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L’identità visiva
                            del Brand



Intervento di Pietro Casaluci
del 29 gennaio 2013                                        Quest'opera è distribuita con
presso Agorà @ I3P - Torino                     licenza Creative Commons Attribuzione
in collaborazione con Sharp Consulting   Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia
Sommario




L’identità visiva del Brand
03. Dal significato al segno
08. La forma
19.Il colore
22. Il valore
26. La comunicazione
L’identità visiva del Brand                              Dal significato al segno




                              COMUNICARE

                              Non possiamo fare a meno di comunicare.
                              (Paul Watzlawick)

                              Coscientemente o non, comunichiamo con gli
                              altri interagendo. Viviamo attraverso il nostro
                              comportamento e ci esprimiamo attraverso il
                              rapporto con gli altri: siamo talmente in
                              relazione che una qualsiasi modificazione nella
                              nostra interazione comporta una modificazione
                              di quella degli altri.
L’identità visiva del Brand                                Dal significato al segno



La comunicazione non verbale

Paul Watzlawick, in alcune sue pubblicazioni, aveva sostenuto che ogni comunicazione avviene
contemporaneamente su due piani, quello del contenuto e quello della relazione: mediante le parole trasmettiamo
delle informazioni e con i segnali del corpo diamo “informazioni alle informazioni”.




Uno studio condotto nel 1956 da Albert
Mehrabian ha mostrato che ciò che viene
percepito in un messaggio vocale può essere così
suddiviso:

- comunicazione verbale          7%
 (parole)

- comunicazione paraverbale 38%
 (volume, tono, ritmo)

- comunicazione non verbale 55%
 (mimica facciale e del corpo)
Video da Camera Café “La comunicazione non verbale”




http://www.dailymotion.com/video/xlya9p_camera-caffe-comunicazione-non-verbale_shortfilms#.UQ2gLuhfl3w
L’identità visiva del Brand                            Dal significato al segno



La comunicazione non verbale

Analogamente a quanto emerso dalle ricerche condotte sulle dinamiche nelle comunicazioni relazionali, anche
nella comunicazione visiva, valorizzando 100 l’insieme del messaggio che viene trasmesso, ciò che influenza e
determina i comportamenti del soggetto ricevente vale nella misura del:

 7% per i contenuti testuali
     (equivalente al contenuto “verbale” nella comunicazione relazionale)


38% per la forma attribuita ai contenuti testuali                                  Affittasi
      (equivalente al “paraverbale”: tono della voce, inflessione, ecc.)       RESID
                                                                             con pisc   ENCE
55% per l’immagine, il colore e l’armonia d’insieme
     (equivalente al “non verbale”: cinesica, mimica, abbigliamento, ecc.)
                                                                                      ina


                tasi
            ffit ence a
          a id                                  Affittasi
           res piscin
          con                                 RESIDENCE
                                               con piscina
L’identità visiva del Brand                     Dal significato al segno



Il segno

Il segno è qualcosa che rimanda ad un significato, è qualcosa che rimanda a
qualcos’altro. Il nostro ambiente è il più ricco di segni perché è il più progredito
tecnicamente per quanto riguarda la loro elaborazione, la loro diffusione e amplificazione.
L’identità visiva del Brand   La forma



La forma del segno

Ognuno di noi ha un
magazzino di immagini che
fanno parte del proprio
mondo, magazzino che si è
venuto formando durante
tutta la vita dell’individuo e
che l’individuo ha
accumulato, immagini consce
e inconsce, immagini lontane
della prima infanzia e
immagini vicine e, assieme alle
immagini, strettamente legate
ad esse, le emozioni.
È con questo blocco personale
che avviene il contatto, è in
questo blocco di immagini e
sensazioni soggettive che
occorre cercare quelle
oggettive, le immagini comuni
a molti. Si saprà così quali
immagini, quali forme, quali
colori usare per comunicare
date informazioni a una data
categoria di pubblico.
L’identità visiva del Brand   La forma




Il marchio

Il marchio è l’antesignano della scrittura,
ha origine con i primi tentativi dell’uomo
di comunicare oltre il gesto e la parola.

Gli uomini indicavano ai loro simili il
diritto di proprietà su cose e animali, o i
confini del territorio di loro dominio.

In seguito con questo metodo i primi
artigiani cominciarono a far riconoscere i
propri prodotti e a garantire la bontà
degli stessi.

