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“(...) dico che il più efficace e, forse, il solo mezzo
                                                                                    che ci resta per interessare gli uomini alla sorte della
                                                                                    loro patria è farli partecipare al governo”. A. de
                                                                                    Toqueville, “La democrazia in America”, Bur, Milano,
                                                                                    (1995 );



                                                                                    “Le comunità virtuali sono enclave computerizzate,
                                                                                    torri d’avorio intellettuali? La risposta è nel mondo
                                                                                    reale, dove la gente cerca di usare questa
                                                                                    tecnologia per risolvere problemi sociali”. Rheingold
                                                                                    H. “Comunità virtuali”, Milano, Sperling & Kupfer,
                                                                                    (1993);




                                                           Una rete per l’ambiente


                                       Proposta di Piero Luisi – piero.luisi@gmail.com




INDICE

Premessa........................................................................................................................................................... 2

Proposta: cosa................................................................................................................................................... 3

Proposta: come.................................................................................................................................................. 4

Disegno logico della proposta ........................................................................................................................... 5




                                                                                                                                                                 1/5

                                                                                                          Una rete per l’ambiente

                                                                                                    Proposta di piero.luisi@gmail.com
Premessa

Sono tante le citazioni, i saggi, le teorie che nel corso degli ultimi tre secoli di “maturità” del pensiero politico
del mondo occidentale, hanno affermato i principi della libertà di pensiero e dell’autodeterminazione dei
cittadini e delle persone (dopo la dichiarazione dei diritti universali dell’uomo).

Al centro, anche delle costituzioni degli stati-nazione, c’è sempre un solo, semplice punto di partenza intorno
                                                                                1
al quale ruotano tutti i diritti di libertà: “l’informazione è potere”.

Nonostante gli sforzi di innovazione organizzativa e amministrativa compiuti dalla Pubblica Amministrazione
Locale negli ultimi 10 anni, anche stimolata da norme e regolamenti del Legislatore e di finanziamenti ad hoc
(bando e-democracy”), in Italia sono ancora pochi i segnali e le esperienze di partecipazione, ascolto,
dialogo e coinvolgimento del cittadino nella definizione e costruzione del processo deliberativo e di
governance del territorio.

Nell’ambito dell’utilizzo degli strumenti internet (1.0 o 2.0) da parte della Pubblica Amministrazione, il circolo
virtuoso che lega la disponibilità delle informazioni rilevanti con la discussione diffusa con la cittadinanza
(singola o associata) ed il processo deliberativo, non si innesca. Ed anche la prima fase, in cui la
conoscenza è la condizione necessaria per poter decidere in modo consapevole, non riesce quasi mai a
compiersi in modo completo, diffuso e trasparente.

Nel rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, il valore dell’attività di scambio è rappresentato
dall’informazione, intesa come bene, risorsa.

La Pubblica Amministrazione che vuole comunicare con gli strumenti di rete, può dare vita a un rapporto
sociale attraverso il quale viene prodotta, trasformata e trasmessa l’informazione; in cui i processi di
comunicazione dall’essere esclusivamente di tipo verticale e sequenziale, in cui la comunicazione è ridotta
ad informazione, possono diventare in misura significativa orizzontali, ricorsivi, e perciò interattivi.



Da parte della Pubblica Amministrazione, invece, si tende ancora a perpetuare il modello classico della
separazione fra “information haves” e “have nots”; fra coloro cioè che possiedono e gestiscono
l’informazione e coloro che devono accettare le decisioni in carenza di informazione, incapacità di
processarla, difficoltà di articolare domande politiche comprensibili. Non valutando che tale modello viene
disinnescato nel momento in cui la Società dell’Informazione si allarga e tende a rendere disponibili i suoi
strumenti (tecnologici e cognitivi) alla maggioranza della popolazione.

Tale strategia “difensiva” dell’agire amministrativo dell’organizzazione burocratica è però superata
dall’attuale società dell’informazione, sempre più immersa nel “mainstream” della vita digitale dei social e
personal digital media.

