UT-Win, premete il pulsante indicato nella schermata: Se non siete utenti di UT-Win, potete comunque utilizzare il software che, in fase di installazione vi creerà questa icona:
  • 36. 36 Dopo l’inizializzazione del database, si presenterà la seguente schermata: Obiettivo principale è dividere ipoteticamente la schermata, in due zone fondamentali, come un “esplora risorse” di Windows. Alla nostra sinistra avremo tutti i reparti con uno schema ad albero.
  • 37. 37 Nel primo livello avremo il nome del reparto e ai livelli più bassi le fasi di lavorazione: Come dimostra l’esempio, abbiamo il reparto “STAMPA” ed associato ad esso, delle fasi quali “35x50 1 Colore”, “35x50 2 Colori”, “35x50 4 Colori” etc.
  • 38. 38 Alla nostra destra avremo il dettaglio costi per ogni fase effettiva:
  • 39. 39 Un esempio di parametri tipo è illustrato nell'immagine precedente. In base alle nostre esigenze, andremo ad imputare prima le voci descrittive, che non influenzeranno i calcoli (indicati in legenda in grigio): - descrizione della fase; - addetti impiegati nella fase; - data scadenza locazione (gg/mm/aaaa); Le voci indicate nella schermata precedente: - % spese generali sul costo annuo della fase; - % manodopera indiretta sul costo annuo della fase; rappresentano la risultante dell'incidenza della rispettiva voce rispetto al costo totale della fase. E in seconda analisi, le voci di costo, divise in due macro-categorie: - voci di costo per consumi; - voci di costo; Le voci di costo sono: - monte orario annuale effettivo al lordo della ore improduttive; - % di ore improduttive su ore annue effettive; - costo totale del personale impiegato nella fase (massa salariale lorda); - media oraria della fase; - ore annuali assegnate al turno, divise in I, II, III e IV turno di lavoro; - superficie occupata per la fase in mq; - costo unitario annuo della locazione superficie; - costo annuo locazione macchinario; - costo acquisto macchinario al netto di contributi; - anni ammortamento acquisto macchinario; - % oneri finanziari pagati per acquisto macchinario; - costo annuo locazione accessori; - costo acquisto accessori della fase; - anni ammortamento acquisto accessori della fase. Le voci di costo per consumi sono: - consumo energia elettrica della fase in Kw; - costo unitario per Kw di energia elettrica; - consumo Gas della fase; - costo unitario per mc di Gas; - costo annuo manutenzioni; - costo annuo manutenzioni non contrattualizzate; - costo annuo Materiali di consumo; - costo annuo dei materiali utilizzati per l’UM alternativa; E infine: - quota annua spese generali; - quota annua manodopera indiretta
  • 40. 40 Creare una nuova fase o un nuovo reparto, risulta davvero molto semplice. Nel menù a tendina FILE, scegliamo la voce “Carica dati esterni” e nel sottomenù “Immissione/Modifica utente”, come è illustrato nella seguente slide:
  • 41. 41 La schermata che apparirà è la seguente: Se vogliamo proseguire, clicchiamo su “avanti”; per uscire dalla procedura, clicchiamo su “annulla”. Il passo successivo ci mostra la lista dei reparti disponibili; cliccando su ognuno dei rispettivi reparti, visualizzeremo la lista delle fasi associate (come si vede nella slide): Clicchiamo su nuovo reparto se vogliamo inserire un nuovo reparto, oppure avanti per associare una nuova fase ad un reparto esistente.
  • 42. 42 Se non abbiamo selezionato nessun reparto esistente dalla lista, il programma mostrerà una finestra dove inserire i dati del nuovo reparto: Altrimenti verranno proposti i dati del reparto da noi selezionato in precedenza. Detto questo, clicchiamo su “avanti” e procederemo alla caratterizzazione della nuova fase: Inseriti i dati, clicchiamo su “salva” e, se abbiamo terminato l’inserimento dei dati, clicchiamo su “fine”.
  • 43. 43 Come potremo notare, tornando nella finestra di esportazione, la fase appena inserita figurerà nella lista delle fasi:
  • 44. 44 Selezioniamo la nostra fase e inseriamo i dati relativi alla stessa:
  • 45. 45 Subito dopo, possiamo procedere al calcolo dei costi. Al termine dell’inserimento, clicchiamo col tasto destro sul nome della fase nell’”esplora reparti” col tasto destro e selezioniamo la voce “calcola costo fase” dal menù a tendina che si presenterà. Apparirà in alto a destra una finestra con i seguenti dati non modificabili (è in pratica il risultato del complesso calcolo): I dati riportati sono i seguenti: - data di riferimento del calcolo; - ore annue effettive della fase; - % ore improduttive; - costo totale; - costo orario; - media oraria; - costo copia; - quantità UM alternativa; - costo; - ore per il I turno e costo relativo; - ore per il II turno e costo relativo; - ore per il III turno e costo relativo; - ore per il IV turno e costo relativo. Sulla base di questi calcoli, potremmo effettuare delle variazioni, propriamente dette “perturbazioni”, cambiando per esempio la percentuale di ore improduttive o la media oraria della fase. Copyright by Edigit International. Riproduzione vietata.
  • 46. 46