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La relazione
con il cliente
Cesena, 24 maggio 2014
I temi
1° incontro
 Essere efficaci nella vendita
 Il venditore “moderno”
 Il marketing del venditori
 Preparare l’incontro con il cliente
 La pianificazione delle vendite
 Il controllo della ns attività
2
2° incontro
 L’approccio al cliente
- La comunicazione
- L ‘ascolto attivo
- Capire le motivazioni dei clienti
- L’intervista al cliente per raccogliere le info strategiche
- Le frasi da evitare
3
La “vecchia” immagine del venditori
 Il venditore considerato una persona che cerca di
vendere qualsiasi cosa a qualsiasi costo…..
4
L’obiettivo del venditore moderno
 Instaurare relazioni profittevoli
 di lungo periodo
 con il Cliente
5
IL CONCETTO DI VENDITORE ATLETA
Un venditore per quanto efficace possa
essere deve perseguire la logica del
miglioramento continuo
6
Quali sono secondo voi gli elementi
che determinano le vostre performance ?
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
A VOI LA PALLA
7
PRIMA
Quanto ognuno di questi incide sulla vostra performance ?
1. _____________________ peso %_____
2. _____________________ peso %_____
3. _____________________ peso %_____
4. _____________________ peso %_____
5. _____________________ peso %_____
6. _____________________ peso %_____
7. _____________________ peso %_____
TOTALE 100%
A VOI LA PALLA
8
2 tipi di aree di miglioramento
 Le aree di miglioramento consapevoli
 Le aree di miglioramento inconsapevoli
 Il massimo risultato del corso di oggi sarebbe farvi
scoprire aree di miglioramento delle quali non siete
ancora consapevoli.
9
L’etica nella vendita
 L’etica è” l’insieme di norme di
condotta che secondo la propria
natura e volontà una persona o un
gruppo di persone sceglie e segue
nell’attività o nella vita.
 La differenza fra etica e legge è che
idealmente una condotta etica è un
comportamento a livello piu’ alto
della legge.
 Il comportamento di vendita non
etico è una condotta di breve
periodo atta a far guadagnare il
venditore a discapito del cliente.
10
I comportamenti non etici…. che alla lunga
non pagano
 Esagerare i benefici della propria offerta e
nasconderne volutamente gli svantaggi
 Mentire sui prodotti dei concorrenti e
svalorizzarli
 Vendere prodotti dei quali i Clienti non
hanno bisogno
 Confondere il cliente
 Rispondere a domande a cui in realtà
non si sarebbe in grado di rispondere
 Mancanza di chiarezza sulle condizioni
economiche 11
La relazione con il cliente funziona se:
 “Delega” al venditore la scelta di cosa acquistare
 Chiede consigli e confronti anche per quanto riguarda le
scelte della propria azienda
 Ci dice in modo chiaro come stanno le cose
 Non negozia l’offerta, non chiede sconti
 Nel tempo aumenta gli ordini nei nostri confronti,,
rispetto alla concorrenza
12
 Qual è la prima cosa “da vendere” sempre ad un Cliente ?
13
Il valore della fiducia
 Conquistare la fiducia del Cliente e mettersi in
sintonia con lui e infinitamente piu’
importante che spuntare un ordine.
14
L’obiettivo del venditore di fiducia è:
 Massimizzare la
redditività del Cliente
 Massimizzare la
redditività dal cliente
( Ns redditività)
15
Il venditore ciclista
16
Mira a vincere il Tour de France non una tappa o…..
peggio ancora il traguardo volante!
Orientati al prodotto o al cliente ?
17
VENDITORI ORIENTATI AL
PRODOTTO/SERVIZIO
VENDITORI ORIENTATI AL
CLIENTE
FOCALIZZATO SUL PRODOTTO
DA VENDERE E SULLE
CARATTERISTICHE TECNICHE
FOCALIZZATO SUI BISOGNI
DEI CLIENT E SULLE SUE
ATTIVITA’ CON IL FINE DI
INDIVIDUARNE I BISOGNI
LE TECNICHE DI VENDITA ORIENTATE AI BISOGNI DEI CLIENTI
SONO ORIENTATAE A CONSOLIDARE IL RAPPORTO DI FIDUCIA
DI LUNGO PERIODO NEI CONFRONTI DELL’ AZIENDA/ DEL
PRODOTTO/ERVIZIO E DEL VENDITORE COME PERSONA
Il focus sul cliente
 E’ importante che i cliente conosca bene la sua offerta ma,
soprattutto è opportuno che si preoccupi di
DI INDIVIDUARE
E
SODDISFARE
I BISOGNI DEL CLIENTE
presentandogli i vantaggi dell’offerta che meglio soddisfano
le sue esigenze e necessità
18
Il principale obiettivo dell’attività di vendita
 Acquisire
e
 Consolidare
La fiducia di lungo periodo nei confronti di:
 Dell’ azienda che rappresentiamo
 Dei prodotti/servizi che offriamo
 Di noi stessi in qualità di persona
19
Gli stili di vendita
 Le 2 principali motivazioni che motivano il venditore
sono:
 Interesse pe la realizzazione della vendita “
portare a casa l’ordine”
L’interesse per il cliente o cura della soddisfazione
del cliente
Dall’incrocio di queste 2 motivazioni ne conseguono i
quattro principali stili di vendita
20
Gli Stili di vendita
21
I 4 STILI
STILE CARATTERISTICHE
LA MANO PESANTE
“ Tutto è lecito pur di chiudere una
vendita” Difficile che instauri un clima
di fiducia duraturo, prima o poi il
cliente percepisce il suo atteggiamento
di fondo e cambierà fornitore o
assumendo un atteggiamento di
continua diffidenza.
LO ZERBINO
“Basta che il cliente sia soddisfatto”
•Non riesce a dire no al cliente
•Subisce le richieste pregiudicando la
marginalità
• ok per il cliente ma l’azienda ….? 22
Stili di vendita
STILE CARATTERISTICHE
IL DEMOTIVATO “Andiamo avanti….”
 Svolge il suo lavoro senza passione,
senza obiettivi e senza stimoli verso il
miglioramento continuo
IL VENDITORE DI FIDUCIA
“Io vinco tu vinci “
E’ il venditore che lavora nell’ottica della
partnership con il cliente
23
Esercizio:
Autodiagnosi stili di vendita
 Esercizio 1 - Andiamo a vedere i vostri profili !