Quello cui si assiste, quindi, è il mancato recepimento delle esigenze del cittadino digitale da parte
dell’Amministrazione a causa di una mancata predisposizione all’ascolto dell’ambiente esterno; un deficit
che è di comunicazione, cioè volontà di mettere in gioco il proprio patrimonio di informazioni, da parte della



1
    S. Nora, A. Minc, “L’informatisation de la société”, La Documentation Francaise (1978);

                                                                                                                         2/5

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                                                                                     Proposta di piero.luisi@gmail.com
2
istituzione, e un deficit di informazione da parte del cittadino digitale , che soffre una condizione di
subalternità rispetto al soggetto pubblico: politico e burocratico.

Proposta: cosa

Quella che propongo è un sistema che prova a dare una risposta a tale “emergenza informativa” dei servizi
pubblici.

L’ambito di applicazione della soluzione è quello dei sistemi di monitoraggio dei dati di inquinamento
ambientale gestiti da ARPA – Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente: centraline di rilevazione della
qualità dell’aria, delle acque (mare e corsi d’acqua dolce), dei campi elettromagnetici, del rumore, ecc.

Oggi la rete di rilevazione di tutti questi dati ha come canali di pubblicazione:

         •     i bollettini, pubblicati in forma statica su web e su carta;

         •     il sito web (accessibile via pc) con alcune pagine dinamiche che si aggiornano giornalmente e
               consentono limitate reportistiche temporali su singole centraline.

La struttura informativa del sito web, inoltre, presenta diversi problemi di usabilità, a partire dalla difficile
“trovabilità” delle informazioni d’interesse e dalla scara “urlability” delle pagine che propongono i servizi
interattivi.

Domani, propongo che la rete di rilevazione sia:

         •     integrata: un unico punto in cui consultare tutti i dati aggiornati che mi interessano in quanto
               cittadino, residente, professionista, ecc.

         •     georeferenziata: i dati sono navigabili su base territoriale e su mappa digitale;

         •     partecipata: sui dati, ed a partire dai dati, si costruisce la partecipazione del cittadino digitale
               rendendo possibile l’attivazione di post, petizioni, segnalazioni, ecc.

         •     documentata: i singoli dati, spesso, hanno bisogno di documentazione di approfondimento per
               favorire la comprensione dei fenomeni ed agevolare la formazione dell’opinione da parte del
               cittadino digitale;

         •     taggabile: le centraline di rilevazione hanno un QRcode in grado di comunicare con tutti i dispositivi
               mobili dotati di “reader”, i dati di rilevazione in tempo reale;

         •     personale: gli specifici interessi del cittadino digitale di essere informato sui dati di tutela della
               salute pubblica, devono essere soddisfatti in modo proattivo e multicanale (notifiche feed rss, via
               mail, post facebook, tweets, ecc.),

         •     condivisa: i dati sono socializzabili all’interno dei personale/social media;

         •     aperta: i dati ambientali, raccolti in categorie e in serie storiche, ed i dati sulla localizzazione delle
               centraline di rilevazione, sono resi disponibili su web in formato standard ed aperto, sulla scorta
               delle esperienze internazionali che vengono definite di “open data”;




2
    S. Rodotà, « Tecnopolitica. La democrazia e le nuove tecnologie della comunicazione », Laterza (1997);

                                                                                                                       3/5

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                                                                                   Proposta di piero.luisi@gmail.com
•   dal basso: verrà valorizzato l’ambito territoriale definito, specifico, quello in cui si sviluppa la
          comunità di vicinato vicina all’esperienza della persona; perché è dall’attivazione e promozione di
          piccole azioni locali che si possono costruire politiche energetiche ed ambientali di valenza
          regionale.

La crescente coscienza pubblica sui temi della sostenibilità ambientale e della tutela della salute pubblica,
soprattutto in presenza di particolari situazioni ambientali e/o di interventi di trasformazione del territorio
(TAV,aeroporti contigue ad aree urbanizzate, inceneritori, impianti di depurazione, ecc.), credo renda
indispensabile un accesso facile, semplice e diffuso dei dati rilevati da ARPA.

Credo, inoltre, che la garanzia dell’informazione sui dati sia la condizione necessaria per poter sviluppare
qualsiasi proposta e dinamica di partecipazione, anche mediante le tecniche di gioco.