Si tratta di codici espressivi potenti che la
società contemporanea ha esaltato
rendendo possibile lo scambio tra i popoli
di innumerevoli nozioni e concetti e
superando l’ostacolo delle diversità
linguistiche.
L’identità visiva del Brand                                                              La forma


Il marchio

Ma cosa rappresenta oggi un marchio nel mondo della comunicazione?

Esprime quella che viene genericamente chiamata “immagine aziendale”: «l’immagine ovviamente supera il segno fisico del
simbolo, del marchio e si spinge fino alla filosofia di intervento nel commerciale, nel culturale, nel sociale. Il marchio resta comunque
la base, la pietra miliare dell’intera costruzione dell’immagine, trasmette messaggi e certezze all’esterno mentre conforta e
consolida l’interno stesso dell’impresa».
L’identità visiva del Brand                                                            La forma




Il marchio

«Marchi e logotipi dunque, incoraggiano, almeno a livello inconscio, a prendere rapide decisioni di fronte a scelte difficili: in questo
senso vengono incontro alle esigenze dei consumatori, oltre che soddisfare la necessità dei produttori di qualificare e distinguere
prodotti e servizi. E inoltre valgono come potente incentivo a mantenere un alto livello di qualità».
L’identità visiva del Brand                                                                              La forma



Il marchio classificazione
Tra i vari autori e progettisti che hanno dato un ordinamento ai marchi nel tentativo di raggrupparli per caratteristiche formali o
funzionali, mi sembra interessante, anche per la scelta delle definizioni, la classificazione fatta da Murphy e Rowe (due progettisti
americani), i quali distinguono i marchi in: denominativi, emblematici, figurativi, associativi, allusivi e astratti ed identificano per ogni
categoria i vantaggi e gli inconvenienti riscontrabili in fase di progettazione.
Denominativi                                               Emblematici                                          Figurativi
Devono la loro unicità a un nome scritto in uno            Sono formati da un nome racchiuso in un              La forma che accompagna la denominazione
stile grafico particolare, esprimono un                    simbolo visivo semplice (ovale, cerchio,             del marchio ha un valore predominante rispetto
messaggio chiaro, diretto al consumatore. Si               riquadro, poligono, ...), questo ne rafforza la      alla dicitura di marca. Se si sostituisce il nome
dimostrano particolarmente appropriati quando              memoria visiva e ne facilita l’identificazione, il   del logotipo, la combinazione forma-testo
il nome è corto, facile da ricordare, astratto.            simbolo non ha tuttavia l’espressività               continuerà a trasmettere il valore della marca.
                                                           necessaria ad imporsi sul nome.                      Sono quindi logotipi che hanno un design in
                                                                                                                grado di sfidare qualsiasi manomissione.
L’identità visiva del Brand                                                                        La forma



Il marchio classificazione


Allusivi                                                      Astratti                                            Associativi
La loro forma allude a significati che possono                Sono simboli dalla scarsa allusività e dal debole   Possono non contenere il nome del prodotto,
richiamare alla mente del fruitore concetti vicini            significato, sono spesso ideati con strutture       ma evocano o richiamano un’associazione
a quelli rappresentati dal prodotto ma non                    grafiche che creano illusioni ottiche o segni che   diretta con lo stesso. Il loro forte potere
facilmente interpretabili. L’allusione contenuta              trasmettono energia e movimento.                    comunicativo è frutto di un consolidamento che
nel marchio funziona come richiamo a un                                                                           ha richiesto anni di diffusione del brand ai
messaggio segreto, da condividere con pochi                                                                       massimi livelli.
“iniziati”
L’identità visiva del Brand   La forma



Il marchio evoluzione

Ma le trasformazioni che ad ogni
segno grafico possono essere date
grazie alle tecnologie della grafica
computerizzata, consentono di
realizzare elaborazioni grafiche
complesse che aggiungono alla
sintesi identificativa di un simbolo
notevoli qualità attrattive, sono
marchi quindi che potremmo
definire, nel tentativo di aggiornare
la classificazione di Murphy e Rowe,
“iconici”, caratterizzati cioè da una
elevata espressività d’immagine.
L’identità visiva del Brand   La forma



Il marchio evoluzione
L’identità visiva del Brand   La forma



Il marchio

Una divertente dimostrazione
della forza evocativa del brand.
La sostituzione del nome lascia
pressoché inalterata la leggibilità
della marca originale.