24
A VOI LA PALLA
Le 3 principali componenti della professione
1. Sapere
2. Saper fare
3. Saper essere
25
 Pianificazione del lavoro
 Tecniche di comunicazione e
 Tecniche di vendita
Conoscenze
Attitudini innate + comportamento
Le competenze del venditore di fiducia
26
ANTENNE DRIZZATE Per essere sempre a conoscenza di quello
che sta’ succedendo sul mercato, azioni della
concorrenza, informazioni sui nostri clienti
e su quelli potenziali .
La preparazione e pianificazione delle
attività di vendita rappresentano il mezzo
fondamentale per focalizzare gli sforzi sui
target con maggiore potenziale di sviluppo.
OCCHI GRANDI Per cogliere i segnali non verbali
dell’interlocutore. Non basta nella vendita
essere attenti a quello che i cliente dice,
occorre prestare attenzione anche a come lo
dice.
Le competenze del venditore di fiducia
ORECCHIE GRANDI Per meglio ascoltare il cliente
DUE GRANDI SPALLE
Per muoversi con sicurezza e in particolare:
Competenza tecnica:
o conscenza del prodotto
o del mercaro
o del cliente
Competenza relazionale
Capacità di adattarsi a tutti i tipi di interlocutore
27
28
CUORE GRANDE Senza la motivazione e la passione per la
propria attività e ‘ difficile raggiungere
qualsiasi obiettivo. Se la professione non ci
piace non esistono tecniche e strumenti per
avere successo.
BOCCA PICCOLA
• Un venditore di fiducia parla poco e ascolta molto
al fine di poter porre soluzioni veramente
personalizzate per il cliente.
• Valutare sempre il possesso palla.
I PIEDI PER TERRA • Un venditore di fiducia ha sempre presente il
proprio obiettivo di vendita che persegue con
tenacia e dedizione.
• Ogni incontro che si chiuda con un Si o un No
porterà alla definizione dello step successivo.
Le competenze del venditore di fiducia
29
Il marketing del venditore
29
30
Cosa significa “fare marketing” per un venditore
Significa utilizzare in modo vantaggioso e strutturato le innumerevoli
informazioni che solo lui può avere e coltivare con l’attività di contatto
quotidiano con la clientela e con il territorio assegnato.
30
31
Quali informazioni raccogliere sul cliente?
CHI È?
Settore, dimensioni, geografia, quota di mercato, principali concorrenti,
cultura dominante, ecc.
COM’È ORGANIZZATO?
Metodi d’acquisto, grado di centralizzazione/decentralizzazione acquisti,
potere di prescrizione del centro sull’unità periferica, ecc.
COME HA LAVORATO CON NOI?
Volumi di spesa, margini, politica commerciale, ecc.
CHE PROGETTI HA PER IL FUTURO?
Come evolverà nei prossimi 3/5 anni? Qual è la sua solidità finanziaria e di
mercato (credibilità)? Quanto mi costerebbe l’acquisizione di un nuovo
cliente della sua importanza? 31
32
Perché conoscere e applicare le tecniche di marketing
Perché Marketing significa, prima di tutto, UTILIZZARE LE
INFORMAZIONI sui clienti che solo voi possedete, per capire su
quali puntare, come “tenerseli ben stretti” e, in definitiva, come
guadagnare bene!
Perché Marketing significa PIANIFICAZIONE: delle risorse, delle
attività, del tempo. È uno straordinario alleato nell’aiutarvi a
raggiungere più facilmente i vostri obiettivi di vendita.
Perché la crescente dinamicità del mercato, la pressione della
concorrenza e le richieste sempre maggiori dei clienti hanno
cambiato le “regole del gioco”. Non basta essere bravi venditori:
DOVETE DIVENTARE IMPRENDITORI DEL VOSTRO
BUSINESS LOCALE! 32
33
Il triangolo strategico
Clienti
Azienda Concorrenza
Bisogni e
percezione
Vantaggio
competitivo
33
34
La missione del venditore
Vendere in volume
(up selling)
Vendere l’intera gamma
(cross selling)
Vendere in modo redditizio
(margine)
Vendere in modo efficiente
(tempo/risorse)
Facilitare la rivendita
(sell in/sell out)
Valorizzare la propria azienda
34
35
Il marketing come scienza per…
Acquisire
Mantenere
Sviluppare
… una clientela che assicuri
un profitto
Philip Kotler, 1999
35
ACQUISIRE
MANTENERE
SVILUPPARE
PROSPEZIONEper il venditore
FIDELIZZAZIONEper il venditore
CROSS SELLING
UP SELLING
per il venditore
...una clientela che assicuri profitto
ANALIZZARE IL PORTAFOGLIO CLIENTI
Trasferendo il concetto di
marketing nel contesto della vendita…
36
I principi della vendita
37
38
Le attività di preparazione
 Pianificare il viaggio con anticipo
 Raccogliere le info sul cliente ( web)
 Definire l’obiettivo dell’incontro
 Preparare tutti i materiali e i supporti necessari
all’incontro
 Telefonare o inviare la mail di conferma dell’incontro
39
Scheda cliente: _________________
Interlocutori di riferimento
________________________________
 Contatti precedenti
 Sintesi delle informazioni principali
sul cliente
 Stato ordini del cliente
 Sintesi info sui concorrenti attuali o
potenziali
 Probabili nuovi bisogni che la mia
azienda è in grado di soddisfare
Obbiettivi della visita
40
Organizzare le informazioni sul cliente
41
OGGETTI DI
ACQUISTO
Che cosa acquista ? L’insieme dei
prodotti/servizi acquistati
OBIETTIVI DI
ACQUISTO
Perché acquista ? L’insieme delle motivazioni
che spingono all’acquisto
ORGANIZZAZIONE
D’ ACQUISTO
Come acquista ? La sequenza delle diverse
fasi del processo di
decisione di acquisto
Quando acquista ? In quali occasioni ?
PUNTI DI ACQUISTO Dove vengono effettuati
gli acquisti ?
I luoghi /canali distributivi
e localizzazione geografica
Il processo d’acquisto
42
Nella gestione del processo di acquisto un venditore si pone sempre 2 principali obiettivi
1) Vendere alle persone che contano all’interno dell’organizzazione (chi decide)
2) Vendere in modo ampio e aperto tutta l’organizzazione del cliente interagendo con
tutte le persone coinvolte nel processo per generare FIDUCIA DIFFUSA
Il processo d’acquisto
43
RUOLO
INIZIATORE
INFLUENZATORE
COMPRATORE
DECISORE
UTILIZZATORE
CONTROLLORE
Tu quanto pianifichi ?