Proposta: come

L’applicazione che propongo è disponibile sia via web (pc e mobile) che via app; in particolare, verrà
valorizzato l’esperienza d’uso con strumenti mobile (smartphones) che migliorano il grado di interazione tra
utente e sistema, nell’ambito dei diversi servizi offerti:

      •   informazione:

             o   L’utente accede via app alla soluzione che, via gps, riesce a geolocalizzare le fonti
                 informative fino a proporre una sintesi dei parametri di qualità ambientale rilevati su base
                 territoriale.

             o   L’utente interroga la stazione fisica di rilevazione via tag QRcode, ricevendo informazioni
                 puntuali sui dati registrati dalla stazione specifica e potendo, da questi, allargare il terreno
                 d’indagine ad un ambito territoriale/tematico più ampio.

      •   comunicazione: l’utente può postare, su mappa digitale e/o sull’immagine virtuale della/delle
          stazioni (direttamente sull’avatar virtuale, nel caso in cui stia interagendo difronte ad una stazione
          fisica via QRcode), i propri messaggi: segnalazioni, suggerimenti, petizioni su temi ambientali
          strettamente legati alla valutazione del dato ambientale monitorato. Queste ultime, in particolare,
          potranno essere votate dagli utenti perchè raggiungano una rilevanza (ranking) sufficiente ad
          essere inserite nel processo decisionale da parte dell’interlocutore istituzionale responsabile.

      •   gioco: l’utente potrà partecipare ad azioni di “civil hacking” che gli verranno segnalate sulla base
          della sua interazione territoriale o geolocalizzata con la rete della stazioni di rilevamento. Le azioni
          verranno promosse, in particolare, dalle scuole pubbliche a cui verrà proposta la partecipazione ad
          un vera e propria gara. L’idea è quella di legare l’educazione ambientale ad interventi “dimostrativi”
          che abbiano impatto rilevante sulla transizione energetica e sugli stili di vita sostenibili in un ambito
          territoriale definito. La dinamica di gioco, cui tutte le persone residenti sono chiamati ad esprimere
          un giudizio mediante voto (utilizzando gli stessi canali per l’accesso al sistema), vuole stimolare a
          creare un circolo virtuoso di partecipazione/competizione sui migliori intervento/azione di qualità e
          sostenibilità ambientale. La versione web della soluzione, inoltre, si presta ad essere utilizzata per
          una sua fruizione ed accesso diretto mediante le LIM - Lavagne Didattiche Multimediali (spesso
          non pienamente utilizzate come strumento didattico all’interno del programma di studio).
                                                                                                                4/5