È l’inganno percettivo
sfruttato anche dal mercato delle
imitazioni, dove i prodotti copiati
vengono spesso marchiati con
simboli molto simili a quelli
dell’originale.
L’identità visiva del Brand                            La forma




                                                                           vincente.
                                                             a tua s celta
                                                         L
                                                                   La tua scelta vincent!
La scelta del lettering

È uno degli aspetti più delicati e importanti
per determinare la “leggibilità” dell’intero
messaggio. Il carattere tipografico possiede            LA TUA S
una propria capacità di comunicare                               C      ELTA VIN
sensazioni diverse secondo la propria                                            CENTE.
configurazione morfologica, e di
aggiungere “senso” al valore semantico
della parola che veicola.


                                                                               c elta Vin cente.
                                                                   L a tua s
                                                             La tua scelta vincente.
L’identità visiva del Brand   Il colore




Proprietà del colore

Tutti i colori possiedono una propria
temperatura.

Colori caldi sono per esempio il giallo,
l’arancione, il rosso, il rosa e il viola, freddi
il blu, l’azzurro, il verde.

I colori dominanti, o forti, sono aggressivi,
quelli più tenui sono passivi. I colori forti
per eccellenza, il giallo, il rosso, il nero, per
esempio, sono usati per richiami di
pericolo, per segnaletiche stradali, per
campagne sociali, ecc.
L’identità visiva del Brand                                                                Il colore


Proprietà del colore

I colori possiedono anche proprietà simboliche: l’arancio, il rosso e il giallo ci rimandano al sole, al fuoco, al sangue, e
conseguentemente ai concetti di energia, di calore, di forza, di passione. Il blu e l’azzurro ci fanno pensare al cielo e al mare, all’aria e
all’acqua pulita, ma anche al concetto di spazio, di libertà, di igiene, mentre il verde ci rimanda inequivocabilmente alla natura, alla
freschezza, alla quiete e alla salute.
L’identità visiva del Brand                              Il colore



                 Il colore del marketing

   In quest’ottica ci è più facile comprendere come esistano
associazioni consolidate tra colori e categorie commerciali.

              Il colore serve anche a suggerire
        sensazioni termiche, o tattili, o gustative.

            Il colore, infine, può suggerire anche il
 livello economico del prodotto e del target di destinazione.
L’identità visiva del Brand                                               Il valore




                              Abbiamo visto come il marchio sia la base,
                              l’origine, il dna, dell’intera costruzione
                              dell’immagine aziendale, rispondendo alle
                              esigenze di qualità, sicurezza e affidabilità
                              che i consumatori vogliono soddisfare
                              quando scelgono un brand.

                              Nel design del marchio la semplicità è da
                              preferire alla complessità, infatti gli
                              elementi superflui riducono l’efficienza della
                              comunicazione e ne peggiorano le
                              prestazioni.

                              Tagliare gli elementi non necessari e
                              ridondanti nel progettare un marchio è il
                              lavoro più difficile, ma è anche ciò che
                              permette di eliminare il “rumore” e
                              ottenere risultati di pulizia estetica dal forte
                              impatto comunicativo.
L’identità visiva del Brand                                                    Il valore




Corporate identity
La corporate identity si costruisce attraverso le persone dell’organizzazione, la mission, le attività, le sedi,
la reputazione e gli strumenti della comunicazione. Tutti questi elementi concorrono a consolidare nel tempo
un patrimonio di valori intangibili riconoscibili nel brand. Sono i valori che contribuiscono alla memorabilità,
al posizionamento e all’awareness (notorietà) della marca, oltre che alla distinzione rispetto ai competitors.
L’identità visiva del Brand                                           Il valore




Lo scopo delle attività di comunicazione è quello di contribuire alla crescita del valore dell’Azienda
                          e aiutarla a raggiungere gli obiettivi della sua mission



                                               Azienda



                                              Fiducia
                                           Reputazione
             Valore                         Affidabilità                     Attività
                                            Notorietà
                                            Credibilità
                                            Consenso



                                         Comunicazione
L’identità visiva del Brand                                                  Il valore



                                       Il valore del Brand


           Valore per il pubblico                             Valore per l’organizzazione

- incoraggia e semplifica il processo d’acquisto          - facilita le relazioni con gli stakeholder
       - garantisce continuità al servizio               - facilita il coinvolgimento del personale
           - è altamente riconoscibile                             - favorisce il passa parola
         - è identificativo e gratificante                   - riduce i costi della comunicazione
        - si distingue dalla concorrenza                     - agevola progetti, eventi, iniziative
L’identità visiva del Brand                                                              La comunicazione




                              I media channels sono gli strumenti attraverso cui le aziende diffondono
                                                 e comunicano le proprie attività.