 Se dovessi valutare la tua attitudine a pianificare la tua
attività di vendita
 da 1 a 10 che voto ti daresti ?
______________________
Le azioni da compiere per migliorare la tua attitudine a
pianificare
1) _________________________________________________
2) _________________________________________________
3) _________________________________________________
4) _________________________________________________
45
I fondamentali
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
Classifica le tue attività per ordine di importanza
58
A VOI LA PALLA
ATTIVITA’
1) AD ALTA PRIORITA’ ED
INDISPENSABILI
2) DI MEDIA PRIORITA’ E
MEDIAMENTE IMPORTANTI
3) ATTIVITA’ A BASSA PRIORITA’/POCO
IMPORTANTI PER RAGGIUNGERE GLI
OBIETTIVI
Tu quanto pianifichi ?
 Se dovessi valutare la tua attitudine a pianificare la tua
attività di vendita
 da 1 a 10 che voto ti daresti ?
______________________
Le azioni da compiere per migliorare la tua attitudine a
pianificare
1) _________________________________________________
2) _________________________________________________
3) _________________________________________________
4) _________________________________________________
59
Piano di vendita annuale
60
ESERCIZIO
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69
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72
73
74
75
76
2° INCONTRO
77
78
79
80
81
82
83
84
85
Il processo si comunicazione
86
Messaggio
Emittente Ricevente
C o d i f i c a D e c o d i f i c a
Feedback
EmittenteRicevente
D e c o d i f i c a C o d i f i c a
Canale
87
88
BARRIERE ALL’ASCOLTO
Sapere quello che viene dopo Non ascoltiamo perchè pensiamo di
sapere già quello che vuol dire
Prevenire la risposta Iniziamo a strutturare una risposta
prima di avere già effettivamente sentito
la domanda
Ansietà nel messaggio
Non ascoltiamo perché non vogliamo
sentire qualcosa che non ci piace
Sentire quello che vogliamo sentire
Selezioniamo solo lo info che vogliamo
Messaggi contrastanti Le parole e i messaggi non verbali sono
Incongruenti fra loro
Il messaggio confonde la persona Ci piace/non ci piace chi parla e
valutiamo il messaggio di conseguenza
Si investe chi parla di ostilità vs di noi Ci aspettiamo che chi parla sia
un’antagonista
Voci/Stereotipi Supponiamo com’è la gente, è come….
89
Comunicare in modo ottimale significa:
1- prestare attenzione al SAS
(senso di autostima) dell'altro
2- non trascurare i bisogni dell'altro
3- motivare l'altro adeguatamente
4- poter comprendere le transazioni interpersonali
5- non reagire alle manovre difensive dell'altro con
atteggiamenti difensivi
6- fare attenzione alle immagini mentali dell'altro
7- effettuare una retroazione
90
Ognuno di noi si crea un'immagine di sè stesso
91
L'immagine può essere:
- più piccola
- uguale
- più grande
di quella reale.
92
Quando l'immagine non coincide con la realtà la
comunicazione ne risente.
Se la comunicazione ne risente, ne risente anche
il senso di autostima attivandosi un circolo
vizioso di cattiva comunicazione.
93
La propria immagine dipende dal:
- confronto con gli altri
- giudizio degli altri.
94
Il miglioramento o il peggioramento
della nostra immagine è influenzato
dalla comunicazione.
Come ti poni nei confronti del cliente ?
adaD
SDLFKLò
DDKJMN
95
Ogni individuo ha un senso di autostima (SAS)
che lo porta a voler valere qualcosa e ha provare
piacere nel relazionarsi a persone dalle quali
si sente di essere stimato.
SAS
96
I nostri comportamenti sono finalizzati:
- al mantenimento
- alla difesa
- al miglioramento
del nostro senso di autostima.
S A S
97
Qualsiasi comunicazione che aggredisce il
senso di autostima dell'altro entra nel
circolo vizioso.
bla bla bla
bla bla bla!!!
sas
98
COMUNICARE IN MODO OTTIMALE SIGNIFICA:
1- prestare attenzione al SAS (senso di autostima) dell'altro
2- non trascurare i bisogni dell'altro
3- motivare l'altro adeguatamente
4- poter comprendere le transazioni interpersonali
5- non reagire alle manovre difensive dell'altro con atteggiamenti
difensivi
6- fare attenzione alle immagini mentali dell'altro
7- effettuare una retroazione
99
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127
128
Le frasi Killer
 L’inconscio non accetta la negazione: non pensare ad
un cabaret di pasticcini
129
Non si preoccupi
Non sono qui per vendere ad ogni costo
Non è che voglio vendere proprio questo prodotto
Questo prodotto non le darà problemi
Non vorrei rubarle del tempo
Non c’è sotto nessuna fregatura
Non voglio insistere
Non avrà brutte sorprese da questo articolo
Le espressioni che sfiduciano
130
Voglio essere sincero con lei
“ Come posso fidarmi della
sua sincerità se con gli altr i
dice di non esserlo ?”
A lei devo dire la verità “ Chi mi dice che con me lo
farà veramente ?”
Con lei non posso dire una cosa al
posto di un’ altra
Come faccio ad esserne sicura
se con altri clienti si comporta
diversamente ?
Essere negativi
131
Non le serve nulla ? Come posso esserle utile ?
Non sono potuto venire prima Ho fatto del mio meglio per
venire prima possibile
Non abbiamo 10 scatole pronte per la
consegna
Abbiamo 8 scatole in pronta
consegna le altre 2…..
Le parole nere
132
Problema ( qualcosa che non va) Esigenza (qualcosa che si
desidera)
“ Appuntamento”
“ Venditore” (puramente commerciale)
Incontro
“Referente commerciale”
(rapporto interpersonale)
Costo ( uscita di denaro) Investimento (uscita di denaro
per ottenere un ritorno)
“Purtroppo” Non dirlo
Evidenziano il lato negativo/spiacevole delle situazioni
Le frasi grasse
133
Offriamo prodotti di alta qualità Dimostramelo…
“Siamo leader….. Di che cosa ?
“ Abbiamo una grande esperienza 1, 10, 100 anni ?
Non offrono riscontro oggettivo e fanno apparire il venditore come un venditore
di fumo
Le espressioni dubitative
134
 Verbi al condizionale
 “ Parole parassita (infatti, cioe’ praticamente
ehm… uhm…) usate in continuazione durante una
conversazione
 La richiamerà presto ( Quando ???)
