3. Tabella
Pil procapite 8.387 $
Isu 0,687
Capitale pechino
Densità di popolazione 140 ab./km
Popolazione 1.341.335.152 ab
Superficie 9.572.900 km
Forma di governo Stato socialista a modello cinese
4. popolazione
La Cina ha una popolazione di circa 1.341.900.000 abitanti[21], con una densità di 137 ab./km² e
un isu di 0,777; classificandosi all'81º posto. La popolazione è sparsa in modo molto irregolare;
è infatti concentrata prevalentemente nelle province orientali nelle grandi pianure, mentre a
ovest, zona più aspra e arida, vi è una densità bassissima. Il tasso di crescita della popolazione
nel 2006 è 0,59%. La Cina riconosce ufficialmente 56 gruppi etnici distinti, il più grande dei
quali è il cinese Han, che costituisce circa il 91,9% della popolazione totale, ma la distribuzione
è molto irregolare; esistono infatti vaste zone della Cina occidentale in cui l'etnia Han è una
minoranza. Inoltre la riunione di molti cinesi nella maggioranza Han oscura alcune delle
grandi differenze linguistiche, culturali e razziali che sussistono tra persone all'interno di
questo stesso gruppo. Le grandi minoranze etniche comprendono Zhuang (16 milioni), Manciù
(10 milioni), Hui (9 milioni), Miao (8 milioni), Uiguri (7 milioni), Yi (7 milioni), Tujia (5,75
milioni), Mongoli (5 milioni), tibetani (5 milioni), Buyei (3 milioni) e coreani (2 milioni). La
natura multietnica della Cina è il risultato in parte dei territori incorporati dalla Dinastia Qing,
i cui imperatori erano essi stessi di etnia Manchu e non membri della maggioranza Han. Le
teorie etniche cinesi sono pesantemente influenzate da quelle dell'Unione sovietica. La politica
ufficiale afferma di essere contro l'assimilazione e sostiene che ogni gruppo etnico dovrebbe
avere il diritto di sviluppare i propri linguaggio e cultura. Il grado di integrazione dei gruppi
etnici di minoranza con la comunità nazionale varia largamente da gruppo a gruppo. Alcuni di
essi, come i tibetani e gli Uiguri provano tutt'oggi[quando?] un forte sentimento di ostilità verso la
maggioranza. Invece altri gruppi come gli Zhuang, i cinesi Hui e l'etnia Manciù sono ben
integrati.
Oggi, la Repubblica Popolare Cinese ha una dozzina di grandi città, con uno o più milioni di
6. Clima
Le precipitazioni diminuiscono
rapidamente con l’aumentare della
distanza dalla costa e sui versanti
sottovento dei rilievi. Le
temperature in estate sono
relativamente uniformi in tutto il
paese, in inverno variano
notevolmente da nord a sud. A sud
della valle del Chang Jiang il clima
assume caratteri subtropicali o
tropicali, con temperature medie
estive attorno ai 26 °C. Le medie
invernali scendono dai 17,8 °C a
sud ai circa 3,9 °C lungo il Chang
Jiang. Sulle zone costiere si
abbattono spesso tifoni che,
concentrati soprattutto tra luglio e
novembre, portano forti venti e
piogge.
7. territorio
Con 9.62 milioni di km quadrati, la
Cina è il terzo paese del mondo per
estensione (dopo la Federazione
Russa e il Canada) e di
conseguenza offre una grande
varietà di climi e paesaggi. Il punto
sul globo terrestre più lontano dal
mare (circa 2600 km) si trova in
Cina, nell'area desertica nella
regione Sinkiang-Uygur. Il sud è
diviso tra l'altopiano dello Yunnan-
Guizhou, con un'altitudine che
parte dai 2000 metri per arrivare ai
550 metri, e i bacini dei grandi
fiumi che lo attraversano.
Idealmente si potrebbe dividere la
Cina in sei grandi regioni:
8. territorio
Il Nord-Ovest [modifica]
Si divide in tre fasce climatiche, la parte settentrionale fredda, la centrale più temperata e la meridionale umida.
Questa regione comprende a nord un bacino chiamato "il bacino di Zungaria",che, nonostante sia caratterizzato da
zone rocciose e sabbiose, è una zona piuttosto fertile dove l'agricoltura viene praticata grazie a vasti sistemi di
irrigazione; a sud si trova il bacino del Tarim situato tra gli elevati rilievi del Kunlun. Esso comprende il deserto più
arido di tutta l'Asia: il Taklamakan.