                                                                         Una rete per l’ambiente

                                                                     Proposta di piero.luisi@gmail.com
Disegno logico della proposta




                                                                    5/5

                                    Una rete per l’ambiente

                                Proposta di piero.luisi@gmail.com

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Ideamocracy proposta estesa

  • 1. “(...) dico che il più efficace e, forse, il solo mezzo che ci resta per interessare gli uomini alla sorte della loro patria è farli partecipare al governo”. A. de Toqueville, “La democrazia in America”, Bur, Milano, (1995 ); “Le comunità virtuali sono enclave computerizzate, torri d’avorio intellettuali? La risposta è nel mondo reale, dove la gente cerca di usare questa tecnologia per risolvere problemi sociali”. Rheingold H. “Comunità virtuali”, Milano, Sperling & Kupfer, (1993); Una rete per l’ambiente Proposta di Piero Luisi – piero.luisi@gmail.com INDICE Premessa........................................................................................................................................................... 2 Proposta: cosa................................................................................................................................................... 3 Proposta: come.................................................................................................................................................. 4 Disegno logico della proposta ........................................................................................................................... 5 1/5 Una rete per l’ambiente Proposta di piero.luisi@gmail.com
  • 2. Premessa Sono tante le citazioni, i saggi, le teorie che nel corso degli ultimi tre secoli di “maturità” del pensiero politico del mondo occidentale, hanno affermato i principi della libertà di pensiero e dell’autodeterminazione dei cittadini e delle persone (dopo la dichiarazione dei diritti universali dell’uomo). Al centro, anche delle costituzioni degli stati-nazione, c’è sempre un solo, semplice punto di partenza intorno 1 al quale ruotano tutti i diritti di libertà: “l’informazione è potere”. Nonostante gli sforzi di innovazione organizzativa e amministrativa compiuti dalla Pubblica Amministrazione Locale negli ultimi 10 anni, anche stimolata da norme e regolamenti del Legislatore e di finanziamenti ad hoc (bando e-democracy”), in Italia sono ancora pochi i segnali e le esperienze di partecipazione, ascolto, dialogo e coinvolgimento del cittadino nella definizione e costruzione del processo deliberativo e di governance del territorio. Nell’ambito dell’utilizzo degli strumenti internet (1.0 o 2.0) da parte della Pubblica Amministrazione, il circolo virtuoso che lega la disponibilità delle informazioni rilevanti con la discussione diffusa con la cittadinanza (singola o associata) ed il processo deliberativo, non si innesca. Ed anche la prima fase, in cui la conoscenza è la condizione necessaria per poter decidere in modo consapevole, non riesce quasi mai a compiersi in modo completo, diffuso e trasparente. Nel rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, il valore dell’attività di scambio è rappresentato dall’informazione, intesa come bene, risorsa. La Pubblica Amministrazione che vuole comunicare con gli strumenti di rete, può dare vita a un rapporto sociale attraverso il quale viene prodotta, trasformata e trasmessa l’informazione; in cui i processi di comunicazione dall’essere esclusivamente di tipo verticale e sequenziale, in cui la comunicazione è ridotta ad informazione, possono diventare in misura significativa orizzontali, ricorsivi, e perciò interattivi. Da parte della Pubblica Amministrazione, invece, si tende ancora a perpetuare il modello classico della separazione fra “information haves” e “have nots”; fra coloro cioè che possiedono e gestiscono l’informazione e coloro che devono accettare le decisioni in carenza di informazione, incapacità di processarla, difficoltà di articolare domande politiche comprensibili. Non valutando che tale modello viene disinnescato nel momento in cui la Società dell’Informazione si allarga e tende a rendere disponibili i suoi strumenti (tecnologici e cognitivi) alla maggioranza della popolazione. Tale strategia “difensiva” dell’agire amministrativo dell’organizzazione burocratica è però superata dall’attuale società dell’informazione, sempre più immersa nel “mainstream” della vita digitale dei social e personal digital media. Quello cui si assiste, quindi, è il mancato recepimento delle esigenze del cittadino digitale da parte dell’Amministrazione a causa di una mancata predisposizione all’ascolto dell’ambiente esterno; un deficit che è di comunicazione, cioè volontà di mettere in gioco il proprio patrimonio di informazioni, da parte della 1 S. Nora, A. Minc, “L’informatisation de la société”, La Documentation Francaise (1978); 2/5 Una rete per l’ambiente Proposta di piero.luisi@gmail.com