                                                                 TV                                         radio nazionali
                                                                radio                                                 tv nazionali
                                                                                                     radio locali
                                                                print                                                tv locali       web tv
                                                                                                     e-mailing
                     prodotti
                              assistenza
                                                              internet
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*   media channels in cui una piccola/media azienda è normalmente attiva in modo continuativo
L’identità visiva del Brand                                                  La comunicazione



Il linguaggio della comunicazione visiva

La comunicazione visiva è un linguaggio, con le sue regole, la sua grammatica, i suoi canoni stilistici. Non conoscere e non saper
utilizzare gli elementi fondamentali del lessico visivo produce risultati comunicativi inefficaci, spesso con effetti contrari a quelli
intenzionalmente sperati. La chiarezza espositiva con cui vengono organizzati e visualizzati graficamente gli aspetti della
comunicazione è di primaria importanza per la buona riuscita del messaggio.

Per la realizzazione di una buona comunicazione visuale occorre saper applicare le norme che regolano la disposizione dei vari
elementi del discorso visivo prevenendo gli errori più comuni che, non di rado, disturbano anziché agevolare la ricezione del
messaggio nel momento della consultazione. Contemporaneamente una corretta disposizione dei dati informativi privilegia la
chiarezza, l’ordine, la leggibilità, fattori che potenziano le qualità espressive del messaggio rendendolo quindi più efficace e
facilmente fruibile.




                                                                                            PREMIO
                                                                                             ITALIA
                                                                                          CHE LAVORA




                                                                           IL TAGLIO DI
                                                                           MAURIZIO TI
                                                                           TOGLIE OGNI
                                                                               SFIZIO




Video Giacomo Laterza
http://www.youtube.com/watch?v=1ZD5aLQhVeE
L’identità visiva del Brand                          La comunicazione




 brand    payoff        design          brand                          communication
concept                                identity   canali   strumenti    management
“La credenza che la realtà che ognuno vede sia l’unica realtà è la più pericolosa delle illusioni.”

                                        Paul Watzlawick
contact: Pietro Casaluci - cell. 3337645403 - casaluci@insidesign.it   Insidesign - corso Vittorio Emanuele II, 192/18 - Torino - www.insidesign.it