Diffondono incertezza rispetto alle affermazioni del venditore
Le espressioni che mettono in posizione di inferiorità
135
“Le rubo solo 5 minuti”
“ Le faccio perdere solo poco tempo”
“ Mi scusi per il disturbo”
Trasmettono inconsciamente al cliente il messaggio che noi e la
Nostra offerta siamo meno importanti di lui………….
Contraddire il cliente
136
Ha capito male
Lei ha torto
E’ stato lei a sbagliare
137
Le 7 fasi per la vendita etica
 Le sette fase di un percorso di vendita etica efficace
138
F FOCALIZZARE LA VENDITA
I niziare con il piede giusto
D elineare le esigenze del cliente
U tilizzare le obiezioni come opportunità
C onvincere coinvolgendo
I implementare il piano vendita
A ttenzione totale al post vendita
139
Affinare la qualità delle domande
 Stabilire le necessità del cliente
 NON DOBBIAMO DIRE AL CLIENTE QUALI SONO I SUOI
BISOGNI, OCCORRE CHIEDERLI !!!
DEFINIAMO LA QUALITÀ DELL’ INTERVISTA DEL VENDITORE
0 – non fa domande al cliente
1 – fa domande chiuse o semi-chiuse
2 – fa domande chiuse e aperte
3 - Fa domande ad alto valore
140
I vantaggi del fare domande
1) Si ottengono e forniscono informazioni
2) Si dimostra il proprio interesse vs il cliente
3) Si ottiene un quadro preciso delle esigenze e
aspettative reali
4) Si sviluppano rapporti interpersonali distesi
5) Si conquista il controllo della conversazione
6) Il cliente si sente valorizzato
7) Vi è la possibilità di verificare feedback di ascolto,
comprensione e accettazione
8) Si velocizza il processo di coinvolgimento
141
 Capire il cliente
142
La vendita
domande pertinenti
E’ emerso da uno studio che le decisioni legate
all’acquisto di un prodotto o servizio si basano per
un buon 70% su criteri soggettivi e un 30% su criteri
oggettivi.
Ecco perché è molto importante comprendere le
vere motivazioni del cliente, ciò che pensa il
cliente, i suoi obiettivi ed il modo in cui sceglierà.
143
Motivazione all’acquisto
 Meccanismi emozionali e meccanismi logici
conducono il consumatore all’acquisto .
144
Motivazioni all’acquisto
I fattori che influenzano la motivazione umana si
dividono in due categorie :
1. Pulsioni biologiche
2. Pulsioni sociali
Le motivazioni all’acquisto di un bene o servizio
sono dettate dalla necessità di soddisfare una
pulsione sociale.
145
Motivazioni all’acquisto:
le pulsioni sociali
Bisogno di sicurezza
Necessità di sentirsi importante
Necessità di appagare il proprio io
Necessità di approvazione sociale
Bisogno di affiliazione ( di amicizia, fiducia )
146
Motivazioni all’acquisto:
le pulsioni sociali
147
Nessuno di noi fa un ’ acquisto solo
per ragioni dettate dalla logica:
entrano sempre in gioco fattori emotivi .
Motivazioni all’acquisto:
il metodo Soncas
Il metodo Soncas è un facile metodo per reperire in
maniera facile e veloce le motivazioni all’acquisto :
Sicurezza
Orgoglio : il cliente attraverso l’acquisto si valorizza
Novità
Comfort ( tranquillità e velocità di utilizzo o di acquisto )
Aspetto finanziario
Simpatia
148
Tecnica :
Identificare nel vostro contesto
1)aspettative e bisogni dei clienti e
2) trovate soluzioni adeguate per
soddisfare le motivazioni all’acquisto.
149
ESERCIZIO
Principali Bisogni e Aspettative del cliente
 _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
150
Quali le soluzioni ai bisogni dei clienti ?
 _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
• _______________________
151
Influenza della percezione
nella scelta
Sempre più utilizzato un nuovo approccio che
prende in considerazione altri aspetti, come
quello emotivo e percettivo oltre a quelli razionali
ed economici nelle scelte.
La percezione svolge un ruolo centrale nelle
scelte umane dalle decisioni più semplici a quelle
strategiche.
Le decisioni dipendono anche da come le
alternative sono presentate e percepite.
152
La vendita
domande pertinenti
Prima di offrire un determinato prodotto dovrete
esservi fatti un’idea ben precisa della mentalità e
delle esigenze del cliente.
E’ molto rischioso infatti esporre la propria
argomentazione se non si conoscono le motivazioni
del cliente.
Fate domande aperte.
Curiamo la tecnica :
il venditore fa domande aperte al potenziale
cliente per comprenderne obiettivi e criteri
di scelta prima di proporre un prodotto.
154
ESERCIZIO
Esercitazioni
155
Le domande aperte
1. -------------------------------------------------------------
2. -------------------------------------------------------------
3. -------------------------------------------------------------
4. -------------------------------------------------------------
5. -------------------------------------------------------------
6. -------------------------------------------------------------
7. -------------------------------------------------------------
8. -------------------------------------------------------------
9. -------------------------------------------------------------
156
Quali sono secondo voi gli elementi
che determinano le vostre performance ?
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
A VOI LA PALLA
157
PRIMA
Quali sono secondo voi gli elementi
che possono migliorare le vostre performance ?
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
 ______________________________
A VOI LA PALLA
158
FINE CORSO
Analisi Punti di Forza e Aree di miglioramento
PUNTI DI FORZA
 --------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
AREE
DI MIGLIORAMENTO
 --------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ---------------------------------
 ----------------------------------
A VOI LA PALLA
159
Tu quanto pianifichi ?
 Se dovessi valutare la tua attitudine a pianificare la tua
attività di vendita
 da 1 a 10 che voto ti daresti ?