  • 3. 2 istituzione, e un deficit di informazione da parte del cittadino digitale , che soffre una condizione di subalternità rispetto al soggetto pubblico: politico e burocratico. Proposta: cosa Quella che propongo è un sistema che prova a dare una risposta a tale “emergenza informativa” dei servizi pubblici. L’ambito di applicazione della soluzione è quello dei sistemi di monitoraggio dei dati di inquinamento ambientale gestiti da ARPA – Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente: centraline di rilevazione della qualità dell’aria, delle acque (mare e corsi d’acqua dolce), dei campi elettromagnetici, del rumore, ecc. Oggi la rete di rilevazione di tutti questi dati ha come canali di pubblicazione: • i bollettini, pubblicati in forma statica su web e su carta; • il sito web (accessibile via pc) con alcune pagine dinamiche che si aggiornano giornalmente e consentono limitate reportistiche temporali su singole centraline. La struttura informativa del sito web, inoltre, presenta diversi problemi di usabilità, a partire dalla difficile “trovabilità” delle informazioni d’interesse e dalla scara “urlability” delle pagine che propongono i servizi interattivi. Domani, propongo che la rete di rilevazione sia: • integrata: un unico punto in cui consultare tutti i dati aggiornati che mi interessano in quanto cittadino, residente, professionista, ecc. • georeferenziata: i dati sono navigabili su base territoriale e su mappa digitale; • partecipata: sui dati, ed a partire dai dati, si costruisce la partecipazione del cittadino digitale rendendo possibile l’attivazione di post, petizioni, segnalazioni, ecc. • documentata: i singoli dati, spesso, hanno bisogno di documentazione di approfondimento per favorire la comprensione dei fenomeni ed agevolare la formazione dell’opinione da parte del cittadino digitale; • taggabile: le centraline di rilevazione hanno un QRcode in grado di comunicare con tutti i dispositivi mobili dotati di “reader”, i dati di rilevazione in tempo reale; • personale: gli specifici interessi del cittadino digitale di essere informato sui dati di tutela della salute pubblica, devono essere soddisfatti in modo proattivo e multicanale (notifiche feed rss, via mail, post facebook, tweets, ecc.), • condivisa: i dati sono socializzabili all’interno dei personale/social media; • aperta: i dati ambientali, raccolti in categorie e in serie storiche, ed i dati sulla localizzazione delle centraline di rilevazione, sono resi disponibili su web in formato standard ed aperto, sulla scorta delle esperienze internazionali che vengono definite di “open data”; 2 S. Rodotà, « Tecnopolitica. La democrazia e le nuove tecnologie della comunicazione », Laterza (1997); 3/5 Una rete per l’ambiente Proposta di piero.luisi@gmail.com
  • 4. dal basso: verrà valorizzato l’ambito territoriale definito, specifico, quello in cui si sviluppa la comunità di vicinato vicina all’esperienza della persona; perché è dall’attivazione e promozione di piccole azioni locali che si possono costruire politiche energetiche ed ambientali di valenza regionale. La crescente coscienza pubblica sui temi della sostenibilità ambientale e della tutela della salute pubblica, soprattutto in presenza di particolari situazioni ambientali e/o di interventi di trasformazione del territorio (TAV,aeroporti contigue ad aree urbanizzate, inceneritori, impianti di depurazione, ecc.), credo renda indispensabile un accesso facile, semplice e diffuso dei dati rilevati da ARPA. Credo, inoltre, che la garanzia dell’informazione sui dati sia la condizione necessaria per poter sviluppare qualsiasi proposta e dinamica di partecipazione, anche mediante le tecniche di gioco. Proposta: come L’applicazione che propongo è disponibile sia via web (pc e mobile) che via app; in particolare, verrà valorizzato l’esperienza d’uso con strumenti mobile (smartphones) che migliorano il grado di interazione tra utente e sistema, nell’ambito dei diversi servizi offerti: • informazione: o L’utente accede via app alla soluzione che, via gps, riesce a geolocalizzare le fonti informative fino a proporre una sintesi dei parametri di qualità ambientale rilevati su base territoriale. o L’utente interroga la stazione fisica di rilevazione via tag QRcode, ricevendo informazioni puntuali sui dati registrati dalla stazione specifica e potendo, da questi, allargare il terreno d’indagine ad un ambito territoriale/tematico più ampio. • comunicazione: l’utente può postare, su mappa digitale e/o sull’immagine virtuale della/delle stazioni (direttamente sull’avatar virtuale, nel caso in cui stia interagendo difronte ad una stazione fisica via QRcode), i propri messaggi: segnalazioni, suggerimenti, petizioni su temi ambientali strettamente legati alla valutazione del dato ambientale monitorato. Queste ultime, in particolare, potranno essere votate dagli utenti perchè raggiungano una rilevanza (ranking) sufficiente ad essere inserite nel processo decisionale da parte dell’interlocutore istituzionale responsabile. • gioco: l’utente potrà partecipare ad azioni di “civil hacking” che gli verranno segnalate sulla base della sua interazione territoriale o geolocalizzata con la rete della stazioni di rilevamento. Le azioni verranno promosse, in particolare, dalle scuole pubbliche a cui verrà proposta la partecipazione ad un vera e propria gara. L’idea è quella di legare l’educazione ambientale ad interventi “dimostrativi” che abbiano impatto rilevante sulla transizione energetica e sugli stili di vita sostenibili in un ambito territoriale definito. La dinamica di gioco, cui tutte le persone residenti sono chiamati ad esprimere un giudizio mediante voto (utilizzando gli stessi canali per l’accesso al sistema), vuole stimolare a creare un circolo virtuoso di partecipazione/competizione sui migliori intervento/azione di qualità e sostenibilità ambientale. La versione web della soluzione, inoltre, si presta ad essere utilizzata per una sua fruizione ed accesso diretto mediante le LIM - Lavagne Didattiche Multimediali (spesso non pienamente utilizzate come strumento didattico all’interno del programma di studio). 4/5 Una rete per l’ambiente Proposta di piero.luisi@gmail.com
  • 5. Disegno logico della proposta 5/5 Una rete per l’ambiente Proposta di piero.luisi@gmail.com