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L'identità visiva del brand

  • 1. L’identità visiva del Brand Intervento di Pietro Casaluci del 29 gennaio 2013 Quest'opera è distribuita con presso Agorà @ I3P - Torino licenza Creative Commons Attribuzione in collaborazione con Sharp Consulting Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia
  • 2. Sommario L’identità visiva del Brand 03. Dal significato al segno 08. La forma 19.Il colore 22. Il valore 26. La comunicazione
  • 3. L’identità visiva del Brand Dal significato al segno COMUNICARE Non possiamo fare a meno di comunicare. (Paul Watzlawick) Coscientemente o non, comunichiamo con gli altri interagendo. Viviamo attraverso il nostro comportamento e ci esprimiamo attraverso il rapporto con gli altri: siamo talmente in relazione che una qualsiasi modificazione nella nostra interazione comporta una modificazione di quella degli altri.
  • 4. L’identità visiva del Brand Dal significato al segno La comunicazione non verbale Paul Watzlawick, in alcune sue pubblicazioni, aveva sostenuto che ogni comunicazione avviene contemporaneamente su due piani, quello del contenuto e quello della relazione: mediante le parole trasmettiamo delle informazioni e con i segnali del corpo diamo “informazioni alle informazioni”. Uno studio condotto nel 1956 da Albert Mehrabian ha mostrato che ciò che viene percepito in un messaggio vocale può essere così suddiviso: - comunicazione verbale 7% (parole) - comunicazione paraverbale 38% (volume, tono, ritmo) - comunicazione non verbale 55% (mimica facciale e del corpo)
  • 5. Video da Camera Café “La comunicazione non verbale” http://www.dailymotion.com/video/xlya9p_camera-caffe-comunicazione-non-verbale_shortfilms#.UQ2gLuhfl3w
  • 6. L’identità visiva del Brand Dal significato al segno La comunicazione non verbale Analogamente a quanto emerso dalle ricerche condotte sulle dinamiche nelle comunicazioni relazionali, anche nella comunicazione visiva, valorizzando 100 l’insieme del messaggio che viene trasmesso, ciò che influenza e determina i comportamenti del soggetto ricevente vale nella misura del: 7% per i contenuti testuali (equivalente al contenuto “verbale” nella comunicazione relazionale) 38% per la forma attribuita ai contenuti testuali Affittasi (equivalente al “paraverbale”: tono della voce, inflessione, ecc.) RESID con pisc ENCE 55% per l’immagine, il colore e l’armonia d’insieme (equivalente al “non verbale”: cinesica, mimica, abbigliamento, ecc.) ina tasi ffit ence a a id Affittasi res piscin con RESIDENCE con piscina
  • 7. L’identità visiva del Brand Dal significato al segno Il segno Il segno è qualcosa che rimanda ad un significato, è qualcosa che rimanda a qualcos’altro. Il nostro ambiente è il più ricco di segni perché è il più progredito tecnicamente per quanto riguarda la loro elaborazione, la loro diffusione e amplificazione.
  • 8. L’identità visiva del Brand La forma La forma del segno Ognuno di noi ha un magazzino di immagini che fanno parte del proprio mondo, magazzino che si è venuto formando durante tutta la vita dell’individuo e che l’individuo ha accumulato, immagini consce e inconsce, immagini lontane della prima infanzia e immagini vicine e, assieme alle immagini, strettamente legate ad esse, le emozioni. È con questo blocco personale che avviene il contatto, è in questo blocco di immagini e sensazioni soggettive che occorre cercare quelle oggettive, le immagini comuni a molti. Si saprà così quali immagini, quali forme, quali colori usare per comunicare date informazioni a una data categoria di pubblico.
  • 9. L’identità visiva del Brand La forma Il marchio Il marchio è l’antesignano della scrittura, ha origine con i primi tentativi dell’uomo di comunicare oltre il gesto e la parola. Gli uomini indicavano ai loro simili il diritto di proprietà su cose e animali, o i confini del territorio di loro dominio. In seguito con questo metodo i primi artigiani cominciarono a far riconoscere i propri prodotti e a garantire la bontà degli stessi. Si tratta di codici espressivi potenti che la società contemporanea ha esaltato rendendo possibile lo scambio tra i popoli di innumerevoli nozioni e concetti e superando l’ostacolo delle diversità linguistiche.
  • 10. L’identità visiva del Brand La forma Il marchio Ma cosa rappresenta oggi un marchio nel mondo della comunicazione? Esprime quella che viene genericamente chiamata “immagine aziendale”: «l’immagine ovviamente supera il segno fisico del simbolo, del marchio e si spinge fino alla filosofia di intervento nel commerciale, nel culturale, nel sociale. Il marchio resta comunque la base, la pietra miliare dell’intera costruzione dell’immagine, trasmette messaggi e certezze all’esterno mentre conforta e consolida l’interno stesso dell’impresa».