______________________
Le azioni da compiere per migliorare la tua attitudine a
pianificare
1) _________________________________________________
2) _________________________________________________
3) _________________________________________________
4) _________________________________________________
160
CHECK
Le idee che mi porto a casa
1. _____________________________
2. _____________________________
3. _____________________________
4. _____________________________
5. _____________________________
6. _____________________________
7. _____________________________
8. _____________________________
9. _____________________________
x FINE GIORNATA
161

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Corso la relazione con il cliente per vendere

  • 1. La relazione con il cliente Cesena, 24 maggio 2014
  • 2. I temi 1° incontro  Essere efficaci nella vendita  Il venditore “moderno”  Il marketing del venditori  Preparare l’incontro con il cliente  La pianificazione delle vendite  Il controllo della ns attività 2
  • 3. 2° incontro  L’approccio al cliente - La comunicazione - L ‘ascolto attivo - Capire le motivazioni dei clienti - L’intervista al cliente per raccogliere le info strategiche - Le frasi da evitare 3
  • 4. La “vecchia” immagine del venditori  Il venditore considerato una persona che cerca di vendere qualsiasi cosa a qualsiasi costo….. 4
  • 5. L’obiettivo del venditore moderno  Instaurare relazioni profittevoli  di lungo periodo  con il Cliente 5
  • 6. IL CONCETTO DI VENDITORE ATLETA Un venditore per quanto efficace possa essere deve perseguire la logica del miglioramento continuo 6
  • 7. Quali sono secondo voi gli elementi che determinano le vostre performance ?  ______________________________  ______________________________  ______________________________  ______________________________  ______________________________  ______________________________  ______________________________ A VOI LA PALLA 7 PRIMA
  • 8. Quanto ognuno di questi incide sulla vostra performance ? 1. _____________________ peso %_____ 2. _____________________ peso %_____ 3. _____________________ peso %_____ 4. _____________________ peso %_____ 5. _____________________ peso %_____ 6. _____________________ peso %_____ 7. _____________________ peso %_____ TOTALE 100% A VOI LA PALLA 8
  • 9. 2 tipi di aree di miglioramento  Le aree di miglioramento consapevoli  Le aree di miglioramento inconsapevoli  Il massimo risultato del corso di oggi sarebbe farvi scoprire aree di miglioramento delle quali non siete ancora consapevoli. 9
  • 10. L’etica nella vendita  L’etica è” l’insieme di norme di condotta che secondo la propria natura e volontà una persona o un gruppo di persone sceglie e segue nell’attività o nella vita.  La differenza fra etica e legge è che idealmente una condotta etica è un comportamento a livello piu’ alto della legge.  Il comportamento di vendita non etico è una condotta di breve periodo atta a far guadagnare il venditore a discapito del cliente. 10
  • 11. I comportamenti non etici…. che alla lunga non pagano  Esagerare i benefici della propria offerta e nasconderne volutamente gli svantaggi  Mentire sui prodotti dei concorrenti e svalorizzarli  Vendere prodotti dei quali i Clienti non hanno bisogno  Confondere il cliente  Rispondere a domande a cui in realtà non si sarebbe in grado di rispondere  Mancanza di chiarezza sulle condizioni economiche 11
  • 12. La relazione con il cliente funziona se:  “Delega” al venditore la scelta di cosa acquistare  Chiede consigli e confronti anche per quanto riguarda le scelte della propria azienda  Ci dice in modo chiaro come stanno le cose  Non negozia l’offerta, non chiede sconti  Nel tempo aumenta gli ordini nei nostri confronti,, rispetto alla concorrenza 12
  • 13.  Qual è la prima cosa “da vendere” sempre ad un Cliente ? 13
  • 14. Il valore della fiducia  Conquistare la fiducia del Cliente e mettersi in sintonia con lui e infinitamente piu’ importante che spuntare un ordine. 14
  • 15. L’obiettivo del venditore di fiducia è:  Massimizzare la redditività del Cliente  Massimizzare la redditività dal cliente ( Ns redditività) 15
  • 16. Il venditore ciclista 16 Mira a vincere il Tour de France non una tappa o….. peggio ancora il traguardo volante!
  • 17. Orientati al prodotto o al cliente ? 17 VENDITORI ORIENTATI AL PRODOTTO/SERVIZIO VENDITORI ORIENTATI AL CLIENTE FOCALIZZATO SUL PRODOTTO DA VENDERE E SULLE CARATTERISTICHE TECNICHE FOCALIZZATO SUI BISOGNI DEI CLIENT E SULLE SUE ATTIVITA’ CON IL FINE DI INDIVIDUARNE I BISOGNI LE TECNICHE DI VENDITA ORIENTATE AI BISOGNI DEI CLIENTI SONO ORIENTATAE A CONSOLIDARE IL RAPPORTO DI FIDUCIA DI LUNGO PERIODO NEI CONFRONTI DELL’ AZIENDA/ DEL PRODOTTO/ERVIZIO E DEL VENDITORE COME PERSONA
  • 18. Il focus sul cliente  E’ importante che i cliente conosca bene la sua offerta ma, soprattutto è opportuno che si preoccupi di DI INDIVIDUARE E SODDISFARE I BISOGNI DEL CLIENTE presentandogli i vantaggi dell’offerta che meglio soddisfano le sue esigenze e necessità 18
  • 19. Il principale obiettivo dell’attività di vendita  Acquisire e  Consolidare La fiducia di lungo periodo nei confronti di:  Dell’ azienda che rappresentiamo  Dei prodotti/servizi che offriamo  Di noi stessi in qualità di persona 19
  • 20. Gli stili di vendita  Le 2 principali motivazioni che motivano il venditore sono:  Interesse pe la realizzazione della vendita “ portare a casa l’ordine” L’interesse per il cliente o cura della soddisfazione del cliente Dall’incrocio di queste 2 motivazioni ne conseguono i quattro principali stili di vendita 20
  • 21. Gli Stili di vendita 21
  • 22. I 4 STILI STILE CARATTERISTICHE LA MANO PESANTE “ Tutto è lecito pur di chiudere una vendita” Difficile che instauri un clima di fiducia duraturo, prima o poi il cliente percepisce il suo atteggiamento di fondo e cambierà fornitore o assumendo un atteggiamento di continua diffidenza. LO ZERBINO “Basta che il cliente sia soddisfatto” •Non riesce a dire no al cliente •Subisce le richieste pregiudicando la marginalità • ok per il cliente ma l’azienda ….? 22
  • 23. Stili di vendita STILE CARATTERISTICHE IL DEMOTIVATO “Andiamo avanti….”  Svolge il suo lavoro senza passione, senza obiettivi e senza stimoli verso il miglioramento continuo IL VENDITORE DI FIDUCIA “Io vinco tu vinci “ E’ il venditore che lavora nell’ottica della partnership con il cliente 23
  • 24. Esercizio: Autodiagnosi stili di vendita  Esercizio 1 - Andiamo a vedere i vostri profili ! 24 A VOI LA PALLA
  • 25. Le 3 principali componenti della professione 1. Sapere 2. Saper fare 3. Saper essere 25  Pianificazione del lavoro  Tecniche di comunicazione e  Tecniche di vendita Conoscenze Attitudini innate + comportamento
  • 26. Le competenze del venditore di fiducia 26 ANTENNE DRIZZATE Per essere sempre a conoscenza di quello che sta’ succedendo sul mercato, azioni della concorrenza, informazioni sui nostri clienti e su quelli potenziali . La preparazione e pianificazione delle attività di vendita rappresentano il mezzo fondamentale per focalizzare gli sforzi sui target con maggiore potenziale di sviluppo. OCCHI GRANDI Per cogliere i segnali non verbali dell’interlocutore. Non basta nella vendita essere attenti a quello che i cliente dice, occorre prestare attenzione anche a come lo dice.