La Mongolia Interna [modifica]
Questa regione possiede un clima molto secco e si trova nella parte centro-settentrionale della Cina. La Mongolia
Interna è un altopiano caratterizzato da deserti di sabbia, roccia e ghiaia che a est degradano in fertili steppe. Questa
regione, delimitata ad est dalla boscosa catena del grande Khingan, comprende pianure ondulate divise da aridi piani
rocciosi. Il capoluogo è Hohhot.
Il Nord-Est [modifica]
Comprende tutta la Manciuria a est della catena del grande Khingan: si tratta di una vasta e fertile pianura circondata
da monti e colline tagliate da moltissime valli e piccoli pendii. A sud si trova la penisola di Liaodong, le cui coste sono
ricche di porti naturali. Nella parte occidentale del nord est si trovano ampie zone desertiche.
La Cina settentrionale [modifica]
Questa regione si trova nella zona delimitata a nord dalla Mongolia interna e, a sud, dal bacino del fiume Huang He;
qui si trova l'altopiano del Loes, caratterizzato da profonde vallate, gole e terrazze coltivate, il bassopiano cinese, i
monti dello Shandang e infine, gli aspri e inaccessibili rilievi del sud ovest.
La Cina meridionale [modifica]
Questa regione abbraccia la valle del Chang Jiang e numerose regioni del sud. La valle del grande fiume consiste in una
serie di bacini i cui fertili terreni alluvionali sono solcati da canali navigabili e da molti laghi. A ovest si estende il
bacino dello Sishuan, un fertile territorio collinare, circondato dagli irregolari altopiani centrali. Gli altopiani
meridionali sono compresi tra i monti Tibetani e il mare. A est si estendono zone collinari disboscate e soggette ad
erosione; lungo la costa si trovano gli irregolari altopiani sud orientali.
9. storia
La Cina è stata abitata dall'uomo fin da tempi antichissimi; i resti umani
ritrovati e classificati come specie ominide a sé (Sinanthropus pekinensis o
uomo di Pechino) risalgono a circa 500.000 anni fa. La società cinese passò da
matriarcale (10.000 anni fa) a patriarcale (5.000 a.C.) sviluppando l'agricoltura
e l'artigianato. Di questo periodo non abbiamo fonti storiche al di fuori di miti
e leggende tramandate oralmente: le tre grandi figure di questi miti sono
Huang Di, l'Imperatore Giallo, il primo a unificare la Cina, Lei Zu, sua moglie,
che introdusse il baco da seta, e Yu il Grande[16] (2205-2197 a.C.) che introdusse
l'uso delle armi di bronzo e la dinastia Xia, la prima della storia nazionale.
Successivamente ci fu l'epoca dei regni combattenti conclusa con
l'unificazione, nel 221 a.C. di tutta la Cina con la fondazione della dinastia Qin.
Da qui in poi la storia cinese si identifica con l'impero Han, seguito da varie
dinastie ufficiali, fino allo scoppio della Guerra dell'oppio fra Cina e Inghilterra,
aprendo il periodo delle concessioni agli stranieri.
Dopo un secolo di rivolte e turbolenze, sedate con l'aiuto di potenze europee e
del Giappone, l'autorità imperiale si indebolì sempre di più e nel dicembre 1911,
a Nanchino viene proclamata la Repubblica, ponendo fine al Celeste Impero.
10. religione
La Repubblica Popolare di Cina è ufficialmente atea,
pur dichiarandosi tollerante verso le pratiche e le
organizzazioni che hanno finalità religiose. L'articolo
36 della Costituzione Cinese, infatti, stabilisce la
libertà di credo religioso, bandendo e proibendo
qualsiasi forma di intolleranza e coercizione. Non tutte
le pratiche religiose sono però ritenute ufficiali,
intendendo con questo il riconoscimento da parte di
un apposito organo, l'"Amministrazione statale per le
questioni religiose". Le religioni ritenute ufficiali sono:
Buddismo, Taoismo, Islam, Cattolicesimo,
Protestantesimo
11. economia
Il settore primario
La Cina è il primo produttore mondiale di frumento (86,1 milioni di tonnellate nel 2006),
è in testa alla classifica per produzione di riso (167,6 milioni di tonnellate) ed ha anche il
primato per le patate (66,8 milioni). Inoltre il Paese possiede oltre 1/3 degli allevamenti
mondiali di suini, ed è ai primi posti per la pesca.
Il settore secondario
La Cina ha attirato sul proprio territorio le industrie dei paesi in cerca di manodopera a
buon mercato, diventando così l'officina manifatturiera del mondo, in particolar modo
delle imprese asiatiche. Il paese è riuscito a mantenere ritmi sostenuti per un arco di
tempo molto lungo e nonostante una popolazione estremamente numerosa
Il settore terziario
Nel terziario sono in crescita il commercio e il turismo , favorito dal miglioramento
delle vie di comunicazione.