  • 11. L’identità visiva del Brand La forma Il marchio «Marchi e logotipi dunque, incoraggiano, almeno a livello inconscio, a prendere rapide decisioni di fronte a scelte difficili: in questo senso vengono incontro alle esigenze dei consumatori, oltre che soddisfare la necessità dei produttori di qualificare e distinguere prodotti e servizi. E inoltre valgono come potente incentivo a mantenere un alto livello di qualità».
  • 12. L’identità visiva del Brand La forma Il marchio classificazione Tra i vari autori e progettisti che hanno dato un ordinamento ai marchi nel tentativo di raggrupparli per caratteristiche formali o funzionali, mi sembra interessante, anche per la scelta delle definizioni, la classificazione fatta da Murphy e Rowe (due progettisti americani), i quali distinguono i marchi in: denominativi, emblematici, figurativi, associativi, allusivi e astratti ed identificano per ogni categoria i vantaggi e gli inconvenienti riscontrabili in fase di progettazione. Denominativi Emblematici Figurativi Devono la loro unicità a un nome scritto in uno Sono formati da un nome racchiuso in un La forma che accompagna la denominazione stile grafico particolare, esprimono un simbolo visivo semplice (ovale, cerchio, del marchio ha un valore predominante rispetto messaggio chiaro, diretto al consumatore. Si riquadro, poligono, ...), questo ne rafforza la alla dicitura di marca. Se si sostituisce il nome dimostrano particolarmente appropriati quando memoria visiva e ne facilita l’identificazione, il del logotipo, la combinazione forma-testo il nome è corto, facile da ricordare, astratto. simbolo non ha tuttavia l’espressività continuerà a trasmettere il valore della marca. necessaria ad imporsi sul nome. Sono quindi logotipi che hanno un design in grado di sfidare qualsiasi manomissione.
  • 13. L’identità visiva del Brand La forma Il marchio classificazione Allusivi Astratti Associativi La loro forma allude a significati che possono Sono simboli dalla scarsa allusività e dal debole Possono non contenere il nome del prodotto, richiamare alla mente del fruitore concetti vicini significato, sono spesso ideati con strutture ma evocano o richiamano un’associazione a quelli rappresentati dal prodotto ma non grafiche che creano illusioni ottiche o segni che diretta con lo stesso. Il loro forte potere facilmente interpretabili. L’allusione contenuta trasmettono energia e movimento. comunicativo è frutto di un consolidamento che nel marchio funziona come richiamo a un ha richiesto anni di diffusione del brand ai messaggio segreto, da condividere con pochi massimi livelli. “iniziati”
  • 14. L’identità visiva del Brand La forma Il marchio evoluzione Ma le trasformazioni che ad ogni segno grafico possono essere date grazie alle tecnologie della grafica computerizzata, consentono di realizzare elaborazioni grafiche complesse che aggiungono alla sintesi identificativa di un simbolo notevoli qualità attrattive, sono marchi quindi che potremmo definire, nel tentativo di aggiornare la classificazione di Murphy e Rowe, “iconici”, caratterizzati cioè da una elevata espressività d’immagine.
  • 15. L’identità visiva del Brand La forma Il marchio evoluzione
  • 16. L’identità visiva del Brand La forma Il marchio Una divertente dimostrazione della forza evocativa del brand. La sostituzione del nome lascia pressoché inalterata la leggibilità della marca originale. È l’inganno percettivo sfruttato anche dal mercato delle imitazioni, dove i prodotti copiati vengono spesso marchiati con simboli molto simili a quelli dell’originale.
  • 17. L’identità visiva del Brand La forma vincente. a tua s celta L La tua scelta vincent! La scelta del lettering È uno degli aspetti più delicati e importanti per determinare la “leggibilità” dell’intero messaggio. Il carattere tipografico possiede LA TUA S una propria capacità di comunicare C ELTA VIN sensazioni diverse secondo la propria CENTE. configurazione morfologica, e di aggiungere “senso” al valore semantico della parola che veicola. c elta Vin cente. L a tua s La tua scelta vincente.
  • 18. L’identità visiva del Brand Il colore Proprietà del colore Tutti i colori possiedono una propria temperatura. Colori caldi sono per esempio il giallo, l’arancione, il rosso, il rosa e il viola, freddi il blu, l’azzurro, il verde. I colori dominanti, o forti, sono aggressivi, quelli più tenui sono passivi. I colori forti per eccellenza, il giallo, il rosso, il nero, per esempio, sono usati per richiami di pericolo, per segnaletiche stradali, per campagne sociali, ecc.
  • 19. L’identità visiva del Brand Il colore Proprietà del colore I colori possiedono anche proprietà simboliche: l’arancio, il rosso e il giallo ci rimandano al sole, al fuoco, al sangue, e conseguentemente ai concetti di energia, di calore, di forza, di passione. Il blu e l’azzurro ci fanno pensare al cielo e al mare, all’aria e all’acqua pulita, ma anche al concetto di spazio, di libertà, di igiene, mentre il verde ci rimanda inequivocabilmente alla natura, alla freschezza, alla quiete e alla salute.