  • 27. Le competenze del venditore di fiducia ORECCHIE GRANDI Per meglio ascoltare il cliente DUE GRANDI SPALLE Per muoversi con sicurezza e in particolare: Competenza tecnica: o conscenza del prodotto o del mercaro o del cliente Competenza relazionale Capacità di adattarsi a tutti i tipi di interlocutore 27
  • 28. 28 CUORE GRANDE Senza la motivazione e la passione per la propria attività e ‘ difficile raggiungere qualsiasi obiettivo. Se la professione non ci piace non esistono tecniche e strumenti per avere successo. BOCCA PICCOLA • Un venditore di fiducia parla poco e ascolta molto al fine di poter porre soluzioni veramente personalizzate per il cliente. • Valutare sempre il possesso palla. I PIEDI PER TERRA • Un venditore di fiducia ha sempre presente il proprio obiettivo di vendita che persegue con tenacia e dedizione. • Ogni incontro che si chiuda con un Si o un No porterà alla definizione dello step successivo. Le competenze del venditore di fiducia
  • 29. 29 Il marketing del venditore 29
  • 30. 30 Cosa significa “fare marketing” per un venditore Significa utilizzare in modo vantaggioso e strutturato le innumerevoli informazioni che solo lui può avere e coltivare con l’attività di contatto quotidiano con la clientela e con il territorio assegnato. 30
  • 31. 31 Quali informazioni raccogliere sul cliente? CHI È? Settore, dimensioni, geografia, quota di mercato, principali concorrenti, cultura dominante, ecc. COM’È ORGANIZZATO? Metodi d’acquisto, grado di centralizzazione/decentralizzazione acquisti, potere di prescrizione del centro sull’unità periferica, ecc. COME HA LAVORATO CON NOI? Volumi di spesa, margini, politica commerciale, ecc. CHE PROGETTI HA PER IL FUTURO? Come evolverà nei prossimi 3/5 anni? Qual è la sua solidità finanziaria e di mercato (credibilità)? Quanto mi costerebbe l’acquisizione di un nuovo cliente della sua importanza? 31
  • 32. 32 Perché conoscere e applicare le tecniche di marketing Perché Marketing significa, prima di tutto, UTILIZZARE LE INFORMAZIONI sui clienti che solo voi possedete, per capire su quali puntare, come “tenerseli ben stretti” e, in definitiva, come guadagnare bene! Perché Marketing significa PIANIFICAZIONE: delle risorse, delle attività, del tempo. È uno straordinario alleato nell’aiutarvi a raggiungere più facilmente i vostri obiettivi di vendita. Perché la crescente dinamicità del mercato, la pressione della concorrenza e le richieste sempre maggiori dei clienti hanno cambiato le “regole del gioco”. Non basta essere bravi venditori: DOVETE DIVENTARE IMPRENDITORI DEL VOSTRO BUSINESS LOCALE! 32
  • 33. 33 Il triangolo strategico Clienti Azienda Concorrenza Bisogni e percezione Vantaggio competitivo 33
  • 34. 34 La missione del venditore Vendere in volume (up selling) Vendere l’intera gamma (cross selling) Vendere in modo redditizio (margine) Vendere in modo efficiente (tempo/risorse) Facilitare la rivendita (sell in/sell out) Valorizzare la propria azienda 34
  • 35. 35 Il marketing come scienza per… Acquisire Mantenere Sviluppare … una clientela che assicuri un profitto Philip Kotler, 1999 35
  • 36. ACQUISIRE MANTENERE SVILUPPARE PROSPEZIONEper il venditore FIDELIZZAZIONEper il venditore CROSS SELLING UP SELLING per il venditore ...una clientela che assicuri profitto ANALIZZARE IL PORTAFOGLIO CLIENTI Trasferendo il concetto di marketing nel contesto della vendita… 36
  • 37. I principi della vendita 37
  • 38. 38
  • 39. Le attività di preparazione  Pianificare il viaggio con anticipo  Raccogliere le info sul cliente ( web)  Definire l’obiettivo dell’incontro  Preparare tutti i materiali e i supporti necessari all’incontro  Telefonare o inviare la mail di conferma dell’incontro 39
  • 40. Scheda cliente: _________________ Interlocutori di riferimento ________________________________  Contatti precedenti  Sintesi delle informazioni principali sul cliente  Stato ordini del cliente  Sintesi info sui concorrenti attuali o potenziali  Probabili nuovi bisogni che la mia azienda è in grado di soddisfare Obbiettivi della visita 40
  • 41. Organizzare le informazioni sul cliente 41 OGGETTI DI ACQUISTO Che cosa acquista ? L’insieme dei prodotti/servizi acquistati OBIETTIVI DI ACQUISTO Perché acquista ? L’insieme delle motivazioni che spingono all’acquisto ORGANIZZAZIONE D’ ACQUISTO Come acquista ? La sequenza delle diverse fasi del processo di decisione di acquisto Quando acquista ? In quali occasioni ? PUNTI DI ACQUISTO Dove vengono effettuati gli acquisti ? I luoghi /canali distributivi e localizzazione geografica
  • 42. Il processo d’acquisto 42 Nella gestione del processo di acquisto un venditore si pone sempre 2 principali obiettivi 1) Vendere alle persone che contano all’interno dell’organizzazione (chi decide) 2) Vendere in modo ampio e aperto tutta l’organizzazione del cliente interagendo con tutte le persone coinvolte nel processo per generare FIDUCIA DIFFUSA
  • 44.