  • 20. L’identità visiva del Brand Il colore Il colore del marketing In quest’ottica ci è più facile comprendere come esistano associazioni consolidate tra colori e categorie commerciali. Il colore serve anche a suggerire sensazioni termiche, o tattili, o gustative. Il colore, infine, può suggerire anche il livello economico del prodotto e del target di destinazione.
  • 21. L’identità visiva del Brand Il valore Abbiamo visto come il marchio sia la base, l’origine, il dna, dell’intera costruzione dell’immagine aziendale, rispondendo alle esigenze di qualità, sicurezza e affidabilità che i consumatori vogliono soddisfare quando scelgono un brand. Nel design del marchio la semplicità è da preferire alla complessità, infatti gli elementi superflui riducono l’efficienza della comunicazione e ne peggiorano le prestazioni. Tagliare gli elementi non necessari e ridondanti nel progettare un marchio è il lavoro più difficile, ma è anche ciò che permette di eliminare il “rumore” e ottenere risultati di pulizia estetica dal forte impatto comunicativo.
  • 22. L’identità visiva del Brand Il valore Corporate identity La corporate identity si costruisce attraverso le persone dell’organizzazione, la mission, le attività, le sedi, la reputazione e gli strumenti della comunicazione. Tutti questi elementi concorrono a consolidare nel tempo un patrimonio di valori intangibili riconoscibili nel brand. Sono i valori che contribuiscono alla memorabilità, al posizionamento e all’awareness (notorietà) della marca, oltre che alla distinzione rispetto ai competitors.
  • 23. L’identità visiva del Brand Il valore Lo scopo delle attività di comunicazione è quello di contribuire alla crescita del valore dell’Azienda e aiutarla a raggiungere gli obiettivi della sua mission Azienda Fiducia Reputazione Valore Affidabilità Attività Notorietà Credibilità Consenso Comunicazione
  • 24. L’identità visiva del Brand Il valore Il valore del Brand Valore per il pubblico Valore per l’organizzazione - incoraggia e semplifica il processo d’acquisto - facilita le relazioni con gli stakeholder - garantisce continuità al servizio - facilita il coinvolgimento del personale - è altamente riconoscibile - favorisce il passa parola - è identificativo e gratificante - riduce i costi della comunicazione - si distingue dalla concorrenza - agevola progetti, eventi, iniziative
  • 25. L’identità visiva del Brand La comunicazione I media channels sono gli strumenti attraverso cui le aziende diffondono e comunicano le proprie attività. TV radio nazionali radio tv nazionali radio locali print tv locali web tv e-mailing prodotti assistenza internet corporate site * directories free press quotidiani info-commerce consulenza ricerca social media * P.R. periodici media audience Azienda channels search engine servizi instant message eventi app blog newsletter * marketing out of home TV news mobile cinema exhibitions ... sms outdoor outdoor merchandising dinamica digital signage mailing * flyers direct marketing ... * media channels in cui una piccola/media azienda è normalmente attiva in modo continuativo
  • 26. L’identità visiva del Brand La comunicazione Il linguaggio della comunicazione visiva La comunicazione visiva è un linguaggio, con le sue regole, la sua grammatica, i suoi canoni stilistici. Non conoscere e non saper utilizzare gli elementi fondamentali del lessico visivo produce risultati comunicativi inefficaci, spesso con effetti contrari a quelli intenzionalmente sperati. La chiarezza espositiva con cui vengono organizzati e visualizzati graficamente gli aspetti della comunicazione è di primaria importanza per la buona riuscita del messaggio. Per la realizzazione di una buona comunicazione visuale occorre saper applicare le norme che regolano la disposizione dei vari elementi del discorso visivo prevenendo gli errori più comuni che, non di rado, disturbano anziché agevolare la ricezione del messaggio nel momento della consultazione. Contemporaneamente una corretta disposizione dei dati informativi privilegia la chiarezza, l’ordine, la leggibilità, fattori che potenziano le qualità espressive del messaggio rendendolo quindi più efficace e facilmente fruibile. PREMIO ITALIA CHE LAVORA IL TAGLIO DI MAURIZIO TI TOGLIE OGNI SFIZIO Video Giacomo Laterza http://www.youtube.com/watch?v=1ZD5aLQhVeE
  • 27. L’identità visiva del Brand La comunicazione brand payoff design brand communication concept identity canali strumenti management
  • 28. “La credenza che la realtà che ognuno vede sia l’unica realtà è la più pericolosa delle illusioni.” Paul Watzlawick
  • 29. contact: Pietro Casaluci - cell. 3337645403 - casaluci@insidesign.it Insidesign - corso Vittorio Emanuele II, 192/18 - Torino - www.insidesign.it