  • 45. Tu quanto pianifichi ?  Se dovessi valutare la tua attitudine a pianificare la tua attività di vendita  da 1 a 10 che voto ti daresti ? ______________________ Le azioni da compiere per migliorare la tua attitudine a pianificare 1) _________________________________________________ 2) _________________________________________________ 3) _________________________________________________ 4) _________________________________________________ 45
  • 47. 47
  • 48. 48
  • 49. 49
  • 50. 50
  • 51. 51
  • 52. 52
  • 53. 53
  • 54. 54
  • 55. 55
  • 56. 56
  • 57. 57
  • 58. Classifica le tue attività per ordine di importanza 58 A VOI LA PALLA ATTIVITA’ 1) AD ALTA PRIORITA’ ED INDISPENSABILI 2) DI MEDIA PRIORITA’ E MEDIAMENTE IMPORTANTI 3) ATTIVITA’ A BASSA PRIORITA’/POCO IMPORTANTI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI
  • 59. Tu quanto pianifichi ?  Se dovessi valutare la tua attitudine a pianificare la tua attività di vendita  da 1 a 10 che voto ti daresti ? ______________________ Le azioni da compiere per migliorare la tua attitudine a pianificare 1) _________________________________________________ 2) _________________________________________________ 3) _________________________________________________ 4) _________________________________________________ 59
  • 60. Piano di vendita annuale 60 ESERCIZIO
  • 61. 61
  • 62. 62
  • 63. 63
  • 64. 64
  • 65. 65
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  • 86. Il processo si comunicazione 86 Messaggio Emittente Ricevente C o d i f i c a D e c o d i f i c a Feedback EmittenteRicevente D e c o d i f i c a C o d i f i c a Canale
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  • 88. 88 BARRIERE ALL’ASCOLTO Sapere quello che viene dopo Non ascoltiamo perchè pensiamo di sapere già quello che vuol dire Prevenire la risposta Iniziamo a strutturare una risposta prima di avere già effettivamente sentito la domanda Ansietà nel messaggio Non ascoltiamo perché non vogliamo sentire qualcosa che non ci piace Sentire quello che vogliamo sentire Selezioniamo solo lo info che vogliamo Messaggi contrastanti Le parole e i messaggi non verbali sono Incongruenti fra loro Il messaggio confonde la persona Ci piace/non ci piace chi parla e valutiamo il messaggio di conseguenza Si investe chi parla di ostilità vs di noi Ci aspettiamo che chi parla sia un’antagonista Voci/Stereotipi Supponiamo com’è la gente, è come….
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  • 90. Comunicare in modo ottimale significa: 1- prestare attenzione al SAS (senso di autostima) dell'altro 2- non trascurare i bisogni dell'altro 3- motivare l'altro adeguatamente 4- poter comprendere le transazioni interpersonali 5- non reagire alle manovre difensive dell'altro con atteggiamenti difensivi 6- fare attenzione alle immagini mentali dell'altro 7- effettuare una retroazione 90
  • 91. Ognuno di noi si crea un'immagine di sè stesso 91
  • 92. L'immagine può essere: - più piccola - uguale - più grande di quella reale. 92
  • 93. Quando l'immagine non coincide con la realtà la comunicazione ne risente. Se la comunicazione ne risente, ne risente anche il senso di autostima attivandosi un circolo vizioso di cattiva comunicazione. 93
  • 94. La propria immagine dipende dal: - confronto con gli altri - giudizio degli altri. 94
  • 95. Il miglioramento o il peggioramento della nostra immagine è influenzato dalla comunicazione. Come ti poni nei confronti del cliente ? adaD SDLFKLò DDKJMN 95
  • 96. Ogni individuo ha un senso di autostima (SAS) che lo porta a voler valere qualcosa e ha provare piacere nel relazionarsi a persone dalle quali si sente di essere stimato. SAS 96
  • 97. I nostri comportamenti sono finalizzati: - al mantenimento - alla difesa - al miglioramento del nostro senso di autostima. S A S 97
  • 98. Qualsiasi comunicazione che aggredisce il senso di autostima dell'altro entra nel circolo vizioso. bla bla bla bla bla bla!!! sas 98
  • 99. COMUNICARE IN MODO OTTIMALE SIGNIFICA: 1- prestare attenzione al SAS (senso di autostima) dell'altro 2- non trascurare i bisogni dell'altro 3- motivare l'altro adeguatamente 4- poter comprendere le transazioni interpersonali 5- non reagire alle manovre difensive dell'altro con atteggiamenti difensivi 6- fare attenzione alle immagini mentali dell'altro 7- effettuare una retroazione 99
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  • 129. Le frasi Killer  L’inconscio non accetta la negazione: non pensare ad un cabaret di pasticcini 129 Non si preoccupi Non sono qui per vendere ad ogni costo Non è che voglio vendere proprio questo prodotto Questo prodotto non le darà problemi Non vorrei rubarle del tempo Non c’è sotto nessuna fregatura Non voglio insistere Non avrà brutte sorprese da questo articolo
  • 130. Le espressioni che sfiduciano 130 Voglio essere sincero con lei “ Come posso fidarmi della sua sincerità se con gli altr i dice di non esserlo ?” A lei devo dire la verità “ Chi mi dice che con me lo farà veramente ?” Con lei non posso dire una cosa al posto di un’ altra Come faccio ad esserne sicura se con altri clienti si comporta diversamente ?
  • 131. Essere negativi 131 Non le serve nulla ? Come posso esserle utile ? Non sono potuto venire prima Ho fatto del mio meglio per venire prima possibile Non abbiamo 10 scatole pronte per la consegna Abbiamo 8 scatole in pronta consegna le altre 2…..
  • 132. Le parole nere 132 Problema ( qualcosa che non va) Esigenza (qualcosa che si desidera) “ Appuntamento” “ Venditore” (puramente commerciale) Incontro “Referente commerciale” (rapporto interpersonale) Costo ( uscita di denaro) Investimento (uscita di denaro per ottenere un ritorno) “Purtroppo” Non dirlo Evidenziano il lato negativo/spiacevole delle situazioni
  • 133. Le frasi grasse 133 Offriamo prodotti di alta qualità Dimostramelo… “Siamo leader….. Di che cosa ? “ Abbiamo una grande esperienza 1, 10, 100 anni ? Non offrono riscontro oggettivo e fanno apparire il venditore come un venditore di fumo
  • 134. Le espressioni dubitative 134  Verbi al condizionale  “ Parole parassita (infatti, cioe’ praticamente ehm… uhm…) usate in continuazione durante una conversazione  La richiamerà presto ( Quando ???) Diffondono incertezza rispetto alle affermazioni del venditore
  • 135. Le espressioni che mettono in posizione di inferiorità 135 “Le rubo solo 5 minuti” “ Le faccio perdere solo poco tempo” “ Mi scusi per il disturbo” Trasmettono inconsciamente al cliente il messaggio che noi e la Nostra offerta siamo meno importanti di lui………….
  • 136. Contraddire il cliente 136 Ha capito male Lei ha torto E’ stato lei a sbagliare
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  • 138. Le 7 fasi per la vendita etica  Le sette fase di un percorso di vendita etica efficace 138 F FOCALIZZARE LA VENDITA I niziare con il piede giusto D elineare le esigenze del cliente U tilizzare le obiezioni come opportunità C onvincere coinvolgendo I implementare il piano vendita A ttenzione totale al post vendita
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  • 140. Affinare la qualità delle domande  Stabilire le necessità del cliente  NON DOBBIAMO DIRE AL CLIENTE QUALI SONO I SUOI BISOGNI, OCCORRE CHIEDERLI !!! DEFINIAMO LA QUALITÀ DELL’ INTERVISTA DEL VENDITORE 0 – non fa domande al cliente 1 – fa domande chiuse o semi-chiuse 2 – fa domande chiuse e aperte 3 - Fa domande ad alto valore 140
  • 141. I vantaggi del fare domande 1) Si ottengono e forniscono informazioni 2) Si dimostra il proprio interesse vs il cliente 3) Si ottiene un quadro preciso delle esigenze e aspettative reali 4) Si sviluppano rapporti interpersonali distesi 5) Si conquista il controllo della conversazione 6) Il cliente si sente valorizzato 7) Vi è la possibilità di verificare feedback di ascolto, comprensione e accettazione 8) Si velocizza il processo di coinvolgimento 141
  • 142.  Capire il cliente 142
  • 143. La vendita domande pertinenti E’ emerso da uno studio che le decisioni legate all’acquisto di un prodotto o servizio si basano per un buon 70% su criteri soggettivi e un 30% su criteri oggettivi. Ecco perché è molto importante comprendere le vere motivazioni del cliente, ciò che pensa il cliente, i suoi obiettivi ed il modo in cui sceglierà. 143
  • 144. Motivazione all’acquisto  Meccanismi emozionali e meccanismi logici conducono il consumatore all’acquisto . 144
  • 145. Motivazioni all’acquisto I fattori che influenzano la motivazione umana si dividono in due categorie : 1. Pulsioni biologiche 2. Pulsioni sociali Le motivazioni all’acquisto di un bene o servizio sono dettate dalla necessità di soddisfare una pulsione sociale. 145
  • 146. Motivazioni all’acquisto: le pulsioni sociali Bisogno di sicurezza Necessità di sentirsi importante Necessità di appagare il proprio io Necessità di approvazione sociale Bisogno di affiliazione ( di amicizia, fiducia ) 146
  • 147. Motivazioni all’acquisto: le pulsioni sociali 147 Nessuno di noi fa un ’ acquisto solo per ragioni dettate dalla logica: entrano sempre in gioco fattori emotivi .
  • 148. Motivazioni all’acquisto: il metodo Soncas Il metodo Soncas è un facile metodo per reperire in maniera facile e veloce le motivazioni all’acquisto : Sicurezza Orgoglio : il cliente attraverso l’acquisto si valorizza Novità Comfort ( tranquillità e velocità di utilizzo o di acquisto ) Aspetto finanziario Simpatia 148
  • 149. Tecnica : Identificare nel vostro contesto 1)aspettative e bisogni dei clienti e 2) trovate soluzioni adeguate per soddisfare le motivazioni all’acquisto. 149 ESERCIZIO
  • 150. Principali Bisogni e Aspettative del cliente  _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ 150
  • 151. Quali le soluzioni ai bisogni dei clienti ?  _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ • _______________________ 151
  • 152. Influenza della percezione nella scelta Sempre più utilizzato un nuovo approccio che prende in considerazione altri aspetti, come quello emotivo e percettivo oltre a quelli razionali ed economici nelle scelte. La percezione svolge un ruolo centrale nelle scelte umane dalle decisioni più semplici a quelle strategiche. Le decisioni dipendono anche da come le alternative sono presentate e percepite. 152
  • 153. La vendita domande pertinenti Prima di offrire un determinato prodotto dovrete esservi fatti un’idea ben precisa della mentalità e delle esigenze del cliente. E’ molto rischioso infatti esporre la propria argomentazione se non si conoscono le motivazioni del cliente. Fate domande aperte.
  • 154. Curiamo la tecnica : il venditore fa domande aperte al potenziale cliente per comprenderne obiettivi e criteri di scelta prima di proporre un prodotto. 154 ESERCIZIO
  • 156. Le domande aperte 1. ------------------------------------------------------------- 2. ------------------------------------------------------------- 3. ------------------------------------------------------------- 4. ------------------------------------------------------------- 5. ------------------------------------------------------------- 6. ------------------------------------------------------------- 7. ------------------------------------------------------------- 8. ------------------------------------------------------------- 9. ------------------------------------------------------------- 156
  • 157. Quali sono secondo voi gli elementi che determinano le vostre performance ?  ______________________________  ______________________________  ______________________________  ______________________________  ______________________________  ______________________________  ______________________________ A VOI LA PALLA 157 PRIMA
  • 158. Quali sono secondo voi gli elementi che possono migliorare le vostre performance ?  ______________________________  ______________________________  ______________________________  ______________________________  ______________________________  ______________________________  ______________________________ A VOI LA PALLA 158 FINE CORSO
  • 159. Analisi Punti di Forza e Aree di miglioramento PUNTI DI FORZA  --------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  --------------------------------- AREE DI MIGLIORAMENTO  --------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------  ---------------------------------- A VOI LA PALLA 159
  • 160. Tu quanto pianifichi ?  Se dovessi valutare la tua attitudine a pianificare la tua attività di vendita  da 1 a 10 che voto ti daresti ? ______________________ Le azioni da compiere per migliorare la tua attitudine a pianificare 1) _________________________________________________ 2) _________________________________________________ 3) _________________________________________________ 4) _________________________________________________ 160 CHECK
  • 161. Le idee che mi porto a casa 1. _____________________________ 2. _____________________________ 3. _____________________________ 4. _____________________________ 5. _____________________________ 6. _____________________________ 7. _____________________________ 8. _____________________________ 9. _____________________________ x FINE GIORNATA 161